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Autore: scemina    04/05/2014    1 recensioni
Non era finita.. Voldemort era morto, Piton e Silente anche, la battaglia si era conclusa ma l'avventura di Harry, Ron ed Hermione sarebbe continuata, avevano qualcos'altro da scoprire, qualcosa che avrebbe fatto luce su di lui, su quell'uomo che dietro la sua maschera da cattivo era in realtà il più buono degli uomini, Piton. Il nostro trio infatti scopre che non è tutto finito perché il loro ex professore non aveva raccontato tutto, aveva tralasciato dalla sua storia qualcosa che Harry doveva sapere. Non glielo aveva fatto sapere alla sua morte perché sarebbe restato troppo scosso e lui, per affrontare il Signore Oscuro, doveva essere al massimo delle forze ma non avrebbe fatto morire quel segreto con se, Harry doveva sapere la verità, quella verità che gli era stata nascosta per troppo tempo. Inizia così una nuova avventura per i nostri amici che vedrà anche la nascita di un nuovo amore perché Hermione che, per troppo tempo, era stata innamorata di Ron riesce ad andare avanti perché capisce che tra loro ci sarà sempre solo amicizia... chissà chi farà breccia nel cuore della nostra bella maga!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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 I due si erano allontanati salendo le scale che conducevano alla sala da pranzo, chissà chi era che attendeva il ragazzo, chissà cosa gli avrebbero fatto.

Hermione appena sentito che i due si erano allontanati si era avvicinata alle sbarre e aveva teso l’orecchio per cercare di sentire qualcosa.

D’altra parte Draco non aveva opposto resistenza, sarebbe stato tutto più facile, andando subito con Carnivus aveva evitato che la Mezzosangue entrasse in scena, evitando che fosse lei a essere portata tra quei luridi esseri. Entrati nella sala da pranzo si vide accerchiato da tante sagome scure, tante persone che conosceva, genitori di amici di Casa o semplicemente Mangiamorte conosciuti quando serviva il Signore Oscuro.

-guardate chi abbiamo qui, cari amici- aveva detto la voce stridula di Carnivus appena entrati
- un traditore da punire- si era sentito dall’altra parte della stanza poi una risata malvagia
-era un po’ che non ci divertivamo – esclamò un’altra voce poi tutti sfociarono in una risata.

Draco avrebbe voluto sfuggire a ciò che lo aspettava, perché lui sapeva il trattamento a cui pochi minuti dopo sarebbe stato sottoposto, ma non poteva. Sapeva per certo che non lo avrebbero ucciso,non subito almeno. Avrebbero cercato prima di estrapolargli qualche utile informazione ma lui non aveva mai avuto le idee più chiare ‘non dirò nulla .. a costo di morire’ ‘non posso perdere quel po’ d’onore che ho conquistato così, sarei un vigliacco e DRACO MALFOY NON è E NON SARà MAI UN VIGLIACCO!’ si ripeteva le stesse cose nella sua testa ma temeva anche per lei.. quella Mezzosangue so-tutto-io. Era preoccupato per ciò che le avrebbero fatto, perché di certo non si sarebbero fermati a lui.

Carnivus aveva portato Draco fuori dalla cella perché molti lo stavano aspettando … ‘una rimpatriata tra vecchi amici!’ pensò Hermione poi aggiunse ‘di certo non amichevole!’. Hermione era rimasta lì, sola. Aveva paura ma, stranamente, non per se, per Draco, per quel ragazzo che aveva tanto odiato in quegli anni e che in pochi giorni stava facendo scomparire tutto. Perché Hermione ormai lo sapeva, non lo odiava più come un tempo, non avrebbe di certo dimenticato ma c’era qualcosa di diverso, ed era anche quel qualcosa a spaventarla.
Cosa le stava succedendo? Come poteva fidarsi di lui? Uno stupido Mangiamorte? Come poteva temere per la sua vita? Come poteva essere preoccupata per lui? Troppe domande senza risposta perché, per la prima volta in vita sua, Hermione non ne aveva. Draco Malfoy era il mistero che nemmeno una so-tutto-io come lei era riuscita a svelare. 
Non riusciva a sentire nulla, il silenzio più assoluto così si era messa in un angolo buio,seduta a terra con le gambe tirate al petto e aveva iniziato a pensare. E di certo non poteva che non pensare a lui, a Draco. Pensò alla prima volta che lo aveva rivisto in sala grande, alla biblioteca, ai sotterranei. Un brivido le percosse la schiena al solo pensiero di quegli occhi grigio tempesta,incorniciati da quella chioma biondo platino. Di certo il più bello dei furetti! Poi un pensiero si rivolse ai suoi amici, chissà cosa stavano facendo,chissà se avevano ricevuto il patronus, ma di una cosa era certa LA STAVANO CERCANDO!
 
