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Autore: Omega chan    30/04/2014    2 recensioni
Ciao a tutti ^^ a me piace molto il genere giallo, quindi volevo scrivere una storia così
(dal testo)
(POV Nagumo)
Sono a casa con Masaki, stiamo facendo una torta. In genere io sono negato in queste cose, ma ultimamente sto migliorando.
-Nagumo, manca il burro!- mi dice Masaki
-Scusa, sono sempre distratto! Ora vado a chiederlo al signor Nakano-
Scendo le scale, arrivo al terzo piano e busso alla porta, che con mia grande sorpresa, è aperta.
Genere: Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~(Pov Suzuno)
La luce che filtra dalla finestra mi fa aprire gli occhi di scatto. Guardo Nagumo, alla mia destra, che dorme ancora.
Senza fare rumore, mi alzo e vado a farmi una doccia. Mi tolgo i vestiti, e mi guardo allo specchio con occhio critico: i miei addominali si vedono appena, e la mia pancia è piatta, senza un filo di grasso.
-Faccio davvero schifo.
Dico a me stesso, osservando l’immagine riflessa nello specchio. Decido di non pensarci troppo, e mi infilo sotto la doccia. Appena esco, vado in camera per cambiarmi, e appena sono pronto Nagumo si sveglia.
-Giorno Suzu-chan…
-Giorno
Dico piano. Una volta che anche il Tulipano è vestito, andiamo a controllare Ai e Afuro. Appena apro la porta, mi viene da sorridere: I due sono abbracciati, e dormono nello stesso letto.
-Nagumo…Guardali…
-Ihihi Quei due stanno bene insieme…
I due si svegliano all’improvviso, e Ai si stiracchia, con fare addormentato:
-Dove si va oggi Suzuno?
Mi chiede tra uno sbadiglio e l’altro Afuro. Sciogliendosi i capelli biondi.
-Si va a Genova, al famoso acquario di Genova!
Afuro piega la testa da un lato, e mi fissa interrogativo.
-Non conosci l’acquario di Genova?
Chiedo, fissandolo con compassione: Anche io che sono cresciuto in un mondo chiuso e pieno di privazioni lo conosco. Sto per aprire bocca, ma Ai mi precede:
-L’acquario di Genova, è un posto bellissimo! Pieno di vasche, pesci , e altri animali acquatici!
Dall’emozione, si mette in piedi sul letto, e alza le braccia verso l’alto. Noi la fissiamo ridendo, e lei diventa rossa. Scende dal letto, e si attacca al braccio di Afuro:
-Avete passato una bella notte assieme?
Chiede Nagumo, con un sorrisetto pervertito sul volto. Io gli do una gomitata sul fianco. A volte-ovvero sempre- Nagumo parla a sproposito, ed è meglio fermalo prima che sia troppo tardi.
-Cosa c’è?!
Mi chiede. Io tossicchio nervoso, per provare almeno a fargli notare, la frase inopportuna che ha appena detto:
-Io e Ai? Ora siamo fidanzati
Dice Afuro, guardando prima noi, e poi la piccola Ai, che sorride innocentemente. Io e Nagumo ci guardiamo un po’straniti. Chi avrebbe detto che tra i due sarebbe scoppiata la scintilla in una sola notte?
-Il prossimo viaggio sarà a Parigi!
Annuncia Nagumo, con fare solenne. Io gli metto una mano sulla spalla, e con poche parole smorzo il suo entusiasmo:
-Calmo, i soldi non piovono dal cielo.
Lui abbassa la testa, sconsolato. So che vorrebbe andare anche per festeggiare il nostro fidanzamento, ma siamo sempre agenti della polizia, non abbiamo molto tempo libero. Finalmente ci decidiamo a scendere, prendiamo le valige, e andiamo sul treno, che ci porterà direttamente a Genova. Il capo ci ha prenotato una camera tutta per noi, quindi possiamo stare tranquilli. Sono tre ore di viaggio interminabili. Nagumo si mette a dormire, io leggo un libro, e i due piccioncini si mettono in disparte, e iniziano a fare discorsi da far venire il diabete.
