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Autore: scemina    02/05/2014    1 recensioni
Non era finita.. Voldemort era morto, Piton e Silente anche, la battaglia si era conclusa ma l'avventura di Harry, Ron ed Hermione sarebbe continuata, avevano qualcos'altro da scoprire, qualcosa che avrebbe fatto luce su di lui, su quell'uomo che dietro la sua maschera da cattivo era in realtà il più buono degli uomini, Piton. Il nostro trio infatti scopre che non è tutto finito perché il loro ex professore non aveva raccontato tutto, aveva tralasciato dalla sua storia qualcosa che Harry doveva sapere. Non glielo aveva fatto sapere alla sua morte perché sarebbe restato troppo scosso e lui, per affrontare il Signore Oscuro, doveva essere al massimo delle forze ma non avrebbe fatto morire quel segreto con se, Harry doveva sapere la verità, quella verità che gli era stata nascosta per troppo tempo. Inizia così una nuova avventura per i nostri amici che vedrà anche la nascita di un nuovo amore perché Hermione che, per troppo tempo, era stata innamorata di Ron riesce ad andare avanti perché capisce che tra loro ci sarà sempre solo amicizia... chissà chi farà breccia nel cuore della nostra bella maga!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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ciao a tutti ragazzi,siamo già al 9 capitolo ma ne prevedo ancora una decina minimo, sempre se voi continuerete a seguirmi. fatemi sapere cosa ne pensate ... tra Draco ed Hermione inizia ad esserci qualcosa diverso dall'odio e voi? cosa credete succederà? ora vi lascio il capitolo ... buona lettura e commentate tutti :)



~~Erano passate ore, ma di Hermione nessuna traccia .. Harry, Ginny e Ron avevano esaminato tutti i sotterranei ma nulla, avevano trovato il portone aperto e avevano proseguito finchè una luce gli si era avvicinata, era un patronus, quello di Hermione, su questo non c’erano dubbi.
Lei chiedeva loro aiuto, aveva mandato quel patronus per far sapere ai ragazzi che ci sarebbe stato a breve un attacco alla scuola proveniente dai sotterranei. Erano rimasti sconcertati ma sapevano che ormai non avrebbero trovato l’amica così avevano abbandonato le segrete.
-Professoressa!- urlò Harry entrando nell’ufficio della preside
- ragazzi miei, cosa succede?- chiese con aria interrogativa la McGranitt
- Hermione- disse con un filo di voce Ron che era ancora sotto shock
- professoressa Hermione è stata rapita!- continuò Harry mentre Ginny faceva sedere Ron sul divanetto dello studio, sembrava svenisse da un momento all’altro
- cosa? Come? Quando?- iniziò a chiedere la professoressa alzandosi dalla scrivania preoccupatissima
- poco tempo fa!- rispose Harry ma anche lui era troppo agitato per poter spiegare il tutto con calma così la piccola Weasley intervenne
– eravamo nelle segrete perché mentre tornavamo ai dormitori abbiamo sentito uno strano rumore ma abbiamo perso di vista Hermione che, come al solito, si era inoltrata da sola alla ricerca di qualcuno, nella direzione del portone che porta fuori la scuola. Siamo andati a cercarla in lungo e largo ma il portone era aperto ed abbiamo ricevuto un patronus di Hermione che ci diceva che ci sarebbe stato un attacco imminente alla scuola, i Mangiamorte sarebbero entrati proprio attraverso quel portone!- sintetizzò la ragazza
-Oh santo cielo! Dobbiamo ritrovarla al più presto!- la McGranitt era agitata, troppo, poco lucida
- dobbiamo difendere la scuola- ribadì Ron che si era un po’ ripreso
- come vuole agire professoressa?- chiese Harry pronto a fare di tutto per la sua amica ma d'altronde tutti lo erano.
Nel momento in cui aveva visto il patronus Harry aveva capito, Hermione era finita nei guai,aveva avuto un tonfo al cuore, non sapevano nulla … dove fosse, con chi … ma avrebbe trovato quella sua amica troppo impulsiva ..
-dobbiamo vietare l’ingresso alla scuola ai mangiamorte!- puntualizzò Ginny
- ovviamente signorina Weasley ma dobbiamo essere pronti alla battaglia!- ribadì la professoressa
- la scuola è in buono stato, i lavori per ricostruirla procedono al meglio. Pochi giorni e sarà come prima.- iniziò a riflettere la rossa
- non sarà come prima .. non ci sarà più quel volto barbuto ad accogliere chiunque entri nella sala grande, non ci sarà più quel terrore sui visi degli studenti che girano per i corridoi o che vanno alla lezione di pozioni … non ci sarà più George, non ci saranno più mia madre, mio padre e tutti gli altri … - disse Harry con una lacrima che gli scendeva sul viso
-Harry su, non fare così, dobbiamo essere forti – lo consolò Ginny abbracciandolo
- oh Potter il sorriso di Silente e il terrore di Piton non ci saranno più ma ci sarete voi! Voi che colorerete di nuovo questa scuola, questo mondo! Voi siete il nostro futuro!-  intervenne la professoressa
- e vi assicuro che tra tutti coloro che non ci saranno lei non ci sarà!- esclamò Harry asciugandosi le lacrime e col viso più combattivo che mai
- Hermione ci sarà!- continuò Ron con lo stesso ardore dell’amico.
