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Autore: lollipop 2013    27/04/2014    6 recensioni
Due culture diverse si incontrano, mescolandosi.
Un amore contrastato, che va oltre la famiglia, oltre le tradizioni.
John si innamora di Mary.
Mary si innamora di John.
Lui è un gipsy, uno zingaro inglese che ormai staziona da anni nella stessa città.
Lei é una ragazza normale, una tipa di città, indipendente e con fin troppi problemi.
Due culture così diverse riusciranno ad amalgamarsi o entreranno in collisione?
Riuscirà John a vivere questa sua storia d'amore impossibile?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 16

 
Sistemo il letto e ripongo le cianfrusaglie di Mary nei suoi cassetti.
Mi infilo sotto la doccia dove puntualmente Mary ha consumato l’intera acqua calda.
<< Accidenti. >> il getto d’acqua fredda lungo la schiena mi fa imprecare. L’unica cosa che odio del vivere con Mary è il dovermi fare la doccia fredda ogni mattina…
Ieri alla tv davano uno di quei polpettoni romantici che tanto piacciono alle ragazze, Mary mi ha obbligato a vederlo e mentre lei piangeva per le scene più mielose, io le porgevo le tovagliette con cui asciugarsi le guancia bagnate.
L’ultima scena del film è quella che più l’ha commossa, lui chiedeva alla protagonista di sposarlo e lei accettava, ad accompagnare il loro bacio un sottofondo musicale strappalacrime.
Ho guardato attentamente quella scena e mi è venuta la brillante idea di uscire ad acquistare un anello.
Esco di casa e vago tra le varie gioiellerie in cerca di qualcosa che possa stare bene sull’anulare di Mary…
Torno a casa quando ormai è calato il sole, con l’astuccio dell’anello ben nascosto nella tasca sinistra del mio giubbotto di pelle.
<< Hey, dove sei stato? >> mi chiede Mary intenta a spostare le fette di pizza dal cartone ai piatti.
<< Stavo per cenare senza di te… >> mi sorride mentre si avvicina a me e mi bacia sulla guancia.
Ceniamo parlando del più e del meno, mentre fremo, guardando il giubbotto appeso sull’attaccapanni.
<< Vado a farmi una doccia. >> attendo che Mary vada in bagno per porre sul letto l’astuccio aperto dell’anello.
<< John hai visto il phon? >> urla Mary dirigendosi verso la sua camera…
<< John, mi rispondi? >> taccio restando nascosto dietro la porta della stanza. Voglio godermi la sua espressione quando vedrà l’astuccio sul letto.
La osservo entrare, ha i capelli bagnati che le scendono lungo le spalle ed il suo corpo è avvolto solo, da un asciugamano di lino rosa.
<< Joh-- >> le parole le si fermano sulle labbra alla vista dell’anello.
Timorosa Mary, si avvicina al letto sedendovi di fianco all’astuccio…
<< Ti piace? >> le chiedo sbucando da dietro alla porta.
<< Cos’è? >> scoppio a ridere scuotendo il capo.
<< L’osso di un cane… >> Mary sbuffa, è palesemente infastidita dalla mia presa in giro.
Prendo l’astuccio tra le mani e sfilo l’anello riposto al suo interno poi, imitando la scena del film visto ieri sera, mi inginocchio sul pavimento ai piedi di Mary e porgendogli l’anello le chiedo di sposarmi…
<< Cosa? >> Mary strabuzza gli occhi e dalla sua espressione capisco che sono riuscito a sorprenderla.
<< Sposami. Insomma, io ti amo e tu ami me no? >> mi fa capolino di si con la testa continuando a tenere la bocca aperta.
<< Noi gipsy siamo abituati a sposarci giovani perché i nostri genitori decidono che deve essere così, noi accettiamo anche per evadere dall’oppressione e dalle dure regole che la nostra cultura ci impone. Ora invece voglio farlo non perché qualcuno me lo impone ma semplicemente perché credo che non riuscirò mai a trovare nessun altra ragazza che mi farà innamorare come ci sei riuscita tu. Quindi Mary, vuoi sposarmi? >> una lacrima riga il suo volto e l’espressione scioccata si tramuta in un raggiante sorriso. Riesco persino a vedere i suoi occhi brillare….
<< Si. >> Mary mi si butta al collo stringendomi forte. Poi mi porge la mano sinistra e si lascia infilare l’anello.
Ci godiamo per qualche ora quel momento felice, progettando il nostro “brillante” futuro…
<< Come credi che la prenderà la tua famiglia? >>
<< Non lo so. Forse sapere che hai intenzione di amalgamarti alla nostra cultura farà cambiare idea a mia madre… Domani stesso andrò a comunicare loro la notizia. >>
Trascorro la notte praticamente in bianco alzandomi dal letto di primo mattino.
Mi vesto e guardo la mia espressione preoccupata riflessa nello specchio.
Stampo a Mary che ancora dorme, un bacio sulla fronte e filo via in silenzio.
<< John cosa ci fai qui… >> dopo dieci minuti di dietrofront dal campanello al cancello del cortile di casa Evans, finalmente suono alla porta e ad aprirmi c’è Brece.
<< Ciao sorellina, non mi saluti? >> un gelido bacio mi accarezza la guancia.
