Fanfic su artisti musicali > One Direction
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Autore: miky_ferr    28/04/2014    12 recensioni
< Se davvero credi nel destino; Perché non lo mettiamo alla prova? > domandai fermandomi e guardando il ragazzo appena conosciuto.
< In che modo? > chiese alzando un sopracciglio.
< Seguimi! > dissi solamente per poi afferrarlo e trascinarlo in un hotel. < Se davvero il destino è dalla nostra parte; ci rincontreremo allo stesso piano anche su due ascensori diversi > affermai per poi dirigermi verso un ascensore.
Se vi ho incuriosito anche solo un pochino entrate, e fatemi sapere che ne pensate.
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Dodicesimo capitolo    

Erano le sei del pomeriggio ed io ero ancora stesa sul divano a leggere un giornalino in cui venivano presentati nuovi artisti musicali, o meglio, guardavo le immagini dei ragazzi più carini.
< Carino, carino, può andare.. > mi bloccai improvvisamente quasi urlando.
< Liz, Liz, devi assolutamente guardare questo qui, si chiama.. >
< Non mi importa, devi sbrigarti, sta sera devi uscire con Louis. > disse interrompendomi senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
< Certo che sei proprio cattiva. > affermai guardandola.
< Dai Julie, se non ti sbrighi arriverai tardi e la tua ultima serata con Louis andrà in rovine. > disse sospirando.
< Errato, io parto domenica… Oh merda! Domani è domenica! > urlai mettendomi in piedi.
Corsi di sopra aprendo violentemente le ante dell’armadio posto nella mia camera.
Iniziai a gettare tutti i miei vestiti sul pavimento per riuscire a trovare qualcosa di speciale da mettermi.
Mi gettai sul letto quando notai che l’armadio era completamene vuoto.
< Non ce la farò mai. > sussurrai rassegnata.
< E’ per questo che ci sono le amiche. > affermò Liz entrando in camera mia.
< Tu, come, cosa.. > cercavo di formulare una frase di senso compiuto per capire come fosse arrivata in camera mia Liz, ma non ci riuscivo. Mi bloccai e tirai un sospiro per schiarirmi le idee.
< Niente domande, andiamo a fare shopping! > urlò alzando le braccia al cielo.
< Cosa, che, noi, quando.. >
< Stai zitta e cammina. > disse prendendomi per il braccio e guidandomi fuori dalla porta d’ingresso.
Ci dirigemmo nel centro commerciale in cui Liz adorava fare compere: Westfield.
Mentre osservavo la struttura possente, Liz mi domandò eccitata:
< Da dove vuoi iniziare? Ci sono più di duecentosessantacinque negozi specializzati, compresi quelli che si trovano nel Village, l’area più lussuosa che ci sia in cui si trovano i negozi dei migliori stilisti internazionali, inoltre.. >
< Inoltre, ho un appuntamento tra meno di due ore ed io sono ancora a zero. > la interruppi finendo la frase al posto suo.
< Giusto, io penso che dovremmo cominciare dal negozio che preferisco, quindi andiamo da Prada. > disse per poi trascinarmi nel centro commerciale tra la folla.
Era stupefacente il modo in cui Liz conosceva ogni singolo angolo del centro come le sue tasche.
Sapeva in che modo saremmo arrivati prima nella zona Village e come avremmo fatto per trovare i vestiti migliori del negozio.
Ci ritrovammo in meno di cinque minuti davanti alle grandi vetrate di Prada e con la velocità di un bradipo e la forza di un moscerino cercò di portarmici all’interno.
< Forza Julie, siamo solo alle vetrine! > disse cercando di farmi muovere in avanti. < Arriverai tardi all’appuntamento! > aggiunse.
< Oh giusto, l’appuntamento. > dissi entrando finalmente nel negozio con Liz dietro di me.
Appena dentro mi prese la mano trascinandomi nel reparto vestiti.
< Liz, io penso che dovrei mettere un paio di jeans e una semplice.. wow. Hai visto questo vestito? > domandai a Liz avvicinandomi all’abito per toccarne il tessuto.
< Nhaa.. non ti starebbe bene, tu sei abbastanza tappa, quindi questo accentuerebbe questo difetto e per di più ti farebbe sembrare più grassa. > disse facendo spallucce e iniziando a cercare tra l’infinità di abiti colorati.
< Gentile come sempre. > affermai guardandola.
Mi guardava.
La guardavo.
< Esigo delle scuse. > dissi portando le braccia sui fianchi.
< Dico solo la verità, poi se vuoi essere umiliata, provalo pure. > disse con calma. < Io ti consiglio di provare questo. > disse mostrandomi un vestito semplice di un colore verde pastello che come unico particolare aveva un piccolo laccio nero intorno alla vita.
< E’ bellissimo, ma è.. troppo corto, non credi? > chiesi un po’ insicura.
< Nhaa.. è perfetto per te. > disse tendendomelo < Provalo dai. > aggiunse spingendomi nella direzione dei camerini.
Le sorrisi e mi diressi verso il camerino, provai il vestito e quando mi guardai allo specchio rimasi davvero sorpresa da come mi stava.
< Sei uno schianto. > dissi facendomi un occhiolino per poi uscire fuori dal camerino.
< Come mi sta? > domandai a Liz facendo una giravolta.
< Le sta d’incanto. > rispose una commessa appoggiandosi alla scopa con cui stava pulendo il camerino di fianco al mio.
< Mi ha rubato le parole di bocca. > disse Liz rivolgendosi alla commessa. Quest’ultima le fece un occhiolino prima di dirigersi ancora nel camerino.
< L’unico problema è che non si tratta di un vestito da sera, ma da giorno. > aggiunse Liz guardandomi.
< Non mi importa, compriamo questo. > dissi tornando in camerino.
< Signorsì signora. > disse salutandomi a mo’ di soldati.
Rimisi i jeans e la maglia e uscii con in mano il vestito.
Ci dirigemmo verso la cassa e, dopo minuti interminabili di fila, riuscimmo a pagare e ad andarcene dal centro commerciale.
< Sei sicura di non voler qualcos’altro? > mi domandò Liz cercando di convincermi a rientrare.
< Sì, sono più che sicura. > risposi trascinandola sulla via per tornare a casa.
Non appena Jennifer aprì la porta, mi precipitai al piano di sopra per iniziare a prepararmi.
< Ricordati che hai solo un’ora! > gridò Liz dal piano di sotto.
< Porca vacca, devo brigarmi! > sussurrai per poi dirigermi velocemente in bagno.
 
