Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Tin91    22/07/2008    3 recensioni
"Se n’è andato Bella, è andato via per sempre e non tornerà!Non tornerà, possibile che non te ne renda conto?”disse alzando il tono, arrabbiato…deluso. Deluso dal fatto che fossi tanto stupida da continuare ancora ad illudermi." La mia versione di New Moon:) E' la prima fan fic che scrivo in assoluto, perciò siate buoni:P
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
doc19

Salve a tutti!Vi avviso che in questo capitolo ci sarà un bel colpo di scena....spero vi piaccia;)
A malincuore, vi dico che questo è il penultimo cappy....la storia sta per volgere al termine, con mio grande dispiacere:(
Che altro dire?Aah, si: commenti?:P

Un altro mese. E poi un altro ancora. Eppure non riuscivo a dimenticare quello che era accaduto. Mi ero già da tempo rassegnata al fatto che avrei dovuto imparare a convivere con i miei dolorosi ricordi. Ero affacciata alla finestra della mia camera, a Forks. Fuori pioveva, tanto per cambiare. Il cielo era plumbeo, coperto da soffici nuvoloni. Lì il grigio era il colore del cielo, non ne ricordavo più il tipico azzurro terso. Da molto non godevo dei tiepidi raggi del sole. La pioggia scendeva incessante, e il cielo piangeva. Piangeva per me, piangeva per Jacob. Perché io da allora non avevo più versato una sola lacrima. Non ne ero capace. Così come mi dimenticai come si facesse a sorridere. Dal giorno in cui furono celebrati i funerali di Jacob, non avevo osato metter piede a La Push. Non avevo avuto più notizie di Billy, né di Sam, né degli altri licantropi. Era come se si fossero chiusi in se stessi, come se facessero parte di un mondo tutto loro. Un mondo di dolore. L’ultima volta che li vidi, mi avevano ignorata, fingevano che io non esistessi. Troppo sconvolti per giudicarmi, e decidere se addossarmi o meno la colpa della scomparsa di Jake. Speravo nel loro perdono, sebbene sapessi che non lo meritavo affatto. Loro erano gli unici che mettemmo al corrente di come erano andate davvero le cose. Per la gente comune, Jacob era morto in un terribile incidente mentre tornavamo a Forks la sera di Natale, progettato alla perfezione dai membri della famiglia Cullen. Nessuno sarebbe mai venuto a conoscenza della verità dei fatti. E Charlie non avrebbe mai compreso perché io mi sentissi così tremendamente colpevole.

Quel giorno però, quello stesso giorno in cui io ero comodamente appoggiata al davanzale della mia finestra ad osservare l’impeto violento della pioggia, qualcosa era cambiato.

“Posso?” mi domandò Alice, comparsa sulla soglia della porta. Mi voltai accennandole col capo il permesso di entrare. Lei si sedette sul letto, battendo con la mano il posto accanto a lei, invitandomi dunque ad accomodarmi a mia volta. Io obbedii. Alice mi prese una mano nelle sue, fredde. Poi mi sorrise teneramente. Lessi nei suoi occhi, i quali, notai come se fosse la prima volta, erano così simili a quelli di Edward, che conosceva già il mio segreto. Con la sua, accompagnò la mia mano sul mio ventre ancora piatto.

“Quando lo dirai ad Edward?” mi chiese.

“Alice, io…. ho paura che non capirà…. Non voglio perderlo di nuovo…” il mio sguardo s’incupì all’istante a quel pensiero.

“Bella, ma cosa dici? Certo che capirà, lo sai meglio di me. E poi non puoi tenerlo nascosto in eterno…”

“Si, questo lo so…” dissi, esitante.

“ Se vorrai, ci sarò io al tuo fianco….” Mi propose lei.

“No, Alice. Devo dirglielo da sola.”

“ Come vuoi tesoro.” Mi abbracciò stringendomi contro il suo esile corpicino. E’ ancora difficile pensare quanta forza nasconda una ragazzetta così minuta.

“Alice, per caso…. Hai…hai visto qualcosa? Del futuro, intendo.” Chiesi tentennante.

Lei mi sorrise raggiante sciogliendomi dal suo abbraccio, le mie mani nelle sue.

“Dunque….sarà un bel maschietto, robusto e forte….”

“Proprio come suo padre….” Sussurrai appena quelle parole, ma sapevo che Alice mi aveva sentito. Per la prima volta dopo tanto, sorrisi. Guardavo altrove, persa in concezioni tutte mie, ero di nuovo immersa nel piccolo mondo della mia mente.

“ E, cosa più importante, sarà….umano. Lo so perché riesco a vedere il suo futuro.” Alice mi destò dai miei pensieri. Non appena pronunciò quelle parole, mi ricordai della sua incapacità di vedere i licantropi.

“Bene, questo renderà indubbiamente le cose più facili..”

“Già.” Si limitò a dire. Poi assunse la tipica posizione dall’erta tendendo le orecchie. La guardai interrogativa.

“Sta arrivando. E’ meglio che vada. Buona fortuna, Bella…” mi disse baciandomi sulla guancia “Anche se so che andrà tutto per il meglio” e mi fece l’occhiolino. Infine scomparì dietro la porta prima che io potessi salutarla.

