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Autore: Jeade__    02/05/2014    7 recensioni
“L'amore non ha senso. E' soltanto una botta di culo. Se arriva ti ritrovi tra rose e fiori, altrimenti è soltanto una pugnalata dritta nel petto. Tutto quello che ti costruisci per arrivare a raggiungerlo, te lo vedi bruciare come carta davanti agli occhi.
Fanculo."
[III capitolo, Scarlett.]
___
La storia, di come il destino possa sorprenderci ogni volta. Di come spesso le persone non ne prendono atto, perdendo così "la retta via".
Perdiamo noi stessi, ritrovandoci a vicenda.
Un gico di intrecci di diversi destini, ed è proprio di questo che voglio parlarvi, mie lettrici.
La vità di ognuno non è che un gomitolo. Esso si intreccia ad altri, si divide, si spezza.
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"Alcuni dicono che il nostro destino è legato alla Terra, e che essa fa parte di noi quanto noi di essa.
Altri dicono che il destino è intrecciato come un tessuto, cosicché il nostro destino ne incrocia molti altri.
E' la cosa che tutti cerchiamo di cambiare o lottiamo per cambiare.
Alcuni non lo trovano mai.
Ma ci sono quelli che vi sono guidati!"
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Se vi ho incuriosita, passate. Aspetto un vostro commento :)
A presto!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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4 Capitolo-


 

-Home sweet home-

Casa dolce casa.


 

 

L'orologio, appeso nella grande cucina, segnava le 19:00.

“sarà meglio andare a prenderla.” pensò.


Si avviò all'ingresso dell'enorme villa. Recuperò la sua giacca sportiva in jeans e le chiavi dell'auto e di casa.
Uscì chiudendosi alle spalle la possente porta in legno, dirigendosi verso il garage alla sua destra.
nfilò le chiavi e accese il motore, per poi partire in tutta fretta verso l'aeroporto.

 

Le mancava. D'altronde, era da Natale che non la rivedeva.
Aveva finalmente completato gli studi, e adesso poteva ritornare e passare un po' di tempo con il suo fratellone.

 

La loro casa, nei pressi dei quartieri più ambiti nella periferia di Londra, distava solamente quindici minuti dall'aeroporto. Infatti, non tardò a raggiungere l'immenso parcheggio e dirigersi all'ingresso principale.

 

L'immagine che gli si presentò davanti era alquanto caotica.

Si guardò in torno.

Una marea di persone, tra cui stranieri, residenti, turisti, parenti, amici, che provenivano da chissà dove.
Chi andava a destra, chi a sinistra, chi abbracciava una persona che non vedeva da molto tempo, chi salutava, chi diceva addio. Gente che ritornava a casa dopo una giornata di lavoro, chi parlava, chi rideva... c'era gente di tutti i tipi.


Sorrise, e si avvicinò alla zona d'arrivo.

 

Lesse sul tabellone elettronico, gli orari d'atterraggio di ogni singolo aereo, leggendo ogni singola provenienza.
“New York.... Italia... Brasile... ah ecco, Irlanda... aeroporto di partenza... Dublino!”

Sorrise, riconoscendo l'aereo, che aveva accompagnato sua sorella fino a qui.

 


Finalmente.
Non vedeva l'ora di circondarla tra le sue braccia.

 

Non lo avrebbe mai ammesso... ma ci teneva davvero a quella testolina bionda. Benché spesso fosse insopportabile, lunatica, troppo espansiva, le voleva un bene dell'anima.

A distrarlo dai suoi pensieri fu il rumore delle porte automatiche, da cui provenivano i passeggeri.

Un fiume di gente, sorpassò il varco. Chi salutava, chi trascinava carichi pesanti di valige, chi correva, chi era al telefono.


“Dai Hav, fatti vedere” pensò.

 

Ed ecco che finalmente, i suoi occhi scrutarono la minuta figura dai capelli biondi, varcare la porta.
Lo sguardo di lei e di lui si incrociarono, e in una manciata di secondi si ritrovarono nelle braccia dell'uno e dell'altro.

