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Autore: PRISHILLA    29/04/2014    3 recensioni
L'ossessione che Harry Potter ha per Draco Malfoy sta portando i suoi amici all'esasperazione. Cosa succederà quando Ginny, stanca delle sue continue lamentele, deciderà di prendere in mano la situazione per dimostrargli una volta per tutte che Draco non è stato marchiato e che le sue sono solo paranoie?
Scopriamolo insieme che ne dite..? ^^
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo 13

 

 

Quella sera a cena Draco aveva ancora nella mente quello che i suoi compagni erano arrivati a fare in modo da costringerlo ad aprire gli occhi e a confessare, più a se stesso che a loro infondo, il potere che la piccola di casa Weasley era in grado di avere su di lui.

E lo aveva infine ammesso.

Anche in quel preciso momento non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. L'idea di avere un'ascendente su di lei lo eccitava. Il pensiero che la piccola andasse a dormire la notte sperando di vederlo l'indomani mattina lo entusiasmava. Accresceva il suo ego.

Non aveva idea di come fosse successo o minimamente del perché lei avesse scelto lui anziché il ben più meritevole Potter, ma i fatti non facevano che confermare che Ginevra Weasley non voleva più il paladino della giustizia, ma che avesse invece messo gli occhi proprio su di lui.

Questa consapevolezza fece in modo da risvegliargli i sensi, rendendosi forse per la prima volta conto di quanto la ragazza potesse in qualche modo essere attraente...

La chioma rossa che aveva a lungo disprezzato non era più tanto sgradevole alla sua vista, e quelle lentiggini che aveva più volte ridicolizzato avevano quel non so che di affascinante, di dolce...

E forse era proprio questo il motivo che lo spingeva lontano da lei.

Ginevra Weasley per quanto avesse manifestato più volte e in diversi modi il suo desiderio nei suoi confronti, rimaneva pur sempre quello che era.

Con lei non era semplice come poteva esserlo con una Pansy.

Pansy era la ragazza che solo un paio d'anni prima era sgattaiolata nel cuore della notte nella sua stanza e si era concessa a lui così, senza parole dolci, senza preliminari, senza promesse, in una stanza affollata di ragazzi, che per quanto dormissero profondamente, potevano benissimo svegliarsi in qualunque momento pensando a tutto il baccano che aveva fatto quella notte.

E poi era andata via senza dire una parola.

Non aveva mai voluto essere la sua donna, la sua compagna, la sua fidanzata. Non lo aveva mai preteso e sinceramente credeva che neanche lo volesse.

Più ci pensava più era certo che Pansy lo avesse solo usato quella volta come fosse stato uno stappa bottiglie. E dopo quella volta ne erano seguite altre di notti così, e anche quell'anno si erano visti più di qualche volta sotto le sue lenzuola.

Era sempre lei a cercare lui. Così com'era stato solo due notti prima.

Ginny invece a suo parere non era affatto così.

Sapeva che la ragazza aveva avuto qualche fidanzatino in passato quando Harry Potter neanche la guardava, ma a suo modesto parere non si era mai spinta oltre i preliminari.

Se avesse ceduto alle sue lusinghe, se si fosse sporto quel tantino che bastava anche solo a baciarla, era certo che per lei sarebbe voluto significare che da quel momento in avanti erano legati per la vita.

Gli venne da ridere al pensiero di essere legato alla Weasley per la vita, o anche solo al pensiero di essere considerato il suo ragazzo.

Eppure di tutto ciò a lui cosa poteva mai importare?

Anche se lei poi si fosse fatta dei film in merito non erano certo problemi suoi.

Se la voleva, e più la guardava e più avrebbe voluto averla, perché non prendersela e basta?

E invece lui era lì esitante e incerto, per la prima volta, pensando al dopo.

Quando mai aveva pensato al dopo? Quando era mai accaduto che a Draco importasse cosa una ragazza avrebbe pensato di lui dopo?

Ma Ginny era fragile, non era come loro.

Ginny era una di quelle che si nascondevano in solitudine su un ponte, fingendo di non piangere, solo perché aveva discusso con il fratello. Era una di quelle che non ti negavano un sorriso neanche dopo averle insultate una vita intera.

