Aprì la porta alla ricerca della mia collana che dalla fretta me l’ero dimenticata.. La trovai sotto il cuscino dove l’avevo lasciata ieri sera. Però notai una scritta incisa nel legno del mio comodino, non riuscivo leggerla e mi incuriosiva.

Spostai leggermente il letto per poterla leggerla meglio, ‘ I love... Erick’  alla pronuncia di quel nome il silenzio colmava la stanza, c’erano solo il movimento delle tende causate dal vento che ondeggiavano leggiadre.. sentivo freddo, così mi alzai a chiudere la finestra dinnanzi a me e un fruscio d’aria mi colpì il viso facendomi rabbrividire, un fruscio strano, quasi un messaggio, parole incomprensibili,.. un bisbiglio!

Chiusi la finestra, e con la coda dell’occhio potei vedere un ombra.. ne ero certa, un ombra nera che ora era alle mie spalle,.. nuovamente quel bisbiglio, mi girai di scatto.
Non c’era nessuno. Nuovamente abbi la pelle d’oca. Presi la collana ed uscì velocemente dalla stanza. Mi guardavo alle spalle mentre attraversavo il lungo corridoio quando sento nuovamente quel bisbiglio in sottofondo, mi misi le mani sulle orecchie, ma quel sussurrare non smetteva, mi dava fastidio e poi... un urlo straziante.
“aaaaaah” urlai per quel urlo che sembrava non smettere mai, mi fischiavano le orecchie, non smetteva, mi accasciai a terra coprendomi le orecchie.
Poco dopo arrivarono Niall e Zayn insieme a un animatore che mi raggiunsero “ABBIE” sentì gridare il mio nome, alzai lentamente la testa, avevo ancora le mani alle orecchie ma quell’urlo sembrava essersi placato e lentamente le tolsi.
“Che è successo?” mi chiese Zayn con tono agitato, “sta tremando!! Prendete una coperta” continuò Niall, me lo fece notare lui che stavo tremando come una foglia, ma chi era? Quella voce,.. questo.. Erick? Appoggiai lentamente la testa sul petto di Niall, mi parlava.. ma non riuscivo a capire che dicesse, mi si annebbiò la vista, vedevo tutto nero, quando non persi i sensi e svenni.
“Abbie!! Abbie!! Mi senti!?”, lentamente aprì gli occhi “è sveglia!” non capivo di chi fossero quelle voci, “Abbie come stai?” mi chiesero nuovamente, “b-bene” dissi balbettando “cosa.. è successo?” chiesi alzandomi lentamente dal lettino in cui ero aiutata da qualcuno.. “dove sono?” borbottai “sei svenuta e ti abbiamo portato in infermeria” disse Zayn accarezzandomi la schiena, vidi sbucare fuori un altro ragazzo dalla tendina, “stai meglio?” mi chiese, “s-si.. g-grazie” balbettai, difronte a me avevo Harry, un ragazzo molto carino mi sentivo attratta da lui, mi venne vicino afferrandomi la mano, mi venne caldo solo col suo tocco, “ehi tutto bene?” mi chiese, “si.. devo riprendermi..” risposi abbassando la testa guardando le nostre mani incrociate “beh.. allora io vado... se avete bisogno chiamatemi!” disse guardando me e Zayn “Certo, grazie di tutto” disse Zayn amichevolmente “grazie mille.. Harry” risposi timida “di nulla dolcezza” disse Harry accarezzandomi delicatamente la guancia e stringendomi la mano con l’altra sorridendomi, che sorriso perfetto che aveva, lo vidi allontanarsi lasciandomi la mano e uscendo dalla stanza, sospirai guardando il soffitto, “ti piace.” disse Zayn “ma che dici!” mi affrettai a rispondere “non era una domanda.. lo si vede, non puoi nasconderlo”, divenni rossa “ecco, il tuo rossore mi ha dato la conferma” mi nascosi il viso con le mani;
Dalla parete apparve Niall allarmato “Abbie stai bene?” mi abbracciò “si si sto bene, ho avuto solo un calo di pressione..” “per fortuna! Ho preso uno spavento” mi strinse più forte “ssh sto bene cucciolo” ricambiai l’abbraccio e gli diedi un bacio sulla guancia.
“Devi spiegarci che è successo!” disse Zayn, mi sedetti con le gambe verso Niall “come?.. non l’avete sentito?” dissi sgranando gli occhi “sentito cosa?” mi chiese Niall alzando un sopracciglio, come avevano fatto a non sentirlo?.. “l’urlo?” borbottai con la paura che mi divorava le interiora, “certo che ti abbiamo sentita!” “ma non il mio! Quello di quella persona..” vidi i due ragazzi confusa “chi?” mi chiese Zayn incuriosito, “non l’ho so.. non l’ho vista. Stavo correndo per il corridoio per raggiungervi quando ho sentito un urlo di dolore e sofferenza, come se qualcuno mi stesse urlando nelle orecchie” spiegai gesticolando con le mani “avrai sbattuto la testa, devi solo riposarti un pò” disse Zayn mettendomi una mano nella spalla “infatti, in questi giorni sei un po’ stressata” concluse Niall, “non ho sbattuto la testa! Io l’ho sentita, sembrava un urlo femminile e poi ho visto un ombra alle mie spalle in camera” dissi scendendo dal lettino “va bene dai, ora però se ti senti meglio torniamo?”, io annuì e gli seguì, non avevo battuto la testa, quel grido l’ho sentito veramente, e anche quell’ombra.. l’avevo vista! Non sono pazza! Ma non mi avrebbe creduto nessuno..
Tornammo per fare colazione, sentivo gli occhi puntati su di me malgrado avessi la testa china, la alzai per guardare Niall che lui mi guardò e mi strinse con un braccio a se, abbassai nuovamente lo sguardo per poi rialzarlo e la vidi, quell’ombra scura difronte a me a pochi metri, ero immobile, terrorizzata, non riuscivo a muovere un solo muscolo, poi senti una presa toccarmi la spalla, me la guardai ma non c’era niente ma la sentivo congelata, come un blocco di ghiaccio, poi una stretta alla mano, mi girai di scatto, era la mano calda di Zayn che mi chiedeva di sedermi, “Ehi piccola, che ti succede?”, non riuscivo dare una risposta a quella domanda, qualcosa me lo impediva, sentivo freddo al collo poi ancora quel bisbiglio, ma più vicino, lo sentivo era vicinissimo e si ripeteva, ‘non puoi avere tutto’ che significava tutto questo!? Tremavo, quando mi sentì abbracciare.
Un calore si buttò verso di me, tutto in pochi secondi, strizzavo gli occhi, non ne capivo il motivo, li riaprì.
“Ha-Harry” balbettai osservando il ragazzo.