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Autore: persebella    03/05/2014    0 recensioni
Un giovane ragazzo, un solo destino, amore,intrighi,tradimenti,verità nascoste ed un ulteriore compito: salvare Gesräl dalle grinfie del perfido Gundhat.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eric arrivò sulla riva del fiume più che stanco.
Aveva deciso di portare con se delle esche che gli sarebbero servite per pescare delle trote più grosse .
Il fiume Ayor era distante dieci miglia da casa sua e aveva attraversato mezza pianura di luce per arrivare fin li .
Finalmente posizionò tutto l ''equipaggiamento ,preparò l'amo con l'esca ed infine lanciò la canna e si sedette sulla riva del fiume provando a rilassarsi.
Passò circa un'ora e mezza da quando era arrivato, ma non aveva ancora preso nessun pesce .
"Mi sa che oggi ci toccherà mangiare pane e cipolla cara mamma" pensò ridendo fra se e se .
"mi avevi avvertito che non avrei preso un bel niente".
Approfittò dell attimo di quiete per ripensare a ciò che era accaduto il giorno precedente con Kyra. 
Lei aveva tentato di baciarlo e lui si era scansato , fine della storia .
"Che stupido che sono "pensò. 
Non sapeva per quale motivo l'avesse fatto , anzi no, l'unico vero e reale motivo era quello che l'amava troppo per deluderla .
Una volta aver preso parte al rito di iniziazione si sarebbe arruolato nell'esercito di Behor e l'avrebbe lasciata a Beka senza sapere semai più si sarebbero rivisti . 
Quindi per quale motivo illuderla ?
Perché darle delle false speranze di un futuro insieme, se nemmeno sapeva cosa esso gli avesse preservato, se non addirittura la morte in guerra ?
Kyra avrebbe sofferto, ma soltanto per breve periodo , poi si sarebbe rassegnata al corso degli eventi , innamorandosi di un nuovo giovane e magari sposandolo avrebbe potuto crearsi una famiglia solida e avere dei figli.
Quel fiume di pensieri fu scosso dal rumore di un tuono che sembrò spaccare l'aria. Alzò gli occhi al cielo e vide che tutto d'un tratto il cielo era diventato plumbeo e che di lì a poco si sarebbe messo a piovere .
"Perfetto" pensò fra se e se "adesso dovrò tornare di corsa a casa caricato come un mulo col rischio di arrivare inzuppato fradicio ".
Iniziò a riordinare le sue cose, mise via l'esca che si era portato avendo cura di richiuderla bene, chiuse lo zaino e lo mise in spalla , poi si abbassò per raccogliere la canna che aveva poggiato in terra quando lo sguardo gli cadde proprio al centro del letto del fiume, c'era qualcosa dentro l'acqua che luccivava.
Si avvicino di più lungola riva e vide che si trattava di un piccolo oggetto dalla lama tagliente, sembrava proprio un pugnale.
Così decise di raccoglierlo, soltanto che nel punto in cui si trovava non avrebbe mai potuto prenderlo, ammenochè non fosse entrato in acqua.
"È un peccato lasciarlo lì. Lo devo prendere a tutti i costi potrebbe essermi di aiuto quando vado a caccia di lepri".
Così si tolse i sandali ,si arrotolò i pantaloni marroni fino alle ginocchia e si infilò in acqua, che era piuttosto gelida.
Eric ebbe un brivido di freddo che gli corse lungo tutta la schiena .
Cominciò ad attraversare il fiume fino al punto dove si trovava l'oggetto, si chinò e lo raccolse:era davvero magnifico, il più bel pugnale che avesse mai visto .
Aveva un'impugnatura molto piccola ed era anche piuttosto leggero.
La lama invece era di un bellissimo blu cobalto che emanava una luce brillante. Vi era un'incisione lungo tutta la parte in metallo , una scrittura con caratteri totalmente nuovi per Eric che non aveva mai visto in nessun libro .
Amava sempre amato leggere , fin da bambino , nonostante non fosse mai andato a scuola sapeva perfettamente leggere e scrivere dall'eta di cinque anni e tutto per merito della sua splendida madre , che con pazienza e dedizione  si era ripromessa di insegnargli tutto ciò che lei  aveva imparato a palazzo reale alla corte della regina Silhuana presso la quale lavorava come dama di compagnia.
Dopo la morte della regina lei era scappata dal palazzo col piccolo Eric, rifugiandosi a Beka.
Da allora Eric puntualmente leggeva un libro a settimana, molti dei quali gli venivano regalati da Kyra.
Ancora più deciso di incamminarsi verso casa, stava per riporre il pugnale dentro lo zaino quando si ferì all'indice sinistro della mano.
Accadde qualcosa di molto strano , il suo sangue , venuto a contatto con la lama sprigionò un forte cono di luce che lo abbagliò per pochi attimi , tanto che Eric fu costretto a chiudere gli occhi.  
Poi avvertì un forte bruciore intorno al dito tagliato, aprì gli occhi di scatto e vide che non c'era più alcuna ferita né sangue, al suo posto, come un marchio a fuoco, sul polpastrello del dito era comparso un simbolo a forma di sole.
Lo stesso identico simbolo del casato di Behor.
 
