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Autore: 1DalIlaria    27/04/2014    4 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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9th July 2014, Monday
 
 
 
 
<< Beh in questi dieci giorni che non ci siete state non è successo niente, solite cose>> disse Angelo alla bionda.
 
<< Tu Dome tutto bene con Mery?>> chiese Dalila. Il ragazzo annuì.
 
<< Si, purtroppo stanno ancora insieme>> si intromise Angelo. Dalila rise; tutti sapevano sarebbe stato prossimo alla rottura e forse sotto sotto lo sapeva anche Domenico.
 
<< Parla per te, che fino a poco tempo fa te la facevi ancora con quella>> disse il castano ad Angelo.
 
<< L’hai più sentita poi Ilaria?>> chiese Dalila riferendosi alla ex del moro, che guarda caso portava lo stesso nome della sua migliore amica.
 
<< No, da quando è finita la scuola non l’ho più vista né sentita>> rispose il ragazzo.
 
<< Meglio così>> concluse Domenico.
 
<< Eccomi!>> Ilaria entrò in cucina.
 
<< Finito di fare da stilista per Styles?>> chiese Dalila stuzzicandola.
 
<< Si, tutto a posto – disse contenta – allora, che avete fatto di bello in questi giorni, ragazzi?>> fece curiosa.
 
 
 
Intanto gli One Direction al piano di sopra si stavano preparando e la situazione nelle diverse stanze era la seguente.
 
In camera di Louis, il maggiore e Niall si stavano vestendo ed avevano quasi finito.
 
<< Ehy Niall hai visto le mie scarpe?>> Louis le stava già cercando da un quarto d’ora.
 
<< Le ho messe fuori al balcone>> Niall era davanti allo specchio ad aggiustarsi i capelli di quel biondo così perfetto.
 
<< Come fuori?!>> sbottò Louis precipitandosi sul balcone.
 
<< Scusa Lou, ma puzzavano. Non è colpa mia se per te i calzini sono un optional>> si giustificò l’irlandese.
 
<< Okay ma se si rovinano me le ricompri tutte>> Louis prese un paio tra le sue scarpe e si sedette sul letto per infilarsele.
 
 
 
Liam nella sua stanza mentre si stava preparando parlava al telefono con la sua dolce metà.
 
<< Tra – guardò l’orologio al suo polso – venti minuti spero che siano tutti pronti per uscire, quindi fai conto una mezz’oretta e ti passo a prendere, okay? – si infilò la maglietta – si, va bene. Allora a tra poco baby, un bacio>> Liam terminò la chiamata con Danielle e si diede una controllata allo specchio.
 
Perfetto.
 
 
 
Nella camera di Harry, qualcuno non era molto tranquillo come al solito e lottava tra la propria testa e l’istinto.
 
“E io dovrei lasciarla qui da sola con lui?” pensò un po’ nervoso “Potrebbe succedere di tutto, magari presi dalla felicità di essersi rivisti” si infilò i pantaloni e chiuse cerniera e bottone.
 
“No Harry, cosa vai a pensare. Effettivamente hanno un bel rapporto quei due, chi non li conosce può tranquillamente pensare che stiano insieme” si mise la camicia blu suggerita da Ilaria.
 
“E se rimanessi qui? Sarei più tranquillo, ma come glielo spiego?” chiuse uno ad uno i bottoni “Mi sa che stasera il più preoccupato tra i due sarò io” messe anche le converse bianche, si spruzzò un po’ del suo profumo Bleu De Chanel e si scompigliò i capelli alla modi Styles.
 
“Mah, forse dovrei solamente fidarmi” pensò infine guardandosi allo specchio.
 
 
 
Nella stanza affianco Zayn aveva totalmente la testa da un’altra parte. Non aveva ancora deciso cosa mettersi, ma la verità era che non ne aveva proprio voglia di scegliere e forse neanche di andare a quella festa.
 
Seduto sul letto ormai da venti minuti, pensava ai due ragazzi italiani che si erano presentati all’improvviso a casa loro.
 
Di scatto si alzò dal letto e si diresse verso l’armadio. Tirò fuori dei pantaloni scuri, una camicia a quadri sul rosso e se la mise con sotto una maglietta semplice bianca. Aprì il cassetto degli orecchini e gli venne in mente quando Dalila li scelse per lui.
Sorrise al ricordo.
 