Era una di quelle che viveva di fantasie e di sogni irrealizzabili. Probabilmente in quel periodo fantasticava su di lui e su di un improbabile futuro insieme.

Che sciocca.

Però sapendo questo, pensando questo, per una volta tanto provò quel sentimento che comunemente chiamavano: rimorso di coscienza.

Gli veniva da ridere anche al solo pensiero di avercela una coscienza in effetti. Ma con lei era così.

A malincuore, dovette rinunciare all'idea di scoparsi la Weasley. Quella non era una da scopare, era una con cui fare l'amore, e lui non ne aveva nessuna intenzione.

Ad un tratto però vide una scena da tempo inconsueta.

Harry Potter si era seduto accanto a lei, troppo vicino a dire il vero, così vicino che ad un tratto le circondò le spalle con un braccio.

Lei sorrideva.

Draco inarcò le sopracciglia. Da quando quei due erano tornati in quello stato di confidenza?

Tornò a mangiare quello che aveva messo nel piatto quasi per reazione incondizionata, e maledizione a lui aveva finito con prendere i fagiolini... e lui odiava i fagiolini!

Scansò il piatto con un gesto spiccio. Non aveva nessuna intenzione di mangiare fagiolini, anzi, solo la loro vista gli aveva tolto l'appetito.

-Che hai Dra?- gli chiese Pansy.

Draco non rispondeva mentre uno strano senso di nervosismo gli percorreva lo stomaco. All'insistenza della ragazza però esplose. -Niente Pansy niente! Ma come si fa a servire questa roba me lo spieghi? Che schifo...-

-Dai Dra poteva capitarci di peggio...-

-Ah si?- chiese inacidito all'amico al suo fianco. -Be io mi rifiuto, anzi, me ne vado!-

Così dicendo si alzò e lasciò la Sala Grande lasciando i più interdetti. Blaise e Theodore si guardarono per poi prendere a ridere a perdifiato. Avevano assistito anche loro a quella scena che ai loro occhi era stata pietosa, e anche se avevano resistito davanti a Draco, adesso che se n'era andato, non avevano più motivo di trattenersi.

-Ci penso io a lui.- affermò Pansy civettuola ignara di tutto correndo via per inseguirlo.

 

 

Intanto Draco camminava lungo un corridoio deserto nella penombra.

Voleva stare solo.

Continuava a chiedersi cosa diamine gli era preso poco prima. Non era certo la prima volta che gli elfi domestici servivano qualcosa che ai suoi occhi era disgustoso, ma non ci voleva certo molta fatica a cambiar piatto e pietanza.

Si passò una mano tra i capelli pensando a cosa stessero dicendo gli altri su di lui in quel momento. Molti di loro probabilmente lo credevano matto da legare, mentre Blaise e Theo ridevano di lui. Ci avrebbe messo la mano sul fuoco.

-Draco!- quella voce famigliare lo fece voltare. -Aspetta...- una Pansy tutta trafelata gli si avvicinava a gran passo.

-Che vuoi Pansy?- le chiese distrattamente. Non aveva voglia di sentire la sua voce se doveva essere sincero, la trovava troppo squillante in quel momento per essere sopportata.

Lei però ignorò la sua acidità, come faceva sempre del resto, e in men che non si dica se la ritrovò letteralmente addosso. -Ma che fai?- le chiese quasi istintivamente mentre le afferrava me mani che gli circondavano il collo nel tentativo di allontanarla da se.

-Stai buono su...-

-Pansy stiamo in un corridoio pubblico... potrebbe passare chiunque...- le fece notare guardandosi intorno.

-Oh come sei noioso... sono tutti a cena e ce ne metteranno di tempo...- gli rispose abbassando il tono di voce. -Abbiamo tutto il tempo di cui abbiamo bisogno...-

Si avvicinò al suo collo prendendo a baciarlo e a leccarlo piano. Draco doveva ammettere che non gli dispiaceva affatto tutta quella situazione. Pansy sapeva sempre come fare per distrarlo, e poi l'idea di essere beccati in flagrante era piuttosto eccitante.

