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Autore: anevon    29/04/2014    13 recensioni
'S-scusa' balbetto.
Finalmente mi decido a guardare in faccia il mio interlocutore e oltre al fatto che sembra più grande di me, probabilmente al primo anno di università, è incredibilmente bello.
Noto immediatamente i suoi ricci morbidi castani, che gli incorniciano il viso tondo, ora umidi a causa della pioggia.
È alto, molto alto, e nonostante la sua espressione momentaneamente corrucciata, rimango estasiata dai suoi occhi color smeraldo che mi fissano incazzati.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazze! Scusate se non sto postando molto ma in questo periodo sono piena di verifiche, 'maggio studente fatti coraggio' eheh, tuttavia vi adoro perché mi seguite nonostante tutto! Qui c'è un altro capitolo, spero non ci siano troppo errori perché non ho riletto nella fretta.
Se vi interessa, io e le mie amiche stiamo creando un gruppo whatsapp per le fans dei 5sos (è la mia band preferita) li adoro e c'ero pure il tre aprile. È per le ragazze dal 98 al 94.
Fatemi sapere mandandomi un messaggio privato o un dm su twitter io sono (@intrepidsos), un abbraccio...ah e RECENSITE vi prego! Ps: prometto che farò capitoli più lunghi e con gli altri personaggi
:*


Questa mattina la sveglia non è suonata puntuale come al solito.
L'ho disattivata prima che potesse irrompere col suo fragore nella mia stanza.
Ho dormito solo tre ore.
Sembrava fosse un sonno profondo e invece ho sognato.
Ho sognato sangue.
Un incubo così verosimile, che mi sono svegliata sudata e col il battito cardiaco accelerato.
Ho ricordi sfocati, ma so con chiarezza chi era il protagonista del mio sogno.
Harry.
Un bambino dagli occhi verdi. Sangue sul pavimento, urla, poi più nulla.
Devo parlare con lui, so che mi ha promesso che si farà sentire, ma non posso aspettare oltre.
E se avesse già deciso di partire per l'America e mi lasciasse solo un bieco messaggio? Devo prenderlo in contropiede, prima che lui prenda in contropiede me.
Devo agire con coraggio e prendere in mano la situazione una volta per tutte, ancora.
Mi alzo, sono un disastro. 
Ho occhiaie profonde che solcano il mio viso, i capelli, umidi dalla sera precedente, sono aggrovigliati in un gigantesco nodo, i vestiti, sono stropicciati e sporchi.
Non ho avuto la forza mentale e fisica di farmi una doccia prima, ma è giunto il momento.
Lascio che il getto d'acqua calda rilassi i nervi ancora tesi, che il vapore sprigionato mi avvolga in un tepore e liberi la mia mente, così piena di pensieri ora.
Mi perdo un quarto d'ora sotto la doccia e velocemente esco. 
Asciugo i capelli, cercando di donare loro un aspetto quantomeno dignitoso, decido di passare un po' la piastra, che uso raramente, ma oggi è un giorno particolare.
Mi trucco non in maniera eccessiva e provvedo a coprire le occhiaie con un correttore-illuminante. Lascio la mia chioma castana ricadere sulle spalle e indosso un vestito a spalline sottili color del mare e ballerine bianche.
Non sono soddisfatta, ma almeno non sembro uno zombie.
Esco di casa e mi incontro con Giulia in metro.
Sembra un secolo che non ci vediamo eppure è solo ieri.
< Sara, Charlie mi ha detto che ti ha dovuto coprire, so che eri con Harry..forse mi sbagliavo su di lui. Forse non ti fa bene. Sono preoccupata per te, hai un espressione..distrutta. Come amica è mio dovere dirtelo. > 
Giulia ha davvero un espressione preoccupata.
Mi osserva senza ottenere risposta.
Non so cosa dire.
Viaggiamo in silenzio, mentre percorriamo le fermate che ci portano fino all'università.
Io devo parlare con lui.
La mia mente sa.
Ho programmato quando e come trovarlo, questa volta non mi sfuggirà.
Alle ore 2.00 mi faccio trovare davanti alla porta della sua classe in attesa che lui esca. Un po' mi sento in imbarazzo mentre uno stuolo di ingegneri fuoriesce dall'aula, ma o la va o la spacca.
Il cuore batte ma..niente.
Non esce.
Non c'è.
Ho i nervi a fior di pelle mentre mi appresto a scendere per prendere la metro quando sento un clacson che suona alle mie spalle.
È una range rover nera e dentro c'è Harry Styles che mi sorride.
Ha pure la faccia tosta di sorridere?
Per tutta risposta stringo gli occhi a fessura, lo osservo, faccio la linguaccia e proseguo il mio percorso.