****

Dall’altra parte del mondo magico, in una Hogwarts paurosa,tetra e di certo non più sicura, tre studenti erano ancora svegli, preoccupati come non mai. Erano nella sala comune rosso-oro e pensavano e pensavano a dove potesse essere la loro amica. Quel silenzio fu spezzato presto da Potter, lui odiava il silenzio –ragazzi dobbiamo capire dov’è Hermione-
-Domani mattina dobbiamo agire!- esclamò Ron
-ragazzi calmi! Ora che non c’è Hermione,purtroppo, tocca a me tenervi con i nervi saldi- escalmò la piccola di casa Weasley poi continuò – domani mattina voi due tornerete al portone, lo percorrerete fino all’uscita, i Mangiamorte  che hanno rapito Hermione hanno dovuto per forza passare di lì, e poi attraversare la foresta. Dovete trovare un minimo indizio, la direzione potrebbe portarci a un possibile covo-
- non sapevo di avere una ragazza così geniale- esclamò Harry
- in questi casi assomigli ad Hermione- concluse Ron
La rossa sorrise poi continuò –io andrò dalla professoressa per continuare le ricerche su quel tizio. Non vorrete che quando tornerà Hermione non siano stati fatti progressi?ora a letto, tra poche ore sarà mattina e almeno un po’ dobbiamo riposare. buonanotte-
si diressero ai propri dormitori e si misero a letto ma nessuno di loro riuscì a dormire per bene,erano troppo preoccupati e,anche se non sembrava, la Weasley era la più agitata di tutti. Lei però riusciva a controllarsi e a ragionare al contrario dei ragazzi. Loro erano impulsivi e quando erano agitati andavano in TILT, il loro cervello era staccato.
Tra le coperte bianche Ginny si rigirava e rigirava ma non riusciva a dormire. Voleva Hermione, la sua amica a gestire quei due pazzi, voleva stare tranquilla,avere la sua amica lì,nel letto a fianco a lei. Voleva avere quella Hermione noiosa e so-tutto-io e voleva anche quella parte dell’amica debole, preoccupata e timorosa. 
Nei dormitori maschili la situazione non era assai differente infatti né Harry né Ron dormivano. Ogni tanto uno dei due si alzava e iniziava a gironzolare per la stanza poi si rimetteva a letto e si rigirava tra le lenzuola senza riuscire a dormire.