<< Non dovresti essere qui, la mamma andrà su tutte le furie vedendoti. >>
<< Non preoccuparti. >> accarezzo la sua testolina nera e a passo deciso mi faccio largo tra quelle che ormai posso definire… strette mura domestiche.
Arrivo in cucina dove mia madre è intenta a preparare la colazione per la famiglia.
Intorno al tavolo vi è seduto il resto della mia famiglia, compreso Louise il marito di Jenny.
<< Salve famiglia. >> è una settimana che non metto piede in questa casa e non vedo i miei fratelli… Andrea e Peter mi corrono incontro aggrappandosi alle mie gambe. Malcom batte il suo pugno contro il mio, persino Jenny riesce a mostrarmi un caldo sorriso.
<< Cosa fai qui, per caso sei rinsanito e hai ritrovato la via di casa? >> scimmiotta mia madre guardandomi in cagnesco.
<< No, in realtà sono qui per darvi una bella notizia… >> forse dire bella è un po’ troppo per la mia famiglia…
Tutti mi guardano con attenzione, mi sento scrutare mentre prendo posto di fianco a Malcom.
La mamma non si siede, resta in piedi accanto al lavabo… Tiro un lungo respiro ed inizio il mio “comizio”.
<< So che non approvate la mia relazione con una gorge e la mia scelta di stare con lei ha creato non pochi problemi a questa famiglia. Forse però ho trovato la soluzione alle nostre divergenze di vedute… Ho chiesto a Mary di sposarmi. >> pronuncio le ultime parole in un soffio e sento il cuore battermi frenetico nel petto. Ecco ora sono davvero in ansia!
<< Tu cosa?!? >> Jenny strabuzza gli occhi, guardandosi intorno perplessa.
Brece accenna un sorriso, quasi impercettibile…
<< Pensateci, lei vuole amalgamarsi alla nostra cultura, ci amiamo e non c’è soluzione migliore del combinare le due cose. >> mi alzo in piedi sorridendo, cercando di coinvolgere tutti con la mia risata.
La mamma sbatte violentemente lo strofinaccio nel lavabo per poi abbandonare la cucina senza proferire parola. La seguo anche perché lo scoglio che io e Mary dobbiamo superare per far approvare la nostra relazione da tutta la famiglia e dalla comunità gipsy, ha un nome e cognome: Kelly Evans!
<< Non hai nulla da dirmi mamma? >>
Si dirige verso la porta di ingresso e senza ne guardarmi e parlarmi la apre…
<< Sto cercando di venirti in contro, potresti farlo anche tu con me. >>
<< Fuori. Non ti voglio in questa casa. Non accetterò mai di vederti sposato con una sporca gorge. >> scuoto il capo infastidito dalle sue parole e varco la soglia che mi conduce nel giardino anteriore della casa.
<< Non tornare più, a meno che tu non voglia lasciarti alle spalle queste stupide fantasie “amorose” e voglia accettare in sposa la ragazza che ho scelto per te. >> siamo uno di fronte all’altra e prima che mi sbatta la porta sul viso, la guardo diritto negli occhi… sfidandola.
<< Mai! >> gli do le spalle prima che lei possa replicare.
Torno a casa di Mary affranto e con la consapevolezza che il rapporto con mia madre è del tutto rovinato e mai più risanabile.
<< Hey come è andata? >> Mary mi attende raggomitolata su una delle sedie in cucina.
Sbuffo sfilandomi di dosso la giacca…
<< Dalla tua espressione deduco che non sia andata bene. >>
<< Mia madre è una iena e si comporta da tale. >>
<< Mi dispiace… >> Mary mi si avvicina accarezzandomi una spalla.
<< So quanto ti fa soffrire stare lontano dalla tua famiglia. John io non voglio che tu rinunci a loro… Sono pronta a fare un passo indietro se questo può servire a riconciliarti con tua madre. >> si allontana da me e fa per sfilarsi l’anello, la blocco afferrando le sue mani con le mie.
<< Non farlo, non rinunciare a noi per l’ignoranza della mia gente. Io ti amo Mary e voglio sposarti con o senza il consenso di mia madre. La mia famiglia potrà anche ripudiarmi non importa, non possono amarmi solo se acconsento alle loro decisioni… I figli, i fratelli, i propri consanguinei, vanno amati aldilà delle loro scelte. Tu mi ami nonostante la mia stupidità… >> sorrido, per stemperare quella pesantezza che si era creata.
Mary china il capo, smettendola di torturarsi il dito dove vi è poggiato l’anello.
<< Vorrei che le cose fossero diverse… >>
<< Lo so, lo vorrei anch’io. Ora però non stiamo a pensare a mia madre, piuttosto hai deciso una data per celebrare il matrimonio? >> Mary sgrana gli occhi…
<< Di già? >>
<< Certo, voglio sposarmi il prima possibile. >> perché rimandare l’inevitabile.




 







- 2 alla fine.
John e Mary vogliono sposarsi ma la madre di John non sembra approvare la cosa, come andrà?

Attendo i commenti di tutti quelli che leggono. XD
V i chiedo scusa se ho pubblicato in ritardo, se riesco vi posterò un nuovo capitolo la prossima settimana ;)
Vi invito a passare  nella mia originale drammatica, vorrei qualche vostra opinione:  Unbreakable.


 
xo lollipop 2013 
   
 
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