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Autore: Ika19    02/05/2014    1 recensioni
Hidan porta sempre più scompiglio nel covo dell'Aka, e i suoi compagni non sanno più cosa fare.
Vengono costantemente tormentati dall'idea Jashinista del loro amico con la falce, e non riescono più a sopportarlo.
Pain decide quindi di prendere provvedimenti: licenziare Hidan è l'unica soluzione!
Una piccola e leggera One-shot comica dove vedremo Kakuzu sclerare, Pain tremare, Hidan impallidire, Zetsu trasformarsi in pianta in vaso e Sasori dipingere le sue marionette di rosa.
Pairing principale HidanXFalce
Godersela in tranquillità!
Dedico questa One-shot a Ludovica (Hermione_Chase_LBS) che mi fa sempre ridere!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Pain
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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LA VICENDA DI COME HIDAN FU QUASI LICENZIATO


Era una tranquilla giornata nel covo dell'Akatsuki.

Sasori dipingeva di rosa le sue marionette (Deidara lo aveva insultato dicendogli che era monotono), Kisame cercava invano di affilare Samehada, Pain copulava con Konan, Itachi cercava di non sbattere contro i muri, Kakuzu contava i suoi amatissimi soldi, Deidara cercava di spazzolarsi i denti che aveva nella bocca sulla sua mano, Tobi canticchiava tra sè e sè e Zetsu Mangiucchiava le sedie.

L'orologio segnò le dodici in punto.

Quasi immediatamente ognuno smise di fare quello che stava facendo e gli Akatsukiani si guardarono intorno circospetti.

-È qui?- sussurrò Pain accuattandosi dietro il divano.

Gli altri monitorarono la stanza e Deidara disse:

-Non mi pare...-

Ad un tratto si sentirono dei passi che si avvicinavano al salone dove erano riuniti i ninja.

-Oh no!- sussurrò Konan, pallida.-Sta arrivando!-

Immediatamente tutti gli altri individui si nascosero, chi sotto i tavoli, chi dietro il divano come Pain, chi sul soffitto e c'era anche chi si trasformava in una pianta in vaso.

-Miraccomando, non fate rumore!- sussurrò Itachi.

Tutti annuirono.

Intanto i passi si facevano sempre più vicini e i ninja si facevano sempre più piccoli nei loro nascondigli.

La porta si aprì di botto e un uomo entrò.

La sua terribile figura era ancora nell'ombra della porta.

Fece un passo avanti e il manico di una falce spuntò dall'ombra.

Un altro e si mostrò una strana cappa nera con delle nuvolette rosse.

Un altro ancora e anche una testa con dei capelli grigi Gellati all'indietro fece capolino dall'antro buio che era il corridoio.

Hidan si fermò in mezzo alla stanza grattandosi la testa con fare molto poco pericoloso.

Strano!“ pensò.“Chissà perchè non c'è nessuno?“

Si guardò intorno alla ricerca dei suoi compagni, fino a quanto non vide un ciuffo di capelli arancioni spuntare da dietro il divano.

-Trovato!- ruggì lo Jashinsta trionfante cambiando in due nanosecondi da tranquillo e spensierato ad assatanato (o dovrei dire Jashinizzato) e pazzo.

Pain si alzò tremante da dietro il divano e mise le mani in avanti in segno di difesa.

-Ora caro il mio capo, verrai convertito alla religione di Jashin!- urlò Hidan follemente.

Uno dopo l'altro gli altri Akatsukiani spuntarono dai loro nascondigli, tranne Zetsu che restò una pianta in vaso, per precauzione.

-Ah!- gridò Hidan -Dato che siete tutti qui e oggi è martedì, vi farò finalmente capire l'importanza di Jashin!-

Itachi si spiattellò una mano sulla fronte e tutti pensarono.

Eccolo che ricomincia“

Stavano tutti per rassegnarsi all'idea di ascoltare l'ennesimo discorso del „martedì per Jashin“ (come avevano cominciato a chiamarlo), quando un urlo sovrumano si levò dalla bocca di Kakuzu.

Tutti si girarono a guardarlo, perfino Hidan.

Kakuzu tremante indicò quello che Hidan si era trascinato dietro.

Lo Jashinista teneva infatti per i capelli un cadavere che spargeva sangue dappertutto, insozzando la moquette del soggiorno, e dalla scia rossa che si era portato dietro, si poteva dedurre che anche i corridoi non erano messi meglio.

Hidan guardò il cadavere che aveva in mano e disse:

-Ah, sì. Questa è la mia offerta di oggi a Jashin.-

Kakuzu era ancora tremante ed era caduto in ginocchio sbattendo la testa sul pavimento, non tanto per il cadavere, anzi di quello non gliene poteva fregar di meno dato che uccideva persone ogni giorno, ma per il casino che aveva combinato Hidan.

-È il proprietario di una panetteria della nebbia, è un sacrificio di alto livello.- affermò Hidan orgoglioso di sè stesso indicando il cadavere „di alto livello“.

Kakuzu intanto si era rialzato e guardava Hidan in modo vendicativo.

