Videogiochi > Tekken
Segui la storia  |       
Autore: Martyx1988    19/07/2008    4 recensioni
Una nuova generazione di combattenti per il nuovo torneo del pugno d'acciaio. "Cosa volete da noi?" gli domandò Alex sprezzante. "Da voi? Niente. E' voi che voglio" "Perchè?" chiese Mei Mei, senza alcuna esitazione nella voce. "Perchè vi vogliono mio figlio e mio fratello? Io vi voglio per lo stesso motivo. Sarete il mio asso nella manica, la mia arma per schiacciare la Mishima Zaibatsu e quei due pagliacci al suo comando una volta per tutte"
Genere: Azione, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Jin Kazama, Lei Wulong, Ling Xiaoyu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Discussioni in famiglia


L'approccio con la famiglia di Mei Mei non fu dei migliori. Il padre squadrò l'agente Wulong da capo a piedi, prima di rivolgergli un gelido "Avanti". La madre anche lo osservò con attenzione, ma il fatto che fosse cinese come lei lo metteva sotto una luce migliore ai suoi occhi. La vecchia nonna, invece, non lo degnò nè di un saluto nè di uno sguardo, concentrato su una soap opera alla TV.
"Mei Mei, ci ha chiamato il preside della scuola e ci ha raccontanto cosa è successo" iniziò la madre, Chen Li Wong, dopo aver fatto accomodare l'ospite un salotto.
"Infatti" commentò lei "a questo proposito ho portato l'agente Wulong per darvi dei chiarimenti su quello che è successo"
"Era presente durante l'accaduto?" chiese il padre Carlos, accigliato.
"No, ho visto dall'esterno una figura sfondare il muro dell'edificio scolastico, così sono accorso subito" rispose l'agente "Immediatamente ho chiesto chi fosse il responsabile e, devo ammettere, sono rimasto un po' sorpreso quando mi si è presentata vostra figlia"
Mei Mei gli rivolse una linguaccia.
"Mi sono fatto raccontare nei dettagli cosa fosse accaduto nell'aula, poi Mei Mei ha iniziato a parlare di un simbolo sulla sua mano"
L'agente guardò la ragazza, che lentamente si scoprì il dorso della mano, prima nascosto dalla manica, lasciando vedere il drago nero marchiato su di essa. Sua madre sussultò e si portò una mano alla bocca.
"Chi ti ha fatto quella cosa, Melania?" domandò Carlos severo.
"Nessuno, è apparsa da sola quando..." provò a spiegare la ragazzina, ma sembrava assurdo pure a lei ciò che era successo.
"...quando ha sentito l'energia del drago scorrere in lei" concluse per lei l'agente.
"Energia del drago? Che fandonie sta blaterando, agente?" sbottò il padre.
"Non sono fandonie, razza di ignorante" intervenne la vecchia nonna dalla poltrona, non più interessata alla soap opera "E' una verità più antica della terra". L'anziana signora si alzò, posizionandosi tra i familiari e Lei, dando le spalle a quest'ultimo. Lentamente, sollevò la manica della maglia, mostrando a genero e figlia lo stesso simbolo della nipote, leggermente sbiadito. I coniugi continuarono a fissarla increduli, come anche Mei Mei e Wulong. Nella testa della ragazza la confusione stava aumentando. La donna si risistemò la manica e si rivolse a Lei.
"Facevo parte di una delle vecchie generazioni di combattenti, quando il pericolo della Mishima Zaibatsu non era ancora nato. Fu Wang Jinrei a trovarmi e ad addestrarmi, insieme agli altri tre ragazzi. Insieme a lui e a Jinpachi Mishima riuscimmo a sconfiggere il male, per poi passare il testimone ai nostri discendenti. Ora tocca a te, Mei Mei. Ti ho insegnato il Tai Chi per imparare a controllare l'energia. E' arrivato il momento di usarlo"
"Assolutamente no" Carlos era in piedi, furente "Melania deve diplomarsi e continuare gli studi, non può lasciar perdere tutto solo per un'antica leggenda"
"Se non la lascerai andare le conseguenze saranno disastrose. Senza di lei la nuova generazione non potrà farcela. Siamo sempre stati tre e dovremo continuare ad esserlo" ribattè risoluta la nonna.
"E' mia figlia, decido io cosa è bene per lei"
"Adesso basta!" urlò Chen, con le lacrime agli occhi. Rivolse lo sguardo al marito "Mei Mei deve andare"
"Cosa? Sei impazzita forse?"
"Io non ho risposto alla chiamata, anni fa" la donna sollevò la mano, mostrando una brutta bruciatura circolare sul dorso "Il simbolo si è infiammato lasciandomi questa. Non è una scottatura causata da una pentola. Mei Mei deve andare"
Carlos sospirò e tornò a sedersi, prendendo entrambe le mani della moglie tra le sue.
"Tu cosa vuoi fare, Mei Mei?" domandò infine alla figlia.
"Io..." non sapeva nemmeno lei. Avrebbe rischiato la vita, questo era certo, però quella sensazioni di benessere quando combatteva era invitante. Si sentiva se stessa, libera e forte. Se per stare bene doveva salvare anche il mondo, poi, la cosa diventava anche di una certa importanza "Io voglio andare" rispose risoluta, portando la nonna e la madre a sorridere e strappando un mezzo sorriso al padre.
"Molto bene, Mei Mei" l'agente Wulong si alzò dalla poltrona per andare a mettere una mano sulla spalla alla ragazza "Ora non resta che trovare gli altri due"
"La freccia apparteneva a Lao Chang" disse la nonna "Mentre il pugnale era di Abdel Adil"
"Lao Chang ha detto? Per caso c'entra qualcosa con Michelle e Julia Chang?" chiese Lei, fiutando una pista nelle parole della donna.
"Michelle era sua figlia" rispose Chen al suo posto "Anche lei aveva la freccia, quando fummo chiamate a combattere"
"Eccellente! Vi ringrazio per l'informazione! Per quanto riguarda il pugnale mi sembra di aver capito che dovrò andare in Arabia"
"Sì agente, ma si prepari. Il pugnale è a doppio taglio" concluse la nonna, prima di tornare alla sua soap opera.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Tekken / Vai alla pagina dell'autore: Martyx1988