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Autore: teresaap    02/05/2014    0 recensioni
Ma la cosa che più lo aveva colpito era stato il suo profumo.
Aveva distinto perfettamente quell’odore,non appartenente a nessuno dei ragazzi.Aveva riconosciuto subito l’odore del suo fiore preferito:la violetta.
La mora,infatti,profumava di violetta.
Sembrava fatta apposta quell’accoppiata nome – profumo,ma lui l’aveva adorata.
Che sarebbe diventata lei il suo nuovo “fiore” preferito?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Sistemò un’altra pila di libri tra le braccia, attenta a non farli cadere, e si avviò all’uscita della stanza per raggiungere la nuova biblioteca dall’altra parte del cortile.
Hope sarebbe arrivata a momenti –stava aspettando la nonna di Charlie che l’avrebbe tenuta qualche giorno con sé-e lei non vedeva l’ora di ascoltare qualche particolare in più della sua storia col moro.
Il giorno prima erano rimasti tutti sbalorditi nel momento in cui Louis aveva riconosciuto Hope. Nessuno era a conoscenza di quella storia, nessuno dei due ne aveva mai fatto parola con altri.
Doveva esserci stato di sicuro qualcosa di più di un’amicizia altrimenti non si sarebbero comportati in quel modo.
Raggiunse metà del cortile, scontrandosi con suor Claire.
-Oh tesoro, buongiorno. Grazie ancora per esserti offerta di aiutarci con la libreria,s iamo un po’ vecchiette qui e ci avremmo impiegato giorni.-sorrise.
Adorava quella donna alla follia. Le aveva insegnato molte cose in quegli anni, durante i periodi in cui si fermava in convento, e l’aveva ascoltata e consigliata così tante volte che probabilmente tutti i problemi che aveva avuto glieli aveva risolti lei.
-Buongiorno a lei e smettetela di dire che siete vecchiette, potreste dire che io sono più giovane ecco. Suonerebbe meglio, non crede?-chiese, allegra, lasciando un bacio sulla guancia a suor Claire e salutandola per continuare il suo lavoro.
Hope non arrivava più e lei aveva già spostato,da una stanza all’altra, una decina di pila di libri attraversando una decina di volte il cortile.
Appena sarebbe arrivata, la bionda gliel’avrebbe pagata. Non solo le avrebbe dovuto raccontare tutto su lei e Louis, ma poi avrebbe dovuto accettare una sua pausa e si sarebbe dovuta arrangiare da sola.
Sbuffò, afferrando un elastico che aveva al braccio e legandosi i capelli in una coda improvvisata. Si lasciò poi andare ad un sorriso e spalancò le braccia.
-No, dico, finalmente. Stavo cominciando a pensare che non saresti più venuta per non sottoporti al mio interrogatorio che, sta tranquilla, arriverà.
Hope sorrise lasciando la borsa su una delle sedie intorno all’enorme tavolo della sala, poi abbracciò Violet lasciandole un bacio sulla guancia.
-Mia madre ha fatto tardi perché era passata a comprare la colazione per lei e Charlie. Voleva portarla direttamente al parco.
Scelse accuratamente una pila di libri –anche se alla fine erano tutte uguali-e cominciò a seguire Violet da una parte all’altra.
-Allora, bella innamorata, da dove vuoi cominciare? Sono così buona da lasciare a te la scelta.
La bionda scosse la testa, sorridendo e prendendo un bel respiro. Non poteva rimandare –anche perché Violet l’avrebbe tormentata- e poi la situazione con Louis era abbastanza imbarazzante e aveva proprio bisogno di confidarsi con qualcuno.
-Io e Louis ci siamo conosciuti cinque anni fa, lui aveva diciotto anni e io diciassette. Avevo appena finito il corso di arte a scuola e mi fermai in quella gelateria che a Charlie piace tanto. Dopo aver preso il mio gelato, mi girai per uscire ma mi scontrai con qualcuno. Quel qualcuno era proprio Louis, che gentilmente si offrì di ripagarmi il gelato e farmi compagnia durante il tragitto fino a casa. Lui era così bello, così sorridente, così dolce, così tutto ed io non potevo di certo rifiutare. –sospirò, posando una pila di libri sul tavolo di quella che sarebbe stata la nuova biblioteca.
