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Autore: marauder11    04/05/2014    2 recensioni
E se qualcuno fosse arrivato in tempo la notte del 31 Ottobre? Se qualcuno, avesse precedentemente intuito i piani del signore oscuro?
Genere: Avventura, Generale, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Ordine della Fenice, Regulus Black | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Capitolo 8 – Confusione

 

Quello, sarebbe stato di sicuro un gran giorno. Tutti in casa MacDonald ne erano certi, tranne uno. Quando Mary si svegliò senti un buon profumino di bacon e uova provenire dal piano di sotto. Per un attimo le sembrò di essere tornata a casa, da mamma e papà. La mattina a casa c’era sempre quel buon odore, quando tornava per le vacanze da scuola. Pochi istanti dopo aprì gli occhi e realizzò che era impossibile, i suoi genitori non potevano essere lì. Abitavano in Scozia, luogo molto distante da lì. Decise di alzarsi e fece comunque in fretta; i suoi genitori non erano lì ma l’odore si, era reale. Si spazzolò i lunghi capelli d’oro e li legò in una coda alta e, dopo aver messo un maglione blu che richiamava il colore dei suoi occhi e un paio di jeans, scese in cucina. La sua sorpresa fu tale che rimase a bocca aperta per un po’. Sirius era tra i fornelli e indossava uno dei grembiuli da cucina di Mary, e non si accorse subito della presenza di quest’ultima. Sirius indossava proprio il suo grembiule preferito in effetti, quello grigio a fiori, ma lui non lo sapeva. Teneva in mano una ciotola con una pastella, stava cucinando i pancakes. In tavola vi erano già delle uova e della pancetta fumanti. Mary aveva occhi solo per loro.

E, dato che era così distratta da tutto quel ben di Dio, non notò che Sirius nel frattempo si era accorto di lei, e sorrideva con sguardo malizioso nella sua direzione.

“Buongiorno principessa!” disse, quasi urlando, con il suo solito fare teatrale. Voleva spaventarla e infatti ci riuscì. Mary sussultò e subito gli rivolse uno sguardo truce che poco dopo però si addolcì.

“Buongiorno rompiscatole…”

“Hey hey, oggi non accetto toni poco amichevoli. E’ il gran giorno, oggi si esce! C’è la riunione, ricordi?”

“Certo che ricordo…” Sospirò lei “Spero solo che ci siano…”

“Già, lo spero anch’io. Non li vedo davvero da parecchio tempo. Dai, mangia! Non pensarci. Andrà tutto bene” Sirius fece il giro del tavolo e si appostò dietro Mary, che nel frattempo si era seduta. Si chinò verso di lei e le lasciò un dolce bacio fra i capelli, che la fece arrossire. Per sua sfortuna, qualcuno vide il suo rossore; Remus entrò proprio in quel momento nella stanza.

“Buongiorno, piccioncini.” Rivolse uno sguardo eloquente ai due che, colti sul fatto, arrossirono di botto. Sirius emise un lieve colpo di tosse ed evitò lo sguardo di Remus. Quest’ultimo riuscì comunque a intercettare lo sguardo dell’amico e lo guardò come se lo avesse colto a rubare delle caramelle. Il giovane Black riuscì comunque a mostrarsi indifferente e lo salutò “Buongiorno a te, grande malandrino” Accentuò particolarmente l’ultima parola. Remus era davvero un grande malandrino, a pensarci, il più stronzo e furbo di tutti e quattro. James e Sirius potevano anche essere pestiferi, ma Remus era colui che rendeva tutti i loro piani pericolosi perché maledettamente perfetti. Remus era la mente del gruppetto. Quest’ultimo infatti, capendo l’antifona sghignazzò e mentre addentava un pezzo di bacon.

Mary durante tutto questo scambio di sguardi aveva cercato di passare inosservata, divorando tre pancakes, due uova e due fettine di bacon. Cercava di ingurgitare più quantità di cibo di quanto potesse entrarne in bocca. Divenne buffissima e, quando la guardarono perché non aveva fiatato, Remus e Sirius scoppiarono a ridere sonoramente.