-Dai Pansy su smettila, finiremo nei guai.- tentò ancora di dissuaderla, ma la ragazza aveva già insinuato le sue mani sotto la camicia accarezzandogli la schiena e il petto.

A Draco non dispiaceva affatto, si lasciò convincere mentre senza pensare aveva già stretto le natiche della ragazza spingendola con poca grazia contro la parete.

La baciò con trasporto mentre lei prendeva ad ansimare più forte.

-Ma che fai ci vuoi far scoprire?- le chiese ridendo. -Sta un po' zitta vuoi...-

Lei prese a ridacchiare mentre continuava a tormentarlo con i suoi baci.

Draco aprì gli occhi e la guardò senza però fermarla o ostacolarla in quello che faceva. Solo che qualcosa non andava, qualcosa non era giusto...

-Voltati.- le disse afferrandola malamente e costringendola a voltargli le spalle. Da quella prospettiva andava già molto meglio mentre la sua mente prendeva a modificare la realtà sostituendola con quello che maggiormente voleva in quel momento.

E i capelli di Pansy si tinsero di rame puro e la sua voce non era più squillante e fastidiosa come poco prima.

Sorrise, adesso andava decisamente meglio.

Lei rise mentre faceva come le era stato chiesto. Si voltò e si sfilò le mutandine sollevando la gonna della divisa.

Draco sentiva ormai l'eccitazione crescere e premere forte nei pantaloni mentre lei sorrideva furba agitando il sedere per provocarlo.

-Prendimi dai...- lo incitò, e per lui fu troppo.

L'afferrò con poca grazia e la penetrò così nel bel mezzo del corridoio correndo il rischio di essere visti da qualcuno.

E infatti pochi istanti dopo essere entrato in lei udí dei passi.

Pansy presa com'era non s'era accorta di niente, dovette tapparle la bocca con una mano per evitare che continuasse a miagolare come una gatta in calore.

L'incantesimo ormai era rotto. -Rivestiti subito Pansy e vattene, arriva qualcuno.- le disse uscendo da lei in fretta ricomponendosi nella divisa quanto più in fretta possibile.

Lei fece ancora come le era stato detto mentre anche lui si chiudeva la lampo dei pantaloni.

La vide allontanarsi mentre lui decise di restare dov'era cercando di riprendere fiato.

Quando i passi si fecero più vicini si voltò per vedere chi gli avesse interrotto il divertimento.

Quasi s'affogò con la sua stessa saliva nel riconoscere nella figura che aveva difronte proprio Ginny.

Per una frazione di attimi, solo perché era rimasto lucido a sufficienza da rimanere vigile, lei non li aveva visti all'opera. Se malauguratamente fosse arrivata qualche istante più tardi non sapeva se avrebbe avuto la forza di fermarsi.

-Ciao.- la sentì dire mentre si avvicinava a lui.

-Ciao.- le rispose con voce ancora un po' roca.

-Ti ho visto che ti allontanavi e allora ho pensato che qualcosa non andava e così... eccomi qui.-

Draco si limitò a fissarla. Se doveva essere sincero non era arrabbiato con lei per averli interrotti sul più bello. Doveva invece ammettere che in parte ne era quasi sollevato. Si diede mentalmente dello stupido, avrebbe dovuto immaginare che lei lo avrebbero di sicuro raggiunto...

Lei era lì che gli sorrideva ignara di tutto, ignara dell'erezione che ancora nei pantaloni non lo aveva abbandonato, o che per meglio dire nel vedere lei era ripresa come poco prima. Ignara del fatto che lei ne fosse la causa. Del tutto ignara dell'effetto che gli faceva in quel momento.

Ma forse anche lui era ignaro di qualcosa.

Sorrise.

Ma perché no, tanto ormai non poteva far altro che ammettere che poco prima aveva chiesto a Pansy di voltarsi in modo da potersi immaginare il suo viso anziché quello della ragazza.

Aveva immaginato di possedere una chioma fulva e lunga e quel corpicino minuto e esile.

Avrebbe voluto avere lei lì in quel momento e non Pansy. Ma si rendeva benissimo conto di non poter soddisfare i suoi desideri, così anche l'altra andava bene per quella volta. Almeno così l'aveva pensata.

