Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: __iriis    28/04/2014    6 recensioni
«Zayn mi ha detto che si è innamorato di te -ridacchiò-, proprio come un bambino alle prime cotte.» Genevieve deglutì e per un attimo il suo cuore smise di battere. Harry calmo ed ubriaco non prometteva assolutamente nulla di buono. «Però mi ha anche detto che io per lui sono più importante di quel bacio che c'è stato tra voi.» Improvvisamente le ritornarono alla mente le immagini di quella sera in cui Zayn era passato da lei senza un motivo preciso, le aveva detto che da quando era tornata non faceva altro che pensare a lei e poi dopo l'aveva baciata. «Tu cosa pensi?» Harry inclinò leggermente la testa di lato e le sue labbra erano ancora tese in quel sorriso così finto.
«Penso che devi tornare a casa.» Genevieve fece per alzarsi, ma la mano di Harry la bloccò, costringendola a ritornare sul letto.
«Io ti amo, Gen. Ti amo e voglio proteggerti, ma non ci riesco. I-io sono sbagliato per te e l'ho capito quando sei andata via.» fece una pausa, lasciando il polso della ragazza.
-
enjoy (:
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
sl

Epilogue.



Erano passati molti mesi da quando aveva visto per l'ultima volta Brooklyn. Adesso il paesaggio che intravedeva dalla sua finestra dava sul mare, un piccolo porto sulla costa del North Carolina. Southport era stata la sua salvezza, in tutto e per tutto. Il sole, i gabbiani, i granelli di sabbia tra le dita dei piedi. Quello faceva parte della sua quotidianità ormai. Ci aveva fatto l'abitudine alla fine, all'idea che non avrebbe rivisto più loro. Louis, Liam, Niall, Harry e Zayn. Li aveva abbandonati tutti, senza un messaggio, né una lettera. Non si era degnata nemmeno di scrivere un post-it ed attaccarlo al frigorifero di casa sua quella notte quando aveva fatto i bagagli mentre Zayn dormiva sul suo letto e continuava ad impregnare col suo profumo quella stanza, la sua casa, la sua vita.
Non avrebbe mai voluto fargli del male, ma se c'era una cosa che aveva imparato alla fine, dopo tanto tempo, quella era che non si puo' evitare l'inevitabile. Eppure lei un modo lo aveva trovato, a costo di enormi sacrifici, ma ce l'aveva fatta.
Aveva messo al sicuro Harry e Zayn da quel destino che li avrebbe condotti nella rovina totale. Era scappata dalla sua vita, determinata a crearsene una nuova e questa volta con la completa consapevolezza che nessuno si sarebbe fatto male. 
Aveva sentito Georgia l'ultima volta qualche giorno dopo la sua partenza. Poi c'era stato solo uno scambio di sms di tanto in tanto, nulla di più. Le aveva promesso che non avrebbe fatto parola di quello con nessuno, e quante notti aveva passato a piangere sul pavimento del bagno reprimendo la voglia di correre a raccontare tutto a Liam neanche lei lo sapeva. 
Ma Genevieve era consapevole del fatto che restare nascosta per sempre non sarebbe mai stato possibile, alla fine qualcosa era giunto alle orecchie di qualcuno. Una minima informazione aveva fatto si che la trovasse. Il cambio di identità, il nuovo colore di capelli per non farsi riconoscere non erano serviti a niente. 
