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Autore: kishal    23/07/2008    7 recensioni
Ogni notte, alle 11.31 precise, lei attraversava il ritratto che le consentiva di uscire indisturbata dalla scuola, e si dirigeva verso la Foresta Proibita. Lui, fedelmente dietro, sua occulta e docile ombra. Dopo un’estenuante corsa fra i pericoli della Foresta, a mezzanotte precisa arrivava lì, nel lago d’argento, il luogo dove si abbeveravano gli unicorni. Dalla sua lontana postazione, lui la guardava incantato liberarsi delle vesti, sciogliersi i capelli, ed entrare nelle acque cristalline vestita solo di un dolce sorriso. Poco dopo giungevano gli unicorni bianchi, che tranquilli si godevano la sua divina presenza, le sue carezze, le sue risa. E passava così la sua notte, a gioire della sua gioia, a godere dell’immagine del suo splendido corpo nudo, a credere di essere in un sogno. Quando poi la luna abbandonava lo specchio del lago, la ragazza usciva dalle acque, lentamente si rivestiva, e dopo aver salutato le creature, tornava nella sua dimora. Così il sogno finiva.
Genere: Romantico, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EfreeT

 

 

Quella sera era stato dato loro l’incarico di pulire la guferia.

L’unica cosa che sia Draco che Hermione si domandavano, era se l’avessero fatto per vera necessità, visto che oramai i fetori degli escrementi dei volatili stavano seriamente divenendo tossici per chiunque vi entrasse, oppure l’avessero fatto per dare soddisfazione al lato oscuro che, si sa, risiede in ciascuno di noi, anche nei professori.

Nessuno dei due riusciva a darsi una risposta. Così, mascherina sul viso e paletta alla mano, si misero fin subito dopo le lezioni al lavoro, mentre gli animali erano tenuti in un’ampia voliera in giardino e controllati a vista da Hagrid.

Interessante però era vedere come i due ragazzi avessero reagito diversamente allo spiacevole evento: il principe Slytehrin stava letteralmente dando fondo al suo dizionario personale di Insulti & Volgarità, rivolgendone abbondantemente e continuamente a tutti, a tutto, per qualsivoglia motivo; la fiera grifoncina invece, che grazie alla sua voglia di abbattere qualsiasi ostacolo le capitasse avanti riusciva a vedere il lato positivo di ogni cosa, l’aveva presa come un’opportunità di provare tanti nuovi incantesimi, perciò, libro alla mano, si spostava da una parte all’altra della stanza allegra e felice di poter riempire la sua preziosa mente di nuove nozioni.

Per la barba di Merlino! Questo incantesimo è fantastico! Ha spazzato via tutto il lerciume!..” Esclamò Hermione, estasiata.

In questo posto c’è solo merda…” Si lagnò Draco, coi nervi a fior di pelle per la rabbia.

Oh…però è rimasto dello sporco incrostato… se non sbaglio quell’altro incantesimo dovrebbe togliere tutto…” Strepitò, giungendo con un garzioso passo di danza nei pressi del luogo incriminato.

Merda sopra la mia testa, merda sotto i miei piedi, merda tutt’intorno a me… che merda questo posto. Borbotò, piegato in due con una vanga in mano: non conosceva incantesimi che lo potessero aiutare in quello. E non aveva voglia di conoscerli. Odiava i libri, odiava quella situaizone, odiava i professori, odiava sua madre, odiava la Mezzosangeu Filocaccosa…

Fantastico! Ah ah! E per l’odore invece…” Si eccitò la bruna, dopo l’ultimo successo.

Se becco quello stronzo di Potter gli faccio la festa…” Anche il bambino sopravvissuto l’avrebbe pagata per quelal situazione di cacca.

Non male, non male… però si può fare di meglio…” Soppesò.

Bastardo di Silente, che gli venga una diarrea fulminante, porca troia…” Dichiarò, rosso per la collera.


“Oh, così è perfetto! Mamma mia, e quello!??!?!  Che meraviglia!!!! Quel raggrumato di lerciume è davvero gigantesco! Qua ci vuole qualcosa di più potente…” Saltellò estasiata, mentre nella sua mente maligna iniziava a balenare una temibile idea.