Si avvicinò allo specchio con un orecchino in mano e fece per metterselo; infilò il perno nel buco ed afferrò la farfallina per chiudere l’orecchino.
 
In un attimo gli passarono alla mente le immagini di poco prima, rivide la biondina – la sua biondina – ridere e scherzare con il suo amico italiano.
 
<< Ahi>> mormorò Zayn mettendosi il dito in bocca, punto dall’ago dell’orecchino.
 
<< Ehy Zayn, io vado a prendere la macchina. Sbrigati, siamo tutti pronti>> fece Liam sbucando solo con la testa nella camera del pakistano.
 
<< Si arrivo>> rispose in modo distratto e guardando il dito.
 
Si osservò allo specchio e, aggiustato per l’ultima vola il ciuffo, uscì dalla camera.
 
 
 
<< Ragazzi, vi lascio questo mazzo di chiavi nel caso ne aveste bisogno >> disse Liam, parlando ai quattro italiani sul divano e poggiando le chiavi sul tavolino.
 
In salotto erano seduti Ilaria e Angelo, il quale aveva la gamba sinistra accavallata sopra quella destra della rossa e un braccio poggiato sullo schienale dietro le spalle della ragazza.
 
Appena affianco, Dalila era seduta normalmente, mentre Domenico, che aveva l’abitudine di sentirsi subito come se fosse a casa sua, si stese, poggiando la testa sulle gambe della bionda.
 
<< Va bene>> fece Dalila guardando il cantante.
 
Nello stesso momento Zayn stava scendendo le scale. Arrivò alla fine della rampa e guardò verso la sala. Rimase pietrificato.
 
 Guardò l’italiano, quella posizione che aveva assunto e che manteneva tranquillamente come se niente fosse. Poi incontrò gli occhi della bionda. Lei lo guardò con un espressione molto normale perchè per lei era una cosa naturale, tutto ciò che faceva con loro era considerato naturale. Lui ricambiò con uno sguardo che la lasciò letteralmente senza parole: freddo, distaccato, deluso, arrabbiato.
 
Ovviamente nessuno si accorse di questo scambio di sguardi, videro solo Zayn avvicinarsi all’ingresso e uscire, sbattendo la porta.
 
Nessuno disse niente. Ilaria intuì qualcosa, Liam semplicemente guardò la porta un po’ stranito, ma lasciò perdere.
 
<< Harry! Manchi solo tu!>> urlò Louis uscendo dalla cucina con Niall.
 
<< Eccomi, eccomi>> disse il riccio scendendo le scale e aggiustandosi il colletto della camicia.
 
Arrivato in sala alzò lo sguardo e anche lui rimase immobile come il pakistano nel vedere quel bel quadretto di ragazzi seduti sul divano, che più che seduti erano stravaccati.
Harry guardò la rossa ed il moro.
 
“ No, non posso assolutamente lasciarli qui da soli. Basta ho deciso, non vado alla festa” il riccioluto fece per dire qualcosa, ma fu bloccato.
 
<< Okay, possiamo andare. Sbrighiamoci o faremo tardi>> Louis mise una mano dietro alla schiena di Harry e lo spinse leggermente per portarlo fuori casa.
 
<< A più tardi ragazzi>> disse Liam seguendo gli altri.
 
<< Okay, a dopo>> li salutò Dalila.
 
<< Divertitevi>> fece Ilaria.
 
Quando anche i quattro cantanti uscirono di casa Angelo guardò i suoi amici.
 
<< Ragazzi – si voltarono tutti a guardarlo – non so voi, ma io ho fame>> disse il moro mettendosi una mano sulla pancia.
 
<< Ti pareva>> fece Ilaria al suo fianco.
 
<< Sai, stavo pensando la stessa cosa anche io>> concordò Domenico.
 
<< Eccone un altro>> commentò Dalila.
 
<< Se volete è rimasta della pizza>> li informò Ilaria. Angelo la guardò e si illuminò.
 
<< Sono nel forno>> disse la rossa. Angelo continuava a guardarla.
 
<< Non ho voglia di alzarmi>> fece Domenico.
 
<< Va bene, ho capito, vado io>> Ilaria si alzò dal divano per avviarsi in cucina.
 
