Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans
Segui la storia  |       
Autore: Lady Lee    01/05/2014    6 recensioni
L'amore non è una cosa facile.
Neanche per Beast Boy e Raven, che in questa storia si accorgeranno di amare, oltre ai pregi, anche i difetti l'uno dell'altra.
Ma non sarà semplice, perchè amare è difficile, però in fondo, basta ascoltare il proprio cuore.
Buona lettura!
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                               {Scusate, scusate, scusate, scusate per l'enorme ritardo.}

 
La luce fioca filtrava dalla finestra, le tende lasciavano passare pochi raggi sfumati che irradiavano la stanza di Raven, rendendo la camera quasi più allegra e meno macabra nel suo pallore.
La maga si svegliò piano, muovendosi cautamente sotto le coperte, notando che era sola: nessuna infermiera, nessuno dei suoi amici. Ai piedi del letto c’era un grande fascio di eleganti calle, profumate e dolci. Nonostante avesse la vista un poco appannata, riuscì a intravedere un bigliettino giallo scritto in viola.
Buongiorno Rae-Rae.”
Riconobbe la grafia di Beast Boy, si chiese come mai non fosse rimasto a farle compagnia anche quella mattinata. Chiamò un medico con il campanello dietro di lei, quando arrivò si limitò a parlare a monosillabi, preparandosi con l’aiuto di un’infermiera e decise di andare a fare un giro per l’ospedale.
-Voglio vedere le altre persone.- aveva detto, gli occhi grandi sembravano persi nel vuoto.
Il dottore scrollò le spalle. –Mi chiami per ora di pranzo.- le raccomandò.
Il corridoio dell’ospedale era gelido, il pavimento azzurrino sembrava una lastra di ghiaccio.  Era ancora sulla sedia a rotelle, osservava il mondo attorno a lei dal basso. C’erano mamme e bambini che si tenevano per mano, anziani e ragazzi, persone di ogni età che sorridevano appena o piangevano. Altri avevano sul volto un’espressione neutra, fredda e incolore.
Svoltò l’angolo e vide il cartello dove terminava il reparto, ne iniziava un altro, nuove storie di persone diverse e altre famiglie le passavano davanti agli occhi. Le loro parole coloravano l’aria, o la appesantivano con singhiozzi e lacrime.
Girò ancora verso sinistra, prendendo un corridoio più piccolo, vedeva la sagoma di un ragazzo su una sedia a rotelle che guardava fuori dalla vetrata: il panorama era spettacolare, Jump City risplendeva sotto il sole. Si mise vicina a quel ragazzo osservando la baia della città e la T-Tower che spiccava sul suo isolotto. Le mancava casa sua. Le mancavano i suoi libri, i suoi amici, e… sì, le mancava qualcos’altro.
Non seppe capire se si trattasse della sua stanza, del suo ordine, del profumo della salsedine. Arrivò a pensare che le mancassero le lunghe passeggiate al centro commerciale con Stella (sotto costrinzione, ovviamente), o, addirittura, le squallide battute di Beast Boy.
Il ragazzo accanto a lei aveva i capelli castani e gli occhi scuri, lo sguardo addolorato e le labbra serrate. Aveva l’espressione assorta, si girò appena quando si accorse di Rachel.
-Oh, ciao. Scusami, non ti avevo sentito arrivare.- disse piano, quasi sussurrando. –Io sono Louis.
Le porse la mano, lei la strinse appena e sorrise lievemente. –Rachel, piacere.
-Sì-, mormorò Louis. –So chi sei. Quel giorno, quando ti hanno portata qui, ti ho vista attraverso il vetro della camera. C’erano i Titans che piangevano, in lontananza.
Rachel era sorpresa, per un momento quasi si era dimenticata chi fosse lei veramente, il suo dovere da Titan. Si chiese se durante quelle settimane che era stata in coma fosse successo qualcosa a Jump City, se i suoi amici si fossero trovati in difficoltà, se avessero avuto bisogno di aiuto.
Si consolò al pensiero che stava parlando dei Titans, insomma, i guardiani della città da parecchi anni.
Le voci di infermiere indaffarate riecheggiavano in lontananza,  ma Rachel percepiva il mondo come se fosse ovattato, confuso e disordinato. Sembrava che nulla avesse un senso, era tutto… vuoto.