 
 
 
 
 
 
"Eric dove hai preso questo pugnale???"gli domandò subido sua madre Leda.
Lei lo conosceva fin troppo bene e non riusciva a credere che adesso fosse nelle mani di suo figlio .
L'aveva visto per la prima volta molti anni prima , quando Eric aveva appena due anni, e lei viveva presso il palazzo della regina Silhuana, che l'aveva accolta a palazzo , dopo averla trovata moribonda e per di più incinta sul ciglio della strada.
La regina veva subito fermato la carrozza reale, era scesa immediatamente, e chiedendo aiuto al cocchiere aveva preso in braccio Leda e adagiata dolcemente dentro la carrozza.
Si prese cura di lei , mettendole a disposizione un'intera stanza tutta per se, i migliori dottori per rimetterla in sesto, la servitù per aiutarla a cibarsi, lavarsi, vestirsi, cosa che non poteva fare da sola a causa delle ferite riportate dalle percosse del suo fidanzato di allora, nonché padre di Eric.
Ebbene si, colui che diceva di amarla , l'aveva picchiata a sangue non appena scoperto che lei era incinta di circa cinque mesi , dandole calci e pugni al volto e in grembo ,le aveva completamente tumefatto il volto, poi, priva di conoscenza, l'aveva abbandonata sul sentiero del bosco credendola morta.
La regina, non appena venuta a conoscenza di questa brutta storia, aveva immediatamente fatto arrestare l'uomo e offerto un posto di lavoro a Leda. 
Le aveva fatto impartire lezioni private di lingua dal migliore insegnante di Gesräl , fin quando una fredda notte piovosa non nacque Eric.
Dopodiché, la volle al suo fianco come dama di compagnia. 
Silhuana era una regina buona e dolce,  e Leda non avrebbe mai dimenticato ciò che lei aveva fatto , salvare la vita a lei ed a suo figlio . 
Una sera , al rientro nelle proprie stanze ,Leda sentì la regina singhiozzare dall'altra parte del corridoio , così si avvicinò verso di lei.
"Mia regina che cosa succede, perché piangete"
"Leda tempi bui si prosprettano per Gesräl, qualcosa di terribile accadrà tra non molto tempo. Voi dovete scappare, rifugiarvi il piu possibile lontano da qui."
"Ma cosa può essere di così terribile mia regina , io non voglio lasciarvi"
"Devi salvare tuo figlio Leda, presto il castello sarà preso d'assalto dai ribelli ed io sarò uccisa."
"No ! No ! Non dite questo !L' esercito vi difenderà!"
"Ti chiedo soltanto una cosa . Una sola cosa . Scappa via adesso e porta con te questo pungolo . È un artefatto magico appartenente alla mia famiglia, se cadesse in mani sbagliate sarebbe la fine per tutta Gesräl. È coperto da sedici incantesimi di protezione, nessuno verrà a conoscenza che ne sei in possesso.Non appena sarai abbastanza lontana da quì liberatene immediatamente , gettalo in un posto dove nessuno potrà mai trovarlo . Gli incantesimi che lo proteggono ne consentono l'uso magico solo al prescelto dal fato , ma quel pungolo appartiene alla mia casata da quattro secoli e nessuno è mai riuscito a farne uso . Temo che questo cambiamento repentino possa rivelarci brutte sorprese, ossia che il pugnale possa scegliere come prescelto il mio uccisore, allora la mia morte rimarrebbe invana .Gettalo via ,seppelliscilo, fanne ciò che vuoi in modo che i suoi oscuri poteri non possano mai cadere in mani sbagliate".
Leda osservò con cura la sua regina, improvvosamente sembrava essere molto più vecchia della sua giovane età. 
Era una donna bellissima, statura media, fisico esile ed aggrazziato, il volto dai lineamenti dolci , la pelle chiara , gote rosate , labbra piene e grandi occhi verdi , incorniciati da lunghi capelli corvini che le ricadevano sulla schiena fino alla vita.
Silhuana la stava salvando ancora una volta, stava salvando nuovamente lei e suo figlio .
Non poteva che obbedire ai suoi voleri portandole rispetto e devozione.
"Datemi il tempo di riordinare i miei bagagli e quelli del bambino e partirò immediatamente anche nel cuore della notte.Non so dove andrò, o cosa ne sarà della mia vita, ma una cosa vi giuro, mai e poi mai mi potrò dimenticare di voi, grazie per tutto quanto Regina ".
Leda si inginocchiò e baciò le mani alla sua amata salvatrice.Poi si rialzò, ripose via il pungolo e fece per avviarsi verso le sue stanze quando fu nuovamente interrotta da Silhuana che le disse:
"Aspetta Leda.Porta con te questo danaro, potrebbe esserti utile per crescere il tuo bambino."
Così le porse una borsa di cuoio che a Leda parve anche fin troppo pesante.
"Non posso accettare, voi avete fatto troppo per me, non posso assolutamente accettare questa ulteriore benevolenza nei miei confronti ."
"Non prenderla come un fattore personale ma come un regalo fatto da me al tuo bambino , che possa in questo modo avere un'infanzia serena come tanti altri bimbi.Accetta quel danaro, c'è n'è abbastanza per vivere dignitosamente per parecchio tempo , ma nel luogo dove deciderai di stabilirti, non parlare mai del tuo passato, di essere stata la mia dama di compagnia, o verrai scoperta e uccisa, e con te anche tuo figlio.
Fingi di essere povera , non vantarti mai della ricchezza che ti ho donato, ne vale della tua incolumità. 
Ma adesso basta chiacchere, corri giù dal cocchiere e digli di preparare la carrozza, il viaggio che dovrete affrontare sarà molto lungo .Non appena sarai in un territorio del tutto nuovo, non dimenticarti di liberarti di quel pugnale maledetto dagli oscuri poteri .Buona fortuna Leda."
"Addio per sempre, mia regina."
  
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