Tutta colpa di quella troia di mia madre… che le venga un cancro al cu… COS…?!?!?!!?!?” Concluse il biondo, raddrizzando lentamente la schiena, piegata in due da troppo tempo perché non gli scricchiolasse a quel semplice gesto. Ma, purtroppo per lui, non rimase molto nella dolorosamente conquistata posizione eretta….

SSSSSSSSSBRUUUMMM SDRAASSSSH

SBAAAAMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM

 

Ops

GRANGEEEEEEEEEEEEEEEEERRRRRRRR!!!

Si?!!!

COSA CAZZO CREDEVI DI FARE, CAGNA SCHIFOSA?!?!?!

Un incantesimo di pulizia, ovviamente!!!!....

E ALLORA PERCHE’ CAZZO SONO COMPLETAMENTE PIENO DI MERDA D’UCCELLO, EH???????!!!

Perché ho fatto esplodere un mucchio di cacca!!

SU DI ME, COGLIONA?!?!

Nessuno ti ha detto di stare nel mio raggio d’azione, furetto.

IO TI AMMAZZOOOOO!!!

Stà fermo là, serpentello a sonagli, o ti giuro che sputerai cacca per il resto nella settimana!

…Uff… Bastarda questa me la paghi.”

 

 

 

La vide da lontano, seduta comodamente sull’erba, sola.

Sorrise: aveva voglia di passare un po’ di tempo con lei, visto che, ormai, erano quattro giorni che non ne aveva l’occasione.  Stare in sua compagnia gli dava pace, rasserenava il suo animo turbolento… e gli dava la carica per affrontare meglio la giornata.

Con passo baldanzoso la raggiunse e le si sedette accanto, ricevendo subito come regalo uno dei suoi fantastici sorrisi.

Buon pomeriggio gentil fanciulla!”

“Buon pomeriggio prode cavaliere!” Ridacchiò lei, trovando che quella frase baldanzosa si addicesse perfettamente a Blaise: in un certo senso, con i suoi modi estremamente eleganti e rispettosi, e quel senso di rispetto che pareva innato in lui, gli ricordava proprio gli antichi cavaliere del passato….

“Come va oggi?”

“Tutto bene… giornata noiosa. Herm sta pulendo la guferia con Malfoy… ed o mi sono presa un po’ di pausa riflessiva!”

…ti disturbo?” Chiese, titubante.

“Cosa?... No! Anzi! Sei l’unico di cui, al momento, gradisca la presenza! Sai, stare in tua compagnia mi rende più… tranquilla, oserei dire!” Spiegò ridente, sdraiandosi sul prato al suo fianco.

Le sue parole causarono un bel turbamento interiore al ragazzo, che rimase qualche attimo immobile, con un lieve sorriso in volto, a fissare la sua splendida figura distesa sul manto erboso, trattenendosi a stento dall’accarezzarla.

“Tu mi fai lo stesso effetto.” Le disse poi, mandando tutto al diavolo e allungando una mano per accarezzarle le rosse onde di fuoco che le scendevano giù per il corpo.

 

Fu allora, per la prima volta, che i loro sguardi si incatenarono, i loro spiriti si incontrarono, rivelandosi come uno il riflesso dell’altro. E per Ginevra fu davvero troppo… si voltò di scatto, rompendo l’armonia che si era andata a creare, e rimettendosi seduta.  Per quanto desiderasse con tutta se stessa avere un rapporto che oltrepassasse l’amicizia con quel ragazzo, non se lo poteva permettere.

Blaise capì, e sospirò amareggiato.

“Queste ultime notti… non sei venuto al lago, vero?” Gli chiese poi lei, arrossendo lievemente.

No… oramai sarei stato davvero troppo invadente. Tu sapevi di me… e non volevo innervosirti.

“Ti ringrazio…

“Non ringraziarmi... sono io piuttosto a dovermi scusare per l’indiscrezione avuta finora.” Non continuò la frase, rendendosi conto che, altrimenti, sarebbe andato davvero troppo oltre. Non era il caso di rivelarle quanto gli appariva bello il suo corpo, quanto ne era ammaliato, quanto, per lui, fosse diventato necessario guardarlo come una droga di cui non si può fare a meno.

Lei ridacchiò. “Ogni tanto mi chiedo come tu faccia ad essere amico di Malfoy!”

Anche lui rise, a quell’osservazione. “Ti dirò, Draco non è così male come sembra! Certamente è un po’ scorbutico, ma con gli amici è la persona più onesta che esista.