Aveva bussato alla porta di casa sua, e lei gli aveva aperto ingenuamente senza guardare prima dallo spioncino. Se l'era ritrovato davanti con gli occhi sbarrati, il viso tormentato di chi non dorme sogni sereni da tanto, l'aspetto trasandato e troppo trascurato.
«Come hai fatto a trovarmi?» sussurrò Genevieve, tenendo lo sguardo fermo sul volto di Zayn. Il viso ricoperto da uno spesso strato di barba nera, le occhiaie profonde, i capelli spettinati.
Lui non rispose. Troppo preso a fissare il suo ventre, troppo rigonfio dall'ultima volta che l'aveva vista. Saranno stati sette mesi o giù di lì. Non se ne intendeva di gravidanze, ma quella aveva tutta l'aria di esserne una.
«C-cosa... S-sei incinta?» balbettò, passandosi una mano sul volto, cercando di trovare un senso logico, una spiegazione, un minimo che desse pace al suo tormento. 
«Si, Zayn. Sono incinta.» rispose lei in un sospiro. Lasciò andare le braccia lungo i fianchi, mentre gli occhi iniziavano a riempirsi di lacrime. Non voleva, piangere le faceva male e non era sicura che sarebbe riuscita a sopportarlo. 
«Per questo sei scappata Gen?» Zayn alzò finalmente lo sguardo, inchiodandolo negli occhi azzurri cielo della donna che gli aveva praticamente fottuto tutto l'organismo.
Un groppo alla gola, il tremolio alle mani, quella creatura che aveva iniziato a scalciare nella sua pancia non appena il ragazzo aveva alzato il tono di voce. 
Scosse la testa, abbassando lo sguardo. «Sono scappata per non fare del male a te, ad Harry, a tutti.» 
«Ti ho cercata in giro per tutto il paese Genevieve. Ho speso tutti i miei soldi pagando investigatori, la polizia, e quant'altro. Ho rischiato di diventare matto per rivederti solo una volta e sapere che non fossi morta. Non dormo da giorni, e Dio solo sa quanto sia stato fortunato a trovarti.» fece un passo avanti, mentre Genevieve indietreggiò, proteggendosi istintivamente il ventre. «Io ti amo, lo capisci si o no?» La ragazza sussultò e le sua grida la spaventarono ancora di più. Non riusciva a calmarsi, la paura che lui potesse farle del male non era normale. Eppure rivederlo lì davanti a se dopo tanto tempo, con l'espressione da pazzo squilibrato, l'aspetto orribile e rendersi conto di essere la sola ed unica causa del suo stato le  fece soltanto ritornare alla mente il motivo per cui lo aveva lasciato. 
Zayn cadde in ginocchio di fronte a lei prendendosi il viso tra le mani. «Ti prego non...» prese un respiro profondo. «Non allontanarmi. Ho bisogno di te, ho dannatamente bisogno di te.»
E alla fine anche lei finì sul pavimento. Vinta da quell'amore troppo potente, troppo grande per poter essere sconfitto solamente scappando. Lui l'aveva trovata, anche dopo mesi, anche dopo l'abbandono, dopo che aveva rischiato tutto aspettandosi un rifiuto. L'aveva cercata e poi trovata. 
Si avvicinò a lui, accarezzandogli il volto ed infine svuotò il suo cuore tra le mani di quel ragazzo di Brooklyn che amava con ogni singola cellula del suo corpo.
«Possiamo provarci, insieme.» bisbigliò tra i singhiozzi, abbozzando un sorriso. Le lacrime salate non avevano smesso di scivolare giù per le guance nemmeno per un secondo. Le stesse che rigavano l'altro volto, quello di colui che adesso sapeva per certo di volere nella sua vita. «Il mio bambino ha bisogno di suo padre.» 