Erano le quindici e trenta quando Sirius, Remus, Mary e Regulus si erano sistemati davanti al camino con ciascuno un po’ di polvere volante in mano. Avevano concordato con il preside che sarebbero sbucati fuori dal camino della testa di porco, il pub di Aberforth Silente. Tuttavia, i primi tre erano perfettamente a loro agio e molto sereni all’idea che a momenti avrebbero raggiunto i loro amici. Regulus invece si sentiva fuori posto, era molto nervoso, oltre che teso. Remus e Mary avevano fatto su di lui alcuni incantesimi per mutare il suo aspetto, proprio come aveva chiesto loro Silente. Adesso aveva i capelli grigi e un baffo arricciato da fare invidia agli sceriffi del far west. Sirius non riusciva a guardarlo in faccia, tanto il suo aspetto lo faceva ridere. Nonostante avesse assunto un aspetto serio e deciso grazie ai suoi nuovi lineamenti duri, aveva uno sguardo quasi furente da quando avevano trasformato i suoi lucenti capelli neri e ondulati in un “ammasso di paglia grigia”, come li aveva definiti lui. Continuava a sbuffare e borbottare di tanto in tanto, specie da quando Remus gli aveva spiegato che avrebbe fatto meglio ad assumere un accento francese. Regulus infatti, secondo i piani, non era altro che un lontano cugino di Remus venuto dalla Francia perché intenzionato a combattere Voldemort e il suo esercito. Si doveva presentare con il nome di Robért Lupin.

 

La Stamberga Strillante non si poteva dire prima di quel momento un luogo ampio e accogliente. Per l’occasione il preside aveva allargato magicamente la stanza più grande della casa, e posto ai lati delle pareti delle sedie, molte sedie. Alla riunione erano venuti in molti, tutti tramite mezzi diversi per non destare sospetti. Alcuni erano sbucati fuori dalla foresta proibita, come Frank e Alice Paciock. Altri, come Dedalus Lux, Alastor Moody, Hestia Jones e altri del dipartimento Auror si erano smaterializzati nell’appartamento soprastante I tre manici di scopa, ed erano usciti tranquilli dalla porta d’ingresso. Altri ancora, come la professoressa McGranitt, il professor Lumacorno, Vitious e la professoressa Sprite, erano scesi direttamente dal platano picchiatore, con grande divertimento di Sirius che era arrivato giusto in tempo per vederli scivolare dal passaggio, e aveva visto cadere la McGranitt sul proprio sedere.

Ma dei Potter non c’era nessuna traccia. Remus cominciò a pensare che non sarebbero arrivati, fin quando questi si smaterializzarono proprio davanti ai suoi occhi direttamente dentro la stamberga. James aveva in braccio il piccolo Harry che muoveva le sue manine attorno ad un boccino giocattolo e rideva; padre e figlio, alla vista di Sirius, gli saltarono praticamente addosso. Sirius stritolò tra le sue braccia il fratello e, dopo aver mollato la presa su di lui, prese in braccio il suo figlioccio e iniziò a fargli il solletico, facendolo ridere a crepapelle. Lily per prima invece vide Remus e, dopo aver lanciato uno sguardo ad Harry per assicurarsi che stesse bene, con le lacrime agli occhi si tuffò tra le braccia del suo migliore amico. Egli capì dallo sguardo della sua migliore amica che sapeva, sapeva che erano in grave pericolo, Silente li aveva avvertiti di certo. Lui le lasciò un bacio tra i capelli e le sussurrò “Ciao, Lils!”

“Oh, Rem. Mi sei mancato! Dov’è Mary?” Nemmeno quest’ultima finì di pronunciare il nome dell’amica che questa, quasi sentendosi chiamare le saltò praticamente addosso e i suoi occhi divennero lucidi, mentre rideva allo stesso tempo “Liiils! Tesoro mio, come stai? Mi sei mancata così tanto!” Lily vedendo i lacrimoni di Mary non resistette e mostrò i suoi occhi lucidissimi all’amica, allo stesso tempo rideva. Erano pianti di gioia e di speranza. Mentre le due si stritolavano a vicenda, Sirius si era avvicinato a loro e guardava la sua sorellina con le braccia incrociate. Lily, che sembrava splendere di felicità tra le braccia di Mary, sembrava allo stesso tempo molto turbata. Quando Lily vide Sirius che la guardava sorridente, lasciò le braccia di Mary e si tuffò tra le braccia del suo fratellone, che rise di cuore al contatto. Egli iniziò a vorticare tenendo ben salda tra le braccia Lily quasi fosse una bambina, mentre entrambi ridevano. “Ciao, Felpato! Anche tu mi sei mancato. Così taaaanto… nemmeno immagini”

“HEM HEM.” James aveva osservato la scena con le orecchie scarlatte. Nonostante fosse felice di vedere le persone più importanti della sua vita così affiatate, non poteva fare a meno di essere geloso della sua Lily. “Messer Felpato, potresti andare a scodinzolare da un’altra parte?” disse James con fare teatrale, che fece scoppiare a ridere tutti i presenti, persino il “cugino” Robért.