La McGranitt sorrise, era quello lo sguardo che voleva vedere in loro, era quello lo spirito giusto, era quello di cui avevano bisogno. E lei sapeva che ce l’avrebbero fatta perché, quando vedeva quella forza nei loro occhi, loro davano se stessi ed era certa di una cosa ‘HERMIONE SAREBBE TORNATA SANA E SALVA!’
-dobbiamo organizzarci!- intervenne Ginny
-giusto signorina Weasley! Per prima cosa metterò di guardia i protettori della scuola, ci hanno aiutato durante la guerra e lo faranno ancora! Quel portone sarà una fortezza! Nessuno potrà entrare!- iniziò risoluta come loro la professoressa poi continuò –voi dovete occuparvi della ricerca di Hermione e della missione affidatevi da Severus, quegli oggetti non devono cadere in mani sbagliate!-
- certamente! Li terremo al sicuro ma in questo momento .. Hermione ha la precedenza!- concluse Harry
- questo è ovvio!- confermò Ron
- professoressa domani mi faccia avere lo stesso il materiale di cui mi ha parlato .. continuerò ad indagare lo stesso- disse Ginny poi dopo brevi saluti i ragazzi uscirono dall’ufficio e si fiondarono nei corridoi verso i loro dormitori.

 

Contemporaneamente chissà dove Hermione stava mettendo alle strette Draco,doveva sapere perché era lì, come aveva fatto a raggiungerla prima degli amici …. Lei doveva capire se davvero poteva fidarsi di lui ma lei la risposta già la conosceva, la leggeva ogni volta che incontrava lo sguardo grigio tempesta del Serpeverde ma lei era così, per fidarsi doveva avere risposte! RISPOSTE CONCRETE!
Si era messa a sedere e si era guardata di nuovo intorno ma non riusciva a capire davvero dove fosse. Draco le si avvicinò con fare gentile
-stai bene?- le chiese
- si, o almeno credo .. tu?-
- si ..-  rispose  lui, fece per chiederle qualcosa ma non ebbe il tempo di parlare che pian piano si accasciò per poi cadere del tutto a terra svenuto. Hermione si alzò in piedi in meno di due secondi e cercò di farlo riprendere –Draco,Draco,Draco ci sei?- continuava a chiamarlo e lui dopo un po’ si voltò e si mise a sedere mantenendosi la testa fra le mani e massaggiandosi le tempie
- Draco come va?-
- meglio non preoccuparti –
-sicuro? Cosa è successo mentre non ero in mè?-
- nulla .. sei svenuta e i Mangiamorte ci hanno portati qui e chiusi in questa lurida cella- borbottò lui
- ah ..ma dove diavolo siamo?-
- che strano, non avevo mai visto da questa prospettiva questo lato della casa eppure ci ho vissuto tutti questi anni ..-
-c ..cosa?- balbettò Hermione –s..siamo a casa tua?-
- si ..-
- m..ma come fanno loro ad essere qui? Tuo padre è in prigione, tua madre è sotto protezione a scuola –
- appunto .. nessuno è qui .. la casa era il quartier generale del Signore Oscuro e loro hanno mantenuto la postazione-
Hermione rimase stupita, era già stata in quella casa, durante la guerra, tra le grinfie di Bellatrix .. se solo ci pensava stava male .. Le sembrava di sentire il dolore sulla pelle nel momento in cui quella strega l'aveva marchiata.  ' mezzosangue' quella dannata parola rimbombava nella sua testa. Sentiva le risate di Bellatrix mentre lei si contorceva a terra per il dolore, sentiva la sua diffidenza quando Hermione non parlava. Senza volerlo si abbassò un pó la manica del maglioncino che indossava al lato dell'incisione. Una lacrima le rigò il viso. Quei ricordi le facevano male, troppo male. Le sembrava di rivivere quei momenti.  aveva lo sguardo fisso nel vuoto,  in quei ricordi così orrendi.
Draco capì che qualcosa non andava, vide la lacrima sul volto di Hermione così con la sua mano delicatamente le asciugò la guancia e le disse - so che qui non ci sono stati bei momenti per te-  Hermione annuì e Draco le diede coraggio - sei una grande maga, non dimenticarlo mai- .