-Tu invece perché sei qui?- chiese a un certo punto la ragazza, continuando a fissare la baia attraverso la vetrata.
-Un incidente d’auto- sentenziò Louis. –L’autista della macchina che mi è venuta contro era ubriaco, io ero distratto…  e adesso eccomi qui. Non posso correre, camminare, seduto su una sedia a rotelle… probabilmente per sempre.- la sua voce si spezzò e delle lacrime gli scivolarono sul volto.
-Mi dispiace, Louis, davvero. So che non te lo meriti.
Seguirono attimi di silenzio, di riflessione. Nessuno dei due provò a parlare, e fu in quel silenzio che Rachel ricordò la voce di Beast Boy; ma non era allegra come al solito, e nemmeno stridula o acuta. Era triste, strozzata dai singhiozzi e allo stesso tempo dolce. Le tornarono in mente delle parole in ordine non preciso, non avrebbe saputo dire quali.
Fu Louis a interrompere quel silenzio: -È strano, vero, come a volte riceviamo proprio quello che non meritiamo? Che poi non ho mai capito se davvero ci sono cose che meritiamo oppure no. Siamo sempre a chiederci perché dobbiamo soffrire, sempre a ripeterci che dovremmo stare bene, che tutto dovrebbe sorriderci. A questo punto anche gli altri dovrebbero esssere così felici, giusto? Eppure non lo sono.  Io adesso sono convinto di meritare questo dolore, perché so che la famiglia del ragazzo che quella notte era ubriaco sta soffrendo come me. Quindi non scapperò dal dolore, lo accetterò. E sai, forse era un premio questo, che la vita mi ha voluto dare. Scoprirò piano se tutto ciò ha dei vantaggi.
Rachel rimase un attimo a pensare, avvolta da una strana sensazione di vuoto.
-Dei vantaggi? Non è un’offerta al supermercato, no che non ha dei vantaggi. Ma puoi pur sempre crearteli, devi scrivere tu la tua storia.- disse, guardandolo negli occhi scuri.
–Meglio che vada, però conto di rivederti, Rachel. Mi ha fatto piacere conoscerti.- sorrise appena, la maga lo salutò con un gesto della mano.
Rimase sola. Il silenzio inondò  la sua mente, sciogliendosi nei suoi pensieri, sgretolandosi e frantumandosi come se si trattasse di barriere indistruttibili. Sentiva però ancora la voce di Beast Boy che sussurrava qualcosa.
 “Speranza…”  Riuscì a distinguere la prima parola, che riempiva la sua testa e le impediva di ritornare a quel buio ineteriore che, in fondo, aveva desiderato ritrovare.
Non aveva idea di cosa fare, dove andare. Non voleva leggere, non voleva parlare, voleva solo… cosa voleva? Non avrebbe saputo spiegarlo.
Il nulla, il vuoto la avvinghiavano e tenevano stretta lontana da quel mondo caotico dell’ospedale. Sentiva di aver bisogno di qualcosa, la solitudine ghiacciata le incuteva terrore. Eppue l’aveva amata tanto quella solitudine, l’aveva amato tanto quel buio. Le tornarono in mente altre parole di Beast Boy.
“A te piace il buio, vero Rae?...” aveva la voce spezzata, poi subito il suo pensiero si sfumò.
Sentì dei passi, delle voci lontane che seppe distinguere da tutte le altre. “Eccoli” pensò.
-Buongiorno amica Raven!- esclamò Stella, stringendola in un forte abbraccio.
Gli altri la salutarono con degli enormi sorrisi sulle labbra, pacche sulle spalle, parole rassicuranti.
Socchiuse gli occhi per un attimo, rivide il buio, la paura, i ricordi. Riaprendoli, rivide Beast Boy, e sentì un strana sensazione che nemmeno lei sarebbe riuscita a spiegare, rivide la felicità.
 
 



LALALALAAAA
Scusate veramente tanto per l'enorme ritardo. Come state? Io non molto bene, ho cominciato maggio con la febbre.
Ultimamente è stato un brutto periodo... capita. Ci si sente soli, persi, confusi. E per fortuna ci sono i libri che ci confortano. 
Ma finalmente eccomi qui con il capitolo! Buona Pasqua in ritardo, auguri a tutti giovani scrittori per il vostro lavoro (qualunque sia!) :)
Niente scuola: c'è ponteeee! *festa!*
Spero di ricevere i vostri pareri nelle recensioni! Mi auguro vi sia piaciuto e grazie per aver letto! 
A presto! 


 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans / Vai alla pagina dell'autore: Lady Lee