27/04/2014
2 recensioniMaschere
TenTen
- Dura fuori, fragile dentro -
TenTen
- Dura fuori, fragile dentro -
Passeggi per le strade di Konoha con la tua solita aria allegra, TenTen. Hai appena assistito ad uno dei soliti siparietti di Rock Lee e Gai-sensei, che ti mettono sempre di buon umore.
Li hai incontrati per caso durante il tragitto per il campo d’allenamento numero dieci, quello dove le due Bestie Verdi obbligavano te e Neji ad allenamenti assolutamente eccessivi.
E ridicoli, aggiungi mentalmente rimembrando quell’aggettivo pronunciato dal tu compagno di squadra.
Ti rabbui nel pensare allo Hyuga.
Vi allenavate sempre insieme, col sole e con la pioggia. Tu l’hai aiutato molto a perfezionare il suo Juken e lui ha fatto altrettanto con te, aiutandoti con le tecniche di lancio ed evocazione delle armi.
Giungi al campo con aria tetra, completamente sparita l’allegria di poco fa.
Ti siedi su uno dei pali di legno, che Neji usava i primi tempo per allenare le sue mani veloci nell’arte degli Hyuga, e ti guardi intorno assente, guardi senza vedere davvero, persa tra le fila dei tuoi pensieri.
Ricordi amari si fanno strada nella tua mente. Ricordi quando tu fosti sconfitta da Temari e lui da Naruto, di come, dopo una breve tappa all’ospedale, vi siate allenati a ritmi più serrati e stancanti di prima, di come una volta tu eri svenuta e lui era rimasto accanto a te finche non ti eri ripresa.
L’ultimo ricordo è anche il più doloroso. Rivedi quel momento, prima della Grande Guerra, quando Neji ti prese il mento tra il pollice e l’indice e ti sussurrò: « Sii forte e dura come una roccia TenTen. » E poi posò le sue labbra sottili sulle tue carnose e calde.
Freddi spilli d’argento di pungono la pelle scorrendo piano sulle tue guance. Con gli occhi bassi ripercorri l’istante in cui bisbigliò ad un soffio dalle tue labbra « Ti amo » prima di baciarti di nuovo e partire alla volta della guerra.
Ed è lì che ti accorgi di essere rimasta fedele al primo significato di quella sua frase sussurrata: « TenTen, ritorna viva da quell’inferno. »
Ma anche di non aver onorato il secondo: « Non piegarti davanti a nulla, fa del tuo cuore una fortezza impenetrabile al dolore. »
Allora ti rendi conto di non essere dura e forte come Neji avrebbe voluto e scoppi di nuovo in silenziose lacrime cariche di dolore, tristezza e nostalgia. Nostalgia di quella voce un po’ monocorde che ti aveva sostenuta per anni e che ti aveva confessato i sentimenti del suo possessore.
Rimpiangi molte cose, ma la peggiore alberga nel tuo cuore e sulla punta della tua lingua e ogni volta che ti accosti alla fredda pietra della sua lapide le pronunci a mezza voce, rotta dalle lacrime che non riesci a trattenere.
« Ti amo anche io, Neji. »
Angolino autrice.
Salve carissimi i miei lettori
*frinire di grilli si propaga per la stanza*
Allora, eccomi tornata con la flash su Tenny. Sì, sono un po’ romanticosa in questo periodo, ma che ci volete fare?
Bah, spero che vi sia piaciuta ma vorrei lasciaste un commento per esprimere il vostro giudizio e magari qualche consiglio per migliorare.
A presto, un bacio.
Tata-chan