“Giusto, amorino. Vieni qua che ti sbaciucchio tutto!” rispose con voce stridula Sirius, imitando la voce di una donna. Si gettò ancora una volta tra le braccia di James e strinse vicino a loro Remus. Sembravano così felici tutti e tre, immersi nelle loro risate. Fin quando qualcuno capitombolò per le scale, dietro la porta della stanza in cui tutti erano riuniti. I tre malandrini, vedendo lo sguardo confuso di Silente, sguainarono immediatamente le bacchette e si diressero per primi verso la porta. Remus aprì la porta rivelando l’uomo che aveva provocato tutto quel trambusto. Peter. Peter Minus. Subito i tre scoppiarono a ridere vedendo l’amico a gambe all’aria con un bernoccolo in testa che minacciava di uscire. Tesero verso di lui una mano, facendolo alzare, e lo abbracciarono. Quest’ultimo faceva dei movimenti tesi, molto impacciati. Regulus lo notò e vide che anche Silente gli stava riservando lo stesso sguardo. Probabilmente anche lui aveva notato lo strano atteggiamento di Peter, che solitamente non sprecava occasione per venerarli e ridere assieme a loro.

 

 

La riunione finì poco più tardi, quasi al crepuscolo. Alcuni dei membri dell’Ordine decisero di rimanere lì ancora un po’ a parlare con i propri amici, tra questi i professori di Hogwarts e l’auror Moody coinvolti in una conversazione molto fitta, e i malandrini con Mary, Lily, i Paciock, il piccolo Harry e il cugino straniero. Quei quattro al solito stavano ridendo per chissà che cosa, quando Regulus vide James tirare a sé Peter mentre gli diceva “Caro Codaliscia, non cambierai mai!”

Codaliscia. Codaliscia. Codaliscia?

Cosa? Possibile che fosse lui quel Codaliscia? No, non poteva essere…o si? Si accorse che Silente lo stava osservando e gli sembrò di vedergli fare un cenno con la testa, come se lo stesse incoraggiando.

“Confido nel suo intuito, signor Black”.

Il professor Silente si fidava del suo intuito, così Regulus decise di non reprimerlo quella volta.

“Minus potresti venire qui un attimo, s’il vous plait? Je vous solamonte parlare…”

Quest’ultimo guardò impaurito il volto del suo nuovo interlocutore, non capendo cosa volesse da lui. Tuttavia non poté evitare di dirigersi verso di lui poiché questo gli si era rivolto con tono gentile. Un tono fermo e deciso che comunque non ammetteva repliche. Sirius e Remus guardarono Regulus con sguardo penetrante e preoccupato, James invece, era solamente sorpreso.

I due uscirono dalla stanza e si trovarono nel pianerottolo vicino alle scale. Regulus subito si avventò su di lui, tenendogli la bacchetta puntata sul collo.

“Eri tu l’altra notte a Malfoy Manor, vero? Non mentirmi!”

Peter subito impallidì assumendo l’espressione di chi era stato colto sul fatto. Indietreggiò e continuò a guardare quegli occhi tanto famigliari... Subito riconobbe in quegli occhi, lo sguardo simile, molto simile a quello di Sirius. “Regulus? TU?”

“Si, sono Regulus! E tu sei quel vigliacco, non è vero? Sei il traditore!!!!”

“Sei tu il traditore, tu hai tradito il signore oscuro! E sei tornato dal tuo fratellino? Bella mossa, molto commovente, ma lo sai che Sirius ha sempre avuto un solo fratello, vero? E quello non sei tu!” disse con voce flebile, dato che Regulus gli stringeva la gola a tal punto da non lasciarlo quasi respirare.

Quest’ultimo, dopo aver udito l’ultima parte della frase di Minus, gli sputò in un occhio e allentò la presa, lasciandolo scivolare.

Peter approfittò del momento e iniziò ad urlare, prendendo la situazione in mano “Sei tu allora! Tu sei il traditore!” subito Regulus gli lanciò un incantesimo e, nello stesso momento, anche Peter lo fece. I due iniziarono a duellare, quando la porta si spalancò, rivelando i tre malandrini seguiti da Silente e Moody.

“Come osi?” disse Regulus.

“Si, oso! James, Remus, Sirius. Indovinate! Questo è Regulus Black, noto mangiamorte!”

“Non sono più un mangiamorte, ho smesso di esserlo da un po’ di tempo ormai. Tu invece, dì loro che sei tu il traditore!”