“Non è un tipo molto altruista, però!”

“Sta migliorando! Anche se il suo ego è sempre al primo posto!

“Gli vuoi bene davvero, eh?” Osservò Ginny, guardando l’animosità con cui il ragazzo difendeva la serpe peggiore del Creato.

“E’ come un fratello per me.” Replicò, serissimo.

“Lo conosci da tanto?”

“Siamo cresciuti assieme. Sai… mia madre è morta quando ero molto piccolo, mio padre era sempre preso da affari, spesso insieme al signor Malfoy. Così Narcissa ci ha tirati su entrambi, assieme.”

Quindi non era solo un modo di dire quello di prima... quando mi dicevi che per te è come un fratello!”

No… in effetti no!” Constatò, ridacchiando. “Tu, invece, di fratelli ne hai una vera collezione!”

Lei sorrise, poggiando il viso sulle ginocchia e guardandolo con occhi misteriosi. “Sei ancora sicuro che siano proprio miei fratelli dopo quello che ti ho raccontato di me?”

 

L’espressione del bel moro si fece improvvisamente cupa, mentre un lampo di comprensione gli illuminava gli occhi neri. “Avete madri diverse…

Lei assentì. “Non sono figlia di Molly Weasley.”

Però sei cresciuta con loro…

“Sì. La mia vera madre, Morgana, ha preferito che io crescessi con una famiglia vera, piuttosto che da sola, senza un padre, con lei, rinchiusa in un bosco fatato della Scozia del nord…. Così mi ha dato a lui.”

“Ti veniva a trovare?”

“Oh sì, molto spesso, all’inizio tutte le notti, per accompagnarmi lei stessa al Lago Argentato. Poi, quando sono diventata più grande e ho iniziato a cavarmela da sola, le sue visite sono diminuite d’intensità. Ma posso sempre contare su di lei… per qualsiasi cosa, basti che le mandi un gufo e lei arriva non appena letta la lettera, ovunque io sia!

E… la madre dei tuoi fratelli?... insomma, come ha preso…

“Ho capito cosa intendi. Molly l’ha presa bene, dopotutto, perché sapeva che non era colpa di mio padre: il tradimento non c’era stato veramente, perché la sua volontà era stata soggiogata da quella della Veela. Non si può resistere al richiamo di un essere fatato…! Lei mi tratta come fossi sua figlia… anche se il rapporto che ha con la mia vera madre ovviamente è molto forzato: penso però che si sia sforzata finora di andarci d’accordo per non farmi soffrire.

 

“Una vita famigliare piuttosto travagliata, non c’è che dire!”

“Anche la tua non è stata delle più tranquille!”

Touchè.”

“Ricordi qualcosa… di tua madre?”

“A dire il vero no. So solo, dalle foto e dai racconti di mio padre, che era una donna molto bella, molto buona... e molto giovane: quando conobbe mio padre e lo sposò aveva appena sedici anni. Due anni dopo diede alla luce me, e, quando avevo un anno e mezzo, morì di meningite magica fulminante.

Da allora mio padre non fa altro che andare in Chiesa ogni giorno, e pregare. E’ sempre stato molto pio… ma da quando lei non c’è più, la religione è diventata quasi un’ossessione. Non so neanche perché lo faccia…

“Mi dispiace molto…

Figurati… te l’ho detto, quasi neanche la ricordo. E Narcissa per me è stata una madre più che ottima.

“Davvero?”

“Non hai un’ottima considerazione neanche della signora Malfoy, eh?”

“Proprio no…

“Eppure, anche su di lei, ti sbagli: sarà una donna molto rigida, attenta all’estetica e estremamente mondana, ma ha un cuore d’oro, e penso che la dimostrazione più lampante sia proprio io, visto che mi ha cresciuto come fossi figlio suo.”

“In effetti, quando me l’hai detto, mi hai alquanto stupita non la credevo capace di sopportare un peso del genere…

“Questo perché non l’hai considerata in grado di crescere neanche il suo vero figlio, Draco, è così?”

Già…!”

“Mia madre era stata, in vita, una delle migliori amiche di Narcissa, ed è anche per questo che lei si è presa cura di me: Draco ha preso sicuramente da lei la sua estrema lealtà verso gli amici, anche se non lo ammetterebbe neanche sotto tortura.

