Il mostro
Il resto della settimana a seguire si era
svolto tutto nello stesso modo all’incirca. Quando aveva fame succhiava il
sangue a qualche animaletto o a un povero barbone. Ciò dipendeva da quanta fame
avesse. Poi ogni tanto si recava davanti la sua casa…e senza farsi notare
osservava i suoi genitori e la sua sorellina. Da quando era scomparsa li aveva
visti spesso piangere. Si sentiva un mostro. Per colpa sua stavano soffrendo.
Quando si erano accorti della sua scomparsa avevano chiamato immediatamente la
polizia. Questa aveva setacciato tutta la città per giorni interi, ma senza
ottenere risultati. Anche i suoi amici erano disperati. Vabè amici, lei non
aveva amici, solo Tenten e suo cugino Neji. I suoi genitori, in un momento di
rabbia se l’erano presa con lui. La madre aveva iniziato a urlare:
- l’ho fatta uscire quella sera perché c’eri
tu…e invece mi figlia non torna a casa! DOV’ERI NEJI QUANDO MIA FIGLIA E’
SPARITA? DOVE? DOVEVI CONTROLLARLA, dovevi controllarla…- alla fine aveva
smesso di urlare ed era scoppiata a piangere. Hanabi l’aveva abbracciata.
Mentre Neji impassibile come al solito, senza dire una parola era uscito di
casa ed aveva iniziato a camminare. Tenten voleva seguirlo, ma il padre
d’hinata l’aveva fermata, dicendo che doveva lasciarlo un po’ da solo. Tenten
si recava ormai quasi tutti i giorni in casa Hyuga, voleva essere in qualche
modo d’aiuto, ma come poteva esserlo? Qui non si trattava di fare da babysitter
ad Hanabi, come molte volte aveva fatto, qui si trattava di aiutare un’intera
famiglia che aveva perso una figlia. Si sentiva così inutile. E poi… vedere
neji in quello stato, la faceva impazzire. Non era mai stato uno di molte
parole, e anche un tipo piuttosto freddo, che non mostra i suoi sentimenti, ma
si vedeva benissimo che stava soffrendo, forse anche più di tutti. Sicuramente
si sentiva in colpa. Tenten ormai lo conosceva come le sue tasche, riusciva a
capire qualsiasi cosa gli passasse nella mente, e sapeva che stava pensando che
era colpa sua se hinata era sparita. Da quando era scomparsa non avevano più
parlato. Finche un giorno neji non le aveva detto appunto di doverle parlare.
Anche quel giorno si trovavano in casa hyuga, ma erano usciti in giardino per
poter parlare liberamente. Neji aveva iniziato così il suo discorso:
- tenten, forse è meglio che ci lasciamo…- la
ragazza era rimasta impietrita, poi non aveva resistito e aveva iniziato ad
urlare…
- MA CHE CAVOLO DICI! SONO 5 GIORNI CHE
HINATA E’ SPARITA, NON CI SIAMO PIU’ PARLATI, E TU VIENI A RIPARLARMI PER DIRMI
CHE E’ MEGLIO CHE CI LASCIAMO?-
- tu non capisci..- aveva continuato neji con
la sua solita calma – non sono stato nemmeno in grado di proteggere hinata, mia
cugina, come potrei proteggere te?-
- neji
ti prego…- tenten si era calmata nuovamente…- ragiona…non è colpa tua se
hinata è sparita…-
- E DI CHI E’ ALLORA TENTEN, DI CHI E’?