Forse però, non sarebbe stato comunque sufficiente.

-I fagiolini.- disse notando il suo crescente imbarazzo. -Odio i fagiolini.-

Ginny rimase di stucco, o almeno questo era quello che il suo viso dava a vedere. Poi sorrise. -I fagiolini?- gli chiese prendendo a ridere. -Te ne sei andato solo perché erano capitati i fagiolini nel tuo piatto?- era sbalordita, ma si vedeva chiaramente che gli aveva creduto. E rideva di gusto mentre lo ridicolizzava per una cosa a suo parere tanto infantile e sciocca.

E mentre lei lo canzonava a dovere prendendolo in giro a perdifiato, lui non poteva far altro che sorriderle mentre di tanto in tanto le dava spago.

Era buffa, e alle volte ingenua, e la cosa più bella di lei era che voleva fare la donna di mondo, quella che non ha paura di nulla e che affronta tutto come se vi fosse già passata, quando in realtà non riusciva neanche a rendersi conto di quanto lo eccitasse in quello stesso momento.

-Pensa per te Weasley piuttosto.-

-E perché mai io che avrei fatto milord?- gli chiese appoggiando entrambe le mani sui fianchi gonfiando il petto.

E Draco non riuscì a non appoggiare gli occhi sul suo seno che in quella posizione era esasperatamente troppo invitante. Si schiarì la voce distogliendo lo sguardo da quella visione allettante. -Ho notato un riavvicinamento tra te e Potter... i miei complimenti.- il sarcasmo pungente che aveva usato le sgonfiò l'umore e con quello anche la sua posizione tornò normale, per sua fortuna.

-Ma che dici?-

-Non fingere non ce n'è bisogno cara. Ci vedo benissimo.-

Lei parve guardarlo in modo strano. Sbatteva le palpebre più del dovuto mentre si torturava le labbra. E lui che improvvisamente prendeva a trovare tutto quello che faceva estremamente eccitante...

-Tra me e Harry non c'è niente.- affermò improvvisamente seria. -Puoi togliertelo dalla testa.- quello pareva un avvertimento più che un consiglio. -Ho la testa da un'altra parete in questo momento per concentrarmi su di lui.-

Draco si ritrovò a cercare di decifrare quelle parole lasciate a me tra lo speranzoso e il ragionevole.

Qualcosa in lui lo stava spingendo ad approfondire quella frase e magari ad approfittare della situazione.

Sarebbe stato facile in quel momento intendere che il suo interesse non era rivolto a Potter perché era rivolto a lui. E con una sola falcata avrebbe potuto benissimo annientare la distanza che c'era tra loro e prendere quelle labbra che lei non aveva smesso per un solo istante di umettare con la lingua.

Per Merlino, non si rendeva minimamente conto di quanto quello che facesse fosse provocatorio per lui, e la cosa la rendeva ancora più eccitante ai suoi occhi, ma... in fine la vide voltarsi e prendere la sua strada.

Aveva preso troppo tempo, aveva perso l'occasione.

Quello che aveva capito da quella situazione era che Ginny faceva sul serio. A suo parere era cotta di lui e probabilmente aspettava solo una sua mossa. Adesso toccava a lui prendere una decisione.

E soprattutto, sapeva che doveva trovarsi un bagno alla svelta visto che il solo pensiero di lei gli provocava fitte dolorose al bassoventre.

Come avrebbe fatto a resistere a quel modo?

 

 

Ginny era stata colta decisamente alla sprovvista con quella reazione che aveva appena visto in Draco.

Avrebbe giurato che quello che aveva appena visto fosse gelosia.

Aveva notato il suo sguardo perennemente addosso per tutta la cena e poi appena Harry si era avvicinato, ecco che Draco si alzava e si precipitava fuori dalla Sala Grande.

Non aveva resistito alla tentazione di rincorrerlo, a maggior ragione non essendo più certa della sua innocenza. Per quello che ne sapeva poteva benissimo essere semplicemente andato via approfittando dell'assenza degli studenti e dei professori dai corridoi.

Infondo la cena era il momento migliore per agire di nascosto, certo che nessuno lo vedesse.

