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Autore: Saju    22/07/2008    8 recensioni
La sedicenne Hinata Hyuga, rimasta orfana, viene abbandonata al collegio Ichikaru da suo nonno, ormai troppo vecchio per potersi prendere cura di una ragazzina. Molto timida ed introversa, Hinata riuscirà comunque a stringere diverse amicizie, in particolare si legherà alla sua compagna di stanza Sakura. Qusta le spiegherà alcuni aspetti molto particolari del collegio,tra cui la lotta perenne tra la famosa Lazy generation e la Black generation, ovvero tra i ragazzi di quel collegio e la scuola avversaria. Tra peripezie, avventure e sentimento, la nostra Hinata scoprirà che, in fondo, stare in collegio non è poi tanto male...;). Spero di avervi incuriosito un pochino...^^ Coppie certe: Naru/Hina, Shika/Tema.
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Oh oh…Ultimo capitolo

Oh oh…Ultimo capitolo!

 

- Ragazze, non vedo l’ora di stasera! -

Kin si dondolava avanti e indietro su una sedia chiaramente in bilico, appoggiata alla scrivania della camera 123 [sua e di Tayuya NdA].

Sakura e Ino sedevano tranquille sul divanetto, mentre Tenten si era comodamente sdraiata sul letto di Tayuya [ tornata a casa per le vacanze NdA], assieme a Temari e a Hinata che si era riuscita a incastrare tra le loro gambe.

- E’ vero! Menomale che Shizune ci ha dato il permesso di festeggiare Capodanno in centro…Finalmente userò il mio kimono arancio che adoro! – disse eccitata Tenten.

- E …questi sono i vantaggi nell’avere quasi diciotto anni! – sentenziò Ino riferendosi al fatto che ai più piccoli non era stato concesso loro di festeggiare lì’ultimo dell’anno fuori dal collegio.

- Ehi! Io e Hinata abbiamo ne abbiamo appena fatti 17! – rise Kin.

- Giusto…La più fortuna è Temari…- sospirò Hinata.

- Eheh, questi sono i vantaggi nell’avere già 18 anni! – sentenziò la biondina, sottolineando marcatamente il “già”.

- Ma ci siamo rese conto? Cioè…stanotte si entra negli anni 90! Wow! – esultò Sakura.

- Sai che roba…- sbuffò Temari, accendendosi una sigaretta in modo un po’ burbero.

Calò un attimo di silenzio, poi fu Ino a interrompere quel momento.

- Uhm..Ma quanto ci stanno mettendo quelli là per comprare un kimono…-

- Caspita…In effetti sono già le 4…- obiettò Hinata.

- C’era da aspettarselo…Del resto rimane il fatto che sono maschi…- sentenziò Sakura.

- E prendiamo in considerazione che si parla di Lee, Kiba e Naruto, soprattutto…Oltre che agli altri…- borbottò Ino.

- Rgazze…Non vedremo i nostri Lazy Boys per almeno le prossime altre tre ore! – rise Kin.

- Pienamente d’accordo…- seguì divertita Tenten.

- A proposito….Ma allora, te e Neji…- Gli occhi di Ino la scrutavano attenti.

- Già! – rispose sorridendo la castana.

- No! – obiettò Temari, sconvolta.

- Sì! – continuò Tenten.

- Davvero? – domandò per conferma Sakura.

- Sì…Io e Neji siamo insieme! –

- Yatta! Sono felice che mio cugino si sia trovato una ragazza come te, Tenten. Sei la ragazza perfetta per lui! – le sorrise Hinata, battendo le mani.

- Shhhhhhhh- fece Tenten con un dito davanti alla bocca.

- Uhm? –

- Porta iella dire quella frase…-

- OH…scusa…- si scusò Hinata, leggermente colorita in viso.

- Allora diciamo che state bene  insieme! – si affrettò a spiegare Sakura.

- Così va meglio! –

Una risata coinvolse tutte e cinque le ragazze.

- Uhm…Che dite, ci proviamo i kimoni? - propose Kin.

- Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! – Si alzò dal letto Ino, entusiasta.

