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Autore: canfyy    01/05/2014    1 recensioni
Marta é una ragazza qualunque,che vive la sua vita e ha i suoi problemi. "E il sogno divenne realtà" é il racconto lento ed emozionante di come la sua vita cambia, fondendosi con ciò che aveva sempre desiderato. Qpuella di Marta é una storia reale in cui ci si può immedesimare, con cui c si emoziona, é una fanfiction speciale ke merita pazienza e amore, ma MERITA
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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~~Capitolo 2

- Il Buio -

Caro Diario,

scusa se è un po' che non ti aggiorno sulle novità, l'ultima mia nota è stata: "Andrò al concerto ancora non ci credo, finalmente vedrò i miei idoli, finalmente vedrò il mio amore"

Oggi mancano 3 giorni al concerto, sono molto agitata, ma, forse ero più agitata 9 mesi fa.

Sono stati 8 mesi difficili questi. A scuola mi hanno pressata e sono entrata in uno stato d'ansia e depressione molto preoccupante.

Ho iniziato a dubitare del mio lavoro, delle mie notti insonni passate a studiare, in più adesso, ho avuto qualche difficoltà in latino, ho cercato di fare il meglio che ho potuto ma credo proprio che avrò il debito a settembre. Non è il debito in se che mi fa stare di merda, ovvio, comunque non mi fa piacere, però ci sta in prima superiore, comunque è un anno difficile e latino è una materia nuova, io però non voglio cercare scuse per giustificare le mie mancanze.

Sono sempre stata brava a scuola e forse era l'unica nota positiva dato che anche agli allenamenti i miei allenatori hanno iniziato a farmi pressione perché a Luglio ci saranno stage importanti; insomma in parole povere, qualsiasi cosa io faccia mi viene di merda.

I miei genitori sono molto preoccupati per il mio stato d'animo, loro sanno che sto male, mi vedono sempre chiusa in camera da sola, imbronciata con frequenti crisi di pianto, ma li rassicuro dicendo che sono semplicemente stanca, ovviamente non lo sono, ma io non potevo dirgli tutta la verità.

Ho sempre avuto dei dubbi su me stessa. Da piccola mi avevano sempre presa di mira per il mio aspetto, inutile dire che odio l'immagine che vedo riflessa nello specchio, vedo qualcuno, anzi qualcosa, qualcosa di orrendo, non sono quello che ho sempre sognato di essere, per una volta vorrei poter avere la certezza di non essere in imbarazzo in mezzo alle altre persone, di poter andare in giro a testa alta e sentirmi bellissima e potente. Ho seri problemi ad accettare me stessa, forse perché sin da bambina venivo esclusa e presa in giro, in fondo non facevo niente di male, semplicemente dopo scuola non andavo al parco giochi con gli altri bambini ma andavo ad allenarmi, non era niente,ma a loro bastava, bastava a tutte le bambine tanto da scappare da me gridando quasi fossi una bestia feroce, bastava per rovesciarmi la vinavil tra i capelli, bastava per isolarmi, per chiamarmi mostro.

Le altre persone non capiscono quanto sia difficile per me convivere con quello che sono, ogni singola virgola che mi compone per me è un difetto, e ne sono talmente tanto convinta che credo di vedermi peggio di quello che sono.

Non sono mai stata la ragazza bella, spesso le persone mi hanno trattata male facendomi soffrire volontariamente usando il mio aspetto per colpirmi.

Una bambina di 10 anni però, non ha alternative oltre all'iniziare ad odiarsi e a dubitare di se quando a scuola la isolano e la chiamano cicciona, quando va all'oratorio a catechismo e tutte le bambine l'aspettano schierate ma appena si avvicina scappano urlando.

Sport,sono stata presa in una squadra di pallavolo a livello agonistico, in cui essere alti 1.60 significa essere sotto la media di 10 cm ed é considerato un handicap, una squadra dove ti fanno test fisici ogni mese, una squadra che se entri nei bagni senti sempre qualcuno che sta rigurgitando il pranzo dopo la visita o semplicemente perché lo fa abitualmente, dopo che l'hanno fatta sentire un obesa per i 3 chili di troppo. Una squadra che ti occupa 3 ore al giorno. Tra l'altro, per me la pallavolo è sempre stato 'il secondo sport' la faccio solo perchè il mio vero amore, l'equitazione, non è uno sport in cui ci si muove molto. Devo anche trovare un modo per dire ad Eugenio che ho deciso di abbandonare la mia passione, tanto la federazione non ci sovvenziona più e costa troppo.... Ci sto male, ma questa è la vita, fortunatamente mi hanno presa in questa squadra, dopo le gare a Helsinkisarà tutto finito, e io ancora non gli ho detto niente.