-Torta alla crema, ti amo…
-Anche io bignè al cioccolato…
Nagumo si sveglia di colpo, io lascio cadere il mio libro sulle ginocchia, e osservo i due che si baciano teneramente:
-Staremo sempre assieme, vero capelli morbidi?
-Ovvio capelli profumati…
Nagumo inizia a riprenderli con il telefono, per poi spedire il video a tutti i suoi contatti. Poco dopo il treno si ferma, e noi scendiamo. Tramite il taxi, arriviamo in un hotel, poggiamo le valige in camera, e ci dirigiamo verso l’acquario, che dista soli trecento metri dall’hotel dove soggiorniamo. Appena arriviamo, consegno i biglietti, ed entriamo. Nelle prime vasche, troviamo le meduse. Afuro si mette vicino alla vasca, e osserva meravigliato:
-Wow! Non avevo mai visto meduse così piccole!
In effetti, quelle che ci sono nei nostri mari, sono ben più grandi, alcune raggiungono anche i tre metri.  Nel corridoio successivo,  troviamo due vasche enormi, a destra e a sinistra. Ci sono specialmente pesci tropicali di tutte le dimensioni e di tutti i colori.
-Wow! Sono bellissimi!
Afuro è il più emozionato di tutti, e grazie a lui, ci becchiamo qualche occhiata confusa dei turisti. Dopo dieci minuti, Nagumo si scoccia, prende per il colletto della maglietta Afuro e lo porta fuori, conducendolo fino al corridoio successivo:
-Ascolta. Non hai 12 anni, ne hai 22! Comportati come tale! Non mettermi in imbarazzo!
Afuro sbuffa, e rotea gli occhi. Nel mentre, una piccola folla si è riunita intorno a loro due:
-Ma quelli sono Nagumo Haruya e Afuro Terumi!
Dice un bambino poco prima di venire verso di noi con carta e penna.
-E lì c’è Suzuno Fuusuke!
Una grande folla, composta specialmente da ragazze, viene verso me, chiedendomi autografi, foto, e strette di mano. Riusciamo a liberarci dalla folla solo dopo quaranta minuti.  Non pensavo che fossimo celebri anche in Italia.
-Veloci, passiamo alla vasca successiva!
Dice Afuro, dopo essersi ripreso dall’attacco delle sue fans. Proseguiamo lungo i vari corridoi, e vediamo pesci di tutti i generi. Nella vasca delle razze, per poco Ai non cadeva dentro la vasca. Si era sporta troppo per vedere meglio, e se non fosse stato per Nagumo, ora sarebbe fradicia. Subito dopo, siamo andati nella vasca delle tartarughe giganti. Ora ci manca solo l’ultima vasca: quella dei delfini. Usciamo fuori dall’edificio, e arriviamo in una specie di cortile con una vasca gigante all’aperto. Io, Nagumo, Ai e Afuro, ci sistemiamo sulle prime file, in attesa dello spettacolo. Pochi minuti dopo, tre delfini escono dall’acqua, spruzzando acqua da tutte le parti. I delfini iniziano a giocare con le allevatrici, passando tra i cerchi e facendo capriole. Alla fine dello spettacolo, noi delle prime file siamo fradici, ma comunque divertiti. Al nostro rientro in hotel, viene servita la cena. Mentre mangiamo, mi arriva un messaggio da una persona inaspettata.
-Chi è?
Mi chiede Nagumo.
-Il capo…il messaggio dice “spero che vi stiate divertendo, quando tornate, dovrete faticare molto, ma non vi dico nulla”
Noi quattro ci guardiamo straniti. Ma decidiamo di non pensarci più di tanto, sono gli ultimi giorni che passiamo qui in Italia, dobbiamo divertirci senza pensare al lavoro.