A couple of years later... 

La risata è il suono più bello che possa esistere.
Se poi mettiamo in conto che a ridere sono l'uomo che ti ha salvato la vita e che ti ha dato due creature che ami alla follia e che splendono più del sole, allora è un altro discorso.
Genevieve li sentiva ridere dalla cucina, mentre giocavano sul patio di casa che dava sul grande giardino davanti alla piccola villetta che erano riusciti a comprare lavorando e facendo abbastanza sacrifici.
Sentiva Zayn ridere a crepapelle, chiedendo forse ai due bambini di smetterla di bagnarlo con la pompa che usavano per annaffiare le piante che la donna aveva con cura piantato la stagione precedente.
«Oh volete la guerra allora!» lo sentì dire e a quel punto la sua voce fu rimpiazzata dalle urla estasiate dei bambini, così decise di raggiungerli per assicurarsi che non fossero pieni di terriccio umido sui vestiti.
Si ritrovò davanti la porta d'ingresso spalancata, il loro Jack Russell sugli scalini che guardava scodinzolante la scena ed i tre uomini della sua vita che si schizzavano. Zayn era così sorridente, così dannatamente bello.
Così innamorato dei suoi bambini.
Oliver e Thomas, le sue fotocopie tranne per i meravigliosi occhi celesti e le lentiggini che avevano preso da lei.
Gen scosse la testa e ridacchiò portando dietro le orecchie un ciuffettino di capelli per poi appoggiarsi al pilastro in legno che teneva la tettoia. 
«Sei un bambinone, Malik.» disse lei con le braccia conserte richiamando l'attenzione del moro. Zayn si voltò verso la donna sorridendo deliziato da quella splendida visione. Era sempre più bella e lui sempre più innamorato di lei. Si distrasse, lasciando che i bambini prendessero il sopravvento e gli togliessero la pompa dalle mani andando a spruzzarsi un po' piú in la, vicino la cuccia del loro cane con cui avevano preso a giocare.
Zayn si scosse un po' il ciuffo e strizzò i lembi della sua maglia rossa che adesso stava attillata per via dell'acqua.
«Non vuoi che ti aiuti a cucinare, almeno faccio da clown per i bambini amore.» disse lui sporgendosi e baciandole quelle soffici labbra che sapevano di amarena. Sicuramente aveva preparato il plumcake all'amarena, appunto.
«Sei tutto bagnato.» disse lei cercando di scappare dalle grinfie del suo compagno quando fece per abbracciarla, ma non ci riuscì lasciandosi inumidire anche lei gli indumenti.
«Mi fai questo effetto, che posso farci?» arricciò il naso divertito lui.
Gen roteò gli occhi e gli sfilò la maglia bagnata, baciandogli le labbra, per poi stenderla sul passamano che ornava le scale, infine si sedette su di esse un po' pensierosa. Zayn la imitò, le prese la mano e le sorrise.
«Avanti, fammi quella domanda.» la incitò e lei arrossì.
«Quale domanda?» fece finta di non aver capito anche se dentro stava morendo dalla curiosità.
Zayn ridacchiò e si appoggiò con i gomiti sullo scalino dietro di lui guardando i bambini che avevano lasciato la pompa e adesso ordinavano al cane di prendere il giochino che gli avevano lanciato, disse loro di fare attenzione e poi ritornò a lei.
«Gen..»
«Okay. Okay.» sbuffò lei guardandolo «E' che non capisco perchè continuo a dargli una certa importanza chiedendomi che fine abbia fatto. Non è venuto a chiedermi scusa per quello che ha fatto, non è venuto a cercami quando sono sparita e... Credevo mi amasse.»
Zayn, nonostante fosse un po' infastidito nel sentir parlare ancora di quello che era stato uno dei suoi miglior amici, le sorrise riafferrandole la mano.
«Sei rimasta a metà, amore. E' normale voler sapere che fine abbia fatto.» le baciò il dorso della mano.
«Ma non è giusto nei tuoi confronti. Tu ci sei stato, sempre Zayn.»
«E ci sarò per sempre.» disse lui convinto e sicuro «Harry non aveva la testa per una relazione stabile. A quanto ne so io è andato via qualche settimana dopo che tu sei sparita. Pensavo avessi deciso di scappare con lui per questo non ti ho cercata prima. Ero deluso perchè nonostante tutto avevi scelto Harry e non me.» prese un po' di fiato «Ma poi Liam mi ha detto che lui si è trasferito in Inghilterra dal padre e Georgia mi ha detto che tu sei andata via per conto tuo. E il resto lo sai.» finì di dirle.
Gen ebbe le lacrime agl'occhi e senza nemmeno pensarci afferrò il suo volto ben definito e le stampò un dolce bacio. 
«Sei la persona più bella che abbia mai conosciuto.» gli sussurrò sulle labbra.
«Certo, sennò i nostri bambini non sarebbero fighi così amore.» la prese in giro facendola ridere. 
Perchè Zayn, nonostante tutto, le aveva sempre salvato la pelle. Lui era sempre stato dalla sua parte e l'aveva amata nonostante il suo cuore fosse stato di un altro per un periodo abbastanza lungo. Aveva tenuto duro, aveva continuato a tenere il suo cuore chiuso a chiave per lei, perchè era solo di lei. 
Perchè lui era solo di lei e per sempre lo sarebbe stato.







Writer's corner:
Buon pomeriggio carissime lettrici uu
Allora, credo che ormai tutte abbiate capito che siamo arrivate alla fine di questa fanfiction. 
Non starò qua a fare un discorso chilometrico, anche perchè mi scoccio hahaha Ma ci tenevo solo a dire due cose; mi dispiace avervi fatto aspettare tempi così lunghi per ogni capitolo nuovo ogni santissima volta, ma chi leggeva gli angoli autrice sa il perchè.  Mi dispiace anche di non aver dato proprio il 100% di me stessa in questa fanfiction che era così importante per me. Il problema è che questa storia è capitata proprio in questo periodo così brutto per me che non ho davvero potuto fare di meglio. Non sapete neanche quanto io sia amareggiata, ed arrabbiata con me stessa. 
btw, infine, ma non meno importante, ringrazio TUTTE le persone che hanno letto, seguito in silenzio, recensito, amato, e anche odiato u.u i personaggi, la storia e tutto il resto. Siete state voi a darmi la carica per continuare, ma una persona in particolare mi ha praticamente preso tra le sue braccia e mi ha guidato verso la fine e davvero non ce l'avrei fatta senza di lei. <3 Quindi, ringraziatela HAHAHAH
Spero che la mia prossima storia vi piaccia davvero. Potrà sembrare banale, ma sarà compito mio renderla unica. (: Non so quando la pubblicherò onestamente, ma tenetevi pronte a tutto uu

A presto fiorellini (: e grazie di tutto, ancora una volta.
Yours,
     Iriis.

 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: __iriis