Scuola, sono stata costretta da mio padre a questa scuola, che alleva piccoli Heistein senza una vita sociale, una scuola di perfettini bastardi, in cui la mia capigliatura etichetta la mia intera persona come lesbica, in aggiunta al fatto che una delle mie migliori amiche é lesbica e abita accanto a me perció facciamo il tragitto assieme, io sono lesbica per proprietá transitiva, inutile dire che é una scuola di omofobi. Mi giudicano per tutto e spesso mi isolano solo perché sono impossibilitata dal prendere 20 e lode come loro perché 3 ore al giorno sono o in palestra o in maneggio.

La prof di latino mi odia,mi perseguita, mi diceva che sarei stata bocciata, solo perché avevo 5.3 in latino, e per farmi stare male, rimarcava sempre sul fatto, rimarcava sempre sui miei tagli. Per fortuna che ora é finita.

Mi taglio da 4 anni e mai nessuno se ne é accorto prima di quest'anno, prima che finissi in ospedale, quella sera.

In casa il litigio é di prassi ormai, io sono il mostro che ha diviso la famiglia secondo mio fratello. Io e mia madre litighiamo sempre e comunque, e ormai litigano i miei tra di loro e poi loro con me e mio fratello, e il bello é che non ci sono problemi di soldi, ci scanniamo a vicenda e alziamo le mani per semplici cazzate, roba che esco di casa e vado da mio zio che viaggia per lavoro e non c'é mai,e passo 2 giorni a casa sua con il frigo vuoto e vado avanti a tonno in scatola.

Nessuno mi considera fino in fondo,davvero, sono invisibile, basta sorridere.
Ed è brutto da dire, ma ho cercato di riconsiderare la mia vita e i miei obbiettivi, e sono giunta alla solita conclusione 'Se fossi magra sarebbe tutto migliore', e ne sono convinta, cazzo se ne sono convinta. È vero, se fossi magra sarebbe tutto migliore, soprattutto la mia vita sociale, visto che a sto mondo non interessa a nessuno a meno che tu non sia morta o non sia carina. Ma siccome sono fortunatamente sana e non sono magra, quindi carina, diciamo che in soldoni sono ignorata, e fa male. Fa male perchè nella mentalità di una quindicenne è necessario e di vitale importanza, avere qualcuno a cui importi di te, che non può fare a meno di te. Io personalmente, non ho mai avuto nessuno. Non mi ritengo una persona superficiale che vive del giudizio degli altri, ma una volta tanto vorrei non essere "l'amica grassa", vorrei essere "la figa magra". Personalmente mi sono stancata di essere questa persona
'L'amica di quella figa'
'Quella sempre disponibile'
'Il cupido della situazione'
'La spalla su cui piangere'
'Il sorriso piú finto di tutti'
Eh si, perchè mi sono stufata, sono sempre stata "l'amica di quella Bella", la simpatica, quella che, si, è carina, ma l'altra di più! Insomma, sono quella che sta in secondo piano, quella dolce e comprensiva, che ispira fiducia, a cui si può raccontare tutto anche a costo di romperle i coglioni, un bel pozzo senza fondo in cui gettare la propria merda,
ma a cui rare volte si chiede "come stai?"
Mi accontenterei di poco ora come ora,
Anche di uno lì cagato giusto perchè non si sa come riempire la nuvoletta di whatsapp. Forse è anche un po' colpa mia, sai, ho acquisito negli anni, la capacità di apparire calma, mentre dentro di me tutto sta cadendo a pezzi. Funziona così bene, che a volte mi viene da piangere, perchè nessuno si accorge che ho bisogno di aiuto. Sono una di quelle persone che consola sempre gli altri, gli dice che andrà tutto bene, di non essere triste, che tutto passa, sono una che "Resisti, ce la puoi fare, credo in te" , e poi alla fine, sono proprio io a prima che quando torna a casa si chiude in camera a piangere mandando tutto a puttane, come se quello che dicessi agli altri non valesse anche per me .
È brutto, alzarsi al mattino e non trovare ragioni valide per tirare avanti, sedersi su un banco di scuola, e abitualmente sentirsi dire 'Stai bene? Sembri un po' sciupata'. Non so neanche come poterlo nascondere ai miei, mia madre sembrava così entusiasta, che stavo bene, dopo il ricovero , la realtà è che non ho mai smesso di stare male, ho solo imparato a cadere senza far rumore, o forse ho raggiunto il fondo, mi ci sono sdraiata e mi sono addormentata, ma quando non riesci più a svegliarti da un incubo, forse è perchè è reale.
Mi sento così sbagliata, sempre. Me lo sono scritta addosso, non ho resistito, è inciso tra il mio polso l'intaccatura del pollice 'WRONG', e adesso sto cercando di trovare ogni scusa plausibile per giustificare la mia benda. Il fatto è che, non me ne pento, mi piace, ma lo so, se qualcuno le vede è la fine, inizieranno a chiamarmi mostro un'altra volta, e non posso, non riesco. Devo essere forte, me l'hanno gia detto troppe volte, ci sono però, quelle sere in cui te lo concedi, te lo concedi di crollare, almeno per una sera, ti lasci andare al freddo che hai dentro e sprofondi nel buio. Non sei debole, solo stanca. L'indomani riprenderai a lottare, sarai la solita ragazza di sempre, l'ancora di tutti, il mare di nessuno, indosserai uno dei più bei sorrisi appena uscita dalla porta. Per quella sera però te lo concedi, crolli,e resti chiusa in un angolo della stanza, inerme.
Ho letto su qualche libro 'Monsters are real, they live inside us, and sometimes, they win'
e se fosse vero?
E se invece avessero ragione gli altri, se non li avessi dentro, ma fossi proprio io il mostro?