-Domani dove si va Suzuno-san?
Mi chiede Ai, avvicinandosi leggermente.
-Domani si va a Napoli, per proseguire con Roma e infine la Sardegna!
-Faremo il bagno in Sardegna?
-Se fa caldo si.
-Si!
Ai balza in piedi dalla gioia, attirando l’attenzione di tutti. Allora, si rimette seduta, arrossendo lievemente. Dopo la cena, ci ritiriamo in camera.
-Suzuno…sei ancora sveglio?
-Si…
-Certo…che ne abbiamo passate tante assieme…
-Già…
-Siamo cresciuti assieme, abbiamo giocato a calcio assieme e ora lavoriamo addirittura insieme, chi l’avrebbe mai detto…
Sorrido leggermente, guardo per un po’di tempo il soffitto, fino a che Nagumo non mi circonda con un braccio.
-Suzu-chan, ho caldo…
-Scopriti.
Dico spostando con delicatezza il suo braccio dal mio petto. Solo quando lo vedo che si sfila la maglietta, e poi i pantaloncini, mi rendo conto dell’errore madornale appena commesso. Lancia i vestiti fuori dal letto, e si sdraia, con addosso solo i boxer. Poi si gira di lato, e mi abbraccia. Io mi irrigidisco al minimo contatto, e lui fa una risatina:
-Giusto, hai avuto un’ottima idea…
-Nagumo…staccati, mi crei imbarazzo…
Dico, arrossendo sempre di più, specialmente quando inizia a baciarmi nel collo.
-Nagumo, smettila! Risparmia le energie per domani!
-Perché domani che facciamo?
-Si scala il Vesuvio, c’è tutto il percorso turistico.
-Ma io avevo voglia di divertirmi sta notte…
-Hai bevuto troppo a cena…
Detto questo, mi rigiro dalla parte opposta, dandogli le spalle. Dopo pochi minuti, mi lascio andare alla stanchezza e i miei occhi si chiudono. Il giorno dopo, vengo svegliato dai raggi del sole che filtrano nella stanza. Apro gli occhi, e vedo Nagumo davanti a me, che mi fissa:
-Sai che sei incredibilmente sexy quando dormi?
Imbarazzato, lo spingo via. Mi alzo dal letto e mi metto le ciabatte. Ai e Afuro sono già in piedi, e stanno facendo colazione.
-Ben svegliati!
Mi dice Ai sorridendo. I suoi capelli viola sono raccolti in uno chignon alto, e alcuni ciuffi spuntano fuori.
-Stai benissimo con quella pettinatura!
Dice Nagumo indicandole i capelli. Lei si porta una mano sui capelli, e li tocca nervosa:
-Sicuro? A me non piacciono molto per uscire…
Afuro le mette un braccio dietro al collo, e le da un bacio delicato sulla guancia:
-Stai bene con qualunque pettinatura
Ai arrossisce, e ricambia il bacio. Poi con un gesto teatrale, si scioglie la crocchia, e lascia i capelli sciolti. Dopo aver bevuto una tazza gigante di caffè, saliamo nel taxi che ci porterà alla stazione del treno. In taxi, Nagumo mi volge uno sguardo seccato:
-Certo che il capo è tirchio, poteva anche pagarci tutti gli aerei…
Mi dispiace dirlo, ma per una volta sono d’accordo con lui. Se andassimo in aereo, sprecheremo meno tempo, invece, dobbiamo andare in treno, annoiandoci a morte. Poi non capisco il ragionamento del capo. Roma è più a nord di Napoli, potevamo andare prima a Roma e il giorno dopo a Napoli. Ma i biglietti sono ormai fatti. Questo viaggio, dura molto di più degli altri, per tutto il viaggio, leggo il mio amato libro, concentrandomi e isolandomi dal mondo.  Nagumo legge il giornale e Ai e Afuro guardano il panorama fuori dal finestrino. Dentro la cabina privata, c’è un silenzio tombale, che viene rotto da Nagumo:
-Sembriamo una bella famigliola felice…
Io mi giro verso di lui, e lo guardo divertito:
-Cosa vorresti dire?