Ma non aveva ancora fatto i conti con lei.

Eppure c'era qualcosa che non andava affatto. Non era certa che quella volta la sua uscita di scena fosse stata intenzionale, ma forse provocata.

Lo aveva ritrovato solo come un dannato a contemplare il cielo fuori dalla finestra, assorto in chi sa quali pensieri. E poi quel riferimento a Harry.

I fagiolini...

A chi voleva darla a bere!

A dire il vero ci era cascata, almeno fino a quando non aveva tirato in ballo il suo acerrimo nemico di sempre. A quel punto qualcosa non quadrava e certamente Harry doveva centrare qualcosa.

Facendo due più due, l'unica opzione era proprio la sua fuga per gelosia.

Sorrise pensando ad un Draco Malfoy geloso di lei. A quanto pareva la sua vicinanza a lui stava dando i suoi frutti. Continuando di quel passo lo avrebbe sedotto in breve tempo.

Quella era ormai la sua unica speranza di conoscere la verità. L'unico modo per quanto crudele, di sapere cosa passasse nella vita di quel ragazzo tanto tenebroso quanto... buffo.

Lo aveva notato da qualche tempo ormai quanto Draco si fosse aperto con lei. Si ritrovava a fare battute divertenti e a farla ridere il più delle volte. Anche quando la minacciava di morte nei momenti di studio quando la sua “dannata piuma” faceva rumore, anche lì lo trovava ormai buffo.

Forse erano solo delle fantasie, ma in realtà non poteva negare che di recente trovava la vicinanza del ragazzo molto meno sgradevole.

Entrò in Sala Comune e trovò il trio allegramente seduto attorno alle fiamme del camino acceso.

Si sedette senza dire una parola accanto a Hermione.

-Perché mi hai scansato oggi a cena?- le chiese Harry a bruciapelo.

Doveva ammettere che al contrario, i modi di Harry iniziavano decisamente a darle sui nervi. -Perché ti ho già detto che non ho nessuna intenzione di dar corda al tuo piano idiota Harry.- ne aveva abbastanza.

-Modera i termini signorina.- l'ammonì il fratello.

-Non rompere Ron.-

-Ehi! Ma come ti permetti... vorrei tanto capire che ti prende di recente.- Ron si sistemò meglio nella poltrona decisamente incupito e offeso.

-E' la vicinanza di quel tipo losco a farla diventare così... ragione in più per interrompere questa scommessa inutile.-

-E smettila Harry, stai diventando monotono. E poi per la scommessa non devi più preoccuparti... ormai la cosa non riguarda più te.-

-Che vuoi dire?-

-Che scoprirò cosa Draco trami, a patto che trami qualcosa, e lo farò per me e non per te.-

Harry si sedette più comodamente. -Quindi ti interessa proprio tanto quel ragazzo Gin.-

Ginny si ritrovò svantaggiata da quello che l'amico aveva appena detto. Era letteralmente un colpo basso, non se lo aspettava di certo da lui, ma ormai erano in ballo e dovevano ballare.

Aveva paura di arrossire. Se fosse arrossita gli altri avrebbero potuto anche pensare che Harry aveva ragione, e non voleva assolutamente che questo accadesse.

Serrò per bene la mascella preparandosi ad un altro scontro con il moro che le sedeva difronte. -Lo conosco molto meglio di te, e questo è certo. Ci passo così tanto tempo insieme che se dovesse essere come dici tu ci rimarrei male, questo lo ammetto.- Harry inarcò un sopracciglio con quel ghigno divertito stampato in faccia mentre Ron raddrizzava le antennine da super eroe pronto a correre in suo soccorso. Ma lei non voleva affatto essere salvata quella volta. -Ma proprio per questo non posso sopportare che tu lo attacchi senza prove. Ti giuro che scoprirò la verità, ma fino ad allora, sei pregato di smetterla.-

-Oh si Ginny, tranquilla... tanto ha già cercato di uccidere tuo fratello, cos'altro vuoi che possa succedere?-

Quel sarcasmo era decisamente riuscito a farle perdere la calma. -Eh no eh! Harry Potter questo è un colpo basso!- si levò in piedi incapace ormai di star ferma. -Non puoi usare questi ricattini psicologici contro di me!-

-Calma Ginny non urlare o si gireranno tutti.- Hermione tentò di salvare il salvabile, ma dandosi un'occhiata intorno notò che ormai tutti gli occhi erano su di loro.

