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Autore: Fee17    21/07/2008    8 recensioni
Un' amicizia che dura dall'infanzia, due ragazze diverse, ma legate in maniera impressionante. Ne hanno superate tante, riusciranno a superare anche l'uragano Kaulitz?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte!!!!!!!! Eccomi con il penultimo capitolo! A breve scoprirete se si tratterà davvero di un lieto fine o meno... Il fatto che sia quasi alla fine mi rattrista, ma del resto prima o poi doveva succedere. Grazie a tutte voi per i commenti che lasciate, sono gesti semplici che fanno però troppo piacere!

(I tokio Hotel non mi appartengono, è tutto inventato, no scopo di lucro)

 

“Maggie che cazzo fai! Posa subito quella matita! Ti sembra il momento di truccarti?”

“Solo una riga ti prego!”

“Muovitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!”

“Ok capito il concetto”

Lanciai via la matita dopo aver tracciato due righe stortissime sulle mie palpebre. Detti un’occhiata al Kajal a malincuore e mi misi a parlare con lui.

“Scusami tesoro, ma stamani non ho tempo di usarti.. perdonami!” Dissi affranta.

“Se non ti muovi giuro che quei trucchi te li faccio ingoiare, chiaro?”

“Cristallino Anna”.

Iniziammo a correre per le scale e raggiungemmo la mia auto,  o meglio, il mio catorcio.

“Forza tesoro, stamani abbiamo una missione da compiere e tu devi volare!”

“Maggie, siamo a quota due!”

“Due cosa?”

“Hai parlato con due oggetti! Non ti hanno insegnato che non possono risponderti?”

“Ma io la stavo solo incoraggiando per assicurarmi che vada veloce!”

Dissi facendo il labbrino.

“Pigia quell’ acceleratore Margherita o ti farò pentire di essere nata!”

“Cavolo Anna, ma che ti ha fatto Tom?”

Prima di mettermi alla guida notai le guance della mia amica dipingersi di rosso. Il rosso di chi ama, il rosso di chi ha sentito pronunciare il nome della persona che le ha rubato il cuore.

Segno che mi ero persa molte cose e da quel momento in poi non sarebbe accaduto mai più.

L’acceleratore era schiacciato al massimo, potevo sentirlo gridare pietà. Anna era immersa nel sedile e si stava reggendo alla maniglia più forte che poteva.

Io ero protesa in avanti e imprecavo contro i malcapitati che si trovavano ad incrociare il mio percorso. Suonavo il clacson ogni secondo, urlavo come una pazza e penso che se qualche manager ferrari mi avesse notato, Kimi Raikkonen sarebbe stato sicuramente licenziato.

Per fortuna dei passanti e per la gioia di Anna l’Hotel non era distante, ma l’orologio segnava le 6 :15.

“CAzzo cazzo cazzoooooo” Urlai molto finemente.

“Non c’è nemmeno posto per parcheggiare!” Si sgomentò Anna.

“Sei impazzita? Ti preoccupi del parcheggio!”

Non la feci rispondere perché avrebbe compreso ben presto il mio intento.

Spensi l’auto e la lasciai nel bel mezzo della strada, in seconda fila e con gli sportelli aperti. Anna guardò me, la macchina e la fila che si stava creando per l’ingombrante vettura lasciata in balia del traffico. Ma stavolta non proferì parola. A cose normali mi sarei beccata una ramanzina, ma stavolta doveva seguire le ragioni del cuore.

Dopo una corsa a perdi fiato ci trovammo ansimanti di fronte ad uno sconcertato receptionist. Eravamo piegate in due sul bancone, paonazze e senza fiato.

 

“Dai voce vieni fuori!”  

 

“S.. Scusi…” Provò a dire Anna alzando un dito per ricevere attenzione. Ma il fiato ancora non c’era.

Ok dovevo intervenire! Sapevo come si urlava tutto d’ un fiato per arrivare dritti al concetto. La mattina quando ero nervosa era il mio sport ferito.

“SENTA LEI, E’ TARDISSIMO ED IO E LA MIA AMICA NON ABBIAMO TEMPO DA PERDERE, PER CUI CI DICA SUBITO DOVE SON I GEMELLI KAULITZ E LA LASCEREMO IN PACE!”

Ok, ora non avevo davvero più aria. Diventai viola e iniziai a sventolarmi con la mano.

“Se ne sono andati da cinque minuti, forse sono ancora al parcheggio ma non glielo garantisco.”

Forse il tipo si era sentito minacciato dalle mie urla e aveva pensato che fossi pazza, fatto sta che aveva capito il concetto e ci aveva informato senza preamboli.

“MIO DIO MIO DIO MIO DIOOOOOOOO E LEI LI HA LASCIATI ANDARE VIA COSIIIIIIIIIIII’?MA COME HA POTUTO??????”

“Maggie calmati! Forse ce la facciamo ancora a raggiungerli…” Anna era riuscita a rimanere lucida, io come al solito ero già in escandescenza.

“Ci scusi signore togliamo il disturbo” Dopo aver detto questo la mia amica mi prese per un braccio e ci dirigemmo fuori. Poi un lampo di genio attraversò il mio cervello.