<< Mi porti un pezzo di quella con il salame?>> chiese il castano.
 
<< Per me anche>> continuò il moro.
 
<< Ila a me potresti portare un bicchiere d’acqua?>> si aggregò la bionda.
 
<< Va bene, basta che dopo mi pagate>> disse la rossa avviandosi in cucina.
 
 
 
Intanto i cinque ragazzi, Eleanor e Danielle giunsero al Funky Buddha. La musica era alta, le luci lampeggianti invadevano il locale e la gente era tanta. Si guardarono un po’ in giro, poi si buttarono nella mischia.
 
<< Ciao ragazzi!>> Josh gli andò incontro.
 
<< Ehy Josh! Auguri, amico!>> Niall lo abbracciò.
 
<< Buon compleanno>> fecero Liam e Louis salutandolo, seguiti da Eleanor e Danielle.
 
<< Bella festa>> disse Harry. I sei ragazzi poi, si buttarono in pista a ballare e a salutare gli altri invitati.
 
Zayn, dopo aver fatto gli auguri a Josh, andò alla ricerca di un posto per sedersi dove potesse stare tranquillo senza che nessuno lo disturbasse. Trovò una poltroncina libera in un angolo del locale, dove la musica si sentiva meno forte. Lì forse lo avrebbero lasciato in pace.
 
 
 
Ilaria, dopo aver portato da mangiare ai due affamati, si era seduta sul tappeto a gambe incrociate di fronte ai suoi amici. Angelo e Domenico finirono di masticare anche l’ultimo boccone di pizza.
 
<< Sapete ragazze, avete fatto proprio un bel lavoro. Queste pizze erano ottime>> disse Domenico dopo essersela gustata.
 
<< Grazie!>> fecero entrambe.
 
<< E ora che si fa?>> chiese la rossa guardando gli altri tre di fronte a lei. Angelo si bloccò e la fissò con un sorrisino stampato sul volto.
 
<< Io avrei un’idea>> il moro prese un cuscino dal divano di fianco a lui e lo tirò in faccia alla rossa.
 
<< Ehy!>> fece lei prendendo il cuscino e stringendoselo in ventre. Angelo ne prese un altro e glielo tirò di nuovo.
 
<< Vuoi la guerra? – Ilaria prese anche l’altro cuscino – e guerra sia!>> con un cuscino in entrambe le mani si alzò dal tappeto e corse per buttarsi addosso al ragazzo, soffocandolo.
 
Angelo finì con lo stendersi sul divano e Ilaria, quasi sopra di lui, gli premeva un cuscino sulla faccia.
 
Domenico si alzò dal divano e mentre la rossa era girata ad occuparsi di Angelo, il castano le arrivò da dietro buttandosi a peso morto su di lei, facendola cadere addosso al moro.
 
<< Dalila vieni anche tu>> disse Domenico. La bionda non ci pensò due volte e si aggiunse alla massa. Angelo, sotto altri tre ragazzi, stava soffocando e con l’aiuto di Ilaria riuscirono a buttare gli altri due per terra.
 
<< Non si arriva così alle spalle>> la rossa prese un cuscino e glielo tirò a Domenico ancora per terra.
 
<< Invece si>> il ragazzo la afferrò per le caviglie, facendola cadere all’indietro sul divano affianco ad Angelo. I due ragazzi si guardarono e il castano fece segno al moro di aiutarlo.
 
Angelo così prese un cuscino e lo bloccò sulla faccia della rossa. La ragazza continuava a lamentarsi e tra i lamenti si percepì anche un “aiutami Dalila”, così la bionda si diede da fare.
 
<< Lascia stare Ila!>> la ragazza iniziò a prendere a cuscinate Domenico, che teneva ancora le gambe della rossa bloccate.
 
<< Ce n’è anche per te, tranquilla>> il ragazzo si staccò dalle caviglie di Ilaria, la lasciò in balia di Angelo e, tolto il cuscino di mano alla bionda, la spinse sul divano, cercando di soffocare anche lei.
 
 
 
Il baccano al Funky Buddha era tanto, troppo.
 
<< Harry, hai visto Zayn per caso?>> chiese Liam che incontrò il riccioluto in giro.
 