Lui… non è sempre stato così scontroso. Un tempo ci assomigliavamo molto di più, caratterialmente parlando. Certo, lui aveva sempre le sue megalomanie, ma… è pur sempre un Malfoy!

Tuttavia un giorno, così d’improvviso, smise di essere quello di sempre… avevamo dieci anni al tempo, lo ricordo ancora. Non mi disse ciò che successe… solo, da allora prese ad odiare sua madre, mandando in fumo tutti i suoi insegnamenti.”

Draco Malfoy odia sua madre?!

“Più di qualsiasi altra cosa al mondo.”

 

NON NE POSSO PIU’!

 

 

Un unico urlo. Quattro semplici parole che riportarono alla realtà le loro menti.

Ginny e Blaise si voltarono in direzione della femminile voce infuriata che aveva rimbombato in maniera troppo terribilmente conosciuta per tutto il giardino.

Con occhi sgranati, videro quella banshee impazzita che era divenuta Hermione Granger arrivare a passo di marcia verso di loro.

Capirono subito che Draco l’aveva fatta nuovamente arrabbiare.

E capirono anche come….

 

“MA CHE HA QUEL MALEDETTO FURETTO CONTRO I MIEI CAPELLI, EH?! CHE HA?!?!” Gridò ancora la mora stizzita, sedendosi al loro fianco, mentre la chioma, che a malapena le arrivava sotto il mento, le ondeggiava vaporosamente attorno al volto.

Siete… veramente assurdi…” Commentò Ginevra, senza parole.

Confermo…” Si accodò Blaise, nello stesso stato dell’amica.

“Io non ho fatto niente!”

Ah-ah… non provarci signorina! Non crederò mai nella tua completa innocenza!” Obiettò la rossa, muovendo ritmicamente il dito indice in segno di diniego.

“Oh, suvvia, Ginny! Stavamo pulendo! E’ ovvio che qualche imprevisto incidente possa capitare!” Cercò di convincerla la leonessa, mentre Zabini, sentendo ciò, iniziava a ridacchiare fra se e se.

Cosa è accaduto?”

“E’ scoppiata un po’ di cacca e gli è andata sopra, tutto qui!”

“HERMIONE!” Esclamò la bella Weasley, scoppiando in fragorose risate insieme allo Slytherin che, al suo fianco, ci mancava poco iniziasse a rotolare per il prato immaginandosi le condizioni dell’amico.

 

“Oh, siete davvero insopportabili!” Sbottò ‘Mione contrariata, incrociando le braccia sul petto e guardandoli minacciosamente.

In quel preciso istante, le risate dei due, anziché diminuire, crebbero, facendo saltare ancor più i nervi all’irascibile ragazza….

 

“Stanno ridendo di me, per caso?” Sibilò pericolosamente una voce alle sue spalle. La ragazza non si voltò, capendo il perché dell’aumento di ilarità di quei due.

“Non solo di te, anche di me.”

“Adesso gli faccio un cu…

“Non è necessario… penso basterà fargli sputare cacca per i prossimi due mesi: vedrai che così si daranno una calmata.”

 

Pochi attimi dopo, il duo ridacchiante era scomparso nel nulla….

 

Puff… e dire che è mia amica! Tutta colpa di Blaise, la sta traviando!”

“Sono rincoglioniti entrambi, e basta. Questa loro amicizia del cazzo mi sta rompendo i coglioni.

“Complimenti per la finezza.”

Draco la fissò, torvo. La raffinatezza del parlato era sempre stata una delle maggiori fisime della madre, motivo per cui essere rimproverato per il suo modo di parlare lo rendeva particolarmente ostile. “Fatti i cazzi tuoi, sudicio cespuglio rossastro.”

Ro… rossastro?!?!? Perché rossastro?!” Sussultò subito la ragazza, toccandosi i capelli nervosamente.

Il biondo la fissò, tentando di capire cosa avesse di strano. “Sai almeno di che colore sono i tuoi rasta, Granger?!

“Castani! Devono essere castani, diamine!” Gridò quasi, alzandosi in piedi e fuggendo via come un fulmine sotto lo sguardo allibito del nemico.

Decisamente quella ragazza aveva qualcosa che non andava nel cervello….