-Louis!!- disse lei in preda alla gioia.

-Eccola la mia rompiscatole!- disse lui poggiando il mento sopra la chioma bionda di lei, stringendola sempre di più tra le sue braccia.
-Mi sei mancato anche tu!- disse con un velo di sarcasmo, divertita.

I due fratelli sciolsero l'abbraccio, ridendo, entrambi felici di essersi rivisti.
Finalmente quei sei mesi, erano passati ... e
non riuscivano ancora a crederci.


-ehi ma sei andato in palestra?- disse la sorella sgranando gli occhi, tutto d'un tratto, alla vista di quei bicipiti massicci, evidenziati dalla giacca di jeans.
-Beh, si ...un pochino- rispose lui imbarazzato.

Louis non era mai stato un ragazzo che prestava attenzione all'aspetto fisico. Era più un tipo con la testa sulle spalle, e di certo non era il genere di persona che frequentava palestre.

 

C'era solo una risposta a tutto ciò.

-Aspetta ma.. tu..- disse la sorella scioccata. All'improvviso un sorriso si aprì sulle sue labbra. -hai una ragazza?-

Il volto di Louis, cambiò immediatamente colorito, a quelle parole.

-Ma che dici! Smettila!- rispose di rimando lui, dandole una spinta amichevole.
-Ma lo sai che a me puoi dire tutto- ammise lei con sguardo di chi la sa lunga.

-Si si cert.. ehi ma...- Louis voltò lo sguardo dalla sorella e lo posò sull'esile figura che osservava i due, divertita.

-Hav..?- sussurrò il fratello, facendo segno alla sorella di voltarsi.

Havanna si girò e vi trovò Ysabel, la quale quando si accorse di essere osservata da entrambi, in preda all'imbarazzo, le guance le si tinsero di rosa.

-Oh, perdonatemi. Non volevo darvi fastidio- disse quest'ultima scusandosi.
-Ma di che scemina! - disse Hav venendole in contro, afferrando la sua mano. -Ysabel, lui è mio fratello, Louis.- disse portandola dinnanzi a quel ragazzo dai capelli castani e gli occhi blu mare.

 

Appartenevano alla stessa gamma di colore di quelli della sorella, solo che questi erano più profondi. Di un blu particolare. Erano meravigliosi.

Ysabel, non perse tempo ad ammirare l'intera figura che le si proponeva davanti.
Louis, non era altissimo. Il giusto. Corporatura non eccessivamente muscolosa.

Insomma, era un bel ragazzo.

-Piacere Ysabel.- disse lui all'improvviso porgendole la mano.
-Oh, piacere. Havanna, mi ha parlato molto di te.- disse con un velo di timidezza.
-Ah si? Sicuramente per prendermi in giro- sorrise lui divertito.
-Non è vero! Sempre questi pregiudizi, tsk! - disse la sorella, recitando la parte della finta offesa.

I tre iniziarono a ridere, divertiti da quel'affermazione.


Chiaccherarono ancora per un po', lungo il tragitto che li avrebbe condotti all'auto, parcheggiata.
E le chiacchere non cessarono nemmeno quando Louis accese il motore della sua auto, sfrecciando verso casa.

 

-Quindi tu, hai deciso di trasferirti a Dublino- affermò Louis dopo la spiegazione della ragazza.
-Si- confermò lei.

-E starai da parenti.. o amici?- chiese lui.


La ragazza guardò l'amica imbarazzata.
Non poteva arrivare e dire “beh si in realtà vivrò a casa tua. Stai tranquillo le estranee possono essere molto ospitabili.” No no, non era proprio il caso.