<< No, non lo vedo da quando siamo entrati>> rispose lui pensandoci. Effettivamente era un po’ che non lo vedeva. Liam fece un altro giro per il locale, poi lo trovò: era ancora seduto su quella poltroncina.
 
<< Eccoti! Ti ho cercato ovunque! Tra poco portano la torta di Josh, andiamo>> Liam fece segno con il braccio di seguirlo, ma il pakistano rimase fermo dov’era.
 
<< Dai Zayn, andiamo o ti perderai la festa>> insistette il cantante.
 
<< No andate voi, non voglio la torta>> Zayn rispose senza guardarlo in faccia. Liam capì che c’era qualcosa che non andava, così si sedette di fianco a lui.
 
<< Che succede?>> chiese con molta calma e tranquillità.
 
<< Niente, tranquillo>> rispose di nuovo senza guardarlo. In quel momento Harry passò di lì e, vedendo Zayn con una faccia strana e Liam che sembrava cercasse di parlargli, si fermò e assistette alla scena senza farsi notare.
 
<< Non è vero. Si vede che c’è qualcosa che non va>> insistette Liam.
 
<< No Liam, ti ho detto che va tutto bene!>> Zayn iniziava ad irritarsi e Liam aveva avuto la conferma che cercava. Quando reagiva così davvero c’era qualcosa che non andava.
 
<< È per...Domenico, vero?>> Liam toccò un tasto dolente.
 
<< Andava tutto bene – disse piano Zayn, poi si voltò verso l’amico, questa volta lo guardò in faccia – andava tutto così fottutamente bene!>> batté un pugno sul bracciolo della poltroncina in pelle e di scatto si alzò per andarsene chissà dove.
 
Liam rimase seduto per qualche istante lì a pensare, poi venne distratto dalle urla dell’arrivo della torta e raggiunse la massa.
 
Harry, che aveva visto tutto, con un drink in mano si spostò e seguì Zayn.
Lo trovò al bancone che sorseggiava un drink. Si avvicinò e lo affiancò.
 
<< Ti prego, non chiedermi anche tu se va tutto bene>> disse Zayn senza neanche guardare chi fosse.
 
<< Tranquillo amico, se non l’hai notato anche io sono sulla tua stessa barca>> rispose il ricciolo. Zayn lo osservò: aveva ragione.
 
<< Ti porto a casa?>> Harry lo guardò e con quello sguardo si capirono al volo, dietro a quella domanda c’era un “andiamo a casa a vedere che stanno combinando”.
 
Zayn annuì e, salutato il festeggiato ed avvisati gli altri, uscirono dal locale.
 
 
 
<< Dai che se siamo fortunati le facciamo fuori tutte  e due stasera>> disse Domenico voltato verso Angelo, con una mano che teneva il cuscino sulla faccia della bionda.
 
Distratto da quella frase, Angelo allentò la presa quel poco che bastò ad Ilaria per liberarsi e la situazione si ribaltò. Ilaria, che prima era stesa con Angelo seduto al suo fianco, si alzò di scatto e spinse il ragazzo all’indietro, facendolo mettere in posizione supina. Gli afferrò i polsi e gli bloccò le braccia in alto, di fianco al suo viso. Lei era sopra di lui a cavalcioni, e lo teneva fermo.
 
<< Aiuto Dome!>> urlò Angelo, ma il castano non poteva dargli una mano o Dalila si sarebbe liberata. Così con una mano prese un cuscino e lo tirò alla rossa, invano.  Quel tiro però bastò a rovinare il ragazzo. Avendo le mani occupate, la rossa non poté afferrare il cuscino tirato, che finì in un piatto sporco della pizza che si trovava sul tavolino.
 
<< Ops>> disse Domenico andando a raccogliere il cuscino.
 
<< Si è sporcato?>> chiese la rossa.
 
<< C’è una bella macchia di pomodoro qui>> continuò, guardando la federa sporca. Dalila intanto ne approfittò per liberarsi.
Mentre il ragazzo era impegnato a guardare la macchia, la bionda gli arrivò alle spalle e gli saltò addosso da dietro.
 
 
 
Nel frattempo una macchina avanzava abbastanza frettolosamente verso quella casa. Più Harry pensava che i quattro ragazzi si trovavano da soli, più il suo piede premeva con maggiore forza sull’acceleratore.
 