-Tu!- lo indico con l'indice.-Hai osato insozzare la mia moquette da ottantamila Yen di pelliccia di volpe a nove code!-

Hidan alzò le spalle.

-Guarda che non è un dramma, si può sempre sostituire. E poi,- aggiunse mettendo l'indice in su a mo' di spiegazione,-Oggi è il giorno sacro a Jashin, quindi quanto più sangue verrà sparso in questa dimora, tanto più verremo bendetti da Jashin in persona!-

Hidan scoppiò a ridere.

Kakuzu d'altra parte non sembrava molto entusiasto, infatti si buttò addosso ad Hidan urlando un „ti ammazzo“ molto violento.

Prima di poter afferrare la gola di Hidan, venne però fermato da Pain.

-Guarda che non è veramente un problema coì grande... Se vuoi te la ricompro questa moquette.- disse Pain.

Kakuzu si calmò un pochino.

Pain invece guardò Hidan negli occhi.

-Tu invece sei stato molto maleducato. Da quando sei qui non fai altro che darci fastidio. Per sbaglio hai ferito Samehada, poi ti sei messo a fare giardinaggio con la tua falce e hai tagliato in due Zetsu, hai graffiato le marrionette di Sasori, mangiato l'argilla di Deidara, rotto gli occhiali di Itachi. Hai sacrificato uno dei miei corpi, Hai quasi sacrificato Konan, hai provato a sacrificare Kakuzu e infine hai detto di voler sacrificare l'orsacchiotto di Tobi.-

-Quello era solo perchè volevo togliermelo dalle scatole!- si difese Hidan.

-Comprensibile. Questo però non nega che tu abbia provato a farlo. Infine hai sporcato di sangue tutto il mio covo rovinando la rarissima moquette di pelo di volpe a nove code. Per questo...-

Pain fece un lungo silenzio d'effetto durante il quale tutti trattennero il fiato.

-...Per questo ho deciso di licenziarti.- esordì Pain.

Hidan sgranò gli occhi e probabilmente gli si scardinò la mascella da quanto aveva aperto la bocca.

Poi scoppiò a ridere.

-Va bene. Me ne vado.-

Detto questo girò sui tacchi e fece per uscire, se non fosse per la voce di Pain che lo fermò.

-Aspetta, un'ultima cosa.- disse l'uomo del dolore.

-Consegnami la tua falce.-

Questa volta si sentì il sonoro crack della mascella di Hidan che si staccava dai suoi cardini.

Lo jashinista divenne bianco quasi come i capelli di Jiraya e chiese:

- P-P-P-Perchè?!-

Pain sorrise sadico dicendo:

-La falce faceva parte del contratto.-

Kakuzu si riprese e aguzzò le orecchie.

-Contratto?- chiese interessato.

-Sì,- disse Pain guardando di sottecchi Hidan.-Vedi, quando sono andato da Hidan per arruolarlo, lui non voleva. Così ho dovuto stipulare un contratto con lui: Io lo pagavo e gli davo una nuova falce, e lui entrava nell'Akatsuki. E dato che io lo volevo nell'Aka (sai un'immortale coglione e assetato di sangue è sempre utile), ho firmato il contratto.-

Kakuzu divenne paonazzo e si mise a sbraitare:

-Come hai osato nascondermi che lo pagavi? Esigo un rimborso per tutti questi anni di servizio volontario!-

Pain ignorandolo alla grande, si rivolse di nuovo a Hidan.

-Allora?- Pain mise fuori la mano e fece segno di dargli la falce.

Hidan d'altro canto non sembrava minimamente intenzionato a dargliela, così Pain prese il manico della falce e lo tirò verso di sè.

A quel punto Hidan urlò un acutissimo „no“ e si ritrasse verso la parete tenendosi ben stretta la sua arma prediletta.

-Resto...- sussurrò.

Pain sorrise soddisfatto.

-Bene allora. Puoi restare, ma...- qui alzò un dito in segno di avvertimento -Solamente rispettando le seguenti condizioni: Ti è proibito portare sacrifici all'interno del covo, ti è proibito cercare di convertirci al Jashinismo e infine- Pain sorrise malvagiamente -Il „martedì per Jashin“ verrà abolito!-

Tutto il covo risuonò delle grida di giubilio dei membri dell'Akatsuki.

Hidan annuì e accettò le condizioni di Pain, anche se a malincuore, ma la sua mente era ormai lontana a immaginare la sua vita accanto alla sua amata falce...

-Bene!- disse Pain.-Con questo sei reintegrato nel gruppo...-

Pain mise un braccio intorno al collo di Hidan e lo condusse via.

Solo in quel momento Kakuzu si era riscosso completamente e dopo un attimo di sbigottimento corse dietro a Pain urlando come un ossesso:

-Voglio un aumento!!!-



Bene!

Direi che questa piccola One-shot è qualcosa di assolutamente tranquillo e rilassante, una di quelle storielle che si scrivono/leggono in pochi minuti prima di andare a dormire.

Spero che vi siate goduti questo breve momento di tranquillità, perchè sono sicura che il nostro caro Masashi Kishimoto ha in mente tutt'altro che tranquillità per la quarta grande guerra ninja...

Ika


  
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