Così insieme sfilarono una dopo l’altra, coi loro bellissimi kimoni colorati, in attesa della festa di quella sera e dei loro….Lazy Boys.

 

***

Come previsto, i ragazzi raggiunsero le ragazze nel tardo pomeriggio, ognuno provvisto del suo kimono in occasione della festa di Capodanno che si sarebbe svolta per le strade di tutte le città giapponesi.

I Lazy e le ragazze si diedero appuntamento nella hall per l’ora di cena, così da poter mangiare fuori insieme e poi dirigersi al festival di Konoha.

All’ora prevista, tutti i ragazzi erano già belli e pronti nella Hall, in attesa delle loro fidanzate.

- Dannazione! Sto coso pizzica…- si lamentava Kiba, grattandosi il braccio coperto dalla grande manica del suo kimono blu scuro.

- Però ti dona il kimono…Ti dà l’aria da bravo ragazzo…- rise Naruto.

- A te invece dà proprio l’aria da idiota che sei…- rispose scherzando Kiba, indicando l’indumento arancione che indossava l’amico.

- Mfp, che seccatura…- borbottò Shikamaru, lasciandosi cadere sul divano nel suo kimono verde scuro e nero, accendendosi l’ennesima sigaretta della giornata.

- Ma a che ora pensano di scendere quelle là? – brontolava Sasuke, rigirandosi il cordino che faceva da cintura al suo kimono blu e rosso.

- Sono donne…- rispose tranquillamente Neji, prendendo posto accanto allo scazzato Shikamaru.

- Eccoci! –

Con un balzo Kin saltò in braccio a Lee, che dovete fare una mossa avventata per non picchiare la schiena contro lo spigolo del mobile dietro di lui.

- Oh mamma…- esordì Naruto a bocca aperta, non avendo mai visto tanta bellezza tutta insieme.

Hinata indossava un kimono floreale sulle tonalità del lilla e dell’azzurro e la sua pelle diafana le donava l’aria di una dea. I capelli erano raccolti in un raffinato chignon, fissato da delle deliziose forcine colorate [ kanzashi è il loro nome giapponese NdA], in tinta con l’indumento.

Le sue iridi cristalline erano stati messe in risalto da un leggerissimo filo di matita che le aveva allungato la sagoma dell’occhio e un lucidalabbra rosa confetto le aveva reso la bocca più sensuale che mai.

Le altre ragazze non erano certo da meno, anzi…Temari aveva lasciato a bocca asciutta Shikamaru , presentandosi nel suo kimono viola scuro un po’ aperto davanti che lasciava intravedere una bella scollatura. Anche lei aveva truccato gli occhi e aggiunto un po’ di phard per far risaltare le gote.

Sakura portava un kimono rosa con stampe di fiori di ciliegio e i suoi capelli corti erano stati in qualche modo raccolti in una strana ma elegante acconciatura, fissata da una piccola fascetta color magenta, a mo di coroncina.

Ino splendeva nel suo kimono arancione con ricami dorati e come accessorio portava un ventaglio chiuso, infilato nel suo obi perlato.

Tenten portava anche un’elegante pochette, mentre Kin un piccolo parasole, sebbene di sole non ce ne fosse manco l’ombra [tanto per farsi vedere NdA].

Allegri ed eccitati, salirono sul bus che gli avrebbe portati in centro.

Una volta scesi, le coppie rabbrividirono per l’emozione nel vedere così tante luci e bancarelle in giro per le strade principali del paese.

Tantissimi cittadini giravano in kimono e zoccoli, esattamente come loro e tante famiglie si divertivano a provare qualche tiro di bersaglio a qualche bancarella.

 

I Lazy e le ragazze decisero di andare a mangiare in un piccolo ristorante, a pochi metri dalla fermata.

Gustarono il tipico cibo di Capodanno, l’osechi ryori, composto da vari piatti tradizionali, che era tradizione di gustare a freddo. Ognuno dei cibi, sistemati ordinatamente nei vari strati dello jyubako [ una specie di contenitore decorato NdA], aveva un suo significato come salute, prosperità, lunga vita, soldi, fertilità, ecc.

