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Autore: Pchan05    02/05/2014    12 recensioni
Dopo cinque anni dal mancato matrimonio, molto è cambiato nella vita di Ranma e Akane.
Un giorno, per partecipare ad uno strano concorso, i due si ritroveranno sposati. Entrambi sono convinti che presto potranno annullare la loro "finta" unione, ma non sarà così semplice.
Infatti, nelle clausole del "contratto" Ranma ed Akane non hanno letto che, per ottenere il divorzio, saranno costretti ad un matrimonio "forzato".... Dovranno dimostrare di vivere sotto lo stesso tetto e di comportarsi come una vera coppia di novelli sposini! A tenerli d'occhio sarà un Cupido in gonnella.......Nabiki Tendo.
Tra fraintendimenti, litigi, situazioni imbarazzanti, fidanzato di lei e spasimanti di lui, riusciranno, alla fine, i protagonisti ad annullare il matrimonio o dichiareranno, finalmente, di essere follemente innamorati l' uno dell'altra?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Nabiki Tendo, Ranma Saotome
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 "E ti dico ancora: qualunque cosa avvenga di te e di me ,comunque si svolga la nostra vita, non accadrà mai che, nel momento in cui tu mi chiami seriamente e senta di aver bisogno di me, mi trovi sordo al tuo appello. MAI"
      H. HESSE
 

                                                                                                                              

 
 
 
 
Circa un mese prima
 
 
Quella mattina ci sarebbe stato un importante incontro di lavoro. 
Uno degli imprenditori più influenti di Tokyo, per  organizzare  un meeting con esponenti dell'alta finanza, non aveva dubbi, voleva una  professionista del settore. 
Ergo, aveva scelto lei, Nabiki Tendo. 
La mezzana era diventata una affermata PR, era davvero in gamba ed il suo fiuto per gli affari le aveva reso l'ascesa, nel mondo del lavoro, più veloce.
 Sapeva sempre come  condurre il gioco, ostentando le sue peculiarità: sicurezza, tenacia, carisma, professionalità,  arguzia, sensualità. 
Un buon mix che  sapeva sempre equilibrare,  specie quando voleva dare scaccomatto. 
Già,  perché per Nabiki la vita era un continua partita. "E lei, da ogni sfida, voleva sempre uscirne vittoriosa". 
Quel giorno aveva optato per una longuette nera, camicia bianca avvitata, portata sbottonata per i primi tre bottoncini, mostrando un principio di giuntura del seno alto e sodo e per completare delle bellissime Louboutin,  in tinta con la gonna, tacco 12.
Un' ultima occhiata  allo specchio, poche gocce del suo profumo tra i seni e dietro ai lobi delle orecchie, adornati con luccicanti punti luce, era perfetta.
Prese la borsa griffata e l’immancabile 24 ore con tutto ciò che le occorreva per il colloquio. 
Era uscita con largo anticipo, perché,  prima dell'incontro con il facoltoso imprenditore,  avrebbe dovuto fare  una deviazione a casa di suo padre e poi sarebbe andata da sua sorella minore per fare colazione, insieme. Una piacevole abitudine, che appena potevano si concedevano. 
Anche per un semplice caffè, si incontravano per scambiarsi consigli e confidenze, anche se in realtà chi dispensava perle di saggezza, come le definiva, talvolta, ironicamente la piccola Tendo, era Nabiki.
 
 
 
 
-Papà,  Signor Genma, siete in casa?- 
-Sì Nabiki, entra pure-
-Allora cosa c'è di tanto urgente?-
-È arrivata!-
Non avevano aggiunto altro, bastava il loro sguardo serio, deciso, di chi sa che quello è l'ultimo tentativo.
-Perfetto, ora non ci resta che dare il via alle danze e mi raccomando se solo vi azzardate a fare qualche sciocchezza, ve ne farò veramente pentire, questa volta!  Akane e Ranma devono pensare che voi siete all' oscuro di tutto, altrimenti addio piano-  
Mentre lo diceva, guardava in maniera  complice Nodoka,  che lucidava, intanto, la sua inseparabile katana.
Se c'era una cosa che  la bellissima PR odiava era essere ostacolata, specie quando teneva particolarmente alla riuscita di un suo piano, e quello era uno dei casi.
Dal loro canto, i due giocatori di shogi sapevano quanto Nabiki potesse diventare pericolosa, senza contare che questa volta era appoggiata anche dalla signora Saotome, quindi, i due vecchi compari, deglutendo rumorosamente, annuirono  precisando che,  questa volta, non avrebbero combinato guai.
La castana li squadrò dalla testa ai piedi, in modo torvo, e senza aggiungere altro lasciò casa Tendo.
-Amico mio, speriamo che questa volta funzioni, anche perché è l'ultima possibilità che ci resta per avere un erede-
-In caso contrario preferisci morire per mano di Nabiki o per quella di quei due ingrati di Ranma ed Akane?-
-Non saprei Saotome, non saprei- mentre si accarezzava il mento con la mano, Soun si mostrava fintamente pensieroso su chi preferisse avere come carnefice, mentre, invece, iniziava a prendere, sul serio, l'ipotesi di una possibile fuga in qualche luogo sperduto nel mondo.
-Oh Tendo, nel caso il piano fallisse, io invece preferirei  morirei facendo seppuku, come un vero eroe- i suoi occhiali scintillarono, mentre lo sguardo era serio, imperturbabile, voleva apparire sicuro, ma in realtà anch'egli stava già meditando  un'ipotetica fuga,  verso un altrettanto posto,  sconosciuto, persino ai più impavidi esploratori.
-Se fossi in voi non commetterei errori!-
Con quella sua voce dolce ma sicura,  Nodoka aveva attirato l'attenzione dei due  
-Anche perché potreste morire per mano mia e vi assicuro, sarebbe una morte dolorosa, agonizzante! Più volte vi siete intromessi nella vita di quei due, impedendone un avvicinamento, con il vostro modo privo di tatto, invadente, assurdo. Questa volta non lo permetterò!-
La katana era sguainata, brillante, minacciosa.
-Ovviamente nessun angolo di questa Terra, neanche il più recondito,  potrebbe salvarvi, poiché io vi troverei!-
Come avesse fatto a leggere nel loro pensiero, ancora non riuscivano a capacitarsi, che avessero pensato ad alta voce?
-Per chi ci hai preso moglie! Siamo valorosi combattenti di arti marziali indiscriminate e mai potremmo scappare, sottraendoci alle nostre eventuali colpe! Non abbiamo mai pensato di tentare la fuga. Diglielo anche tu Soun mi sono mai nascosto da mia moglie?-
-Amico mio ma che assurdità vai blaterando,ehehehe- 
L'amico si lisciava il sottile baffetto, mentre un grosso gocciolone pendeva dietro al suo capo, ripensando a tutte le  volte in cui, in realtà,  il compagno pelato si era trasformato in panda per sfuggire alla mogliettina. Ma questo ovviamente non lo avrebbe mai detto.
Lo sguardo glaciale, disgustato che diede loro Nodoka fece capire che la discussione era terminata.
Poi,  per il loro bene, scambiandosi uno sguardo d'intesa, in silenzio, ripresero  la loro quotidiana  partita, come se nulla fosse.