Non conosceva quei due e non sapeva che rapporto avessero con le ragazze, ma di certo non si trattava di semplici conoscenti.
 
Negli ultimi giorni quei due nomi erano stati pronunciati molte volte, ma la cosa che più faceva pensare era che da quando il moro aveva messo piede in casa loro quello stesso pomeriggio, la rossa si era letteralmente illuminata; la vedeva più felice, spensierata, come forse solo una volta l’aveva vista.
Quando quel giorno non molto lontano Ilaria si accorse che quel ragazzo con cappello ed occhiali che si aggirava nel parco era proprio Harry, le comparve una luce particolare negli occhi, la stessa che da poche ore la stava accompagnando ininterrottamente.
 
Nella testa del pakistano di fianco al riccioluto non vagavano pensieri molto differenti: il semplice arrivo di quell’individuo aveva incupito il cantante e come lui era solito fare, si era ormai chiuso in un guscio di ferro più grande e forte di lui e non ne sarebbe uscito fin quando non sarebbe tornato tutto perfetto.
 
Ma il problema era proprio quello: sarebbe mai stato tutto perfetto?
 
 
 
Era ormai tardi, la luna era alta nel cielo ed i quattro ragazzi dopo il piccolo spuntino si calmarono.
 
Angelo, dopo aver annunciato di essere stanco non solo per l’orario ma anche per il viaggio, si distese sul divano dov’era seduta anche la rossa, poggiando la testa sulle gambe di quest’ultima.
 
Domenico e Dalila invece, si sedettero sul tappeto l’uno vicino all’altro poggiando la schiena contro il divano vuoto.
 
Cercando di non fare troppo rumore, cominciarono a parlare del più e del meno, perché per un rapporto come quello anche dieci giorni lontani sembravano una vita.
 
 Nonostante il viaggio il castano era abbastanza sveglio, proprio come lo era sempre stato, mentre il più piccolo tra i due cominciava a sentire le palpebre pesanti e soprattutto in quella posizione gli risultava difficile tenerle aperte.
 
 
 
Intanto una macchina parcheggiò fuori casa. Harry spense il motore, per tutto il tragitto nessuno aveva detto niente.
Scesero dalla macchina e si avviarono verso la porta d’ingresso.
 
<< Le luci sono ancora accese – disse Harry guardando la finestra della sala che affacciava sul giardino – meglio usare le chiavi comunque>> il riccio infilò la chiave nella serratura e girò, poi aprì la porta ed entrarono.
 
 Subito guardarono verso la sala e rimasero immobilizzati.
La situazione che trovarono fu abbastanza soggetta a fraintendimenti: Harry rimase pietrificato a fissare i due sul divano, mentre Angelo si alzò lentamente dalle gambe della rossa giusto quel poco che serviva per vedere chi fosse; Zayn fossilizzò il suo sguardo sulla bionda per terra, rimanendo impassibile esteriormente ma morendo un pezzettino di più all’interno.
 
<< Ciao ragazzi!>> disse Ilaria buttando la testa all’indietro sullo schienale del divano per guardarli; una delle sue mani giocava con i capelli del moro. Harry scosse la testa e, interrotti tutti i pensieri che in un attimo gli erano frullati per la mente, posò le chiavi sul tavolino.
 
<< Vi aspettavamo più tardi>> fece la bionda.
 
Zayn fissava entrambi serio: espressioni sorridenti, un braccio di Domenico che poggiandosi lungo la seduta del divano passava dietro il collo della bionda, e la voglia irrefrenabile di sparire da quella stanza in un tempo molto breve.
 
D’impulso infatti, senza salutare nessuno né dire niente, di scatto si girò verso le scale e corse al piano di sopra. Tutti lo guardarono, poi Ilaria parlò ed attirò l’attenzione di Harry.
 
<< Siete tornati solo voi due?>> chiese guardando il riccioluto, ma l’attenzione di entrambi si spostò sulla bionda che senza dire una parola si avvicinò alle scale e le salì abbastanza in fretta.
 Tutti la guardarono, ma solo Ilaria e Harry potevano intuire quello che stava succedendo.
 
In sala per qualche istante calò il silenzio, Harry guardava Ilaria e Ilaria guardava Harry. Il ricciolo voleva parlare, ma non davanti a loro.
 