“Reg, che stai dicendo?” James, sentendo il tono dolce e amichevole di Sirius si voltò di scatto verso quest’ultimo, molto sorpreso. Incrociò lo sguardo di Remus però, che gli fece cenno di aspettare. Lunastorta disse all’amico a denti stretti “Dopo…” così James non replicò, ma non poté evitare di essere ancora sorpreso.

 “Ho sentito Voldemort in persona l’altra notte, a Malfoy Manor che chiamava qualcuno Codaliscia. E questo qualcuno è il qui presente PETER MINUS! E’ un animagus, un topo! Non è vero?”

Tutti lo guardavano con sguardi confusi, sconvolti. Nessuno aveva fiducia nelle sue parole, anche se sembravano visibilmente sorpresi. Aveva avuto ragione, non avrebbe dovuto essere lì.

Nessuno dei presenti aveva più ignorato la conversazione. Moltissimi visi sconvolti si affacciarono verso le scale, tutti molto scossi e sorpresi dopo la dichiarazione del giovane Black. Molti puntavano la bacchetta contro Regulus... Persino Harry aveva smesso di emettere gridolini e di giocare con le ciocche dei capelli di Mary e aveva gli occhi sbarrati, in direzione di Lily.

Un silenzio devastante regnava nella stanza.

“Sei un bugiardo! Ci scommetto che avevi già scoperto il nostro segreto, tempo fa, vero? Grazie a Piton! E ora stai usando tutto questo per incastrare me, e invece sei tu l’impostore!”

Sirius non capiva. Regulus sembrava così sincero; era suo fratello, ma era stato un mangiamorte…

Immediatamente quest’ultimo, come se avesse intuito i pensieri del fratello maggiore, gli rivolse uno sguardo di supplica e gli disse “Sirius, tu mi credi, vero?”

“Io…io…”

Il suo sguardo era perso, sembrava del tutto imbambolato. Eppure molti pensieri stavano attraversando la sua mente, la sua testa gli diceva che aveva sbagliato tutto, Reg non sarebbe mai cambiato. Il suo cuore e il suo istinto però, gli dicevano che Regulus era suo fratello e non avrebbe avuto motivo di mentire… Una battaglia interiore lo stava distruggendo, non sapeva cosa fare. D’un tratto si riscosse e prese James per un braccio e lo guardò, quasi trasmettendogli tutti i suoi pensieri

 “Sirius, mi dispiace davvero ma non è mai stato davvero tuo fratello, lo sai!”

“Jam, lascia stare. Io non credo che Reg avrebbe detto una cosa del genere se…”

“Davvero tu stai credendo in quello che dice? Insomma, stiamo parlando di Peter! Peter! Come puoi dubitare di uno di noi, fratello?”

Peter si avvicinò e rispose “James, è comprensibile. E’ suo fratello, lascia stare”

“No, Pet! Non è giusto, non può non fidarsi! Non ti fidi nemmeno di Remus e me allora? Perché lo sai che è lo stesso, siamo fratelli noi”

I suoi occhi nocciola erano sempre stati così sinceri e leali. James era sempre stato il più buono e il più ingenuo, questo lo sapeva Remus. Lo sapeva che James non avrebbe mai e poi mai dubitato dei suoi amici. Sirius invece era il più impulsivo, si mostrava come il più forte. Ma anche il più fragile. E lui?

Beh, Remus era a detta di tutti il più furbo, il più intelligente. Osservava Regulus, che aveva uno sguardo ferito. Sirius non si fidava di lui, almeno non completamente. Aveva detto la verità.

Sirius ancora fissava Regulus quasi volesse leggergli dentro la verità. Magari voleva davvero confonderlo e fargli credere che stava passando dalla sua parte. O magari era davvero pentito? Voleva fidarsi, ma qualcosa lo frenava. Regulus si era nel frattempo avvicinato e gli aveva detto 

“Avevo ragione, non mi avrebbero creduto. E a quanto pare nemmeno tu.”

“No, Reg, aspetta!”

“A presto, Sirius.” Si smaterializzò, prima che qualcuno potesse fermarlo.

Note (pseudo)autrice:

Ciao a tutti!!! Volevo innanzitutto ringraziare Aly Black, Picabo e Fenice Cremisi per aver recensito, grazie grazie grazie! Grazie anche a tutti quelli che seguono la storia, l'hanno inserita tra le preferite e le ricordate e grazie anche a quelli che silenziosamente leggono!!! 

Spero questo capitolo sarà di vostro gradimento, aspetto i vostri pareri :D (Anche se a me non piace per niente, non avrei voluto allontanare Regulus ma è stato necessario, in futuro vedrete perché)

Alla prossima, grazie ancora! -M11

  
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