************
 
 
 
 
Era già il sesto giro dell'isolato, macinava chilometri con la corsa.
Durante quella abitudinaria attività mattutina pensava a mille cose: al lavoro , agli amici, al suo amore e inspiegabilmente pensava anche ad un baka di sua conoscenza.
Anche se non erano più fidanzati, Akane e Ranma avevano deciso di gestire insieme la palestra. 
Lei si occupava dei più giovani, il moro di quelli più esperti, anche se non mancavano richieste di lezioni private da parte di leziose e procaci donne, più interessate al fascinoso artista che alla nobile disciplina delle arti marziali. 
Quello era uno dei motivi di litigio sulla gestione della palestra, anche perché, secondo Akane, il dojo perdeva di credibilità,  mentre, per il giovane combattente,  l'unico a perdere occasioni allettanti, come le definiva provocatoriamente, era lui.
La faceva sempre innervosire, il loro rapporto era rimasto bellicoso, erano caratterialmente incompatibili. Ma,  nonostante tutti i continui litigi, di una cosa la piccola Tendo era certa, se ci fossero stati problemi, anche solo ipotetici,  lui per lei ci sarebbe sempre stato, anteponendola, senza il minimo dubbio, a qualsiasi cosa o persona.
Si fermò per prendere fiato e prima di tornare a casa decise di fare un salto da sua sorella Kasumi, la sua abitazione era a pochi passi.
-Kasumi, sono io-
-Vieni Akane, entra pure- 
 Da quando la maggiore delle Tendo era diventata la Signora Tofu aveva lasciato casa paterna.
Kasumi era rimasta quella di sempre, anzi era divenuta ancora più dolce, materna.
Mentre le due sorelle si salutavano con un bacio, una piccola, graziosissima bimba, di appena tre anni, si avvicinò alla sua zia preferita, tirandole i pantaloni della tuta per ricevere le dovute attenzioni.
-Amore sei qui-
 La mora adorava sua nipote, era bella come la mamma, sensibile come il padre, ma testarda, orgogliosa e coraggiosa come la zia, che in quel momento la coccolava teneramente.
-Zia Akane mi porti con te?- 
La piccola sperava tanto in una risposta affermativa, ma, Kasumi la interruppe  con la sua proverbiale dolcezza, dicendole che non poteva poiché  doveva andare a scuola.
Emi non era tanto contenta di quanto appena detto dalla sua dolcissima mamma, ma, senza troppi capricci,  scese dalle braccia della zia per andare prepararsi.
-Allora Akane perché una di queste sere non vieni a cena da noi con Ranma, è da un po' che non stiamo tutti insieme. Pensa  proprio l'altra sera Ono ha chiesto di voi-
-Kasumi ti ricordo che il mio ragazzo non è Ranma-
 La maggiore sperava sempre in un riavvicinamento tra i due.
-Lo so Akane è solo che Emi adora tanto quando ci siete entrambi  e poi non credo che sia vietato uscire una sera senza il proprio ragazzo.
Ovviamente,  potresti portare anche lui, ma credo che si sentirebbe messo in disparte. Conosci quella peste di mia figlia, vuole le attenzioni tue e di Ranma solo per lei ed il tuo ragazzo non vorrei si indispettisse-
La materna sorella Tendo aveva un modo di fare e dire le cose,  che nessuno avrebbe mai potuto contraddirla.
-Va bene, magari una di queste sere, ma lo faccio solo per Emi-
Akane amava veramente quello scricciolo di bambina e sperava un giorno, semmai fosse diventata mamma, di avere una bimba proprio come la sua nipotina.
-Ono è in ospedale? -
-Già, ultimamente è molto impegnato, ma dirò che sei passata-
-Dagli un bacio da parte mia. Ora sarà meglio che  vada, non voglio iniziare la giornata scusandomi con il gran capo Nabiki. Mi aspetta a casa per la  colazione-
-Emi amore ciao,  prometto che verrò presto a trovarti. Kasumi quando me la porterai in palestra?- 
-Oh Akane è ancora così piccola-
-Sciocchezze, ha l' età giusta e poi sarebbe perfetta-
-Ok, ti prometto che ci penserò-
-Guarda che non mollo, mia nipote sarà un' abilissima artista marziale-
-Non ne dubito, pensa che, proprio ieri, la maestra mi ha convocata perché ha picchiato un amichetto. Lei si è semplicemente giustificata dicendo che il malcapitato è prepotente ed arrogante-
-Praticamente un baka e ha fatto bene-
-Akane non sta bene che una signorina si comporti così-
-Kasumi hai sempre detto lo stesso a me eppure non mi sembra  che io manchi di femminilità e ho anche un ragazzo bellissimo- 
Era fiera della maturità e sicurezza che negli anni aveva acquisito. 
-Akane, Emi sarà anche mia figlia, ma caratterialmente ti somiglia così tanto- 
La signora Tofu sorrideva, in fondo le piaceva l'idea che sua figlia somigliasse a sua sorella, caratterialmente. Akane era forte, caparbia, testarda, coraggiosa ma nel contempo dolce, fragile, altruista, sincera.
-Beh...... è un bene no?-
-Si, Akane lo è. Mi raccomando riguardati e mangia!-
La bella moretta salutò la sorella e la nipotina per, poi, dirigersi verso casa.
 