<< Ehm... – Domenico interruppe quella situazione imbarazzante – Angy, accompagnami a prendere una boccata d’aria fuori>> il castano fece cenno all’amico con la testa di andare e quest’ultimo, seppur un po’ addormentato, capita la situazione lo seguì senza esitare.
 
 
Al piano superiore Dalila entrò nella camera del pakistano e lo trovò seduto sul letto di spalle alla porta, con i gomiti poggiati sulle gambe e la testa fra le mani.
 
<< Perché>> fu l’unica parola che uscì dalla bocca del ragazzo che subito capì chi si trovava dietro di lui.
 
<< Perché cosa?>> Dalila non capiva.
 
<< Perché hai dovuto rovinare tutto?>> continuò lui sempre senza voltarsi. Parlava in modo molto cauto.
 
<< Rovinare? Ma io...non ho fatto niente>> la bionda si sentiva accusata ingiustamente.
 
<< Vuoi dirmi che ha fatto tutto lui?>> rimase lì immobile, forse non aveva il coraggio di guardarla in faccia.
 
<< Lui?>> Dalila ancora non capiva.
 
“Davvero non ci arriva?” pensò Zayn non ricevendo alcuna risposta. La ragazza però non voleva litigare, non quel giorno. Salì sul letto e si avvicinò a lui. Si mise sulle ginocchia e lentamente lo abbracciò da dietro.
 
<< Zayn, ti prego...>> gli sussurrò lei nell’orecchio stringendolo. Il pakistano ripensò alla scena che vide poco prima e, per quanto desiderasse quel contatto, non resistette.
 
<< No>> la interruppe lui liberandosi dalla presa di lei ed alzandosi di scatto. Dalila, ancora in ginocchio sul letto, rimase immobile per il comportamento del ragazzo. Perché aveva reagito in quel modo? Perché la stava trattando così? Davvero stavano litigando per un motivo che forse nemmeno lui sapeva?
 
<< Zayn io non ti capisco>> fece lei scendendo dal letto ed avviandosi verso l’uscita della stanza.
 
<< Quello che sta rovinando tutto qui sei tu>> concluse sulla soglia della porta, poi uscì sbattendola appena. Zayn guardò la porta per qualche istante, poi, arrabbiato, prese un cuscino dal letto e lo buttò per terra con forza.
 
<< Dannazione>> fu ciò che disse prima di buttarsi sul letto.
 
 
 
Spariti i due ragazzi la rossa guardò il cantante: non riusciva a decifrare la sua espressione né a capire cosa stesse pensando. Si schiarì la voce, rompendo quel silenzio imbarazzante.
 
<< Come mai siete tornati solo tu e Zayn?>> chiese di nuovo.
 
<< Vi abbiamo interrotti?>> domandò in risposta Harry, un’espressione indecifrabile e quasi dura sul suo viso.
 
L’italiana aggrottò le sopracciglia, non capendo dove volesse arrivare. Che strana aria tirava? Zayn che era fuggito al piano di sopra, Dalila che lo aveva seguito più veloce della luce, Angelo e Domenico che erano spariti per la situazione troppo strana che si era venuta a creare ed Harry che le parlava in modo così ostile. In meno di cinque minuti la situazione si era ribaltata, e non sapeva nemmeno come era potuto accadere.
 
<< Harry...>> cominciò a dire lei, ma fu interrotta.
 
<< Forse prima in camera eri tu che dovevi rassicurare me, non il contrario>> disse lui sempre rimanendo in piedi vicino alla porta.
 
Ilaria rimase in silenzio, non credendo alle sue orecchie. Le stava davvero rimproverando di aver passato la serata con i suoi amici?
 
<< Harry ma cosa stai dicendo>> rispose lei seria.
 
<< Sto dicendo che sono io ad aver bisogno di certezze, viste le circostanze>> disse il riccio indicando nella direzione del giardino, luogo nel quale si trovavano i due italiani.
 
La rossa lo fissò, esaminandone l’espressione.
 
<< Tu sei...>>
 
<< A quanto pare si>> rispose prontamente il ragazzo, prima che lei potesse pronunciare quella parola. Il riccioluto si avvicinò all’italiana, mentre a quest’ultima spuntò un sorriso sul viso.
 
<< Perché ridi?>> domandò lui quasi arrabbiato. Lui le stava parlando di una cosa seria e lei rideva?
 