“La scorciatoia!!!!!!!!!!!!!!!!”

“Come?”

“Muoviti Anna, corri! È inutile raggiungere il parcheggio a piedi, è sul retro non ce la faremo mai!”

“E allora?”

“E allora corriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”

Senza dire niente mi seguì e ci posizionammo in auto.

“Oh no! Di nuovo..” Si lamentò la mora allacciandosi le cinture.

“C’è una strada qua dietro, ci porterà all’uscita del parcheggio, prega che siano sempre li e che abbiano impiegato un bel po’ di tempo a caricare tutti i bagagli di Bill!”

A tutta velocità percorremmo la stradina privata dell’albergo che portava al parcheggio.

In senso contrario stavano sopraggiungendo un pullman, una utilitaria e …

“La cadillac!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

L’urlo di Anna mi risvegliò dalla concentrazione nel guardare la strada.

“CAzzo! Qui non posso fare inversione!”

Schiacciai ancora di più l’acceleratore e ci ritrovammo nel parcheggio. Feci una curva a 180 gradi che per poco non ci costò un ribaltamento e di nuovo tornammo a percorrere la stradina privata all’ inseguimento dei gemelli.

In men che non si dica ci immettemmo nella strada principale. Vidi il pullman di prima e la cadillac effettuare il sorpasso ai danni di quest’ ultimo.

“Ok Anna, tu che sei credente inizia a pregare!”

La mia amica si preoccupò molto di questa mia affermazione perché sapeva di cosa ero capace.

“Nel frattempo provo a chiamare Tom…”

Digitò il numero e dopo vari squilli invani fu costretta a chiudere la chiamata.

“Tranquilla Anna, facciamo a modo mio”

“E’ proprio quello che volevo evitare…”

 

“TOM Cazzo abbassa questa merda!”

“Bill,mi hai rotto, sei troppo nervoso, almeno fingi un po’ di gentilezza!”

“Non ho voglia di farmi tutto il viaggio ascoltando questo Deluxe!”

“Allora ti prendi un aereo, ma ti scarichi anche tutti i bagagli da solo!”

Il moro tornò ad immergere il viso nel sacchetto di Gummybären e si zittì all’istante. Non aveva voglia di litigare.

“Hei ma che diavolo vuole quel deficiente?”

“Hm?”

“Guarda nello specchietto, c’è un pazzo che suona il clacson e fa dei sorpassi indescrivibili”

“Non so che dirti..”

“Sei molto d’aiuto eh Bill?”

“Che palle Tom non mi stuzzicare… Se ha fretta lascialo passare!”

“No, semmai lo semino…”

“Non ci provare! Primo perché non ho voglia di rischiare la vita, secondo perché ti ricordo che ti rimangono 5 punti nella patente e si sa che l’Italia è piena di quelle macchinette per fare le multe..”

“Gli autovelox Bill, si chiamano autovelox”

Disse il rasta con aria saccente.

“Si insomma quegli aggeggi li!”

Il biondo non potè far altro che dar ragione al gemello ed iniziò a rallentare per far in modo che quel pazzo al volante li sorpassasse e se ne andasse. Non voleva certo ritrovarsi a sostenere di nuovo l’esame della patente. Esame che il fratello non aveva mai superato.

 

“Anna! E’ un miracolo! Sta rallentando! Dio ci aiuta, mi sta rendendo le cose più facili… Posso sorpassarlo!”

“Vuoi sorpassarlo?”

“E se no come fanno a vederci? Hanno i vetri oscurati, e conoscendoli non credo che presteranno molta attenzione agli altri autisti..”

“Se lo dici tu…”

L’auto delle due ragazze si avvicinò sempre di più e al momento propizio iniziò l’azzardato sorpasso di Maggie.

“Allora Anna, comunque vadano le cose ricorda che ti ho voluto bene!”

“Ti odio quando fai così che hai intenzione di fare?”

“Tranquilla, abbi fede e non accadrà nulla”.

In realtà stavo tremando e quello che stavo per fare era degno di qualsiasi film d’azione. Infatti era proprio in tv che avevo visto fare una cosa del genere.

“Pronta?”

“NO!!!!!!!!!!!!!”

“Reggitiiiiiiiiiiiiii” l’acceleratore arrivò al massimo, la cadillac fu sorpassata ma questo non bastò.

Presi ancora più velocità per seminare l’auto che tanto amava Tom e di colpo inchiodai mettendo l’auto di traverso per impedire il passaggio della vettura dei Kaulitz.

Eravamo ferme, nel mezzo alla strada.

Io con la testa bassa e ansimante, Anna spalmata e rigida sul sedile e il terrore dipinto in volto.

“Tu sei un’idiota!!!!!!!!!!!”

“Però siamo vive! E guarda chi si sta avvicinando! Speriamo solo che Tom abbia bei riflessi…”

 

“Mio Dio TOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMM”

L’urlo del gemello moro rimbombò in tutto l’abitacolo e il biondo inchiodò con tutta la forza che aveva.

Si sentì una forte sgommata e la cadillac si fermò a pochissima distanza dal catorcio di Maggie e Anna.