Naruto e Hinata assaggiarono, insieme, del renkon [radici di loto NdA], il quale simboleggiava la speranza nella felicità futura; Kiba e Ino si divertivano a spizzicare qualche gamberone [ebi, in giapponese NdA] , simbolo di longevità; Temari, come al solito, tentava di imboccare Shikamaru con le bacchette, obbligandolo a inghiottire dei germogli di bambù, il cui significato era di virtù, costanza e fedeltà.

Neji e Tenten si erano inginocchiati all’estremità del tavolino e si dilettavano dell’assaggiare bocconcini di kobumaki [ involtini di un certo tipo di alga chiamato konbu NdA], assieme a Sasuke e Sakura.

Anche Lee e Kin erano sereni e bevevano il loro tè verde, assaggiando di tanto in tanto qualche pietanza, prelevandola dal contenitore a ripiani con le bacchette di legno.

Terminata la cena, i ragazzi si alzarono per pagare alle loro donzelle, poi, insieme, uscirono dal locale. La vera serata di Capodanno stava per iniziare.

 

***

Le coppiette passeggiavano amorevolmente per le strade illuminate, faceva freschino ma il kimono era prettamente studiato per l’inverno, quindi il fredo non si sentiva sulla pelle così pungente.

- Ehi, Sakura…Mi faresti il favore di abbottonarti quel kimono? – domandò in tono di rimprovero Sasuke notando la scollatura della sua ragazza molto simile a quella di Temari.

- Perché? – domandò innocentemente.

- Come perché? Ma non vedi come vai in giro? –

- Amore, non avrai mica paura che qualcuno si possa approfittare di me? – chiese maliziosa la ragazza, toccandosi il bottone ultimo.

- Senti, non mi piace che giri vestiti così…-

- HihiSasuke, sei geloso? – domandò Lee avendo sentito il dialogo tra i due.

- I-io….- Il viso di Sasuke divento tale e quale al suo obi…rosso.

- Tesoro, sei un amore quando ti imbarazzi! Guarda…mi sono riabbottonata! – gli sorrise Sakura.

Sasuke le regalò un mezzo sorriso, facendo trasparire, però, la sua serenità interiore nel vedere il dolce seno della sua ragazza coperto.

- Ok, Lazy….ci siamo? - esordì Kiba, vedendo la situazione che aveva bloccato la camminata.

- Ehi, quella è la battuta del leader, che sarei io! – precisò Shikamaru.

- Scusa, capo! – si scusò il ragazzo, battendo un mano a mo di Balilla.

- Andiamo Lazy…- bofonchiò il moro, trascinando Temari dietro e facendo strada agli altri.

- Ehi, che ne dite? – propose Naruto, indicando la bancarella del tiro a bersaglio.

- Bella, scommettiamo che becco quell’orsacchiotto in terza fila? – disse Kiba sbattendo la moneta sul tavolo da gioco e chiedendo, implicito, una pistola ad acqua al proprietario del gioco.

- Scommettiamo che lo becco io? – accettò la scommessa Naruto.

I due cominciarono a spruzzare a raffica, mancando complete mante il bersaglio.

- Scusa…- disse rammarico Naruto a Hinata, la quale lo consolò con un dolce bacio in fronte.

- Kiba sei un impiastro! – fu invece la consolazione che Ino fece al suo ragazzo, il quale si ritrovò col morale tre metri…sotto terra.

- Naaa, che seccatura….- Shikamaru si fece spazio tra di due e chiese una pistola.

Un’occhiata mirata e si preparò allo spruzzo, premette il grilletto e…CENTRO! .

Un chiaro sparo d’acqua centrò in pieno il bollino del peluche che gli venne subito consegnato.

- Tieni…- disse porgendo l’orsacchiotto a Temari che orgogliosa schioccò la lingua di fronte a Ino.

-Questo è stato davvero ingiusto, Shika…- borbottava Naruto, lagnandosi come al solito della sua sfortuna.