LOUIS POV
< Allora, sono presentabile? > domandai ai ragazzi seduti sul divano a guardare un documentario sugli animali.
< Levati, il leone stava per incu.. >
< Ho chiesto se sono presentabile, non cosa stava per fare il leone a non so chi. > affermai interrompendo Harry che smise subito di parlare.
< Per me non va bene, dovresti mettere una maglia bianca, sai per il contrasto, oppure dovresti cambiare i pantaloni, potresti mettere i miei. > disse Zayn guardandomi.
< Che pantaloni dovrei mettere? > domandai tirando la stoffa di quelli che indossavo.
< Nel mio guardaroba, sulla sinistra, ci sono dei pantaloni beige stretti, prendili e indossali. > mi rispose sorridendo.
< Ehi William, calmati, sarai perfetto. > aggiunse Liam sorridendomi notando il mio nervosismo.
< Grazie Liam > dissi ricambiando il sorriso.
< Ecco, mi sono perso la parte più bella! Ho aspettato per niente! > affermò Harry sbuffando.
Lo guardavamo.
Ci guardava.
< Stavo scherzando. > disse iniziando a guardare un punto indefinito nella stanza.
Scossi la testa e mi diressi nella camera di Zayn.
Aprii le ante dell’armadio e iniziai a gettare per terra tutto ciò che non mi interessava.

Missione numero uno: trovare i pantaloni beige.

