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Autore: _Terry_Dreamer_    30/04/2014    2 recensioni
Chick (questo era il soprannome che la mamma gli aveva dato a causa dei suoi capelli castano chiaro e i suoi occhi azzurri) era vivace e testardo, coraggioso, giocherellone e sensibile, ma la cosa che la madre preferiva del suo carattere era il suo animo da coccolone.
A Luca ora manca quel bambino che era sempre stato.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando si vegliò il viso era secco, così come la gola e entrambi bruciavano. Era buoio nella stanza. Si trovava su una sedia, con i polsi e le caviglie legate ad essa. Le corde che lo tenevano stretto gli graffiavano la pelle. Provò a ricordare cosa gli fosse successo. 
L' uomo con la cicatrice gli aveva tirato due pugni in faccia e uno nello stomaco. Era svenuto e probabilmente per farlo dormire gli avevano fatto respirare qualcosa di tossico.
Una luce abbagliante gli fece chiudere gli occhi. "Ahahah eccoti Luca, ti stavo aspettando...dormito bene?" Aveva detto un uomo dalla voce rauca, probabilmente per il fumo e l' alcool. Luca aprì gli occhi...*CAZZO*. Era lui. Si. Giacomo D' Ippolito. Quello stronzo. Durante il periodo in cui viveva in strada e aveva iniziato a rubare, un suo conoscente del clan, aveva stretto amicizia con quel' uomo. Giacomo aveva poi invitato entrambi a bere ed era riuscito ad incastrarli in un giro mafioso. Poi Luca era riuscito a scappare, facendo andare in prigione alcuni dei suoi uomini. Allora l' uomo, per vendicarsi, aveva mandato dei suoi uomini a picchiarlo quella sera stessa che fu raccolto per strada da un uomo e portato in una casa famiglia.
Ma quella non era l' ultima vendetta. D' Ippolito, o Frank per gli amici (nessuno sapeva come mai si facesse chiamare così), aveva deciso che quella vendetta non era stata sufficiente.

Luca non rispose alle parole di Frank. "Giovanotto! Ma guarda come sei cresciuto! 
Sei migliorato nel fare a pugni vedo, hai rotto il naso ad Andrea!". Aggiunse l' uomo, il quale, non ricevendo nessuna risposta gli si avvicinò. "Che c'è che non va? Pensavi di esserti sbarazzato di me? Dai! Un mafioso professionista come me non si lascia scappar via nessuno!"..."o forse...Paolo?". Disse l' uomo facendo un cenno con la mano ad un uomo sulla trentina. "Si Frank?" rispose questo. "Porta una bottiglia d' acqua al giovanotto...e anche uno straccio.". 
"Dlin-Dlin" un suono, forse una suoneria, emesse da un cellulare appoggiato poco distante da Luca su una scrivania. Luca riconobbe la suoneria, era quella del suo cellulare."Frank?". Giacomo accennò un cenno con il viso e disse "Un messaggio giovanotto, chi ti scrive?". "Viola" rispose il signore che teneva in mano il cellulare. Frank gli si avvicinò e lesse il messaggio, poi, dopo qualche secondo disse "Ma è la tua ragazza! Ti sta aspettando!". Luca non rispose. 
L' uomo che Frank aveva mandato a prendere una bottiglietta d' acqua rientrò. 
Giacomo allora prese la bottiglia e uno straccetto e si avvicinò a Luca. Bagnò il pezzo di stoffa e glielo passò sul viso. Luca ritrasse la faccia. "Hey Luca sto solo cercando di pulirti la faccia dal sangue secco" disse allora Frank. 
"Non toccarmi bastardo". La sua voce era sottile e rauca e la sua gola bruciò ancora di più. "Vabbè, come vuoi, slegatelo". Gli uomini prendendo l' ordine di Frank, slegarono il ragazzo il quale rimase seduto sulla sedia. "Alzati!" gli ordinò Giacomo.
Quando si alzò dalla porta entrò un altro ragazzo. Jens strappati e una maglietta nera gli coprivano il corpo. Aveva capelli neri che cadevano in avanti. Quando anche lui si avvicinò alla scrivania dove si trovavano Frank e Luca, quest' ultimo poté osservarlo meglio. Aveva degli occhi color ghiaccio troppo spenti. I loro sguardo si incrociarono. Gli occhi di Luca erano si impauriti, ma pronti ad agire e arrabiati. Quelli di Mirko, così si chiamava l' altro ragazzo, erano sofferenti e tristi.
"Okay ragazzi, questo è il piano" disse Frank aprendo un foglio con la mappa di un edificio sul tavolo. "Lavorerete insieme. Questa è la Banca Popolare di Milano. Il piano è semplice, due miei uomini danneggeranno le porte d' entrata, così che voi potiate entrare con delle pistole senza essere beccati. Una volta entrati Paolo, un altro mio uomo, che è un dipendente bancario, bloccherà le telecamere. 
A questo punto entrerete in azione. Dovete riuscire a prende più soldi possibili e in fretta, poi uscirete dal retro, dove ci sarà una macchina, caricate i soldi e poi saliteci". Frank spiegò il piano indicando tutti i passaggi sulla mappa. Ci fu un attimo di silenzio. "Quanti cazzo di uomini lavorano per te?" chiese Mirko. "Ahahahah...chiaro il piano?". "Se non faremo quello che dirai?" chiese Luca. "Semplice, morirete". "Chi ci dice che non ci ucciderai lo stesso?". "Ahahah, questo lo decido solo io in base a come vi comporterete! Mettiamola così Luca, se non lo farai la tua fantastica ragazza morirà davanti ai tuoi occhi. A, parlatene con qualcuno e farete una brutta fine.". "Tu non farai del amale a Viola" gli rispose Luca. "Non se eseguirai i miei ordini". Luca cercò di colpirlo, ma lo stesso uomo con la cicatrice che questa volta si trovava dietro di lui e aveva in mano una mazza gliela tirò sulla schiena. A quel punto il ragazzo cadde a terra. Frank gli si avvicinò "non mi sfidare ragazzino".
  
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