- Che palle…- sbuffò Sasuke – Che ne dite di provare alla pesca? –

- Sì, dai! – esultò Kin, stritolando il braccio a Lee.

I ragazzi si spostarono di qualche banco, fino ad arrivare di fronte a “ Pesca il pesce, vinci il pesce!”.

- Questo sembra facile…- obiettò Kiba.

- Scommettiamo che il pesce più grosso è mio? – lo sfidò Naruto.

- Ci scommetto il doppio che sarò io a prenderlo! – rispose a dirimpetto al castano, tirandosi su le maniche del kimono e impugnando il retino.

- Pronto? – chiese il biondo chino sulla vasca dei pesci.

- Puoi scommetterci…- rise Kiba.

Ancora una volta la sfida ebbe inizio, ma ciò che raccoglievano i loro retini erano solo alghe.

- Non è possibile! Signore, un’altra prova, grazie! – urlò il biondo.

- Anche per me! –

I due si lanciarono un’occhiata elettrica, per poi riparti col loro retino.

- Qualcuno mi spari…- bofonchiò Sasuke con una mano sulla fronte, mentre Lee rideva come un matto assieme a Kin e Tenten.

- Certo che il tuo ragazzo è proprio un matto…- obiettò Neji, parlando alla cugina.

Le guance di Hinata si tinsero di rosso dalla vergogna. Naruto stava attirando l’attenzione di tutti i passanti.

- PRESO! – urlò il biondo, ma subito si sentì un tonfo nell’acqua e si vide il pesce rosso nuotare liberamente come prima – Ma guarda sto piccolo bastardo…- si incavolò Naruto tornando a rincorrere il pesce.

Kiba si piegò in due dalle risate, gettando ormai la spugna. Preferiva di gran lunga guardare il suo amico litigare col pesciolino pimpante, piuttosto che stargli dietro anche lui col retino.

La sfida la vinse…il pesce, seguito da Sasuke che provò solo per piacere di Sakura e vinse un bel pesciolino rosso.

- Odio questi stupidi giochi…- brontolava Naruto, tirandosi in giro per la strada la povera Hinata.

- N-naruto, calmati…-

- Odio queste feste! –

- Ehi, Naruto…perché non provi coi cerchi? – propose comprensiva Sakura.

- Uhm? -

- Laggiù…- disse la rosa indicando il chiosco del tiro dei cerchi.

- Tanto peggio di così…tentar non nuoce…- bofonchiò il biondo.

Raggiunsero la bancarella e tentarono la sorte Naruto, Neji, Lee e Kiba.

- Ok…proviamo…- Naruto tirò il primo cerchio, in direzione del cono posto sotto un coniglietto rosa. Ma non lo centrò. Riprovò, ma ancora niente. Si ritrovò con un solo cerchio e decise che quello lo avrebbe tirato a caso. Bingo!

- Evvai! – esultò.

- Bravo, Naruto! – lo abbracciò Hinata.

Il biondino si grattò la testa sorridente, porgendo poi il piccolo riccio di peluche appena vinto a Hinata.

- Questo è perfetto per il mio scricciolo…- rise il biondino notando la coincidenza delll’aver tirato a caso ed aver vinto proprio un riccio [ Hinata le ricordava un piccolo riccio, ecco il perché di scricciolo, ricordate? NdA]

Anche gli altri non mancarono il bersaglio.

Lee vinse il famoso coniglio che porse con piacere a Kin, Neji un piccolo panda che regalò alla sua Tenten, mentre Kiba vinse ben due volte di fila, un drago cinese e uno specchietto simile a quello delle geishe che consegnò a Ino.

I ragazzi continuarono a passare di gioco in gioco, vincendo, ma anche perdendo.

Per l’invidia di tutti, al resoconto della serata, Shikamaru era ricoperto, nel vero senso della parola, di peluche e premi. Non avevo perso una partita in nessun gioco.

Lee aveva addirittura vinto un piccolo uccellino e Naruto, alla fine, era riuscito a pescare almeno un pesce rosso.

- Ragazzi, manca mezz’ora alla mezzanotte…- esordì Tenten.

