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Autore: Rery    01/05/2014    0 recensioni
28 giugno 2014 ore 9:00
Inizio campeggio
E’ estate, finalmente.
E ciò vuol dire sole, mare, niente studio. Tutto perfetto insomma. Già perfetto se non fosse per il fatto che oggi inizia il campeggio estivo.
Questa brillante idea è venuta a mia madre qualche settimana fa.
***
(...)
‘Il preservativo, non si leva.’ continuò lui.
‘Vuoi un aiuto?’ chiese mia mamma cercando di fare una voce sensuale.
‘Non sto scherzando Lea.’ le rispose un po’ preoccupato. Si scambiarono ancora un paio di battute e poi sentii un rumore simile ad uno strappo seguito poi da un urlo disumano. Infine ci fu un…
‘SAAAM!’ urlato a squarciagola.
Musica per le mie orecchie.
***
Dopo questo innocente scherzetto ce ne furono altri che costrinsero mia madre a mandarmi in questo fottuto campeggio, ma la cosa che non mi sarei mai aspettata è che in questo luogo così odiato avrei passato la miglior estate della mia vita.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Day 2 – Bicicletta
‘How can you ignore how to ride a bike?’


 
Erano le otto di mattina quando suonò la sveglia di Pink. Mi alzai da quel letto con due borse sotto agli occhi poiché quella notte l’avevo passata completamente in bianco. Come mai? Beh, semplice. Dopo l’episodio di ieri notte non sono più riuscita a chiudere occhi per paura che un altro ragno si possa ritrovare sulla mia pancia. Dopo aver infilato le mie pantofole notai che entrambe le mie compagne di stanza si stavano dirigendo fuori la porta con un paio di asciugamani in mano.   
‘Ragazze, siete gentili a lasciarmi andare in bagno per prima, ma non c’è bisogno che usciate.’ Loro di tutta risposta mi riservarono uno sguardo interrogativo.

‘Che? Noi in realtà ci stiamo avviando alle docce comuni prima, altrimenti non ci sbrighiamo più’
Un momento. Hanno detto docce comuni o sbaglio?

‘Docce comuni?’ chiesi allarmata all’improvviso.

‘Si. Si trovano vicine alla nostra capanna e ti conviene di muoverti altrimenti ci sarà una lunga fila.’ mi dissero.
Qui si va di male in peggio.

Corsi ad aprire quella porticina che si trovava nella nostra stanza. Forse Pink e Green mi stavano prendendo in giro, si deve essere per forza così.
Aprii piano la porta, ma purtroppo dentro vi ritrovai solo la tazza del water. Nessuna doccia, nessuna vasca da bagno, nemmeno un fottuto lavandino. La mia mascella continuava ad aprirsi mentre a momenti mi sarei messa a piangere.

Se il buon giorno si vede dal mattino, allora oggi sarà una giornata di merda.
 
****

Ci trovavamo tutti di nuovo in quel gran spiazzato e nonostante fossimo in estate io stavo tremando di freddo. La doccia stamattina era gelata visto che fui praticamente
l’ultima a farla e quindi era finita l’acqua calda. Ero arrivata tardi perché ero rimasta a disperarmi per le mie recenti sventure.
‘Smith, come mai quelle occhiaie? Dormito poco?’ eccone una. Per mia fortuna stamattina non l’avevo ancora visto, ma purtroppo la mia speranza che un lupo stanotte fosse entrato nella sua capanna sbranandolo era risultata vana.

‘Tomlinson sta zitto!’ risposi stizzita mentre mi massaggiava le tempie.

Ora che tutti si erano riuniti passai ad osservare gli animatori. Erano tutti in fila con un sorriso da ebete stampato in faccia mentre guardavano una bicicletta che stava davanti a loro. Iniziai a guardarla attentamente anche io. Era verde, con due ruote, un sedile ed un manubrio, niente di eccezionale insomma.
‘Bene ragazzi. Ora che ci siete tutti vi illustreremo il programma di oggi.’