Si passò una mano tra i capelli e sorrise, nervosa.
-Ci scambiammo i numeri e continuammo a parlare di tutto tramite messaggi. Probabilmente dopo nemmeno un giorno sapevamo tutto l’uno dell’altra. Cominciammo ad uscire insieme e al mio diciottesimo compleanno mi regalò un biglietto per Parigi e, ovviamente, lui mi avrebbe accompagnata. L’ultima sera del viaggio, era il 25 febbraio, uscimmo a cena, passeggiamo per gli Champ Elysees e lui mi confessò di essersi innamorato di me.
Violet sorrise. Lo sapeva che quei due non erano stato solo amici, l’aveva immaginato.
-Ovviamente lo ero anch’io, come si fa a non innamorarsi di uno come lui? –sospirò, mangiucchiandosi un’unghia. -Siamo stati fidanzati per sei mesi, poi mia mamma ricevette una proposta di lavoro a Madrid per un posto da manager di un cantante emergente molto amato e accettò. Ovviamente, non avendo parenti a Doncaster, dovetti seguirla e così io e Louis chiudemmo la storia, evitando di farci del male con queste cavolo di storie a distanza.
La mora la guardò: il suo viso aveva assunto una smorfia scocciata, i suoi occhi continuavo a fissare il pavimento sporco della stanza mentre continuava a tormentarsi le mani.
Aveva capito che lei l’aveva amato molto e che quella separazione era costata molto ad entrambi. La cosa che, però, preoccupava Violet era che Hope fosse ancora innamorata di Louis Tomlison.
Aveva quasi paura a domandarglielo: da un lato temeva la reazione della bionda a quella domanda, dall’altro temeva una sua risposta positiva.
-Bhè, non fai commenti?-chiese Hope, alzando il viso e guardando stranita l’amica.
-Vi siete conosciuti, innamorati e poi lasciati perché i chilometri sarebbero stati abbastanza. Probabilmente uno dei due è rimasto innamorato ancora per molto, dopo il tuo trasferimento in Spagna.-azzardò la mora, mordendosi il labbro inferiore.
Voleva capirci qualcosa e sperava che quel qualcosa non fosse l’amore di Hope per Louis. In quel caso sarebbe stato tutto più complicato, soprattutto ora che lui era una star mondiale.
-Probabilmente…-ripetè la bionda, non lasciando trapelare niente.
Violet stava per ribattere qualcosa ma due colpi alla porta distrassero entrambe. Si voltarono in direzione dei colpi, e il viso di Zayn fece capolino dalla porta semiaperta.
Hope guardò l’amica passarsi una mano tra i capelli, nervosa, e sorridere al ragazzo che stava entrando nella stanza.
Era contenta che lui fosse lì, sia per l’amica sia perché l’aveva salvata dall’interrogatorio. Poi, tra l’altro, Violet aveva quasi capito tutto…
-Buongiorno. Scusate se piombo qui all’improvviso, ma Niall ti ha preso la colazione e ha incaricato me di portartela, dato che è a telefono con uno dei manager già da un’ora.-borbottò imbarazzato il moro, fissando Violet.
Oh, com’erano carini pensò la bionda.
-Scusami, ma non sapevo ci fossi anche tu e qui c’è un solo muffin.- aggiunse, poi, Zayn.
Hope gli disse di non preoccuparsi e, dopo averla presa da parte, incitò l’amica a portare il moro fuori e fare quattro chiacchiere con lui.
Si complimentò con se stessa mentre i due lasciavano la stanza.


-Allora,come vi trovate in albergo?-chiese Violet, cercando di spezzare il silenzio, e addentando il muffin.
Il moro si voltò a guardarla e sorrise, prima di rispondere. –Molto bene, sai ci soddisfano in tutto. E’ quasi noioso fare questa vita, non puoi lamentarti di qualcosa perché va tutto alla perfezione.
Risero entrambi mentre si allontanavano progressivamente dalla sala che doveva essere allestita a biblioteca.
-Louis ieri sera ha fatto qualche commento su Hope?-chiese Violet, incuriosita.
