Okay, prima di incominciare ho due cose da dire:
1° questo è il
penultimo chappy! Ebbene si siamo quasi alla fine!
2° ringrazio tutti
quelli che hanno commentato, messo tra i preferiti o solo letto: vi
amo
Solo per
chiarire. Bene, ora: Buona
lettura!!!!!!!!!!! 10° kizuna- eien ni (legame- per
sempre) Erano seduti uno vicino
all’altro, indossavano entrambi un kimono molto bello, Sasuke blu scuro con il
segno degli Uchiha sopra, emanava un aura di regalità e minacciosità, mentre
Naruto indossava un kimono arancione con sopra il segno di Kyubi, una spirale,
il biondo emanava un un insieme di dolcezza e sicurezza che poteva avere solo
lui, mezzo angelo, mezzo demone... I due osservavano con sguardo
attento gli invitati, erano tutti li davanti a loro, i otto demoni lord che lo
osservavano, colui che aveva sconfitto Kyubi, il loro nuovo signore e non
poterono fare a meno che rabbrividire. La dolcezza di Naruto scompriva davanti
all’enorme potere di cui disponeva e nel esatto momento in cui lo guardarono
negli occhi seppero, che non avrebbero avuto scampo, il loro signore era stato
scelto e loro non avevano la minima possibilità di sconfiggerlo, non con il
cuore di Kyubi. Il primo a parlare fu Shukaku,
aveva uno sguardo indignato, offeso, anche se non avrebbe mai vinto, niente gli
impediva di provarci, no? “Cosa vorebbe dire che ti
sposerai con questo umano Naruto Uzumaki no Yoko?” “Shukaku-san, se analizza
attentamente la frase troverà un verbo che sarebbe sposare il che vuol dire
quando due si uniscono in un unione dissolubile solo dalla morte, continuando
con l’analisi troverà un soggetto, che sarei io e un complemento di
termine...”
“QUESTO L’HO CAPITO....” urlò in
preda alla rabbia per via della risposta ironica del mezzo demone volpe ma si
bloccò quasi subito, accorgendosi delle luce che si era accesa negli occhi di
Naruto e si ricordò che per quanto assomigliasse a suo padre, gli occhi, si gli
occhi erano quelli della madre, possedeva lo stesso fuoco. “Intendo dire, questo l’ho
capito, ma se non mi ricordo male io e tua madre avevamo un
accordo...” “Mia madre è morta Shukaku-san e
insieme a lei tutto quello che aveva a che fare con lei.” Un tono duro, freddo,
che non era di Naruto, persino Sasuke lanciò un’occhiata al suo amato, sorpreso
ma contento che aveva messo in chiaro le cose. “Ma Naruto-sama è stata una
decisione presa anni fa...” “Non ha sentito cosa ha detto il
mio futuro mate Shukaku-san? L’accordo svanisce con la morte della persona con
cui era stato fatto. Lui sposerà me e non suo figlio, Gaara.” Non avrebbe
permesso a nessuno di prendergli via Naruto, non dopo che finalmente erano a un
passo dall’unirsi. Il ragazzo dai capelli rossi
ignorava completamente tutta la faccenda ma si sentì chiamato in causa dalla
voce di Naruto: “Allora Gaara-kun, che dici?” Il rosso alzò lo sguardo e poi le
spalle: “Fate quello che volete, io non ho nessun bisogno di
sposarti.” “Capisco...” rispose Shukaku
freddo: “Bene, allora avete la mia...benedizione...” Sasuke si trattenne dall’alzare
gli occhi al cielo, come se avessero avuto bisogno del loro
permesso. Gli otto demoni-lord, uno dietro
l’altro, s’inchinarono giurando fedeltà al loro nuovo signore col sangue in modo
che solo con la morte, avrebbero potuto disubbidirgli. Naruto sorrideva, sorrideva a
Sasuke, perchè ora si sarebbero finalmente uniti, per
sempre. * Sasuke e Naruto stavano
discutendo insieme ad Iruka e Kakashi le “condizioni” del
matrimonio. “Essendo entrambi uomini credo
che prenderete il nome della famiglia più importante, gli Uzumaki.” Disse
Iruka. “Ma gli Uchiha hanno una storia
molto più lunga e profonda.” Difese Kakashi. “Ma Naruto-sama è il più potente
tra i due!” “Iruka-sensei, Kakashi-sensei?