 
 
 
 
Fu accolta dal piacevole, intenso, avvolgente aroma del caffè e dall'odore dolce di croissant al cioccolato, bianco e nero, appena sfornati.
-Akane ma dove ti eri cacciata?  Lo sai che oggi ho un importante appuntamento di lavoro-
Per fortuna la mezzana aveva le chiavi, quindi,  aveva già preparato il tutto.
-Lo so ma, trovandomi in zona,  sono passata a salutare Emi, la adoro! E poi so che hai tutto sotto controllo, non per niente sei la migliore- le fece l'occhiolino.
-Ovvio che sono la migliore e comunque anche io, ruffianella, amo nostra nipote. Stavo pensando una cosa sorellina, ma se adori tanto i bambini, perché non ne fai uno tutto tuo? Magari con uno palestrato, affascinante e con un buffo codino-
C'era malizia  e provocazione nella sua voce
-Quando la smetterete di far finta che io non abbia un ragazzo, eppure sto con lui da quasi un anno-
 Testarda ed impulsiva com'era, non avrebbe mai smesso di rispondere alle continue provocazioni.
Nabiki la scrutò con lo sguardo di una che la sa lunga
-Sarà... a  proposito, sorellina,  prima di venire qui  sono stata da papà per un salutino e mi ha dato la posta del dojo, tieni- 
-Grazie, poggiala lì-
Arrivava sempre parecchia corrispondenza, bollette, pubblicità e richieste da parte di sponsor, ma stavolta tra le varie buste ce n’era una di un colore inusuale.
 Akane non fece tanto caso a quella strana lettera, anche perché non aveva tempo per leggere in quel momento, così accantonò le missive. In serata, con calma, avrebbe letto.
-Allora,  come va con Daiki?-
Durante la colazione parlavano di tutto, specie della loro vita sentimentale.
Da qualche mese la mezzana frequentava un noto avvocato di Tokyo di nome Daiki Tachemaru, era uno dei migliori nel suo campo,  difficilmente perdeva una causa.
 Era specializzato in cause divorziste e contratti pre-matrimoniali.
Daiki,  oltre ad essere un abiIissimo e rinomato legale, era un uomo molto affascinante. 
Aveva conosciuto qualche mese prima Nabiki, durante un evento organizzato proprio dalla mezzana.
Tempo di un  drink e, tra i due, era subito scattata la scintilla.
-Benissimo, va tutto a gonfie vele, a letto, poi,è un portento! Senza contare che,  wow, madre natura è stata davvero generosa con lui. Non credo di mollarlo e quando mi ricapita uno così??-  
Sapeva che la sorella ancora si imbarazzava a parlare di certe cose, ma lei lo faceva apposta, la stuzzicava, si divertiva a vederla in difficoltà.
-Non ti ho chiesto i dettagli sulla vostra vita sessuale, né sulle sue misure, ma,  semplicemente, come va tra voi-
-Su Akane cosa te ne fai di uno solo moine e coccole? Il sesso è fondamentale e se lui non è bravo a letto allora meglio mollare. Ad ogni modo, tutto a gonfie vele. Tu, piuttosto, ancora non lo hai fatto, quando lo molli?- 
Era palese, a Nabiki non piaceva il ragazzo di Akane e non faceva nulla per nascondere questa ovvietà, senza contare che  era schietta e diretta e diceva, sempre, ciò che pensava.
-Premesso che non farlo non è motivo per mollare qualcuno. Comunque, cara Nabiki, non tutte siamo come te, io do ancora valore a certe cose e voglio aspettare il momento giusto-
Anche se cresciuta, Akane era rimasta una ragazza ingenua, senza malizia, pudica.
-Ma anch'io do valore a certe cose sorellina, anzi, molto valore.  In quanto a te, quello che cerco di farti capire da una vita è che, se la persona con cui stai non è quella giusta,  il momento non arriverà mai- 
-Se solo non avessi pregiudizi nei suoi confronti e lo conoscessi un po' meglio,  capiresti che è quello adatto per me-
- Non mi serve tempo per conoscerlo e non sono tipa da pregiudizi, lo sai bene. Ribadisco e sottoscrivo, lui non è quello giusto!-
-Come fai ad essere così sicura?-
- Semplice, rispondi a questa elementare domanda: quando sei con lui hai le farfalle nello stomaco, le mani sudate, le gambe che ti tremano e la testa che gira, specie quando ti bacia?- 
-Vorrei farti notare che non sono più un'adolescente, e comunque i suoi baci mi piacciono-
-È qui che ti sbagli. Non è una questione di baci che piacciono e  no, non conta l'età per farti impazzire l'ormone. 
Il tuo belloccio non ti ha mi provocato un tale turbinio di emozioni e mai succederà. Da quando ho memoria, solo uno è stato in grado di mandarti in tilt..... vuoi un aiutino.....R-... R-... Ra-.....?
-Spiritosa, ma sono spiacente di rivelarti che l'unica cosa che suscitava in me quello zoticone era rabbia e nervosismo-
-Ma davvero? Strano- indice e pollice della mano destra facevano da incavo dove poggiava il mento,  lo sguardo era rivolto in alto intenta a riflettere, mentre le labbra arricciate si muovevano verso destra e sinistra. Ovviamente, la stava schernendo. 
-Akane aiutami a ricordare, per piacere, chi diceva "il mio Ranma passerà la vigilia di Natale con me" o chi si era precipitata in un parco per far pace con il suddetto fanciullo o crepava di gelosia, quando una cinesina ammiccante e prorompente gli si strusciava addosso? Continuo....??"
-Oh Nabiki, che c'entra, ero una ragazzina sprovveduta ed orgogliosa, ora le cose sono cambiate. 
Tra Ranma e me c'è semplicemente amicizia. Ci vogliamo bene come fratello e sorella e questo è quanto-
La sorella più grande  sapeva che la piccola stava mentendo, ma decise di sorvolare. 
Quello non era il momento di intavolare una conversazione che non avrebbe condotto da nessuna parte.
Tempi maturi e propizi sarebbero arrivati molto presto. 
Malgrado tutto, durante quella chiacchieratissima colazione, Nabiki avrebbe, ancora, battuto un po' il ferro. 