Con il sottofondo della canzoncina da agente segreto che ronzava nella mia testa, mi gettai nell’immensa montagna di vestiti che si erano accumulati sul pavimento.
< Questa sembra una missione fatta per l’agente Tommo il grande! > affermai con voce contorta.
< Tommo il grande idiota vorrai dire! > disse Zayn entrando nella stanza. < Cosa non capisci della parola ‘’sinistra’’? > aggiunse dirigendosi verso il suo armadio.
Dopo nemmeno dieci secondi si girò verso di me con i pantaloni in mano.
< Hai detto sinistra? Ah, io avevo capito destra. > risposi afferrando i pantaloni e correndo verso la mia camera.
 
JULIE POV
< Jennifer, Liz! > gridai dalla mia stanza.
Sentii subito dei passi provenienti dalle scale.
< Dicci tutto. > dissero all’unisono.
< Come vi sembra? > domandai girandomi verso di loro.
< Perfetto, proprio come chi lo indossa. > rispose Jennifer mentre Liz annuiva.
< Ma che carine. > affermai. < Ma non so che scarpe mettermi. > aggiunsi guardando i miei piedi nudi.
< Oh, aspettami qui! > affermò Liz per poi correre via dalla stanza.
Io e Jennifer ci guardammo iniziando a ridere e dopo meno di dieci secondi, Liz fu di nuovo in camera mia con un paio di zeppe e una borsa beige.
< Ma sei matta o cosa? Io non andrò mai in giro con quelle. > dissi indicando le zeppe. < Posso mettere queste se volete. > aggiunsi prendendo in mano le mie converse bianche alte in mano.
< Lo sapevo. > disse Jennifer < Era troppo bello per essere vero, ma se t piacciono, non possiamo impedirtelo. > aggiunse sospirando.
< Yeah! > gridai alzando un braccio al cielo.
In quello stesso millesimo di secondo, suonò il campanello.
< Cazzo è Louis! Ma dio santo, perché deve essere così puntuale? > dissi andando verso la porta d’ingresso.
< Più che puntuale, è in anticipo. > disse Liz seguendomi in  salotto.
Poggiai lentamente la mano sul pomello della porta facendo un lungo sospiro.
Aprii e mi trovai difronte un venditore ambulante di occhiali da sole e cose varie.
< Tu volere comprare occhiali da sole? > mi domandò mostrandomi la collezione < Tutto a cinque euri. > aggiunse sorridendo.
Presa dalla delusione chiusi la porta e mi distesi sul divano.
Dopo poco il campanello risuonò.
Andai ad aprire lentamente, cercando di sembrare calma, girai ancora una volta il pomello e dietro quella porta mi ritrovai ancora una volta quel fottuto rompicoglioni di un venditore ambulante.
< Tu non essere stata carina con me, tu ora comprare occhialo e io fare sconto speciale. > disse rimostrandomi gli occhiali.
< Non mi interessano gli occhiali, o nessuna altra cosa lei venda. > dissi chiudendo la porta violentemente.
Il campanello suonò una terza volta, così aprii velocemente la porta e gridando
< Porca puttana vuole andare via? Sto aspettando.. > mi interruppi vedendo davanti a me Louis invece del vù cumbrà.
< Non pensavo dessi così fastidio. > disse sorpreso.
< Oh non io non volevo dirlo a te. E’ passato due volte un vù cumbrà ed io pensavo.. >
< Allora, andiamo? > mi domandò sorridendo.
Annuii e finalmente uscimmo di casa.
 

*angolo autrice*
Vi prego non picchiatemi!
So che è più di un mese che non aggiorno, ma tra gita e vacanze pasquali non ho trovato un attimo per dedicarmi alla scrittura.
Coomunque, ringrazio chi ha inserito la storia tra le preferite/ricordate/seguite e chi recensisce.
Voglio che sappiate che vi adoro, vi ringrazio per tutto il sostegno. GRAZIE.
Ora lascio a voi le critiche.
Alla prossima
Miky xx

  
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