Hermione era sorpresa da quelle parole, quello non era il Draco Malfoy che conosceva, possibile mai? Era davvero lui? Era davvero cambiato? Ma la ragazza non si soffermò su quei pensieri perché c'era stato qualcosa che mai si sarebbe aspettata, Draco l'aveva abbracciata. Lei era venuta a contatto con la sua pelle perfetta, chiarissima e fredda mentre lui con quella pelle calda. Erano opposti ma come si suol dire 'gli opposti si attraggono' e qualcosa in quel momento si accese nel cuore di Hermione. Tra quelle braccia forti si sentiva al sicuro, non avrebbe più voluto lasciarle,  le sembrava di essere tra le braccia di uno dei suoi cari amici ma no ... Non era come con loro, c'era qualcosa di diverso da Harry e Ron,  c'era Draco e lui era diverso. Pian piano quell'abbraccio si sciolse e il silenzio che si era creato tra loro anche
-grazie .. Davvero non ti riconosco-
- tu non hai mai conosciuto il vero me Granger-
- davvero? E ora? Questo è il vero te? -
- possibile-
Hermione però non si sarebbe fatta trasportare dal suo cuore, non si sarebbe fidata così, sulla base di un abbraccio così iniziò a interrogare il ragazzo.
-Cosa ci facevi nelle segrete?-
- in realtà non ero nelle segrete .. stavo semplicemente girondolando per i corridoi e .. se proprio lo vuoi sapere .. ti stavo cercando.-
-cosa? E perché?-
-come perché? L’ultima volta che ti ho vista sei scappata via di corsa piangendo-
- e cosa centra? Cosa ti interessa di cosa faccio io?- ribattè  la Grifondoro
- ah niente .. solo volevo … beh … io … volevo … dirti che … hai ragione-
Hermione era sbalordita, era davvero Draco Mlafoy? Le era sembrato strano,diverso, quasi pentito e ora questo
-sarebbero delle scuse per il tuo comportamento?-
-prendila come vuoi Granger- le rispose lui con la sua solita aria superiore
- comunque cosa ci facevi nelle segrete?-
- girovagando per i corridoi ho sentito un rumore provenire da lì e per fare più in fretta mi sono smaterializzato dove poi ti ho incontrata, nei pressi del portone, avevo capito subito che quel tonfo era il suono del portone che si apriva … e tu?-
- lo stesso motivo, io e i ragazzi abbiamo sentito il rumore e siamo corsi nelle segrete-
Che strano .. il ragazzo con una semplice breve frase aveva risposto alle domande principali di Hermione, aveva sentito anche lui il rumore ecco il motivo della sua presenza lì e il fatto che si fosse smaterializzato  faceva capire come avesse fatto ad arrivare prima dei suoi amici.
 Era penseriosa, doveva fidarsi? O no? Non sapeva proprio che fare ma lì, in quella cella con lei, c’era solo lui, non c’era una vasta scelta e la ragazza decise di provare a seguire il suo istinto … ma infondo lei non voleva ci fosse nessun altro, quell'abbraccio l'aveva come ipnotizzata. il suo intuito femminile non l’aveva mai portata in brutte situazioni e lei decise di fidarsi di quegli occhi misteriosi ma allo stesso tempo facili da leggere.
-dobbiamo andarcene!- esclamò la ragazza alzandosi in piedi con tutta la sua determinazione e dirigendosi verso le sbarre della cella, da dove giungeva un po’ di luce
-non possiamo ora .. intorno alla villa c’è un campo di sicurezza,ne sono certo,ci sarebbe impossibile smaterializzarci- iniziò a riflettere il ragazzo
-hai ragione, ma non possiamo restare qui Draco, ci uccideranno ..-
- lo so, troveremo un modo-
Il breve discorso tra i ragazzi fu interrotto dal rumore di passi avvicinarsi, Hermione si allontanò dalle sbarre e si avvicinò a Draco che, nel frattempo, era scattato in piedi. Il rumore della cella aprirsi fece rabbrividire Hermione, chissà cosa le avrebbero fatto ora,  e sperò non fosse lo stesso trattamento riservatole da Bellatrix.
-guarda qui chi c’è … - disse la voce di Carnivus, una voce aspra, stridula e paurosa
I due ragazzi restarono in silenzio ad osservarlo, Hermione era spaventata e indietreggiò ancora un po’, Draco le stava davanti, con una mano aperta in segno di difenderla. Hermione davvero non lo riconosceva più, lui non era lo stesso DRACO MALFOY che aveva conosciuto anni prima.
-Il nostro Malfoy vuole fare il coraggioso-esclamò Carnivus facendo una risata malefica poi continuò –vieni vieni tutti aspettano la tua presenza-
Draco fece un passo avanti ma Hermione gli bloccò un polso –no draco!- -non mi uccideranno tranquilla- fu la sua risposta e così quel lurido mangiamorte lo prese per un braccio e lo tirò fuori dalla cella e la richiuse con forza.

  
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