Sua sorella doveva comprendere che il suo idilliaco  ragazzo  non faceva affatto per lei. 
-Va bene , ma  signorinella, dimmi, ora che sei grande da comprendere i tuoi sentimenti, potresti togliermi una semplice curiosità....Ti sei mai svegliata di notte facendo pensieri sconci sul tuo uomo?-
-Nabiki finiscila, stai esagerando. So dove vuoi arrivare con questi stupidi giochetti. Non ho bisogno di pensieri sconci per sapere che  lui va bene per me e che con lui avrò la mia prima volta. Ho bisogno solo di tempo, voglio che sia perfetto-
-A parte il fatto che le prime volte non sono,  quasi mai,  perfette. Sono dolorose, deludenti e .... devi avere una seconda e una terza e una quarta, insomma tante volte,  per avere la perfezione, sorellina-   Le aveva fatto l'occhiolino, del resto lei in quel campo era più esperta
 -Ma se vuoi che sia  indimenticabile, da sogno, lo dovrai fare con l'uomo che ami, che  ti scombussola, che riesce ad alienarti dal resto del mondo. Ti prego non guardarmi come un'invasata. Ti dico ciò perché non voglio che tu un giorno possa pentirtene-
-Nabiki ti prego. Io sono sicura che la prima volta non resterò delusa e non me ne pentirò-
-Io resto del parere  che il tuo lui è più un amico, un confidente, ma non il compagno di vita adatto per te-
-E sentiamo  Miss Freud, chi sarebbe adatto per me? E non farmi quel nome!-
-Ok niente nomi. Per te va bene qualcuno che sia in grado di  far incontrare l'inferno e il paradiso che sono in te, facendoti battere il cuore all'impazzata, senza contare che deve essere dannatamente sexy.
- Ho già una persona accanto così-
-Sei più stolta di quanto pensassi.  Il tuo ragazzo sarà anche di bell'aspetto....mmmhhh ora che ci penso, non ti sembra un caso Akane che il tuo fidanzatino somigli a qualcuno di nostra conoscenza?-
-Nabiki sono diversissimi, ti prego non scherzare, avere occhi blu e capelli scuri raccolti in un codino,non rende tutti uguali, sai?-
-Se lo dici tu!  Sai cosa c'è di sbagliato nel tuo ragazzo? Lui  ti tratta troppo  come una principessina  e ti dice sempre sì, mentre a te occorre uno  più  rude, più vero, meno noioso-
-Nabiki non hai mai pensato che al mio fianco voglia proprio uno che mia faccia sentire una principessa e vivere come in una favola?-
-Oh Kami, ma ti senti? Tu non sei una fanciulla indifesa che se ne sta buona buona aspettando il suo prode cavaliere.
Se proprio vuoi vivere una favola fa che sia moderna e trovati un principe alternativo.  Per intenderci, tu non sei la principessa Sissi o Biancaneve che canta con gli uccelli, anche se, devo ammettere che, a furia di frequentare qualcuno, non  mi stupirei a vederti parlare con gli animaletti-
-Nabiki- 
- OK scusa, sto divagando, comunque,  tu sei più una....-
-Cenerentola-
-No-
-Ariel la sirenetta-
-Noooooo-
-Bel-
-No, no e no tu sei più una, una, una..... Fiona, e come compagno ci vuole uno  come , come....-
-Shrek-
-Appunto-
-...........sbaglio, Genoveffa, o mi hai appena paragonata ad una principessa orchessa e il principe a me predestinato è uno zoticone, cavernicolo,  verde, bruttino,  che si porta dietro un odore nauseabondo e  fa rutti e puzze in quantità?- 
Era sblordita, non poteva crederci. Sua sorella l'aveva paragonata ad un'orchessa  con degno compagno.
 -Sì tesorino e per la cronaca preferisco Anastasia-
-Sta' calma Akane, inspira, respira...... in ogni caso, io non sono Fiona. Mi vedi verde, per caso? 
-Beh, tu ovviamente sei meno verde e più snella, ma converrai che per una come te il noioso principe azzurro non va bene, meglio il verde, ma esilarante orco-
-Questo è il tuo stupido parere e poi smettila con questi colori, mi stai facendo impazzire. 
Nabiki, forse non ti è chiaro un particolare, a me piace il mio ragazzo,  non è noioso ed io  lo trovo molto, molto eccitante, ah l'ho detto!-
-Ah ti eccita, bene bene, e sentiamo, se hai al tuo fianco un fustacchione tanto erotico,come mai spesso ti soffermi,  di nascosto,   a  fare uno scanner visivo ad un codinato, amante delle arti marziali.  E non dire che non lo guardi, perché ti ho beccata io, furbastra. Ammettilo che lo trovi maledettamente sexy-  
-Ti sbagli-
-Ipocrita! Dannazione apri gli occhi, ma soprattutto sii sincera con te stessa-
-Nabiki, apprezzo che  ti preoccupi per me, sul serio, ma io come compagno voglio un uomo dolce, sensibile, premuroso, e credo di averlo trovato, anzi ne sono certa. Ti sei fatta dei film su me e Ranma assurdi. Lui non desidera me cosi come io no  desidero lui-
-Questo è quello che volete credere e far credere. In passato sono stata la prima ad appoggiare la vostra scelta di lasciarvi, ma poi vi ho osservato Akane. Lo vedo come vi guardate, come vi intendete anche senza parlare, come vi completate-
-Va bene, forse è meglio chiuderla qui- 
Era stremata, non ne poteva più
- Nabiki, su una cosa concordiamo, anch'io voglio essere felice e farò di tutto per esserlo, te lo prometto. Ma sarò io a decidere con chi. Ora se mi vuoi scusare, tu hai un importante impegno di lavoro ed io devo correre al dojo- 
La stava letteralmente cacciando di casa
-Va bene, ho capito,  vado via...ah sorellina?-
-Che vuoi?- sapeva che sarebbe arrivata un'ultima, piccante battutina
-Il dojo, per due amanti delle arti marziali, è perfetto, un po'scomodo forse, ma ribadisco perfetto! Ciao Fiona, porta i miei saluti a Shrek-
-Sparisci ora!-  anche se infastidita, non poteva non ridere sui modi disinibiti e provocatori di sua sorella. Sapeva che le voleva bene e  avrebbe fatto di tutto per vederla felice. 
 