-Ah giusto!- esclamò Havanna. -Ecco.. beh si.. Louisino volevo chiederti..-
-...Che hai combinato?- chiese il fratello scettico, alzando un sopracciglio.
-Io? Nulla! Come puoi pensare una cosa simile!- disse lei agitando le mani come un'ossessa. -volevo solo dirti che Ysabel starà da noi d'ora in poi. Ti va bene no? Ok, sapevo che avresti accettato!-
-..Cosa?- domandò lui strabuzzando gli occhi.
La sorella sospirò.-Louis, per l'amor del cielo, abbiamo una casa enorme, le stanze ci sono, i bagni ci sono e lei starà bene. Papà accetterà di sicuro e non dirmi di no perché avrei il coraggio di farti stare IO fuori casa.- disse lei puntandogli un dito contro.


La scena era alquanto comica. La figura del fratello benché fosse più slanciata di quella della sorella, in quel momento sembrava essersi fatta piccola piccola.

Ysabel guardò divertita i due, benché si sentisse in colpa ad aver creato questa piccola discussione tra fratelli. Non voleva essere un peso per nessuno.

 

-Ma quello non è il problema!- Louis si voltò verso il finestrino retrovisore, finchè non incrociò lo sguardo con quello di Ysabel, sorridendo -Tranquilla Ysabel, sappi che se questa pazza non mi avesse interrotto- disse alludendo alla sorella che le stava accanto- sarei stato io, il primo ad ospitarti.- finì.

Rallentò la velocità della macchina, fino a farla fermare.

Evidentemente erano arrivati a destinazione.

 

-E quale sarebbe il problema?- chiese Havanna curiosa.
-Già!- Louis si voltò di colpo, nuovamente. -Ti piace la pizza no? - chiese rivolgendosi ad Ysabel la quale rimase interdetta per qualche minuto.

- S-si - disse lei accennando un sorriso imbarazzato.
-Oh menomale, perché non so cucinare e non sapevo se ti andasse bene come “cena improvvisata”- affermò ridendo, il ragazzo.

Entrambe le ragazze scoppiarono a ridere.

-Oh, beh eccoci qui!- disse Havanna accorgendosi di essere arrivata, aprendo la portiera della macchina.

Ysabel fece altrettanto, richiudendo poi, la portiera alle sue spalle. Recuperò la valigia e seguì i due fratelli verso un portone.
Doveva, di sicuro, essere l'entrata principale.


Louis, infilò la chiave nella serratura ed aprì la porta.

-Beh Ysabel- disse Havanna trascinandola dentro. -Benvenuta in famiglia Tomlinson! - esclamò lei, posando un braccio sulla sua spalla.


Ysabel, ricambiò il sorriso. E poté giurare di sentire un nodo alla gola. Era felice. Dannatamente felice.

 

Per la prima volta in vita sua, si sentì a casa.




LEGGETE SOTTO, E' IMPORTANTE

Jeade's point of view



Salve a tutte, mie lettrici! :)


Innanzi tutto, voglio scusarmi se il capitolo è un po' corto. Il fatto è che volevo concentrarlo solamente sull'arrivo a Londra.
Ma non temete, arriveranno anche altri personaggi. Questo è solo un capitoletto.

Fatemi sapere cosa ne pensate sul fratello d'Havanna, Louis.
Eh si il nostro Louis! Ve lo aspettavate?
Chi pensavate che fosse il fratello di Havanna prima di scoprirlo in questo capitolo?

So che non è molto su cui basarsi, ma è comunque un inizio.
Non dico che per ora è uno dei capitoli meglio riusciti, lo ammetto! Ma è comunque un advance verso quello che accadrà dopo.

Eh si, perchè dopo si fa sul serio.
Ma non vi anticipo nulla haha!

Prima di chiudere ci tengo a ringraziarvi.
Grazie per far si che questa storia possa proseguire e crescere. Ve ne sono eternamente grata.
E visto che ci sono, vi ringrazierò citandovi una per una.

Ringrazio le ragazze che hanno messo tra i "preferiti" la storia:
Ringrazio per aver messo la storia tra le "seguite":
 
claudia1DDream
Rery
(Quest'ultima ha messo la storia anche tra le "ricordate")

 
Grazie infinite a tutte voi, per tutto.

Spero di ricevere ancora vostri giudizi, tramite recensioni.
Un abbraccio grande, Jeade__
 
   
 
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