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Autore: marziaaadm    21/07/2008    2 recensioni
Storia sospesa fino a prossima illuminazione. Probabile cancellazione. L'autrice.
Genere: Romantico, Malinconico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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LA PRIMAVERA DEL CILIEGIO 1
LA PRIMAVERA DEL CILIEGIO


 

-DRIN…..DRIIIIIIIIIIIIIIIIIN…-

 

Il suono infernale si ripeteva  nella testa  del giovane ragazzo o meglio ragazza che tanto saporitamente dormiva nel suo letto.

 

-DRIIIIIIIIIIIIIIIIN…DRIIIIIIIIIIN!-

 

Il  suono non aveva intenzione di cessare e come un tamburo batteva forte il timpano del/la ragazzo/a che oramai spazientito mugugnò dalle coperte con tono semi ineccepibile:

 

-Zitta….ti prego..stai zitta!-

 

-DRIIIIIIIIIIIIIIN- la sveglia non fece in tempo a smettere di suonare che il/la ragazzo/a buttò giù l’odioso arnese.

 

Si rigirò tra le coperte, ma oramai il sonno era svanito e il ragazzo/a scese dal caldo letto che fino poco prima lo ospitava e mettendosi le pelose ciabatte rosa si alzò e come una fata scivolò verso il bagno ancora assonnato/a. La camera era piccola e ospitava un letto singolo una scrivania sopra la quale vi era una finestra e un piccolo bagno. Vicino al letto vi era un comodino in legno  con sopra una simpatica lampada di Hello Kitty e una  sveglia che oramai si trovava sul pavimento, condanna per aver disturbato i sogni del suo possessore!

So cosa vi domandate…perché mai parlo di questa persona dicendo che è un uomo e contemporaneamente una donna? Bhè…per semplice fatto che lui/lei è entrambe le cose….la storia che  per prestarmi a narrare parla di un amore tra due persone che sono sia uomo che donna…del loro rapporto così semplice e delicato proprio come il petalo di un fiore di ciliegio!

Io? Chi sono io che so tutto questo? Io…sono solo l’angelo custode di questi innamorati che ognuno, tra amici familiari e semplici estranei, hanno vietato l’amore. Lacrime amare mi solcano il volto a pensare alla loro tortuosa avventura sentimentale in nome di quel effimero sentimento chiamato amore!

Ma torniamo alla storia…

Il/la ragazzo/a di cui vi parlo si chiama Naruto Uzumaki. Fino ad  una settima fa era un ragazzo come molti solo che aveva una brutta malattia. Una malattia  che lo ha obbligato a subire un operazione che lo ha trasformato in donna se non si fosse sottoposto all’intervento sarebbe morto.

Naruto entrò in bagno …ancora non aveva preso dimestichezza con il suo corpo. Gli sembrava tutto così strano e diverso, come quando appena nato, inizi a fare conoscenza del mondo che ti circonda.

Il bagno era costituito da un lavandino con sopra uno specchio. Accanto si trovava un water ed un bidet(perdonatemi,ma il mio francese è pessimo n.d.a.), tutto di un candido bianco in marmo.

 

-SHHHHHHHHHHHHHHHHHHHFRRRRSHHHHHHH-

 

Naruto aprì il rubinetto del lavandino facendo scorrere la fresca acqua con la quale si bagnò il volto e con il viso rivolto verso lo specchi si se lo asciugò.  Aveva qualche ciocca della frangia bionda bagnata. Il suo volto era riflesso nello specchio. Il viso era lungo con il mento a punta. La pelle era rosea con dei segni simili a baffi sulle guance, cicatrici, testimonianze che quello che gli era capitato non era un brutto sogno!

Nessuna imperfezione solcava la sua splendida carnagione. Le labbra erano rosse e carnose  e gli occhi azzurri, ma di un azzurro intenso e profondo,quasi innaturale…ricordava molto le profondità marine. I capelli erano lunghi, dorati e leggermente mossi, con una frangia sbarazzina che cadeva sulla fronte. Era una splendida ragazza, ma Naruto odiava quel corpo. Non se ne sentiva il padrone. Dove erano finiti i suo muscoli. La sua forma virile i capelli a spazzola e il suo “cosino” che lo contraddistingueva da una ragazza. Tutte queste cose avevano lasciato il posto ad un corpo morbido e sinuoso, fatto di curve e di una cosa a lui estranea in mezzo alle gambe.

Fissava intensamente la figura riflessa nello specchio come per dire:

 

-Ma tu chi sei?-

 

Queste parole rimbombavano nella sua mente, ma non aveva mai avuto il coraggio di esporle.