Ma ripeto, nessuno capisce e io non posso spiegarlo, come si fa a spiegare a qualcuno di voler smettere di vivere? Che si è stufi della propria esistenza di merda, che tutto va male? Che tutti i sorrisi sono finti perche si è morti dentro da parecchio tempo?

E poi c'é lui, uno dei tagli più dolorosi, il più profondo, Niall, tu lo sai, quante pagine ho scritto su di lui... ma ovviamente, non sa neanche chi sono, che esisto, questa cosa mi distrugge, mi fa odiare ancora di più me stessa. Mi sono autoconvinta che se mai in un mondo parallelo io fossi stata più bella, magra, alta e speciale, lui mi avrebbe notata; non riesco ad entrare in camera mia senza piangere, perché quel muro tappezzato di poster è lì e sembra guardare me.

In conclusione, vorrei soltanto trovare qualcuno, qualcuno di nuovo, che non sappia nulla della tristezza che mi circonda quotidianamente, qualcuno che veda in me qualcosa di speciale, che mi renda felice come solo 1D sanno fare.

Ho bisogno di qualcuno a cui interessa, qualcuno che mi salvi.

EUGENIO'S POV

Vorrei capire che le passa per la testa, perché è sempre così triste e in ansia, perché arriva a scuola e finge di star bene, perché non mi parla.

Il fatto che tutti gli altri non capiscono, non osservano, non notano, non mi riguarda, io lo vedo. Non ci vuole tanto a capirlo.

Io ho paura, il suo gatto non la graffierebbe mai, e io lo so, non si è mai scottata secondo me, non si è mai tagliata facendo cadere una fioriera, eppure, le sue braccia si riempivano, giorno per giorno di graffi, bende.

Una mattina è arrivata a scuola più strana del solito, per la prima volta anche a scuola era imbronciata e non solo a casa, non sapevo perché, all'intervallo l'ho vista con un suo compagno, non indossava la felpa, aveva un braccio totalmente avvolto in una benda, non ha saputo darmi spiegazioni, ma il giorno dopo, il giorno dopo entrambe le braccia erano avvolte in delle bende, ma ovviamente tentava di nasconderle, come tutti gli altri tagli o bende che ho notato finora, stringendo nei pugni le maniche delle felpe, ma in estate con 30 gradi, non si usa la felpa.

Ho paura, ogni volta che mi rassicura, io avverto una seconda vocina, e quando mi dice:

"E' tutto ok" questa rettifica "Aiutami sto crollando"

"Sono solo stanca"... "Ho pianto tutta la notte".

"Vai via tranquillo"... "Dimostrami che ci tieni abbastanza da restare".

"Ho solo freddo"... "Non voglio che tu veda i miei tagli".

"Sto bene, davvero"... "Non sono mai stata peggio".

"Tutto a posto"... "Voglio morire".

  
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