Sono un po' bambina lo so, ma lui è codardo.
Sento un motore spegnersi e una portiera sbattere con veemenza.
Dei passi dietro di me.
Una mano stringe il mio braccio.
< Ei, che succede? Non sali con me? Dobbiamo parlare. >
Mi viene da ridere.
Così lo faccio.
< sei assurdo lo sai? Non ti fai vivo per un intera giornata, dopo che ti ho cercato, e ora ti presenti qui davanti a me con le tue pretese? Io non sto ai comodi di nessuno. E ora lasciami il braccio, quando avrò voglia di parlare, forse, ti farò sapere. >
Non mi lascia.
Si avvicina.
Mi prende il volto fra le mani.
Tutta la mia forza di volontà si riduce improvvisamente, come un alcolizzato solo in una stanza con una bottiglia di vodka.
Mi guarda negli occhi. Le pupille dilatate, il verde delle sue iridi mi scava dentro.
< Ho bisogno di te. Non parto più. So solo che ho bisogno di te vicino a me. > 
Per la prima volta dopo tanto tempo, sento che qualcosa di simile alla gioia mi riempe il cuore.
Non piango, stavolta. Devo resistere.
Lui ha bisogno di me? Credevo di essere io quella fragile tra noi due, invece lui lo è di più.
Mi avvicina al suo petto e fa adagiare la mia testa sul suo torace, le sue braccia mi circondano e sento il calore del suo corpo irradiarsi nel mio. Due cuori che battono all'unisono, che battono forte e a ritmo costante. 
Strofino il mio viso contro il suo corpo e lo alzo verso di lui.
< Quindi cosa vuoi fare? > 
Leggo esitazione negli occhi. Si vede che non è abituato a puntualizzare o definire le relazioni.
Lo trovo per la prima volta..a disagio. E questo mi rende inconsciamente soddisfatta, mi fa sentire potente per la prima volta.
Cel'ho in pugno.
< Uhm, ecco, beh..p-potremmo provare..a frequentarci. >
Le sue guance si tingono di rosa e sorrido.
È persino arrossito.
Decido di concedergli una tregua e temerariamente mi azzardo ad intrecciare le mie dita tra le sue.
Lui sembra sorpreso ma sorride di rimando.
Solleva le nostre mani in alto.
< La tua mano è così piccola, rispetto alla mia.. >
Ridacchio.
< questo solo perché hai le mani grandi. >
Con la mano libera azzardo nuovamente un buffetto sulla sua guancia.
Piano piano sto cominciando a prendermi alcune libertà. So che a lui non piace molto essere toccato, e non so perché, ma sento che riuscirò a scoprirlo.
Non mi interessa se le mie amiche non approveranno, se Carlotta non mi parlerà per un po', ora che so quali sono i suoi sentimenti, che vuole 'provare' non lo lascerò fuggire.
Sono innamorata di lui. 
Anche se lui ti amo non me lo ha detto.
Magari..forse un giorno..
Un passo alla volta.
Mi riaccompagna a casa e prima di scendere mi trattiene un momento.
Non mi guarda in faccia, bensì di fronte a sé.
< Uhm, domani ti andrebbe di fare qualcosa? >
Si sta sforzando enormemente.
Giro la testa di lato, ora mi diverto un po' io.
< Qualcosa tipo cosa? >
Sorrido dentro.
Di nuovo le guance prendono colore e mi sento onnipotente.
< Beh, lo sai, le solite cose che si fanno quando si vuole fare qualcosa. >
Stringe impercettibilmente le nocche sul volante, le braccia tese.
È frustrato.
Ma come, lo spavaldo Harry? Credevo che nulla lo intimidisse. Invece, è più timido di me quasi, il che è grave.
< No, non lo so. >
Si volta e nei suoi occhi leggo rabbia.
Ho quasi paura, improvvisamente si avvicina a me e mi slaccia la cintura, la sua faccia è molto vicino alla mia, la sua bocca rosea e piena sussurra quasi sulle mie labbra.
< Non giocare con me, tanto vinco io. > 
Mi soffia in un orecchio e sorride.
Improvvisamente brividi di piacere scendono lungo la mia schiena e mi ritrovo da carnefice a vittima in pochi secondi.
Ha vinto lui, questa volta.
Forse non mi conviene sfidarlo ora, non sono pronta.
Imparerò.
E mentre scendo dall'auto, un pensiero riempie tutto il mio cervello senza lasciare spazio ad altre elucubrazioni.
Avrò tempo, per imparare.
Non mi importa delle conseguenze, questa storia, l'ho cominciata io, e solo io decido per me. 
E con la prospettiva di rimanere accanto ad Harry, il mio cuore batte al ritmo della felicità.
  
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