-Io il papà, Afuro e Ai i due bambini e tu la mamma…
-Mi stai paragonando ad una femmina?
Chiedo con la mia solita calma glaciale. Nagumo sorride, e io gli tiro il libro in testa.
-Come siamo permalosi…
Mi dice con voce divertita.
-Idiota.
-Ma tu mi ami lo stesso?
Sorrido, e abbasso nuovamente lo sguardo tra le pagine del mio libro. Dopo alcune ore, il treno si ferma, e tutti i passeggeri scendono. Con un gesto rapido, mi tolgo la felpa, e la lego in vita. Nagumo fa lo stesso, mentre Afuro e Ai rimangono così come sono. Arriviamo fino all’hotel, poggiamo tutta la roba e poi decidiamo di incamminarci verso il Vesuvio. Arrivati alla biglietteria, Nagumo si mette una mano in tasca, e solo in quel momento, si accorge di aver dimenticato il portafogli in Hotel:
-Sei un caso perso Nagumo…
Dice Afuro massaggiandosi le tempie.
-Torniamo indietro…
-No. Andiamo in una banca.
Dico secco. Non ho voglia di farmi nuovamente tutto il tragitto, quindi andiamo alla banca più vicina e poi torniamo qui. Ci incamminiamo, ed entriamo nella banca più vicina:
-Buongiorno, vorrei prelevare…
Non faccio in tempo a finire le frase, che si sentono degli spari e poi delle urla:
-Fermi tutti, questa è una rapina!
Subito la gente inizia ad urlare, le madri stringono a loro i bambini, mentre il personale si nasconde dietro i banconi. Io e Nagumo, prendiamo velocemente la pistola, e la puntiamo contro i rapinatori. Il più grosso, afferra una ragazza la vicino, e le punta una pistola alla testa. La ragazza in questione ha i capelli castani, e gli occhi verdi. Inizia ad urlare, non con fare spaventato, ma bensì con fare molto arrabbiato:
-Lasciami pseudo gorilla!
Quello aumenta la presa sul braccio, e mi rivolge un sorriso sadico:
-Al primo passo falso, faccio esplodere la testa a questa ragazza!
La ragazza inizia ad urlare più forte, e a scalciare. Io, poggio la pistola a terra, le do un calcio e la mando lontana da me. Nagumo mi guarda sbalordito, senza capire:
-Nagumo, fallo anche tu.
Lui annuisce in silenzio, e da un calcio alla sua pistola. Ci fanno radunare tutti in gruppo, ci sequestrano i telefoni e ci legano le mani. Io mi siedo vicino ad Ai, che osserva la scena terrorizzata. Ad un tratto, un rapinatore si avvicina a me, mi prende per il colletto e mi tira su.
-Tu. Mettici dentro quella busta tutti i soldi, e muoviti, se no l’ostaggio muore.
Mi alzo con calma,  loro mi slegano una mano, e io inizio a lavorare. Alla mia destra, l’ostaggio, guarda i rapinatori con fare incavolato e con uno sguardo assassino.
-Ascolta, senza farti sentire, avvicinati a quelle pistole, e passamene una.
Lei annuisce, e spostandosi con la forza delle braccia, arriva alla mia pistola. Io mi avvicino a lei per prenderla, ma vengo notato dai rapinatori:
-Così ci prendi in giro eh? Peggio per te!
Il gorilla si avventa su di me, ma io gli faccio lo sgambetto e lo faccio cadere a terra, facendoli perdere i sensi. Ora ne rimangono tre. Quello dai capelli biondi, viene verso l’ostaggio, ma con un gesto fulmineo, lo ferisco alla spalla con un proiettile. Quello grasso, prende a sua volta la pistola di Nagumo, e me la punta addosso. Peccato per lui, che la pistola avesse la sicura. L’ostaggio si alza di colpo, e con una rincorsa, da un calcio nelle parti basse al rapinatore, che cade a terra privo di sensi. L’ultimo, prende la pistola, e me la punta addosso. Io mi avvicino, senza paura.