La mia attenzione verso la bici fu interrotta dalla voce di uno degli animatori. Non riesco a capire il perché, ma quella bicicletta e il loro sorriso da ebeti mi fecero preoccupare.
‘E cosa dovremmo fare?’ chiese un ragazzo.

‘Perlustrerete il bosco e dovrete fotografare tutti i fiori che incontrerete nel tragitto. La foto più bella vincerà un premio.’ C’era chi gioiva da una parte e chi sbuffava dall’altra, io invece continuai a guardare preoccupata la bici.

‘Vi divideremo tutti in coppie. Allora: Green Sullivan con Niall Horan, Jennie Miller con Carter Lee, Pink Sullivan con Harry Styles, Liam Payne con Samantha Smith, Louis Tomlinson con Roxanne Williams…’ sospirai quanto sentii che il mio nome non era stato affiancato a quello di Tomlinson, ma il mio brutto presentimento non era ancora svanito. Continuarono ad elencare le coppie, poi ci lascarono liberi di andare a fare colazione avvisandoci che dopo ci saremmo dovuti ritrovare lì perché ci avrebbero spiegato nel dettaglio il progetto.

A mensa mi sedetti allo stesso tavolo del giorno precedente. Eravamo tutti felici che facessimo coppia con uno del nostro gruppo. Raccontammo ai ragazzi dell’esperienza della notte scorsa, loro in un primo momento ci scoppiarono a ridere in faccia, poi ci promisero che ci avrebbero aiutato nella nostra vendetta.

Continuavo a guardare Liam e notai che aveva in colorito pallido.
‘Hey Liam, stai bene?’ chiesi preoccupata.

‘In effetti non tanto, mi gira un po’ la testa, ma non ti preoccupare, passerà.’ mi sorrise.

Dopo aver finito la colazione ci dirigemmo nuovamente nello spiazzale. Quella bicicletta era ancora lì.

‘Allora ragazzi, come già detto dovrete avventurarvi nel bosco e fotografare i fiori più belli. Visto che il bosco è grande sarete muniti di una mappa e una bussola. Inoltre visto che in molti vi siete portati delle biciclette, per agevolarvi, ognuno di voi sarà munito di una per riuscire a girare intorno a tutto il bosco. Quando sentirete il suono della campana ritornerete qui. Su forza, andate!’

Dicevo io che dovevo preoccuparmi. Saremmo dovuti andare in bicicletta? Oh no, non se ne parla. Io rimango qui. Non posso mettermi su una bici, no, non va bene! Porca puzzola, io non so andare in bicicletta! Diventerò lo zimbello del campeggio.  

‘Ehm, Sam. Io non mi sento molto bene.’ disse Liam smuovendomi un po’. In effetti era diventato ancora più pallido di prima.
Un momento, posso usare questa situazione a mio favore.

Tranquillo Liam, ora ti accompagno in infermeria. Vado ad avvisare che io e te non prenderemo parte a questo gioco.’ dissi, lui annuì e andò a sedersi vicino al tronco di un albero.

‘Scusi, vorrei avvisare che io e Liam Payne non potremo partecipare a questo gioco visto che lui non si sente molto ben…

‘Non se ne parla proprio!’ mi interruppe. ‘Visto che anche un'altra ragazza non potrà partecipare a causa di una distorsione sarà lei a fare compagnia al signorino Payne in infermeria.’ disse.

‘Ma così io sarei da sola. Non posso avventurarmi da sola nel bosco!’ insistetti.

‘Tranquilla, anche il compagno di questa ragazza è solo. Farete voi due coppia.’ mi informò. Mi rassegnai. Potevo sperare solo nella clemenza del ragazzo a non prendermi in giro per la mia incapacità.

‘Chi sarebbe questo ragazzo?’ chiesi speranzosa.

‘Mi faccia controllare, ah eccolo è dietro di lei signorina.’ Mi girai cautamente. Non potevo crederci questo è un incubo, vi prego svegliatemi, uccidetemi, fate qualcosa.

‘Non è possibile!’ dissi strabuzzando gli occhi.