- E’ vero! Meglio andare in collina a recuperare i posti sul prato per veder i fuochi…- propose Neji.

- Andiamo…- aprì la fila Kiba, a mano di Ino.

Insieme giunsero sulla collina del paese.

Il prato si estendeva per numerosi metri e già numerose coppie e famiglie avevano steso il loro telo su cui potersi sdraiare ed osservare il panorama e i furti fuochi d’artificio.

I ragazzi recuperarono dei teli da un venditore lì vicino e stesero i loro in un’area ancora libera del prato, fortunatamente da cui potevano godere di un’ottima visuale.

- Che meraviglia…- disse Ino, respirando l’aria di neve a pieni polmoni.

- Già…- annuì Sakura, seduta con Sasuke su un altro telo, posto accanto a quello di Kiba e dell’amica.

- Ehi, ci sono tantissime stelle! – esordì felice Naruto, sdraiandosi sull’asciugamano e tirando giù, accanto a lui, per una manica, anche Hinata, la quale si accoccolò sul suo petto.

Lee e Kin si era sdraiati pure loro e lo stesso lo fecero Sasuke e Sakura.

Tenten e Temari sedeva tra le gambe dei loro uomini, mentre Ino ospitava il suo ragazzo tra le sue gambe, accarezzandoli la nuca castana con premurosità.

Hinata stringeva felice il suo Naruto. Osservando il cielo stellato, si ritrovò a pensare a quante cose erano successe da quando aveva messo piede all’Ichkaru.

Non si aspettava di certo che nel giro di una settimana, si sarebbe fatta così tanti amici e addirittura il ragazzo.

In quei mesi si sentiva profondamente cambiata e del tutto in positivo.

Grazie a Sakura e a Ino, si era integrata perfettamente fin da subito nel gruppo.

Con l’aiuto di Temari, era riuscita a tirar fuori la grinta necessaria per dare una bella lezione a quel Pain e a confessare i suoi sentimenti a Naruto.

Nutriva un grande affetto anche nei confronti di Tenten e Kin, per non parlare dei ragazzi, in particolare Kiba e Lee che le rasserenava ogni giorno con le loro battute.

E poi...c’era lui. Naruto. Il suo amore. Il suo ragazzo. La sua vita.

Grazie a lui, lei stava finalmente vivendo la sua vita, per la prima volta in vita sua. L’amore l’aveva cambiata, l’aveva fatta rinascere. Ora sapeva che qualsiasi cosa sarebbe successa, lui ci sarebbe stato per lei.

Finalmente la piccola e innocente Hinata era morta, ed era nata una Hinata tutta diversa, più forte, più grintosa, più felice.

Adesso viveva ogni giorno col sorriso, senza piagnucolarsi addosso com’era solita fare un tempo e senza darsi della fallita e della sciocca.

Ora lei non era più “Hinata la figlia di Hiashi”, lei era Hinata Hyuga, la fidanzata di Naruto Uzumaki, migliore amica di Sakura e parte della Lazy Generation.

- Dieci….Nove…Otto…-

Il conto alla rovescia era partito.

- Sette….Sei…Cinque…Quattro…-

Il prato si era riempito di gente e i volti di tutti erano rivolti al cielo, in attesa dello scoppio dei fuochi.

- Tre…Due…Uno…-

 

AKEMESHITE OMEDETOU GOZAIMASU!

[Buon anno a tutti]

 

***

 

- Buon anno biscottino mio…-

- Buon anno crostatina mia…-

Un bacio. Il primo del 1990 per loro e di certo non l’ultimo.

 

***

 

- Amore auguri!!!!!Kiba si girò verso il viso di Ino, mettendosi con dolcezza sopra di lei -Ti amo…-

- Kiba…sei il mio amore grande grande! Felice anno nuovo! Rispose, prima di prenderli il viso tra le mani e baciarlo con passione.

 

***

-Bè…devo dire che il 1990 non poteva iniziarmi meglio…- sorrise Neji.

- Devo dire che…hai proprio ragione! – rise Tenten, gettandosi sulle labbra del suo primo amore.