Parlare dei due avrebbe evitato l’imbarazzante silenzio che si andava creando. Nessuno dei due sapeva come intavolare una conversazione, non ponendo domande troppo scontate, idiote o intime.
-Era solamente stranito e abbastanza scosso dalla situazione. Non riusciva a credere di avercela avuta di nuovo davanti, tra l’altro con una bambina.-commentò il moro, facendo spallucce. -Te, sai qualcosa?
Parlare o non parlare? Violet non sapeva cosa fare, ma optò per la prima opzione. Infondo, prima o poi, tutti avrebbero saputo cosa i due avevano condiviso.
Raccontò, quindi, al moro ciò che l’amica le aveva confessato poco prima non aggiungendo né togliendo nulla.
-Pensi anche tu che uno dei due sia stato e, molto probabilmente, sia ancora innamorato?-chiese Zayn, fermandosi e guardando Violet.
Era così carina mentre addentava quel muffin e lo ascoltava, pensò il moro, per poi ammonirsi mentalmente. Cavolo, era fidanzato.
-Penso che l’innamorata sia Hope, era troppo malinconica e scocciata dal fatto che la storia fosse finita.-borbottò. -Louis non lo conosco, non so come ragioni e come affronti le cose. Mi servirà un po’ di tempo per capire se lui provi ancora qualcosa.
E lo affascinava il modo in cui parlava. Doveva darsi seriamente una calmata, ma era maledettamente curioso di sapere qualcosa di lei.
-E tu, sei innamorata?-chiese, riprendendo a camminare.
Ma che cavolo gli saltava in mente? Doveva imparare a contare fino a dieci, anzi venti, prima di parlare.
Tra tutte le domande che avrebbe potuto farle, aveva scelto la più sbagliata.
Violet sussultò, maledicendo la mente di quel ragazzo fantastico.
-Io…no, non sono attratta da nessuno.-era sempre stata brava nel mentire a domande scomode.
-Scusami, io non volevo essere indiscreto. E’ che stavamo parlando di questo argomento e mi è uscito spontaneo chiedertelo. Io non…-cominciò a balbettare il moro.
-Ehi, ehi, ehi. Frena, tranquillo, ho capito.-ridacchiò la ragazza alquanto divertita.
Era buffo vederlo così poco sicuro di sé e imbarazzato. Dai video sembrava il più duro e sicuro tra i cinque, ma probabilmente non era affatto così.
-Colore preferito? Cantante preferito? Pizza preferita?-pose rimedio Violet.
Il moro le sorrise grato, e pensò che Niall non aveva tutti i torti a definirla ‘fantastica’.
-Blu, Chris Brown, margherita. Sono devoto al semplice.-rispose.
-Semplice? Chris Brown non lo definirei ‘semplice’.-fece una smorfia. No, proprio non le piaceva quel cantante.
-Ricevuto, niente Chris Brown per te. Sei devota al semplice, quindi colore rosa, cantante preferita Beyoncè e pizza margherita?-domandò, riacquistando sicurezza.
La ragazza scosse la testa, addentando ancora una volta il muffin al cioccolato.
-Arancione, Beyoncè ci sta tutta ma ne ascolto parecchi, e margherita.-ribattè.
-Sei una tipa che legge, vero?-dopo un cenno affermativo della ragazza,continuò.-Bhè, io non leggo, quindi evitami la domanda e rispondi al posto mio.
-Non saprei quale scegliere, sono tutti perfetti. Ognuno ha una storia in sé, un sapore diverso mentre lo leggi. Sai,è come quando mangi le patatine: che siano classiche, alla paprika, all’origano o piccanti, sono sempre buone.
Il moro la guardò confuso,cercando di assimilare quel paragone.
-Ehm,sono solo le dieci di mattina,sono a stomaco vuoto e tra l’altro non ne capisco niente di libri. Abbi pietà di me.-ribattè alzando le mani in segno di resa.
Violet rise di gusto. Le piaceva avere armi a suo favore per vedere uno dei ragazzi più belli e famosi del mondo a corto di parole.
-Sei affamato, quindi?-chiese retoricamente,conoscendo già la risposta.
Non aspettò, infatti, che il moro rispondesse e gli allungò il muffin dalla parte che ancora non aveva addentato.