-Posso eccome visto che è la realtà. Quello non è il ragazzo per te Gin, e tu lo sai benissimo.-

-Oh questo si che è il colmo... chi mi viene a fare la predica adesso.- Ginny allargò le bracci in un gesto esasperato.

Non riusciva più a ragionare chiaramente ed era certa che tutto quello che avrebbe detto in quel momento sarebbe stato usato contro di lei. Preferì tacere e lasciò la sala chiudendosi in dormitorio.

Una volta sul letto si sedette incrociando le gambe.

Come osava?

Udì bussare alla porta e sussultò irritata.

Per una frazione di secondo l'idea che fosse Harry le aveva attraversato la mente, ma di certo quel prepotente non avrebbe bussato affatto, piuttosto sarebbe entrato sfondando la porta.

-Posso?- domandò invece la vocina dolce di Hermione.

Annuì con il capo anche se non aveva molta voglia di chiacchierare.

Hermione le si sedette difronte accomodandosi sul letto con molta cautela. Prese una bella boccata d'aria prima di parlare, ponderando bene le parole da usare con una Ginny decisamente fuori di sé.

-Ginny...-

-Lo so...- la interruppe. -Lo so! So che non si arrenderanno finché non mi sarò tolta dalla mente l'idea di difendere Malfoy.-

-Si, e poi...-

-E poi so benissimo che la cosa non è normale, che io non dovrei correre dietro a Draco come fosse realmente un mio amico...-

-Già... e vedi che...-

-Non mi daranno pace. So benissimo che quei due si intestardiranno con la storia del falso fidanzamento.-

Hermione che era seduta lì a quel punto non sapeva se tentare ancora di parlare o se lasciare che fosse lei a farlo per entrambe. Ma pareva essersi calmata, forse aveva finito, così decise che era il momento di dire la sua. -Ginny, io credo che...-

-Ma Herm io non posso...- Hermione rinunciò sedendosi più comodamente rassegnata a non avere la possibilità di dir nulla. -Per me lui “ è ” mio amico Herm, ormai lo conosco così bene da poter affermare che la sua compagnia non mi dispiace e che quando vuole è un bravo ragazzo. Mi dispiace per lui, e rimarrei sinceramente male sapendo che è davvero un mangiamorte. Non riesco neanche a pensarci..- si mise le mani nei capelli. -questa cosa non mi da pace. E poi ci si mettono anche quei due con quella storia ridicola di io che dovrei fidanzarmi con Harry.- in tutto questo si era alzata, ma poi aveva finito con il gettarsi ancora sul letto apparentemente distrutta. -Non so che fare. Non voglio rinunciare finché non ci avrò visto chiaro con i miei occhi.- Hermione sospirò. -E quei due possono lasciar perdere perché io non mi arrendo di certo ai loro desideri.- concluse soddisfatta anche se un tantino abbattuta. Si voltò sorridendo all'amica. -Sai Herm ti devo ringraziare...-

-A me?- chiese l'altra come cascando in quel momento dalle nuvole. Cosa aveva ma fatto lei per ricevere un ringraziamento quella volta.

-I tuoi consigli sono sempre meravigliosi.-

Il sorriso di Ginny era decisamente sincero, e quelle parole pareva davvero sentite nel profondo. -Non c'è di che.- Hermione non si sentiva di deludere le sue aspettative anche se sinceramente si sentiva un attimino presa in giro. Non solo non le aveva dato dei consigli, ma non era neanche riuscita a parlale!

-Adesso devi solo augurarmi buona fortuna.-

-Per cosa?-

Ginny fissò il baldacchino. -Perché l'unico modo di vedere il tatuaggio è quello di riuscire a sedurlo.-

-Stai scherzando spero!- si scandalizzò Hermione.

-Zitta Herm vuoi che ci sentano tutti?- l'azzittì avvicinandosi a lei portando un dito davanti alla bocca.