 

***

 

- Shika…questo è il nostro terzo capodanno insieme…Non ti spaventa questo? - domandò Temari voltandosi per guardare il suo ragazzo negli occhi

- Di che cosa dovrei aver paura? – le domandò lui

- …che ci potremmo lasciare quest’anno…- rispose lei con la voce roca.

- No, non mi fa paura... - le disse sicuro.

- Come fai a esserne certo? In anno potrebbero succedere tante cose…- disse lei preoccupata.

- Tem, mi conosci…Sai bene che non sono un tipo da “certezze!, ma negli ultimi anni ho coltivato una sola certezza…-

-…-

- La certezza che amo la ragazza che sta di fronte a me più di me stesso, più dello shoji e della pennichella del dopopranzo. Ti amo Tem…Ti amo…e anche se si dice che nulla è per sempre, me ne frego dei proverbi e ti dico che io ti amerò per sempre Temari…per sempre…-

Lei, commossa, lo abbracciò. E quell’abbraccio le sembrò quasi nuovo, come se lo stesse abbracciando per la prima volta.

- Allora…Ti amerò per sempre anch’io, Shikamaru…-

Un bacio nuovo, anche quello, per inaugurare il loro terzo anno insieme.

 

***

- Akemeshite omedeteou gozaimasu, Hinata…-

- Akemeshite omedeteou gozaimasu, Naruto…-

- Quest’anno sono sicuro che sarà diverso dall’anno scorso…perché questo 1990 starò con te. Adesso che ci sei tu nella mia vita, io non ho più paura né del passato né del futuro…fin che ci sarà il mio scricciolo, io sarò felice. ! –

- Naruto…Tu mi hai sempre fatto regali bellissimi e sei sempre stato tu il più dolce dei due…Ma, stasera, quest’anno…Voglio darti questa…L-l’ho scritta io e…e…e spero che queste poche righe, insomma…riescano ad esprimere tutto quello che sei per me, e cioè tutto…Sei tutto per me…- Hinata estrasse dal suo obi un pezzetto di carta rosa, porgendolo in mano al biondino.

 

Quand’ero piccola, nessuno mi ha mai raccontato la favola del principe azzurro, quindi sono cresciuta immaginandomi semplicemente un ragazzo ideale, creato da me. Per tutti questi anni, prima di arrivare in collegio, ho sperato di trovare un ragazzo che sapesse farmi ridere con battute semplici ma originali, farmi piangere per poi consolarmi con un tenero abbraccio e che sapesse farmi arrossire per poi baciarmi appassionatamente.. Adesso, posso dire che l'ho trovato e posso finalmente ammettere che la mia vita è meravigliosamente completa.....ora che ho trovate te, Naruto…. Ti amo semplicemente…

Il tuo scricciolo.

 

Naruto posò il foglio per terra. Guardò con occhi gonfi dalle lacrime Hinata e l’abbraccio come mai aveva fatto in nove mesi.

Non la baciò non l’accarezzò. Un abbraccio, un semplice abbraccio che in quel momento sostituiva tutte le parole, le più dolci e complicate, che avrebbe voluto saperle dire per spiegare quanto quelle righe tremolanti lo avessero reso felice, come mai lo ero stato.

Sulla sua spalla magra pianse lacrime di gioia e in sussurrò riuscì finalmente a sommare tutta la sua emozione: - Sei la più bella cosa che mi sia mai capitata…Grazie di avere scelto…me…-

E questa volta la baciò. E lei, gli rispose in quel bacio, tanto dolce da fare invidia a un’ape, tanto tenero da fare invidia a un piccolo riccio.

 

***The End***

 

, non vi auguro Buon anno ma BUONE VACANZE A TUTTI!!!!!!!!!!

A risentirci a Settembre con altre storie…in attesa dell’ispirazione estiva!

^­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­____________^

Grazie di cuore a tutti quelli che hanno seguito questa piccola vicenda…

GRAZIE A TUTTI VOI !!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Un bacione!

Vostra………Saju*!!!!!!!!!!!!!!!!

  
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