-No, questo è per te da parte Niall.-si oppose, voltando la testa.
-Ma è così buono, soffice, caldo e cioccolatoso.-cominciò la ragazza, enfatizzando ogni parola. -Non puoi resistere!
Zayn si arrese, voltandosi di nuovo. Sapeva come conquistare ciò che voleva.
Guardò prima lei, poi il muffin come per chiedere il permesso anche se quello che la ragazza voleva era fin troppo chiaro.
-Guarda che è un muffin, non la mela avvelenata. E poi, non sono chissà cosa, ma più carina della strega cattiva lo sono.
Zayn rise, scuotendo la testa.
-Certo che sai proprio come ottenerle le cose.-ribattè dopo che Violet gli aveva avvicinato di nuovo il muffin al viso.
Si sporse quel tanto che bastava e morse una piccola parte del muffin, giusto per mettere a tacere il brontolio e per non toglierne molto a lei.
Violet osservò il pezzettino mancante e fece una smorfia.
-Questo è tutto quello che sai fare, macho?
Il moro inarcò le sopracciglia, visibilmente sorpreso.
Stava per ribattere quando il vibrare del cellulare nella sua tasca lo avvisò dell’arrivo di un messaggio.
Sfilò il cellulare dalla tasca dei jeans scuri e aprì il messaggio.
‘Quando hai intenzione di farti sentire? Mi manchi e sono in pensiero. Ti amo xx R.’
-E’ Rebecca.-mormorò, rivolgendosi a Violet.
La ragazza gli sorrise, mordendo un’ultima volta il muffin.
-Bhè, allora ritorno da Hope così puoi parlarle in privato.
Zayn la guardò attentamente, pensando che non voleva parlare con Rebecca. Proprio no.
Anzi, l’unica cosa che voleva era continuare a scherzare con Violet e conoscerla meglio.
E questo non era ciò che doveva succedere.
-Grazie per la chiacchierata, sei proprio come Niall ti ha descritta.- salutarla era la miglior cosa da fare.
-Ci sei alla cena di stasera?-chiese Violet, prima di voltarsi per ritornare dall’amica.
Il moro annuì, lasciandole un sorriso, prima di attraversare il cortile a grandi passi e ritornare in hotel.

 
•●•

-vashappenin?
Sono imbarazzatissima nel postare questo capitolo qui e ora. Non posto da mesi e non so con quale coraggio ho deciso di farlo adesso.
Sono stata presa dalla scuola, dalle continue interrogazioni, da altre cose personali e anche da un blocco. Non riuscivo a scrivere più nulla di decente, infatti non ho nemmeno più recensito le storie che seguivo.
Sono profondamente dispiaciuta per questa cosa, anche perchè so quanto sia importante, per portare avanti una storia, ricevere recensioni e avere persone che ti seguono. Se magari qualcuna che seguivo sta leggendo queste parole,sappiate che mi dispiace un casino e che da oggi cercherò di rimettermi al passo.
Passando alla storia: se qualcuno avrà la decenza, il coraggio di aprire questa ff, e dato che probabilmente nessuno se ne ricorderà, faccio una breve sintesi.
Niall e Violet sono migliori amici. Lui ha appena finito un tour mondiale con la sua band ed ha portato i suoi compagni di avventura a conoscere la sua amica che, tra l’altro, vive in un convento per problemi personali ed è cotta di Zayn. In questo convento c’è anche Hope, migliore amica di Violet e mamma di Charlotte, che nasconde un po’ di segreti, come l’aver avuto una storia con Louis.
L’ultima cosa che voglio dire è che ci tengo tantissimo a questa storia, sono mesi e mesi che mi tormenta, ma non riesco a strutturarla e scriverla come davvero vorrei e questa cosa un po’ mi scoraggia.
Se qualcuno di voi aprirà questa ff, la leggerà e magari lascerà una recensione mi farà la ragazza più felice del mondo.
Mi dispiace ancora per la mia assenza e per il mio imbarazzante ritorno con un capitolo alquanto bruttino.
Ora mi dileguo, anche perchè ho occupato fin troppo spazio, e tornerò settimana prossima col nuovo capitolo che è già pronto.
Ciao belle. 

 

 
  
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