AVANTI, DIMMELO…DI CHI E’ ?- finalmente anche neji si stava sfogando… sembrava
stesse per piangere… tenten lo raggiunse e lo abbracciò…neji la abracciò a sua
volta, e mentre si trovavano così, uno nelle braccia dell’altro, scoppiarono a
piangere entrambi. Hinata aveva osservato tutto da dietro un cespuglio, e
ancora una volta si era sentita un mostro. Ma in fin dei conti non era quello
che era? Un mostro? Si che lo era, era un vampiro! a leggere dai libri, essere
un vampiro non sembrava tanto male, ma in realtà…non era affatto così…. Inoltre
la serie di “omicidi” che stava provocando avevano iniziato a destare qualche
sospetto. Era da poco un vampiro, e ancora non riusciva a controllarsi. Non era
riuscita a fermarsi prima di bere troppo sangue e uccidere la vittima. Poi si ricordò
di un bigliettino che si era ritrovata in tasca nel suo primo giorno da
vampiro. c’era scritto un numero di cellulare,
e poi sotto c’era scritto : “chiamami, ne avrai bisogno”. Continuava a
chiedersi chi potesse averglielo lasciato. Ma come già detto poteva essere stato chiunque visto che
di quella sera non ricordava niente. Poi il 25 dicembre di era decisa e aveva
composto il numero. Aveva risposto un uomo, anzi, forse un ragazzo. La voce era
profonda, ma allo stesso tempo sensuale e persuasiva. Il ragazzo non aveva
risposto come si fa di solito con un “pronto” questo perché era come se già
sapesse che Hinata lo avrebbe chiamato.
- finalmente ti sei decisa…sapevo che prima o
poi mi avresti chiamato…- aveva proferito così il ragazzo misterioso…
- s-scusa m-ma chi sei? Mi sono ritrovata in
tasca questo biglietto ma…-
- si hai ragione piccola, avrei dovuto
presentarmi prima…scusami sono stato veramente maleducato…perdonami! Comunque
il biglietto te l’ho lasciato io…quella sera in discoteca…non ricordi? Abbiamo
ballato insieme…-
-oh…certo…ora ricordo…ma m-mi d-dispiace non
ricordo nient’altro di quella sera…e comunque posso sapere il tuo nome?-
- lo saprai quando ci incontreremo…e allora
saprai anche tutto quello che è successo quella sera…sempre che tu voglia
saperlo, ovvio….-
-s-si….voglio saperlo…-
-perfetto piccola…allora ci incontriamo la
sera del tuo compleanno sul ponte di Londra…il Tower Bridge…ok?-
-O-ok…-
Così attaccarono. Come faceva a sapere che di
li a poco sarebbe stato il suo compleanno? Probabilmente avrebbe scoperto tutto
la sera del 27 dicembre… poi pensò che una volta non avrebbe mai accettato di
incontrarsi con uno sconosciuto…ma ora cos’aveva da perdere? Non di certo la
vita…quella l’aveva già persa…era un vampiro… così aspettò il 27 dicembre….
Finalmente arrivò al Tower Bridge… quante
volte c’era salita…le piaceva tantissimo…quel ponte aveva un qualcosa di
particolare… si guardò intorno, ma non vide nessuno. Mah…probabilmente erano in
ritardo… poi all’improvviso sentì dei passi. Si voltò di scatto, e vide due
figure che camminavano verso di lei. Sembravano essere un ragazzo e una
ragazza… si…erano un ragazzo e una ragazza…e quest’ultima iniziò a parlare al
“compagno” ma ad alta voce in modo che potesse sentire anche hinata…
-
e
così sarebbe questa la neonata? Credevo avessi gusti migliori nel sceglierli…-
-
sta
zitta Ino…lei ha delle capacità che nemmeno immagini…forse anche più di te…-
-
cosaaaaaaaaa?
Non dire cavolate…nessuno può avere più capacità di me…-
Hinata non capiva di cosa parlassero…neonati?
Capacità? Ma chi erano questi due?
-
te
lo dico subito chi siamo piccola…- disse il ragazzo come se le avesse letto nel
pensiero… - lei è Ino Yamanaka…e io sono Sasuke Uchiha…siamo vampiri…e io sono
il tuo creatore! E si….posso leggerti nel pensiero…-
-
t-tu…il
mio creatore? Capacità? Neonati? Ma di che state parlando? Spiegami per
favore…-
-
certo
piccola…con molto piacere…-
Andate
a leggere l’altra mia ficcy…si chiama “...high
school konoha...” !E mi raccomando recensite in tanti…sia questa che l’altra
ficcy…
Ringraziamenti per aver recensito:
rikku091: ora hai finalmente scoperto chi è che ha fatto
diventare un vampiro Hinata… baci continua a recensire
Princess
Hina:
grazie grazie…sono contenta che ti piaccia…. Comunque si, ci saranno delle coppie
ma non svelo quali…baci e continua a recensire…
Ringraziamenti
per chi ha aggiunto la storia tra i preferiti:
1dyanb
2PrincessHina
3Sasuke21