<< Perché sei un cretino>> fece lei mentre il cantante si sedette sul divano al suo fianco.
 
<< Ehy>> protestò lui aggrottando le sopracciglia.
 
<< Ascolta – Ilaria incrociò le gambe e si sistemò in modo da avere il ragazzo di fronte a sé – Angelo è solo un amico>> cominciò lei.
 
<< Un amico un po’ speciale>> obiettò il riccio.
 
<< È il mio migliore amico>> lo informò lei.
Harry la guardò sospetto.
 
<< Lo so che può sembrare tutt’altro, non sei il primo a farmelo notare, ma il nostro rapporto è così e... si, mi ritengo anche molto fortunata ad averlo>> spiegò la rossa.
 
Il ragazzo la osservò e capì tante cose: non poteva fargliene una colpa se con Angelo stava bene, si vedeva che era importante per lei e che gli voleva bene; Harry non era un mostro e di certo non avrebbe cercato di dividerli, soprattutto perché altrimenti avrebbe allontanato anche Ilaria da se stesso. Doveva solo fidarsi di lei, probabilmente la vita lo aveva messo alla prova in quel momento, proprio come aveva fatto già troppe volte in passato. Ma quella volta non sarebbe finita come tutte le altre, quella volta avrebbe dato tutto purché funzionasse.
 
Il cantante sospirò.
 
<< Quindi dovrò dividerti con lui?>> domandò un po’ più tranquillo e sereno, ma rassegnato.
 
<< Diciamo di si – disse lei, mentre il riccioluto spostò lo sguardo altrove – però – Ilaria gli sfiorò una mano – il tempo che passerò con te sarà sempre più speciale>> gli sorrise.
 
<< Questo è sicuro>> le rispose il ragazzo, accogliendola poi in un abbraccio.
 
Nello stesso momento scese la bionda dal piano di sopra.
 
<< Ehy Da, tutto bene?>> chiese Ilaria.
 
<< Si, tranquilla – Dalila cercò di evitare il discorso – Angelo e Domenico?>> chiese, non trovandoli in sala dove li aveva lasciati.
 
<< In giardino>> rispose la rossa ancora abbracciata ad Harry.
 
<< Bene...>> disse guardando i due ragazzi in quella posizione ed uscendo poi dal soggiorno. Subito dopo però si bloccò, sentendo la porta d’ingresso aprirsi.
 
<< Siamo a casa>> disse Liam entrando.
 
<< Ciao ragazzi>> disse Dalila andandogli incontro.
 
<< Buonasera>> li salutò Ilaria non appena entrarono in sala.
 
<< Ecco perché sei tornato così presto>> fece Louis guardando il riccio e la rossa sul divano. I due ragazzi si sorrisero, arrossendo leggermente.
 
<< Allora com’era la festa? Vi siete divertiti?>> chiese la ragazza cambiando discorso.
 
<< Certo! Davvero una bella festa. Peccato che vi siate persi la torta tu e Zayn>> rispose Niall rivolgendosi al riccioluto.
 
<< Qualcuno ha detto torta?>> disse Angelo entrando in casa seguito da Domenico.
 
<< Ma tu non stavi dormendo?>> ribatté il castano scatenando le risate di tutti.
 
Dalila ed Ilaria si guardarono ed entrambe scossero la testa.
 
<< Era davvero buona>> commentò Niall guardando il moro.
 
<< Sai, mi hai fatto venire fame>> disse Angelo all’irlandese.
 
<< Ma hai appena mangiato la pizza!>> commentò Ilaria sconvolta.
 
<< Io ho sempre fame – l’italiano gli fece una smorfia – come se non mi conoscessi>>
 
<< Questo ragazzo mi piace>> disse Niall guardando la rossa.
 
<< Non avevamo dubbi>> fece Dalila ridendo.
 
<< Qualcosa mi dice che tra poco li troveremo entrambi in cucina – Louis sbadigliò – io invece sono distrutto, vado a dormire>> annunciò.
 
<< Penso che mi aggregherò anche io Lou, è abbastanza tardi>> osservò Liam.
 
<< Scusate – Ilaria attirò l’attenzione di tutti – so ch siete tutti stanchi, ma... chi accompagna Angelo e Domenico in albergo?>> chiese piano, sperando di non scatenare un putiferio.
 