-Quando si è in una banda…i tosti sono i primi due, di solito il terzo vuole solo fare il duro, mentre il quarto scappa…
Il tizio trema, ma poi lascia cadere la pistola a terra e si arrende.
-Bene, ora resta zitto fino a che non arriva la polizia.
Lui annuisce piano. Poi con l’aiuto di Nagumo e Afuro, liberiamo i prigionieri, occupandoci prima dell’ostaggio.
-Mi chiamo Sakura, grazie per prima…
-Nulla. Io sono…
-So chi sei. Secondo te non conosco Suzuno Fuusuke? Sei il mio idolo!
-Ah…wow…ho delle fan anche in Italia…
-Mh…non mi sembrate a vostro agio qui…che ne dite se vi faccio fare il giro della città?
-Noi volevamo andare sul Vesuvio…
Lei alza le spalle e ci fa strada. Dopo un po’, Nagumo si ferma e si mette una mano nella tasca sinistra, per poi tirare fuori il famoso portafoglio.
-Lo avevo messo nell’altra tasca…
Afuro e Ai lo guardano increduli, io mi massaggio le tempie e mi scambio occhiate di intesa con Sakura.
-Sapete che è faticoso?
Noi quattro annuiamo, paghiamo l’ingresso, e iniziamo il percorso. La maggior parte della strada è tutta in salita, e non è esattamente una passeggiata di salute. A metà strada, Ai è totalmente distrutta, e non riesce più ad andare avanti. Afuro si ferma e si abbassa:
-Su, salta su…
Dice esortandola. Lei diventa rossa e non si muove di mezzo centimetro. Allora Afuro la prende di forza sulle spalle, e la costringe a stare ferma:
-Suvvia Ai, sta calma…
-Dai Afu-chan, fammi scendere!
-Non se ne parla madame...
Ai gonfia le guance, ma si lascia trasportare tranquilla fino alla cima. Arrivati nel punto più alto, non possiamo non guardare il panorama davanti a noi. Il sole è alto nel cielo, e da qui si vede quasi tutta la città. Nagumo si avvicina, e mi prende la mano:
-Si sta bene, vero ghiacciolo?
-Si…Tulipano.
Lui appoggia la testa alla mia spalla, e rimaniamo così per un po’. Dopo la grande salita, giriamo tutta la città assieme a Sakura, che ci fa pranzare in uno dei ristoranti più famosi di Napoli. Verso l’ora di cena, scopriamo di essere nello stesso hotel, così lei si ferma con noi:
-Quindi domani partite?
-Si
Dice Nagumo, con un pizzico di entusiasmo.
-E dove andate?
-Allora, prima a Roma, e poi a Cagliari
Sul volto della ragazza si apre un leggero sorriso.
-Cagliari e Roma? Buona a sapersi…
-Perché?
La ragazza si porta le mani davanti alla faccia, e le muove da destra a sinistra, in segno di negazione:
-Nulla. Non fate caso a quello che ho detto…
Dopo cena, ci ritiriamo in camera, il giorno dopo ci saremo dovuti presto, in quanto dovevamo partire per Roma, la magnifica capitale d’Italia.

Angolo Autrice ^-^
Ciao a tutti bellissimi! Lo so, sono in un ritardo colossale, ma siamo a Maggio, è l’ultimo mese di scuola, e non posso permettermi cali u.u
Allora, il tour sta per finire, Sakura è la OC di Kori no Tamashi, la mia bellissima Rebi-chan ^-^
Spero di non aver fatto errori, e se ci sono fatemeli notare subito ;)
Ok, ora vado ad aggiornare altre storie :)
By Marina


 
  
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