“IO IO IO! LO PRENDO A CALCI QUELLO STRONZO!”

Bill era furioso, il nervosismo per essere partito e il terrore di ritrovarsi una macchina di traverso davanti gli aveva fatto perdere il lume della ragione. In un istante scese dall’auto e sbattè lo sportello.

Tom sapeva che Bill infuriato non lo avrebbe fermato nessuno, nemmeno lui.

 

Ancora non ci eravamo riprese del tutto, per un istante avevamo immaginato il muso dell’auto di Tom infilarsi nella fiancata della mia, ma l’aprirsi del mio sportello mi fece tornare alla realtà.

Non mi accorsi di chi si trattasse, so solo che vidi  due mani afferrare il colletto della mia camicetta e mi ritrovai sollevata e sbattuta contro la mia macchina. Ancora non mi resi conto di nulla, non ebbi il tempo. Nel giro di un istante sentii uno schiaffo infuocarmi una guancia. I miei occhi iniziarono a lacrimare, mi portai una mano al volto e mi piegai in due su me stessa, che dolore!

“MA CHE CAZZO TI E’ SALTATO IN MENTE? IDIOTA! CI STAVAMO PER RIMETTERE LA PELLE TUTTI QUAN…”

Il mio “aggressore” Non riuscì a finire la frase quando si trovò i miei occhi puntati nei suoi.

“Bill…” sussurrai

Si portò una mano alla bocca, si tolse gli occhiali da sole per vedere meglio ed essere certo che non stesse sognando.

“Maggie! Oddio, devo averti fatto malissimo, ma tu, tu sei pazza!”

Asciugai il rivolo di sangue che usciva dalla mia bocca e lo guardai. I miei occhi si fecero lucidi, ma non per il dolore, solo per la gioia di avere di fronte a me l’uomo che amavo.

“Si Bill, sono pazza! Sono pazza se ho pensato di lasciarti andare via così…. Non ho mai creduto nell’ amore, forse neanche tu, ma ora è cambiato tutto, siamo cambiati e non permetterò che tu te ne vada via da me. Ti amo Bill, ti amo dal primo istante.”

Lacrime, diamanti lucenti scesero sul nostro volto. Diamanti che racchiudevano semi di un amore che stava crescendo, saremmo stati noi ad annaffiarli. Insieme, insieme finalmente.

Mi prese tra le sue braccia ed iniziammo a baciarci.

Le sue labbra umide, le sue mani su di me, il solletico dei suoi capelli sul mio volto. Tremai,tremai al pensiero di avere tra le braccia la persona che amavo.

 Esistevamo solo noi, nessun altro. Suoni di clacson imbizzarriti irrompevano, imprecazioni di autisti indignati, applausi dei passeggeri del pullman che avevano seguito la vicenda e l’ avevano assaporata come la fine di un film romantico. Ma quella non era una fine, era un inizio, l’inizio di una storia d’amore senza precedenti e quello non era un film, mai fui più felice di poter dire che quella era la mia vita.

“Allora Kaulitz, non credi che sia arrivato il momento di far provare ad una ragazza indifesa come bacia un vero Sexgott?”

Anna si avvicinò ammiccante ad un Tom stranito appoggiato alla sua auto. Ancora non aveva capito niente. Maggie e Bill insieme sotto gli occhi di Anna e lei, la donna che amava di fronte a lui a chiedergli un bacio.

“Ok, io sto sognando vero?” Disse alla ragazza.

“No, non c’è niente di più vero…”

Anna si alzò sulle punte e sfiorò le labbra del biondo. Lui non esitò un istante e travolse la ragazza con la passione che solo lui riusciva a mettere in un gesto d’amore.

Mi staccai da Bill e osservai la mia migliore amica baciare Tom. Sorrisi e capii che quello che quello sarebbe stato l’inizio di una nuova vita… Una nuova meravigliosa vita.

 

 

N.B: non so se anche in Germania vige la legge della patente a punti, io l'ho usata lo stesso hihihihi

Grazie a tutte ragazze, come farei senza di voi?

SusserCinderella: Grazie tesoro di averla letta tutta! E' vero, Bill per quanto stronzo, in questa FF è sempre e comunque il nostro cucciolo! A presto!

Shari92: Hola piccola! Visto? Anna ha tirato fuori le unghie, per amore questo ed altro! Dispiace anche a me che sia quasi finita... spero di scriverne altre e che tu le segua! un bacio!

ellie_Kaulitz: Che bello, una nuova lettrice! Mi fa piacere che ti identifichi in Maggie, comunque nel prox capitolo scoprirai se sarà davvero un lieto fine!

SISSINA: visto tesò' ce l'hanno fatta ad arrivare in tempo!  a breve il finale!!!!!!!! baci!

Lally_ the best. Fedelissima! Ce l'hanno fatta hai visto? E tutto grazie ai bagagli di Bill...grazie di seguirmi presto!

Trilla94: Grazie dei complimenti, ho aggiornato prestissimo! Un bacio!

Tom_Simo: Grazie come sempre ara, mi fa sempre un sacco di piacere sentirti dire quello che pensi! 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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