Nessuno parlò: Louis e Liam si misero una mano in fronte, Niall rimase immobile e spostava gli occhi su ogni persona presente in sala mentre Dalila sorrise guardando le reazioni di tutti.
 
Se ne erano dimenticati.
 
<< Scusateci, è che non siamo abituati ad avere troppa gente in casa, di solito sono sempre i soliti uno o due amici>> spiegò Liam.
 
<< Non vi preoccupate, non...>>
 
<< Li accompagno io, non c’è problema>> si offrì Harry, interrompendo ciò che stava dicendo Domenico.
 
<< Scusate, ma non potrebbero rimanere qua per stanotte? È tardi ed hanno ancora i bagagli qui; penso sia più comodo anche per loro, no?>> azzardò il biondino che ormai già se la intendeva con Angelo.
 
<< Ma no ragazzi, non vorremmo disturbare...>> disse il moro.
 
<< Beh effettivamente Niall ha ragione, se vi accompagnassimo domani mattina in albergo andreste con più calma e potreste disfare i bagagli tranquillamente>> commentò Liam appoggiando l’irlandese.
 
<< Angy tu sei stanco, stavi dormendo fino a due secondi fa>> fece Ilaria.
 
<< Qui il posto c’è, non fatevi problemi>> disse il maggiore dei cantanti.
 
<< Allora, che fate?>> chiese Niall mettendo un braccio sulle spalle del moro.
 
Angelo e Domenico si guardarono, poi voltarono lo sguardo verso le due italiane, le quali gli sorrisero.
 
<< Beh se proprio insistete...>> fece Angelo guardando l’irlandese.
 
<< Per noi va bene – concluse Domenico – però dormiamo qui sul divano, non vogliamo farvi cambiare di camera>> disse guardando tutti.
 
<< Oh il divano è comodissimo, a volte mi addormento qui dopo le partite di calcio in tv>> spiegò Niall.
 
<< Va bene, allora vi serviranno delle coperte e dei cuscini>> fece Liam già pronto per andare a recuperarle da qualche parte.
 
<< Ci pensiamo noi a loro, non preoccupatevi. Andate a riposare>> disse Dalila sorridente.
 
<< Sicura?>> chiese Liam, mentre la ragazza annuiva.
 
<< Allora noi andiamo a dormire – disse il cantante a tutti i presenti in sala – se venite su vi do ciò che serve per loro>> fece alle due ragazze, invitandole a seguirlo.
 
<< Buonanotte allora>> augurarono i due italiani ai quattro membri degli One Direction, i quali risposero lo stesso.
 
Mentre Louis, Liam, Niall, Dalila ed Ilaria stavano salendo le scale, Harry rimase esattamente al suo posto, in salotto. La rossa così, saliti i primi due o tre gradini, allungò una mano verso di lui, invitandolo a seguirla. Un po’ scettico e contrariato accettò e la raggiunse al piano di sopra.
 
<< Ecco>> disse Liam porgendo alle due ragazze coperte e cuscini.
 
<< Grazie, disponibile come sempre>> rispose Dalila dandogli un bacio sulla guancia.
 
<< ‘Notte ragazzi>> disse Ilaria andando verso le scale con l’occorrente per i due italiani in mano.
 
<< Buonanotte>> le risposero.
 
Si fermò poi davanti alla camera di Harry; il cantante sostava sulla porta.
 
<< Vengo a salutarti dopo>> gli disse la rossa, lasciandogli un bacio sulla guancia.
 
<< A dopo>> rispose il riccio, socchiudendo poi la porta.
 
Louis e Niall si ritirarono nella stanza del maggiore, Liam e Dalila rimasero soli in corridoio.
 
<< Ehy è successo qualcosa con Zayn?>> chiese il ragazzo.
 
<< Lascia stare, non so cos’abbia stasera>> rispose la bionda.
 
Liam lo sapeva, dalle poche parole che si erano scambiati al locale aveva capito qual’era il problema, ma non disse niente, se la dovevano vedere loro due.
 
<< Okay – Liam indietreggiò di un passo – allora buonanotte>> la salutò. La bionda rispose con un sorriso ed il cantante sparì nella sua stanza; dopo di che anche la ragazza raggiunse l’amica al piano di sotto.
 
   
 
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