 

-Naruto…NARUTOOOOOOOOOOOO……svegliati razza di caprone…non ti tratterò coi guanti solo perché ora sei una ragazza….scendi giù da quelle coperte. ORA!-

 

Naruto tornò alla realtà e scendendo ancora in pigiama saltando gli scalini a due a due, si precipitò in cucina dove il caro nonno Jiraja gli aveva preparato la colazione.

 

-AAAAAAAAh, Ero-nonno che non sei altro…..mi hai fatto correre per così poco? Mi aspettavo una colazione più grande e pomposa e invece…latte e cereali????-

 

Naruto assunse una faccia da  insoddisfatto imbronciato e a quella vista il nonno scoppiò in una sonora risata.

 

-AHAHAHAHAHAH!!!!....Naruto…oggi hai gli allenamenti…non puoi appesantirti…tra poco ci saranno le gare, devi essere pronto…se vuoi…-

Narutò bloccò il nonno con tono deciso:

-Nonno perché mi parli ancora come se fossi un maschio? E per di più mi costringi a fare cose da ragazza contro la mia volontà!-la faccia di Naruto era triste e dispiaciuta. Non sopportava che il nonno lo trattasse ancora da ragazzo, gli faceva venire ancora più nostalgia.

 

-Naruto stare con altre ragazze ti farà bene! E poi sei così bravo, cioè brava col nastro!- Jiraja fece uno sorriso che scaldò il cuore di Naruto il quale non potè fare altro che ricambiare.

Jiraja stava facendo del suo meglio per fare accettare a Naruto le sue condizioni. Sin da bambino si era preso lui cura del piccolo Naruto. I genitori erano morti  quando il piccolo era ancora in fascie, la madre per par partorirlo e il padre si era suicidato per la disperazione. Minato, il padre di Naruto, era impazzito poco dopo che la moglie era morta e la pazzia lo portò al suicidio!

 

-Nonno grazie della colazione, mi cambio ed esco. Torno per pranzo!-esclamò Naru correndo a cambiarsi-E comunque non approvo questa storia degli allenamenti di sabato mattina!-urlò dalla sua stanza.

 

-Quel ragazzo non smette di sorprendermi!- e dicendo questo Jiraja  sparecchiò -Sarà anche una ragazza ora, ma come prima, dove mangia  lascia un porcile e io che pensavo mi avrebbe diminuito il lavoro in casa!- sbuffò rassegnato.

 

Era una splendida giornata. Naruto indossava una tuta blu e correva a più non posso verso la palestra dove faceva ginnastica artistica. I lunghi capelli erano legati in due codini.

Era solito usare il nastro che portava nella borsa da palestra.

Era primavera, la primavera lo ave a sempre messo di buon umore. Gli piaceva correre sotto gli alberi di ciliegio in fiore.

 

-SBAM-

 

Naruto era andato a sbattere contro qualcuno. Quel incontrò cambierà la sua vita.

 

-HEI! Stai attenta dove vai razza di tonta. -ringhiò una ragazza davanti a lui.

-Ahia!!!Scusami non l’ho fatto apposta!-

-Ma smettila di fare la dispiaciuta!-non gli fece finire la frase che la ragazza aveva subito ribbattuto!-Le persone come, con la testa sempre per aria non le sopporto! Potevo farmi molto male.

-Hei ti ho chiesto scusa non ti basta?-

-Assolutamente no.  E ora sparisci prima che chiami la polizia per disturbo alla quiete pubblica!-

 

Dicendo questo la ragazza si alzò e continuò per la sua strada.

 

-Ma chi era quella pazza?-si domandò Naruto.

-Comunque era molto bella!-

 

Naru aveva ancora gli occhi sgranati. Essendo da poco una ragazza era ancora attratto dalle ragazze e non sdegnava di fare complimenti a quelle carine. Essere una ragazza aveva anche i suoi pregi: se prima, quando faceva un complimento ad una ragazza quello lo schiaffeggiava e lo inquadrava come un maniaco, ora la ringraziavano e  le sorridevano.

Naruto era rimasto imbambolato per terra a fissare il vuoto nella direzione dove era andata la ragazza di prima. Era mora con i capelli corti che le cadevano sulle spalle, lisci. Il viso tondo e la carnagione lattea con labbra rosee e dei penetranti occhi marroni. Il corpo era magro ma poco formoso.

 Si rialzò in piedi e tornato alla realtà il nostro Naru riprese la sua corsa, gia, ora più veloce di prima. Perché? Logico era in ritardo!

 

 

 

  
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