   La casa era deserta, Charlie era la lavoro. Saremmo rimasti soli, io e lui. In quei brevi istanti, cercai di trovare le parole giuste da dirgli, ma fu tutto inutile. Avrei improvvisato, Avrei lasciato che fosse stato il cuore a guidarmi. Mi lasciai cullare dallo scroscio della pioggia e dall’ululato del vento che, con la sua forza, faceva urtare i rami dell’albero contro la mia finestra. Fin quando lui non bussò. Scesi al piano di sotto per aprirgli la porta e, quando me lo ritrovai davanti, trattenni il respiro come ero solita fare, non essendomi ancora abituata alla sua inumana bellezza. Edward mi sorrise come solo lui sapeva fare e si chinò per baciarmi castamente sulle labbra.

“Ciao” lo salutai. La mia voce suonò spenta, e lui se ne accorse.

“Cos’hai? Non ti senti bene, forse?” mi domandò, apprensivo.

“Edward, devo parlarti. E’ importante.”

Lui mi guardò, curioso, cercando negli occhi una risposta, un chiarimento. Poco dopo incrociò la braccia al petto, del tutto ignaro di quello che stavo per dirgli.

“Sono qui Bella, ti ascolto.”

Bene. Era arrivato il momento. Mi mordevo nervosamente il labbro inferiore mentre decidevo che avrei affrontato l’argomento senza tanti preamboli. Non sarei andata per le lunghe. Presi un respiro profondo.

“Edward….sono incinta.”Dopo aver pronunciato quelle tre, semplici parole, esaminai il suo volto per capirne la reazione: era impassibile. Non si mosse dalla sua posizione per una buona manciata di secondi. Credevo di averlo fatto secco. Morto sul colpo. Poi però riflettei sul fatto che i vampiri non possono essere vittime di infarti o cose simili.

“E-Edward?” lo chiamai, incerta. Non mi rispondeva. Mi schiarii la voce, pronta a proseguire nel mio discorso.

“Il…il bambino è…di Jacob, ma questo penso che tu possa averlo immaginato. E sappi che io ho tutte le intenzioni di tenerlo. La scelta sta a te: o lo crescerai insieme a me, oppure sarò costretta a farlo da sola….”

Con mia grande sorpresa, Edward scoppiò a ridere. Si, si stava proprio divertendo, anche se non capii il perché. Cosa c’era di tanto divertente? Lo osservai, incredula.

“Mia pazza, sciocca, umana…” disse ancora con il sorriso sulle labbra. Mosse alcuni passi verso di me, fino a che non mi ritrovai incatenata al suo sguardo. Poggiò la fronte contro la mia.

“ Bella, Bella…” scosse la testa. “ Ormai dovresti sapere che la mia vita sei tu…tu e questo bambino.” Pose la mano sulla mia pancia, accarezzandola. “Pensi davvero che io ti avrei costretta a rinunciarci? So quanto Jacob sia stato importante per te, ed io, da parte mia, gli sarò grato in eterno, per aver colmato i vuoti che io ho lasciato in te dopo essermene andato e per aver rischiato la sua vita per salvarti. E’ grazie a lui, grazie al suo sacrificio che ora sei qui con me. Ed io sarò fiero di crescere il vostro bambino come se fosse il mio. Non ti lascerò mai, mia Bella.”Con quelle poche parole pronunciate a fior di labbra fu in grado di sciogliermi il cuore. Cominciai a piangere come una stupida.

“Che fai ora, piangi?” mi asciugò le lacrime una ad una baciandomi teneramente le guance. Io lo abbracciai aggrappandomi alle sue spalle, facendo scorrere le dita fra i suoi capelli.

“Grazie, grazie, grazie…” gli mormoravo all’orecchio.

 Lui rise. “Non ti avrei mai privato la gioia di diventare madre…. Era una delle cose che desideravo di più per te….”

Mi asciugai gli ultimi residui di lacrime col dorso della mano sciogliendomi dal suo abbraccio. Poi mi ricordai della trasformazione. Edward me lo aveva promesso, anche se era piuttosto restio a “dannarmi per l’eternità”, come diceva lui.

“Credo che dovremmo aspettare un po’ prima di…trasformarti…. Questo bambino è proprio una benedizione: potrai trascorrere un altro intero anno da umana….” Disse all’improvviso come se mi avesse letto ne pensiero.

“guarda che la gravidanza in media dura nove mesi…mi stupisce che tu non sappia una cosa così elementare, laureato per ben due volte in medicina poi!”mi battei una mano sulla fronte schernendolo.

“Certo che lo so….ma dimentichi i nostri accordi, mia cara: il matrimonio….dovremmo aspettare la nascita del bambino…”

“E perché mai? Possiamo sposarci anche subito…”

“Da quando sei così favorevole al matrimonio? E poi è meglio di no, non vorrei strapazzarti troppo, nelle tue condizioni….” Mi rispose semplicemente.

“Io invece credo che tu voglia solo prendere tempo….ormai ti conosco troppo bene….” Mi avvicinai di nuovo a lui cingendogli la vita con le braccia.

Lui sbuffò. “ E’ l’ultima richiesta che ti faccio…. Prima avrai il bambino, poi ci sposeremo e, più in là ti..trasformerò..” fece una smorfia nel pronunciare l’ultima parola.

“E va bene…” acconsentii alla fine, esasperata. Lui sorrise raggiante e poi mi abbracciò di nuovo. Dopo tanto, ero di nuovo felice. Sapevo che non avrei mai dimenticato il mio Jacob, il suo ricordo sarebbe rimasto per sempre in me…però non l’avevo perso del tutto: lo avrei ritrovato negli occhi del mio bambino. Ed è con questo pensiero che riuscii a farmi forza.

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai
felice milioni di scrittori.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Tin91