 

 

 

Ginevra controllò l’orario nel suo orologio da polso: erano quasi le undici. Fra poco sarebbe dovuta uscire per il suo solito bagno nel Lago Argentato.

Sospirò. Sentiva già i muscoli intorpidirsi, le palpebre farsi più pesanti, il respiro divenire difficoltoso.

Guardò le calde e vaporose acque della vasca del bagno dei prefetti, sul cui bordo era seduta: e vide subito una corta chioma rossastra emergere. Sorrise, accarezzandola, mentre Hermione si poggiava sulle sue ginocchia e la guardava preoccupata. Non era l’unica ad avere una maledizione sulla testa, solo che, forse, quella dell’amica era molto più tollerabile: quando s’infuriava troppo, diveniva una fiammella accesa. Letteralmente. I suoi occhi dorati scintillavano di luce propria, la sua pelle diventava iridescente, ed i capelli, un’unica fiamma. Ed allora eccola risplendere in tutta la sua calda bellezza.

Tutto questo a causa del quarto di sangue Efreet che portava nelle vene: sua madre era figlia di uno di quei particolari esseri magici, i geni del fuoco, e lei, di conseguenza, era portatrice di alcune delle caratteristiche di quella razza. Poche, dopotutto, e tutte positive, grazie principalmente alla componente babbana derivata dal sangue paterno.

“Tutto bene, Gin?” Le chiese preoccupata.

“Non tanto… è quasi ora.”

“Mi spiace averti coinvolta ma quando mi trasformo, non capisco più niente! Ho sempre paura di essere scoperta….”

“Beh, non è un segreto così orribile il tuo!” Le sorrise, sincera.

Sì… ma se, oltre che mezzosangue, prendessero a chiamarmi pure mezzodemone… uff, vorrei solo vivere in pace…

“A chi lo dici! Comunque, a proposito di pace… credo che a questo punto dovresti chiedere a Silente di finire qui la punizione: non è fattibile per il tuo stato. Non solo perché non vuoi che venga scoperta la tua vera natura, ma anche perché, se ti arrabbi sul serio, rischi di non controllare più i tuoi poteri e mandare a fuoco Malfoy!”

Herm ridacchiò, uscendo dalla vasca, il corpo che lentamente tornava nello stato naturale “Un po’ di abbronzatura non gli starebbe male! Ma ti rendi conto che mi ha di nuovo tagliato i capelli?!

“Ho notato, sembra proprio che non ne possa fare a meno! Guarda però il lato positivo:…”

“Potrò vendicarmi dandogli fuoco alla capigliatura!”

“No: potrai usare la lozione lisciante che ti ho regalato quest’inverno: sono così corti che non ci vorrà molto a combatterli, e a dargli una giusta sistemata tutte le mattine!”

Uff, che barba…

“Non fare la lagnosa!”

Ma

“Basta! Se tuo nonno vedesse quanto sei trasandata, ti disconoscerebbe!” Disse, intendendo ovviamente il padre di sua madre che, per la sua natura, poteva vantare una forza e una bellezza fuori dal comune; oltre che un certo caratterino insopportabile….

“Oh, che vada al diavolo quel vecchio donnaiolo vanitoso! Meno lo vedo meglio sto! Dimmi… ora è tutto a posto?!” Chiese, indicando si con un dito. Ginny le sorrise, assentendo col capo.

“Ora vado ‘Mione… oggi sono particolarmente stanca, mi sa che esco un po’ prima del solito…

“Va bene tesoro…  mi raccomando, stai attenta! Buona nottata!”

“Buonanotte anche a te! E, mi raccomando, non ammazzare Malfoy!”

 

 

 

N.d.A.

 

Scusatemi per il tremendo ritardo! So che questo capitolo non è un granché, ma mi serviva per presentare la situazione personale dei singoli protagonisti…. Spero di riuscire a postare il più presto possibile il nuovo capitolo, su cui ci saranno dei risvolti molto interessanti… eheheh….

Fatemi sapere che ne pensate!

Ora, per motivi di tempo, devo limitami a ringraziare tutti coloro che hanno recensito la mia storia finora!!!! La prossima volta cercherò di rispondere ai vostri comemnti!!! Grazie anche ai lettori, sono felice la mia operetta non passi del tutto inosservata!!!!

Buone vacanze a tuttiiiiii!!!!!! J

 

 

Kishal

 

 

 

 

 

 

   
 
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