‘Oh, ma tu guarda chi è la mia nuova compagna.’ mi schernì.

‘Tomlinson.’ ringhiai.

‘Bene e ora andate, ah un ultima cosa.’ Un altro guaio me lo sento. ‘Dovrete usare una sola bici visto che sono tute finite.’ Esultai, mentalmente, ma esultai. Anche Louis al mio fiancò esultò, apertamene.

Ci trovavamo entrambi davanti alla bici e la guardavamo in modo perplesso.
‘Bene Tomlinson, visto che sei tu l’uomo tra i due, mi porterai tu.’ dissi.

‘Scusami? Non se ne parla proprio.’

‘Non fare il coglione. Io non so andare in bicicletta, quindi devi pedalare per forza tu!’ lui mi scoppiò a ridere in faccia. Perché gliel’ho detto?!

‘Come fai a non saper andare in bicicletta?’ continuò a deridermi.

‘Si, okay! Da piccola sono caduta con la bici e da allora non sono voluta più salirci. E adesso zitto e pedala!’ dissi. Louis bloccò la sua risata.

‘Ma se andassimo a piedi?’ propose.

‘E camminare per tutto questo fottuto bosco? Non se ne parla.’ Obiettai. Continuava a guardarmi come a chiedere una supplica. Allora capii tutto. Sorrisi in modo perfido.

‘Tomlinson, non mi dire che non sai portare una bicicletta.’

‘Ma che dici certo che la so portare.’

‘Provamelo.’ Iniziò a sudare freddo. Sembrava una di quelle scene da film western. Io e Louis eravamo i due sfidanti. La nostra unica arma erano gli sguardi omicidi che ci lanciavamo. Al centro fra noi due non vi rotolavano palle di fieno, ma vi era una bicicletta. Louis scattò. Corse verso la bicicletta, impugnò il manubrio e sfrecciò verso il bosco. Non stava pedalando. Semplicemente stava correndo trascinando con se la bici. Fu più forte di me. Scoppiai a ridere mentre cercavo di raggiungerlo nel bosco. Lo trovai poco più avanti appoggiato ad un albero con il fiatone, mentre a terra vicino a lui c’era la bicicletta.
‘Quindi neanche tu sai pedalare.’ lo derisi.

‘Sta zitta Smith.’ ringhiò.

‘Okay, non ti alterare.’ sbuffai. ‘Facciamo un patto.’ proposi.

‘Un patto? Che genere di patto?’ mi chiese.

‘Tu non dici a nessuno che io non so portare la bicicletta e io farò lo stesso. Che ne dici?’

‘Ci sto! Non provare a fare il contrario Smith.’

‘Lo stesso vale per te.’

Camminammo nel bosco alla ricerca di fiori, ma trovammo solo un margherita e niente di più.
‘Se vedo un’altra Margherita giuro che mi sparo.’ disse ormai esasperato.

‘Oh Louis, guarda, una margherita! Che aspetti a spararti?’ risi. Lui alzò il dito medio nella mia direzione. Dopo un bel po’ finalmente sentimmo la campana suonare, quindi iniziammo a dirigerci verso il campo. Il problema era uno solo: da che parte dovevamo andare?

‘Ehm Louis, sai dove dobbiamo andare, vero?’ chiesi preoccupata.

‘Certamente, basta che dia uno sguardo alla cartina. Su dammela.’ Mi porse la mano. Guardai la mano e poi lui, di nuovo la sua mano e di nuovo lui.

‘Quale cartina?’ chiesi.

‘Come quale cartina! Quella che ci hanno dato stamattina.’ disse. Cazzo.

‘La mia ce l’aveva Liam!’dissi.

‘E la mia Roxanne.’

‘Cazzo!’ dicemmo all’unisono. Devo dire che molto probabilmente ci troviamo nella merda.

‘Io non voglio rimanere qui! Ci sono i ragni qui!’ urlai.

‘Ragni? Tu ti preoccupi dei ragni! E io che sono destinato a morire in questo bosco con te!’ ma sentitelo.