 
 
 
 
*********
 
 
 
 
 
La lezione era terminata e lui,  impeccabile come sempre, stava salutando i suoi allievi.
Ranma era proprio bravo nel suo lavoro senza contare che era veramente bello. 
Una volta andati via tutti i ragazzi, aveva il vizio di levarsi l' immancabile,  eterna casacca dal taglio cinese.  Sembrava un bronzo di Riace. Quel corpo pareva disegnato. Ogni muscolo era ben delineato, senza contare che il sudore faceva apparire quel torso,ancora, più definito.
Senza poterne fare a meno Akane, attratta come una falena alla luce, ne osservò i bicipiti, i deltoidi, per poi passare ai pettorali, scendendo sugli addominali fino a quelle sensualissime  fossette, poste tra la fine dei muscoli obliqui laterali dell'addome e inguine, nascoste per metà  dall'elastico dei pantaloni della tuta. 
Il volto, poi che dire, era perfetto.
Conosceva a memoria ogni suo tratto, ma ciò che più amava erano quegli occhi tanto rassicuranti e caldi come un placido, primaverile specchio lacustre, quanto profondi e tempestosi come il mare  in inverno.
Crescendo, i lineamenti erano divenuti più marcati, definiti. Non era più il sedicenne, sbarbatello, affascinante. Ora quel ragazzo col codino era diventato un uomo. Un bellissimo, affascinante giovane uomo
Distogliendo velocemente lo sguardo,  per evitare di farsi beccare, ricordando, con imbarazzo,  le parole della sorella, Akane si era avvicinata per salutarlo e chiedergli se era tutto a posto. 
-Già qui maschiaccio ?-
Erano cresciuti, maturati, ma il modo in cui si rivolgevano, l'uno all'altra,  non era per nulla cambiato.
-Ho lezione tra circa mezz'ora, allora non hai risposto tutto bene?
-Ovviamente, avevi dubbi? La presunzione era  prerogativa del carattere del fascinoso artista, anzi con gli anni la ostentava ancor di più e questo era uno dei tanti difetti  che, Akane, mal tollerava.
Decise di ignorarlo, già aveva dato con sua sorella Nabiki, così iniziò  a preparare il dojo per la sua lezione.
Mentre Ranma raccoglieva le ultime cose, osservava la ragazza, che aveva deciso di non cogliere le sue provocazioni.
Anche lui, appena poteva, senza farsene accorgere,  si deliziava nel guardarla.
Era davvero incantevole Akane. Crescendo, i tratti le si erano ingentiliti, affinati, rendendola, semmai possibile, ancor più bella.  I capelli adesso li portava appena sotto le spalle, anche se, durante le lezioni, li raccoglieva in una coda alta.  Quel top portato appena sopra l' ombelico fasciava un seno non troppo grosso, ma alto,sodo, perfetto. Il ventre era piatto, la curva dei fianchi era sinuosa, i  glutei, una delle parti del corpo che il codinato preferiva, erano alti, compatti, messi in evidenza dai suoi stretti pantajazz, portati a vita bassa. Le gambe erano snelle, tornite, lunghe. Il viso, poi, era indescrivibile.
Aveva un  incarnato perfetto, liscio come la porcellana, conosceva a memoria ogni tratto di quel volto, ma ciò a cui Ranma  non si sarebbe mai abituato era il suo sorriso. Radioso, splendente, coinvolgente, da togliere il fiato.
 Ranma guardandola non poteva far a meno di pensare che, la allora acerba, violenta, dispettosa sedicenne, fosse diventata una donna. Una bellissima, affascinante, giovane donna.
Senza pensarci un secondo, dopo aver effettuato quella piacevole panoramica, prese a stuzzicarla. 
Adorava le sue espressioni, non poteva farne a meno. Adorava soprattutto quelle smorfie che faceva quando si innervosiva.
-In genere, quando una donna è nervosetta è perché il suo compagno non riesce a soddisfarla, ancora niente? Il dottorino dovrebbe  parlare meno con i topini e giocare di più col suo uccellino! -
Lei iniziò a lanciargli lance di fuoco, il suo sguardo avrebbe incenerito gran parte della foresta amazzonica,  ma la cosa non sorbì l'effetto sperato, o meglio non del tutto,  infatti il moro continuò.
-Cosa c' è, stanotte  Dolittle era troppo preso a parlare con Stuart Little, anziché dedicarti le dovute attenzioni, maschiaccio?-
Ranma, più degli altri Tendo odiava il compagno di Akane, l'unica cosa buona era che tra i due non ci fosse stato niente che andasse oltre delle semplici effusioni, qualche bacio intenso e dormire, di tanto in tanto, nello stesso letto. 
 Ne valeva sempre la pena sganciare qualche yen a Nabiki per quelle piccanti, piacevoli rivelazioni sulla sorella Tendo da lui preferita. 
Ranma non poteva accettare il fatto che una ragazza bella, intelligente e dedita alle arti marziali avesse per fidanzato uno che, anziché praticare quella nobile disciplina sportiva, aveva scelto di   diventare un veterinario. 
Lei meritava di meglio.
Certo, il giovane Saotome era il migliore in piazza, ma  di sicuro,  ci sarebbe pur stato qualcuno, di gran lunga, migliore del dottorino.
 La realtà era, però,  un'altra. Nessuno, per Ranma, sarebbe stato all'altezza della sua Akane, ma questo non gliel' avrebbe mai detto. 
La ragazza, intanto, stava veramente provando ad ignorarlo, si era messa anche a canticchiare un motivetto nella sua mente per non sentirlo, ma la pazienza non era il suo forte, così esplose.
 -Ok  Ranma si dà il caso che già abbia dato stamattina con mia sorella, quindi ti  sarei infinitamente grata se non ti ci mettessi pure tu.
 E comunque per la cronaca, anche se non sono fattacci tuoi,  io sono pienamente appagata dal mio uomo e non per quello che pensi tu, pervertito del cavolo! 
Ti faccio presente che alcune ragazze gradiscono anche altri tipi di attenzioni e sono affascinate da uomini che sanno prenderti mentalmente.  Ed infine, vorrei chiarirti, una volta per tutte, che il  mio brillantissimo fidanzato, il cui nome non è Dolittle, non  parla con i topi. Se qui c' è qualcuno che parla con le tope in tailleur e tacchi alti  quello sei tu, stupido! E ora vai via prima che ti faccia fare un bel volo, facendoti finire sulla cima dell' albero più alto di Nerima a parlare anche con Cip e Ciop!-  
Aveva detto tutto con impeto e senza respirare. Non avrebbe ammesso repliche. 
-Va bene maschiaccio come vuoi, vado via, oggi sei davvero intrattabile,  peggio degli altri giorni.  Capisco che stare vicino a persone strane ti possa far male, ma tranquilla ho un amico strizzacervelli, poche sedute, qualche pasticcona e tutto finirà. Ah, per la cronaca,  le tope a cui tu alludi, quelle  con  cui mi intrattengo, non parlano, fanno altro!-
-Sparisci, stupido maniaco, degenerato e le pasticcone prendile tu!-
Con sorriso sghembo e sguardo malizioso, raccolse la casacca da terra e la gettò con noncuranza sulla spalla, guadagnandosi l' uscita.
Akane lo guardava truce. Ma, poi,  d'improvviso, l'espressione cambiò. Era più forte di lei, doveva chiederglielo. 
-Ehi Ranma, un'ultima cosa-
L'artista, a quel richiamo, non poté che bloccarsi. 
- Beh,  ecco,  tu mi conosci un po', ormai, forse meglio di chiunque altro, quindi pensavo.....-  si contorceva le dita, lo sguardo era basso e l'espressione  da bambina indifesa la rendeva ancor più  ammaliante.  E lui, inconsapevolmente, ne restava soggiogato, sempre.
-Akane mica si tratta di una proposta indecente?- 
Al codinato piaceva troppo vederla in difficoltà e poi, sdrammatizzando, l'avrebbe fatta innervosire, liberandola da quella situazione disagevole. Infatti,  la reazione non tardò
- Possibile che tu sia sempre così maniaco, volevo semplicemente farti una domanda, tu però non ridere ok?- 
-Ok, sarò serio, spara- la guardava con dolcezza. 
-Secondo te, se io fossi .... sì se fossi una ....  una principessa, hai presente quelle dei cartoni che spesso Emi ci fa vedere....beh, sì insomma, chi sarei secondo te?-  
Le ultime parole le disse, quasi, mangiandosele
-Principessa dici....non è che intendi sorellastra o parenti affini?-  
-No baka, intendo proprio principessa, qualcosa non va, sei sordo per caso? -
-Ovvio che no, ma stai calmina, vediamo...-  ci stava pensando,  poi, come chi è colpito da improvvisa illuminazione, schiocco' le dita, pronto a dare il responso. Lei, invece, conoscendolo, si pentì all'istante della domanda. 
- Ci sono Akane! Come si chiama il cartone  che, ultimamente,  ho visto con Emi? Quello dove la principessa veniva salvata da un drago, sì quella che poi doveva sposare quel tizio bassotto, ma poi aveva optato per l'altro, quello un po' più rude, particolare, ma almeno altino...-
-Starai mica parlando di Shrek, Ranma?-
-Sì,  Shrek, ecco come si chiamava il cartone, ma non ricordo il nome di lei...- 
 Voleva prenderla in giro e ci riusciva sempre. Senza contare che Akane gli forniva spunti su piatti d'argento.
- E secondo te io sarei Fiona, un’orchessa. Hai parlato con Nabiki,  dì la verità...degni compari-
- Ma dai Akane,  mica ho bisogno di consultarmi con tua sorella. Anche un cieco vedrebbe che tu e Fiona avete molto in comune-
La sprovveduta ragazza per un attimo sussultò, magari,Ranma la stava paragonando a quella particolare principessa e non all'orchessa. Ma subito dovette ricredersi
-Non c'è dubbio, avete la stessa vita larga, lo stesso carattere e la stessa femminilità!-
Ecco appunto,  poteva mai un insensibile, dal microscopico cervello dire una cosa sensata? 
La faccia della mora era livida di rabbia
-Ah, Akane, tu però sei più acida e rospetta-
-Ranmaaaa!!!-
 Aveva talmente urlato quel nome, tanto da  essere sentita anche su Marte
Il ragazzo aveva guadagnato l'uscita del dojo, guardando ancora divertito il suo preferito oggetto di scherno. 
Gli piaceva battibeccare con lei, non poteva farne a meno, ma nonostante i continui litigi sapeva benissimo che in fondo, se ci fossero stati problemi, anche solo ipotetici,  lei per lui ci sarebbe sempre stata, anteponendolo, senza il minimo dubbio, a qualsiasi cosa o persona.
 