Prenderò il nome degli Uchiha.” Disse il biondo
pacatamente. “M-ma
Naruto-sama!” “Il mio nome non ha mai avuto
alcun significato per me, ma per Sasuke significa tutto, posso rinunciare a un
nome senza importanza.” Ci fu un attimo di silenzio e poi
Iruka sospirò: “Va bene.” “Come facciamo con i
discendenti?” chiese Kakashi come se la cosa gli fosse venuta in mente solo ora:
“Siete entrambi uomini, introduciamo le concubine?” Naruto si mise a ridere alla
faccia disgustata che si era formata sul volto di Sasuke, andare a letto con
qualcuno che non fosse il suo Naru-chan? Non ci voleva nemmeno pensare, era un
pensiero troppo disgustoso: “Scordatelo Kakashi.” “Ma la ripopolazione del clan
Uchiha...” Naruto stava ridendo come un
matto interrompendo il sensei dai capelli grigi: “Hahahaha, kakashi-sensei, lei
è fantastico! Divertentissimo!” Iruka si schiarì la voce e disse:
“Naruto-sama, forse Kakashi-san non è a conoscenza del tuo
essere.” Il biondo si riprese e disse:
“Oh, beh, si immagino che probabilmente sia così. Io sono Naruto Uzumaki no
Yoko, un demone uomo nato da una demone donna, submissivo per natura, i demoni
non hanno “uomini che combattono” e “donne che fanno i figli” ma hanno “demoni
dominanti” che sono quelli che combattono e “demoni submissivi” che sono quelli
che portano dentro di loro i figli io combatto anche ma la mia natura mi ha
predisposto per fare figli, devo solo essere, ehm
fertilizzato.” Ci fu un attimo di silenzio
terribile e Sasuke dopo un pò chiese: “E tu e
Orochimaru...” “NO!” scuotè la testa
freneticamente: “Non ho mai tenuto un figlio di quel mostro dentro di me, grazie
a una pozione riuscivo ad impedire che venisse impiantato un
seme.” Ci fu un sospiro di sollievo
generale. “Allora non c’è più nient’altro
da fare se non organizzare le nozze.” Disse Kakashi con uno strano luccichio
negli occhi, finalmente il suo desiderio diveniva realtà Sasuke si sposava! E
con il lord più potente del regno! Ora il suo diritto sul nome Uchiha non poteva
essere più messo in dubbio! Ma la cosa per cui era più felice era quel sorriso
che lentamente stava spuntando sulle labbra del suo protetto, un sorriso che non
vedeva da quando era piccolo. * Era la più grande festa
matrimoniale degli ultimi secoli, tutti i lord del Giappone erano presenti,
persino l’imperatore era venuto per dare il suo appoggio all’unione tra l’Uchiha
e l’Uzumaki, per risanare la grande stirpe degli Uchiha rinvigorendola di nuovo
potere e di più prestigio. Sasuke indossava un magnifico
kimono finemente lavorato con fili d’argento che rappresnetavano paesaggi
bellissimi Si avvicinò alla famiglia
imperiale inchinandosi profondamente: “Siamo onorati che abbiate voluto venire a
un matrimonio di così marginale importanza.” “È un onore per noi poter
conoscere il futuro lord dei possedimenti degli Uchiha e dei Kutoshi.” Rispose
l’imperatore pacatamente, era un uomo di una certa età, Sarutobi. Vicino a lui
stava una donna bionda con un seno molto prosperoso, Tsunade, la nipote di
Sarutobi e probabile discendente della casata: “Ma è dunque vero? Il vostro mate
ha deciso di abbandonare il suo nome per prendere il
vostro?” “Naruto-kun è stato così buono da
accettare il mio desiderio di continuare il mio clan, accettando anche di dare
il mio nome ai nostri discendenti.” I due sembravano sorpresi, di
solito si prendeva il nome dalla casata più potente e Naruto era il più potente
dopo l’imperatore avendo dalla sua parte anche i demoni. “Ma dove si trova il vostro
giovane sposo?” chiese la donna e Sasuke si lanciò uno sguardo attorno e poi
rispose: “Lo vedrete solo all’inizio della cerimonia ha detto che doveva
mettersi a posto i vestiti.” “Mmmh, capisco. Sono impaziente,