‘Senti bello, intanto ti calmi. Camminiamo, deve aver pure un’uscita questo bosco.’ Almeno spero. Fece un verso stizzito quasi da femmina e ci mancava poco che sbattesse un piede a terra. Siamo sicuri che questo ragazzo non sia sessualmente confuso?

Continuavamo a camminare ognuno con la testa girata dall’altra parte e con le braccia incrociate sotto al petto. Notai per terra una pozzanghera di fango e mi ricordai i vecchi trucchetti che mi insegnò mio nonno sul come mettere gli sgambetti. Non persi tempo e infilai un piede fra le gambe di Louis spingendolo di lato e facendolo cadere nella pozzanghera, fu esilarante. Quando si alzò era pieno di fango. Iniziò ad imprecare e cercò di buttare anche me nel fango, ma fui più agile e iniziai a correre senza meta con Louis alle calcagna. Non so se sia stata  la fata turchina, lo spirito santo o Buddha, ma correndo riuscii a trovare l’uscita del bosco. Dopo averla raggiunta mi inginocchiai a terra alzando le mani in segno di vittoria. A distrarmi furono la trenta paia di occhi spalancati davanti a me e un Louis particolarmente incazzato e sporco di fango dietro di me.

‘Finalmente ce l’avete fatta.’ disse uno degli animatori. Guardò me e poi Louis, di nuovo me e di nuovo Louis. Lo indicò per chiedermi cosa fosse success, ma io lo liquidai con un veloce gesto della mano.
Dopo che tutti se ne andarono, probabilmente con la convinzione che io fossi pazza, mi girai vedendo il povero ragazzo che continuava ad imprecare e a cercare di darsi almeno una pulita. A distoglierlo fu la voce stridula di una ragazza.

‘Louis! Ho vinto io il premio! Posso usufruire della sauna insieme ad un’altra persona! Vieni con m… ohw’ disse finendo con un verso schifato alla vista delle
condizione abbastanza schifose di Louis. Beh era tutto sporco di fango, e nei capelli aveva ramoscelli e delle foglie morte, non un bello spettacolo insomma.

‘Allie certo che vengo, il tempo di darmi una sistemat…’

‘No Louis, lascia stare. Chiederò a qualcun altro.’ disse andandosene dopo aver lanciato un’altra occhiata di disgusto al ragazzo davanti a lei.  
Louis strabuzzò gli occhi, capitelo, ha appena perso l’opportunità di fare una scopata. Non riuscii a non ridere. Si girò verso di me furioso e mi venne incontro puntandomi un dito contro.

‘Tu non sai cosa mi hai appena fatto perdere!’ ringhiò.

‘Una scopata?’

‘Non una semplice scopata, Sam! Ma la miglior scopata di sempre!’ urlò.

‘Beh Louis Tomlinson, se tu sei tutto sporco e lei non ti ha voluto non è colpa mia.’ dissi togliendogli una foglia secca da dentro i capelli. Me ne andai lanciando un bacio volante.

‘Me la pagherai Smith!’ urlò.

Oh Tomlinson, mi tremano le gambe.



 
SALVE!
COME VA?
SO CHE QUESTO CAPITOLO NON E' UN GRANCHE', MA E' SOLO DI PASSAGGIO. COME AVETE POTUTO LEGGERE NE' SAM NE' lOUIS SANNO ANDARE IN BICICLETTA, CHI SE LO SAREBBE MAI IMMAGINATO? HAHAHAA
VERSO LA FINE DEL CAPITOLO ABBIANO NOTATO LA PICCOLA VENDETTA DI SAM. POVERO LOUIS! 
Volevo farvi notare che in questa storia il personaggio di Zayn non è stato ancora presentato... Secondo voi perchè? E che ruolo avrà? 
SU FORZA RISPONDETE!


La bicicletta verde che Sam si ritrova davanti



Louis Tomlinson



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Vorrei chiedervi di passare da 
Jeade__ 
 E' davvero brava a scrivere! 
Ringrazio chiunque segue e recenicsce questa storia!
A presto
Raf xxx 
  
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