 
 
 
 
************
 
 
 
 
 
La giornata era stata lunga e faticosa, così finalmente, arrivata a casa si spogliò, indossando una tuta e versandosi un bicchiere di vino rosè.
Prese il telefono e compose velocemente un numero
-Ciao amore,  tutto bene? -
-Ora che ti sento va meglio, tu Akane,  invece, hai una voce stanchissima-
-Beh, diciamo che la giornata non è stata delle più piacevoli, ma è terminata-
-Vuoi che faccia un salto da te prima di andare a lavoro?-
Quella sera aveva il turno di notte.
-No, non preoccuparti, anche se la tentazione di un tuo massaggio è forte, ma domani ti voglio qui-
-Tranquilla, sarò tutto tuo-
-Ok, allora a domani-
-Notte piccina-
-Notte amore-
-Ah, amore,  scusami un'ultima cosa- tentennò 
-Dimmi Akane- 
-Tu, tu non parli con gli animali ve-vero?-
Aveva capito chi era il genio che aveva insidiato quel tarlo nella mente della sua amata e lei da ingenua aveva abboccato, ma decise di stare al gioco
-Beh, in realtà sì, altrimenti come farei a capire cos' hanno quei poveri animaletti- era estremamente serio
-..........-
-Akane ci sei ?- gli scappò un mezzo accenno di risata
-Mi stai prendendo in  giro, vero? Ma tu sei un, sei un, un.....guarda non ho parole -
-Scusa amore ma sei così ingenua e poi meritavi una lezioncina.  Quante volte ti ho detto di non dare corda a Mister  muscolo con un solo neurone-  
Neanche lui sopportava Ranma, fondamentalmente era geloso. Era geloso del rapporto che legava la sua ragazza a quel Casanova incallito, che già una volta aveva impedito loro di stare insieme, ma non gliel'avrebbe più permesso. No, questa volta avrebbe difeso a tutti i costi il rapporto con Akane.
-Dai non te la prendere,  lo sai che quel baka si diverte a prendermi in giro. Il fatto è che in una giornata posso sopportare o lui o Nabiki, entrambi è dura- sorrideva.
- In quanto a te, gelosone, domani faremo i conti. Le mie coccole te le dovrai sudare-
-Ma davvero, lo sai che adoro le sfide, specie quando so di vincere-
- Questa volta non sarei sicuro , se fossi in te-
-Ora devo proprio andare , tu signorinella  riposati e recupera le forze. Domani te ne serviranno tante-
-Ah,  prima di andare vorrei dirti un' ultima cosa, veramente è più una domanda-
-Dimmi-
-Se fossi una principessa delle fiabe, per te chi sarei?-
-Una principessa dici?.....Direi  Cenerentola. Ingenua, amorevole, parla con gli animali ed ha anche una sorellastra-
L’antipatia tra lui e Nabiki era reciproca. Akane sorrise scuotendo la testa.
-Ti adoro lo sai-
-Io di più,  non dubitarne mai-
Quel ragazzo era davvero innamorato ed avrebbe veramente fatto di tutto per  Akane.
-Buon lavoro, amore-
-Notte piccina-
Riagganciarono, con un felice sorriso.
 
 
 
Dopo quella piacevole telefonata, sorseggiando il suo bicchiere di vino, la dolce moretta iniziò a leggere la posta, ma il suo sguardo fu subito rapito da una  lettera. 
La busta era di un colore amaranto, ma quello che la incuriosiva era il nome dei destinatari "Sig Ranma Saotome e consorte"- 
Il viso della piccola Tendo assunse una smorfia assurda, gli occhi erano sgranati, la mascella allargata a dismisura e, poi, quando iniziò ad immaginarsi quello zuccone sposato,  non poté fare a meno di ridere. 
Non lo immaginava proprio uno spocchioso, maschilista come Ranma accasato come un bravo maritino, devoto e fedele. No, era impensabile.
Aprì d' istinto la missiva, ma quel che lesse la lasciò in uno stato di catalessi, per più di cinque minuti. 
 