-Ma Gin ragiona, come fai tu a sedurlo se non hai nessuna esperienza in merito?-

Ginny ci aveva già pensato senza arrivare ad una risposta concreta, tendendo piuttosto a rimandare l'argomento. -Mi inventerò qualcosa sul momento.-

-Ginny, tu non sei mai andata oltre i preliminari, e per sedurre Draco Malfoy ci vorrà ben più che dei semplici preliminari!-

Ginny sobbalzò. -Lo so ci avevo già pensato.- ammise arrossendo un po'.

-E allora cosa farai nel caso in cui togliendosi la camicia non trovassi il marchio? Dovrai spingerti fino in fondo... e con Draco Malfoy per giunta!-

-Lo so Herm ma io cerco di non pensarci più di tanto o...-

-E se invece avesse il marchio?- Ginny avvertì il sangue nelle vene raggelarsi a questa opzione. -Se lo avesse e tu lo vedessi, cosa faresti a quel punto?-

-Non lo so...- ammise lei piano abbassando gli occhi.

-Continueresti comunque sperando che lui non se ne rammenti, o gli faresti notare che lo hai viso rischiano a quel punto che ti faccia fuori?!-

Questa era una possibilità a cui non aveva prestato molta attenzione. Aveva preferito non pensare al dopo rimanendo piuttosto concentrata sul presente, sull'atto, sul come.

Ma Hermione aveva ragione.

Cosa avrebbe fatto in quel caso?

Se lui in quel momento si fosse dimenticato del tatuaggio, lei avrebbe dovuto continuare comunque facendo finta di nulla, ma essendo cosciente di fare l'amore per la prima volta in vita sua con un assassino.

O poteva benissimo fargli notare che aveva capito chi era. Poteva rendere evidente il suo essere stato smascherato, rischiando un Avada Kedavra un attimo dopo.

Portò le mani al viso.

Era tutto così complicato...

-Ginny...- la richiamò Hermione, questa volta il viso le parve raddolcito. -Dimmi un po', ma a te, non è che per caso... Draco piace?- la vide ridacchiare senza innervosirsi al pensiero che lei potesse risponderle positivamente a quella domanda.

Ma non era così. -Ma che dici sei impazzita forse?-

-Ma dai Gin!- rise Hermione. -Non ti sei neanche posta il problema di finire a letto con lui, hai dato la cosa così tanto per scontato... hai anche detto che non ci hai pianificato su. Pare quasi tu ti fidi di lui fino al punto di lasciargli carta bianca.-

Non ci aveva riflettuto su se doveva essere sincera. -Ormai non lo considero più come prima questo è vero, ma da lì a dire che mi piaccia... è troppo non credi?-

Hermione ormai rideva di lei e di tutta quella situazione.

Certo non c'era molto da ridere, piuttosto da piangere, ma alla fine dei contini non poteva farci molto, la scelta finale spettava sempre a Ginny. Tanto valeva esserci per lei nel momento in cui fosse tornata indietro con il cuore spezzato. Tanto sapeva che sarebbe finita così.

-Dormiamo adesso vuoi?- le chiese e Ginny annuì sorridendo ancora. Hermione s'infilò sotto le coperte con lei. -Stanotte dormo qua con te, giusto in caso quei due decidessero di importunarti ancora.-

Spensero le candele mentre Ginny si rendeva conto di non essere del tutto sola in questa esperienza devastante che la stava pian piano portando alla pazzia.

 

 

Ciaoooo a tuuuuttiiiii!!!!! XD

rieccomi con un altro capitolo di questa che era nata come una storiella breve ma che mi sa proprio stia diventando una storia piuttosto lunga...

Le idee sono ancora tante nella mia testolina malata XD

Sono felicissima di aver sentito voci nuove e come sempre sono strafelice di sentire le mie solite ragazze!!! Siete meravigliosi quando vi prendete del tempo solo per farmi sapere cosa ne pensate dei miei capitoli... e almeno così so che la storia vi sta piacendo :')

Grazie di cuore a tutti voi che siete arrivati fin qui, spero di portarvi avanti fino alla fine!!! UN BACIONE A TUTTI!!!!!

  
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