si dice che abbia un’incomparabile bellezza.” “Per me sua altezza, al sua
bellezza è completamente fuori dal mondo.” Rispose l’Uchiha con una grande
sicurezza negli occhi. Quando il sacerdote prese posto
nel naos del tempio tutti i presenti caddero in un terribile silenzio, Sasuke si
posizionò vicino al sacerdote, era abbastanza nervoso ma non l’avrebbe fatto
notare a nessuno. Le porte si aprirono di scatto e
apparve un Naruto meraviglioso, indossava un bellissimo kimono rosso fuoco
impreziosito da fili dorati, diamanti, rubini, smeraldi, opali. Indossava una
collana con sopra una enorme pietra rossa con al centro una piccola volpe dorata
il tesoro degli Yoko unico nella sua bellezza e nella sua rarità. Vicino a lui
camminava la volpe conferendo allo spettacolo che si presentava a tutti i
presenti qualcosa di incredibile e magnifico. Raggiunse il sacerdote e Sasuke
che lo osservava con desiderio: “Sei bellissimo.” “Anche tu.” Poi la cerimonia incominciò e i
due si promisero eterno amore ed eterna fedeltà. * Quando tutti gli ospiti si erano
ritirati nelle loro camere Sasuke raggiunse la propria, o meglio detto quella di
lui e Naruto, lui se ne era andato prima dalla festa perchè non ce la faceva più
a stare tra tutta quella gente che gli facevano i complimenti dicendo: “Che si
era preso proprio un bel “bottino”...” Aprì la porta vedendo Naruto che
acarezzava la sua volpe, indossava uno yukata bianco, con il segno degli Uchiha
e solo vedere quel segno addosso a Naruto lo faceva sentire bene
ed...eccitato. Si portò verso di lui baciandolo
sulle labbra: “Come stai?” “Bene...sono
felice.” Un sorriso sincero: “Anch’io,
tanto.” Poi si baciarono, più a fondo,
con più forza e più desiderio, la volpe uscì dalla stanza usando le code per
chiudere le porte dietro di se. Sasuke portó la sua bocca verso
gli zigomi, baciandolo dolcemente e lasciando piccoli segni rossi del suo
baciando, facendolo sospirare, aprì lo yukata, portò la sua bocca verso il
petto, sentiva il corpo caldo sotto di se, schiuse le labbra su un capezzolo
facendo sfuggire un gemito delizioso dalle labbra. Assaggiò quella pelle che aveva
desiderato per così a lungo con così tanta intensità, inspirò il profumo
delizioso che possedeva soltanto il suo amante, ascoltando cuei gemiti che erano
musica per le sue orecchie, il migliore suono che avesse mai sentito, guardava
quegli occhi blu appannati dal piacere che lui gli stava donando e dal
desiderio, amando ogni parte di esso. “Sa..sasuke...” l’Uchiha pregò
Kami che non lo facesse venire soltando sentendo il suo nome detto in quel modo
da quelle labbra dolci e carnose che avrebbe baciato e morso per
sempre... Quando lo prese fu la più bella
sensazione di tutta la sua vita, finalmente l’aveva tra le sue braccia, non
Orochimaru, non Sai, non Gaara, lui e per quanto fosse furioso al pensiero che
il suo angelo biondo era stato violato da altri oltre che da lui, ma il pensiero
che lui lo amava, non era obbligato, lo amava e questo gli bastava per rimanere
sano di mente. E quando raggiunsero insieme
l’apice del piacere fu la sensazione migliore di tutta la sua vita. Si lasciò
cadere su Naruto, esausto, infondo per lui era stata la prima volta, uscì dal
suo corpo ansimando e sdraiandosi vicino a lui, stringendolo a se, baciandolo
ancora, per poi cadere nel sonno più profondo. Quando la giovane kitsune fu
certa che Sasuke si era addormentato s’alzò e richiamó a se la sua volpe, si
piegò verso di lei e sussurrò: “Tu cosa ne pensi?” Dopo un attimo di silenzio
sorrise e annuì: “Si, come pensavo. Sarà un maschietto.” Poi tornò a sdraiarsi vicino a
colui che amava con tutto il cuore e l’unico a cui avrebbe mai donato un
discendente.