"Gentili Signor Ranma Saotome e Signora Akane Saotome siete stati scelti per partecipare alla quindicesima edizione del Concorso "Arti marziali con amore".
Ricordiamo che per vincere il premio, la coppia partecipante dovrà distinguersi per affinità  sentimentale e lavorativa.
I concorrenti, non solo dovranno dimostrare di essere la coppia perfetta, manifestando sintonia, complicità, intesa, amore,  ma dovranno distinguersi anche nel lavoro,  avvalorando di saper gestire brillantemente il dojo di proprietà e di possedere abilità nel combattimento. 
 Il premio consisterà nella vincita in denaro di 25 milioni di yen."
 
Akane si  girò guardandosi intorno, alla ricerca di una telecamera e di qualcuno che sbucasse dal nulla dicendo:"Tranquilla è una candid", ma niente.
Guardava la lettera, incredula, basita, dicendo a bassa voce 
-È uno scherzo, ovvio uno scherzo, Akane non può essere altrimenti- lo ripeteva come un mantra.
 
Mentre cercava di riprendersi da quella scioccante notizia, un flashback la riportò alla realtà. 
 Aveva ricordato che sua sorella Nabiki si stava interessando di organizzare un evento,  che riguardasse le arti marziali e giovani coppie di sposi combattenti. 
Gliene aveva frettolosamente parlato qualche settimana prima, durante una delle loro colazioni.
Come un automa prese il telefono e chiamò la causa della sua improvvisa emicrania.
-Pronto?-
-NA-BI-KI!!!- la voce era bassa, minacciosa,  tetra, furiosa
-Ciao sorellina tutto bene? Hai un po'di raucedine? 
-Nabiki io ti ammazzo!! Ma come hai potuto, sei impazzita?? E scommetto che c' entrano anche quei due incoscienti di papà e Genma, vero? 
Ma quando capirete che io ho già un compagno e che caso voglia non sia  Ranma?? Ma dico io, iscriverci ad un concorso per dimostrare cosa, noi non siamo una coppia, siamo solo soci e amici. E poi mi spieghi come hai solo minimamente pensato a questo diabolico piano, anzi, no, non voglio saperlo. Voglio solo sentirti dire che è uno stupidissimo scherzo, forza dillo è uno scherzo vero? Non può essere altrimenti, dai burlona ed io quasi quasi ci cascavo!-  
Ormai parlava a raffica, peggio di una mitragliatrice, da svariati minuti e Nabiki, conoscendola, la stava facendo sfogare per farle scemare la rabbia.
 Intanto, con nonchalance, semisdraiata sul suo divano, con il telefono incastrato tra la spalla ed il mento, terminava di limarsi le unghie.
Quando Akane,  per esigenze vitali riprese a respirare, la mezzana decise che era il momento di parlare.
- Perfetto, ora che hai finito mi ascolti. Non è uno scherzo, ti racconterò tutto ma tu non interrompermi, chiaro?
-Ma tu sentila la signorina ha anche delle pretese. Parla,  tanto morirai, comunque, per mano mia e sul necrologio scriverò "Lascia questa valle di lacrime Nabiki Tendo, la traditrice di sua sorella Akane"
- Simpatica, questa me la devo segnare- 
Era snervante il suo modo di non cogliere le provocazioni, per Akane era sempre stato un mistero, visto che lei non  riusciva ad arrivare al numero cinque che già partiva come un razzo per rispondere, a tono, alle varie punzecchiature.
-Punto primo, quei due sciagurati di papà e amico Fritz non c'entrano niente, l' idea di iscrivervi al concorso è stata mia.
Punto secondo, la coppia deve lavorare insieme e praticare le arti marziali, quindi  il tuo dottorino è, ovviamente, fuori dai giochi.
Punto terzo,  la vincita consiste in una somma pazzesca che  divideremo in tre- 
Aveva precisato la divisione equa, tanto per non smentirsi
-Possibile che tu non riesca a pensare  che al denaro?-
-Lo sai sorellina il mio motto...le tre S: "Soldi, Sesso e Successo"
-Strano, io avrei detto "Serpe, Succhiasoldi, Satanassa!"- 
-Credo che Ranma inizi ad avere una brutta influenza sul tuo linguaggio- 
Voleva provocarla, presto avrebbe ceduto. La conosceva troppo bene.
-Aaahhhhhhhhhh! Sei irrecuperabile e comunque, ammesso e non concesso  che tu stia facendo tutto questo a solo scopo di lucro,  non ti è chiara una cosa, i requisiti indicano esplicitamente che io e quello zuccone dobbiamo essere sposati! Ma guarda caso, ora mi dirai che tu non  avevi notato questo effimero particolare, vero?-
-Suvvia Akane, cosa vuoi che sia  un matrimonio. Non è altro che un banale pezzo di carta, un contratto semplicissimo, sottoscritto da un uomo e una donna-
La mezzana era sempre stata molto più cinica, rispetto alle sue sorelle.
-Nabiki se non erro esiste un libro,  considerato per molti religiosi il Libro dei libri, ed inizia proprio con un uomo e una donna, ma poi guarda caso termina con l' Apocalisse!
 Quindi ti sarei grata di non semplificare il tutto facendo  esempi che hanno per soggetti un uomo e una donna. Senza contare che l'uomo e la donna in questione  siamo io e quel baka, per cui scenario apocalittico assicurato!-
- Oh Akane,  tranquilla, poi tu mica sei cattolica. Comunque,  da quando un codinato in  vesti femminili in sella ad un panda è arrivato a casa nostra, altro che situazioni apocalittiche....i 4 cavalieri stessi rabbrividirebbero! 
Io resto sempre del parere che la fine del mondo arriverà quando tu ti deciderai a farlo...capisci a cosa mi riferisco....-
-Non credo tu sia nelle condizioni di parlare di sesso con me , ora!-
-Come vuoi, ma ritornando al progettino sarà un matrimonio davvero intimo, sobrio, semplice. Organizzerò io il tutto-
-Ma tu sei fuori?- Non poteva crederci, dava già tutto per scontato
-Ma quanto sei antica. Ripeto sorellina sarà una semplice formalità. Ti spiego come funziona, ascoltami-
-Nabiki,  il matrimonio è un vincolo sacro, non una cosa da fare sapendo che l'inchiostro della firma non avrà neanche tempo di asciugarsi che sarà già sostituita da quella per il  divorzio-
-Ma nel vostro caso non sarà un matrimonio canonico, convenzionale e con l'aiuto mio e di Daiki tutto andrà bene.-
La PR aveva calcolato, diabolicamente, ogni cosa, mentre l'ignara sorella la ascoltava temendone le conseguenze.
- Il mio bell'avvocatino vi aiuterà a redigere un contratto pre-matrimoniale in modo da evitare malintesi, mentre, con il mio aiuto, imparerete a fingere, apparendo agli occhi di tutti come una, anzi, LA coppia perfetta.
Per quanto concerne il combattimento,  Ranma non avrà bisogno di aiuto, dato che è il numero uno.
Per la gestione del dojo, nulla da eccepire.
 Quindi vincere il premio sarà un gioco da ragazzi.  
Terminato il concorso, vi lasciate. Addio,  ciao, auf wiedersehen, au revoir,  sempre , ovviamente, che non abbiate cambiato idea. Sai il matrimonio, la luna di miele, l'adrenalina, la vincita, lui che ci sa fare e, poi, fattore principale, siete pazzi l'uno dell' altra.-
-Ah,  ma  se è tutto qui,  potevi dirlo prima! Io  sposo  quello scimmione, partecipiamo al concorso dove tutti ci vedranno come una, anzi LA perfetta coppia di piccioncini, Ranma, poi, è un asso nel combattimento, così facilmente vinciamo la congrua sommetta. Infine, ci lasciamo. Addio, ciao, auf wiedersehen, au revoir. Sempre se,  non ci rendiamo conto che siamo follemente innamorati. Sai la luna di miele, il matrimonio, noi  soli soletti, lui che ci sa fare ed io che sono allocca, giusto?-
Stava letteralmente facendo il verso alla sorella.
- Vedo che inizi a ragionare e ti ripeto, vi aiuterò io....tengo troppo al premio, certo tre settimane per fare il tutto non sono tante, ma io sono il meglio, quindi, sì ce la posso fare- 
Conosceva troppo bene l' ingenua sorella, ancora poche, semplici parole dette al momento giusto ed avrebbe ceduto.
Intanto la vena sulla tempia di Akane pulsava sempre di più, sembrava volesse esploderle un embolo.
-È proprio questo che mi spaventa: il fatto che sia TU ad aiutarci e poi  come credi che possa convincere quello zuccone,  senza fraintendimenti? -
-Non è lui il genio dei fraintendimenti- ulteriore frecciatina - Senza contare che ha uno spirito goliardico, adora i combattimenti, mangiare a sbafo, vincere tanti soldini fa gola a tutti e, poi,  sarebbe l'occasione per stare con te,facendo crepare di gelosia il tuo dottorino-
-Ecco appunto, altro nodo cruciale, con   il mio ragazzo come la metti, Einstein?-
-Gli parli del premio,  insisti sul fatto che  è una farsa, quindi non c'è nulla da preoccuparsi e, poi, gli fai capire che con quei soldi potreste anche sposarvi- 
Era proprio brava con le parole, aveva reso tutto così semplice. Non per niente nel campo lavorativo era una delle migliori, ma Akane era ancora, troppo dubbiosa.
-Tu credi che questo possa indurlo ad accettare senza problemi, sai bene quanto detesti Ranma-
-E non è l'unico- anche se aveva farfugliato, il commento non era sfuggito alla bella moretta
- Nabiki, tieniteli per te i tuoi commenti fuori luogo,  comunque non sarà semplice parlargliene, non credo di poterlo convincere-
- Oh, Akane, possibile che debba dirti tutto io, se non riesci a persuaderlo farai uso di un'arma infallibile..hai presente, si insomma ciò che manda un  uomo in  estasi rendendolo privo di qualsiasi capacita intellettiva, portandolo ad assecondare qualsiasi tuo volere?-
-Eh?- 
Era troppo scioccata per giocare agli indovinelli con  la sorella.
-Oh Kami aiutatemi voi. Si chiamano tette Akane*, fidati, indurrebbero anche il più ostinato degli uomini ad accettare qualsiasi cosa-
-Nabiki, io non uso queste armi-
-Male, molto male, comunque se hai finito io dovrei andare. Il mio uomo reclama le mie tette ed io il suo, beh hai capito insomma...-
-Tu sei da curare sorella, dico sul serio-
-Quando anche tu scoprirai il piacere del sesso maledirai il tempo perso. Ora fatti una bella dormita, domani vedrai tutto sotto un'altra prospettiva-
Esausta e stremata dal mal di testa, riagganciò.
Continuava a fissare quella lettera.
In fondo era una farsa dalla durata di poche settimane e con il premio avrebbe ridato lustro al dojo e magari sposato il suo bel ragazzo.
 Se da un lato, quel mefistofelico piano ordito dalla sorella lo trovava profondamente sbagliato, tanto da turbarla, dall'altro canto  un' intima vocina la invogliava a considerare l'idea di accettare quella strana proposta.  
Pian piano , stanca di riflettere sul da farsi, si addormentò con un' unica certezza, l' indomani ne avrebbe parlato sia con un baka di sua conoscenza, sia col suo affascinante fidanzato, non prima, però, di aver spedito la sua amorevole sorellina nel regno dell'oltretomba,  a scambiare due chiacchiere, col padrone di casa. 
 
 
Note
 
Ciao a tutti!
Il secondo capitolo è senza dubbio più lunghetto del primo.
Mi sono dilungata troppo con i dialoghi…… spero vi piaccia.  Qualsiasi tipo di opinione è graditissima.
Per prima cosa ringrazio la mia splendida beta "Eleonora", che mi supporta e, soprattutto, sopporta ♥♥♥
Un grazie sincero va , poi, a tutte le persone che hanno letto il primo capitolo, a chi ha avuto voglia e tempo di commentare e a chi ha inserito la mia ff tra le storie da seguire /ricordare/preferite.  ♡♡♡♡♡♡♡♡
La frase con * non è mia.  Il film da cui l’ho presa è “Erin Brockovich…”
La lettera è arrivata a destinazione. Cosa accadrà e quali saranno le reazioni di Ranma e del misterioso fidanzatino di Akane? Nel prossimo capitolo non solo risponderò a questa domanda, ma svelero' anche chi è il fortunato ragazzo della piccola Tendo.
Spero di avervi incuriosito abbastanza.
 
Un grosso bacio, Pia
 
 
 
 
   
 
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