****

Un cigolio ruppe il silenzio, la cella si apriva, Hermione alzò subito gli occhi colmi di lacrime,lacrime per paura, per brutti ricordi,lacrime per sfogarsi. Aveva gli occhi gonfi e rossi, le guance rosse ma appena sentito quel suono si asciugò rapidamente le lacrime e si rizzò in piedi. Si avvicinò e vide Carnivus che gettava Draco nella cella. Poi la chiuse con forza e se ne andò. Hermione non perse un secondo e, già con le lacrime agli occhi per la brutta visione, si precipitò sul ragazzo.  Stava male, quello era certo.  Aveva i vestiti stracciati, il labbro sanguinante,se ne stava tutto aggomitolato. Hermione si abbassò accanto a lui, e si avvicinò al suo viso, sentì il suo respirò e sospirò,almeno era vivo. Nonostante ciò le lacrime continuarono a invaderle il viso, era impaurita e vederlo in quelle condizioni di certo non era positivo. Chissà quanti cruciatus aveva subito. Gli alzò il viso, se lo posò sulle gambe e lo accarezzò piano,lentamente.
Di nuovo la sua pelle calda sfiorò quelle pelle fredda  e gelida, un brivido le percosse la schiena e sentì Draco tremare leggermente così lo chiamò –Draco,Draco mi senti?-
Quello aprì lentamente gli occhi, erano tristi e sofferenti, troppo, alla ragazza le si strinse il cuore mentre le lacrime continuavano a scenderle sulle guance. Il ragazzo annuì poi pian piano, con l’aiuto di Hermione, si mise a sedere.
-come ti senti Draco?-
- b.. bene non preoccuparti- sibilò il ragazzo
- non sembra … sei stato sotto il Cruciatus vero?-
- il ragazzo annuì leggermente e poi  disse –perché piangi?-
- nulla …- sibilò leggermente Hermione. ‘Cavolo questo povero ragazzo è in queste condizioni e mi chiede perché piango’ pensò stupefatta poi disse  poi chiese –ti fa male qualcosa?-
- il braccio- rispose lui con espressione sofferente lei, facendo piano, lo toccò e cercò di farglielo muovere ma il ragazzo si ritrasse esclamando –ahi!-
-scusa- fece una breve pausa poi continuò –bisogna fasciarlo-
-non preoccuparti, non importa-
- so che non siamo in infermeria e che non sono madame Chips ma qualcosa posso fare  –sta fermo,cerco di medicarti- 
 si tolse il maglioncino e lo poggiò a terra e poi si strappò una manica della camicia.  Draco la guardava stupefatto, era buio, c’era una minima luce dovuta da una fiaccola ma in quel momento vide quanta bellezza e delicatezza portava con sé quella ragazza anche in una tale condizione.  Hermione ruppe il breve silenzio che si era creato riportando il ragazzo alla realtà, si era come incantato a fissarla.
-con questa forse riuscirò a fasciarti il braccio- disse indicando la manica strappata della camicia. Lui annuì poi la ragazza con un po’ di imbarazzo disse – dovrei toglierti la camicia e il maglioncino-  arrossendo non poco
-  non sarai arrossita per questo, Granger .. – rispose il ragazzo con un po’ di sarcasmo, la ragazza abbassò lo sguardo e arrossì ancor maggiormente così lui  - dai Granger! Dammi una mano!- esclamò cercando di togliersi il maglioncino così la ragazza lo aiutò. Una volta tolto il maglioncino grigio scuro il ragazzo le apparve in tutto il suo splendore, con solo una camicia bianca indosso che lasciava intravedere gli addominali  ma la ragazza non dovette aspettare molto per poterlo vedere a dorso nudo.
-mi aiuti a sbottonarmi la camicia? Non ci riesco- sibilò il ragazzo e così Hermione gli sbottonò la camicia e poté ammirarlo davvero in tutta la sua bellezza. Era bellissimo, sembrava un angelo; la pelle chiara, gli addominali scolpiti, i capelli biondi che gli incorniciavano il viso e quegli occhi così … beh … così … Hermione non riusciva a definirli e poi quel marchio sul braccio, nero come la pece,  che staccava del tutto con la sua pelle candida, che ricordava ad Hermione che non poteva essere un angelo ma semmai un diavolo.rimase imbambolata per un po’a fissarlo poi scosse la testa e iniziò a fasciargli il braccio.
Di nuovo quel contatto con la sua pelle fredda e un brivido le percosse di nuovo la schiena, le capitava ogni volta che lo sfiorava. Era qualcosa di indescrivibile, quasi i loro corpi non volessero che quel contatto finisse e Hermione non sapeva il perché ma lo voleva anche lei. Una volta finito di fasciargli il braccio fece per mettergli la camicia ma Draco la interruppe –no Hermione, mettila tu o sentirai freddo … la tua ormai non serve più a nulla –
-Draco non preoccuparti,ho il maglioncino- disse la ragazza cercando di non arrossire come un peperone, non era arrossita mai così tanto in così poco tempo, non riusciva a credere che quello fosse davvero Draco Malfoy, era troppo DIVERSO.
- tu parli troppo Granger, te l’ho sempre detto. Prendi la mia camicia e basta- Draco non sapeva perché ma voleva proteggerla, non sapeva perché ma la sua visione di quella so-tutto-io era cambiata e poi quel contatto,avrebbe voluto stringerla a se ma poi si ricordava della ragazza in questione, non una qualunque che pur di stare con lui farebbe di tutto, ma di Hermione Granger e con lei lui davvero non sapeva come comportarsi
- Grazie- disse Hermione e così prese il maglioncino e lo aiutò a metterlo. Poi strappò un altrò pezzo dalla sua camicia,lo prese tra le mani e delicatamente tamponò con quella sul labbro sanguinante del ragazzo. 
-grazie- sibilò lui
-non c’è problema- sibilò la ragazza, le lacrime si erano fermate un po’ ma aveva ancora gli occhi e il viso rossi.
Si guardavano negli occhi, quelli grigio tempesta si confondevano con quelli color cioccolato,i loeo visi si avvicinavano sempre di più,quasi si sfioravano. Continuarono a fissarsi per qualche minuto poi Draco continuando a guardarla negli occhi le richiese - perché piangevi prima?-
Erano vicini, troppo vicini, Hermione riusciva a sentire il suo debole respiro, erano vicinissimi. Hermione non rispose,  era come ipnotizzata da quegli occhi che, infondo, le erano sempre piaciuti. Draco le accarezzò delicaremente il viso con la sua mano, di nuovo quel contatto, quel brivido dietro la schiena di Hermione, un leggero tremolio da parte del ragazzo,
-perché piangevi?- richiese il ragazzo pazientemente
- ricordi, paura .. - rispose con un filo di voce la ragazza iniziando a tremare
-i ricordi sono parte del passato, l'importante ora è il presente e il futuro- disse il ragazzo mentre ancora si fissavano negli occhi ed erano ancora molto vicini tanto da sentire l'uno il respiro dell'altro
- se ci sarà un futuro .. - esclamò la ragazza mentre le lacrime le invadevano gli occhi
- usciremo da qui sani e salvi-  esclamò il ragazzo quasi fosse una promessa . Aveva visto quella ragazza come mai le era apparsa, non come una brillante maga sicura di sé ma come una semplice ragazza debole, che doveva essere rassicurata. Così aggiunse -te lo prometto Granger- asciugandole gli occhi.
In quel momento qualcosa diceva a Malfoy di non restare così,  quella promessa sarebbe restata in aria perché lui sapeva che la ragazza non avrebbe risposto, lui voleva di nuovo quel contatto ma lei? Avrebbe voluto anche lei incontrare di nuovo la sua pelle come lui voleva incontrare la sua? 'cosa mi sta succedendo? Io non sono mai stato così ... Insicuro con le ragazze. Non ho mai avuto dubbi, MAI.'
Ad un certo punto tutti i suoi dubbi svanirono, si avvicinò ancor di più alla ragazza, le loro labbra si sfiorarono, poi appoggiò le sue su quelle di Hermione e i loro respiri si unirono. Entrambi deaideravano quel contatto.
Le labbra di Draco non erano come la sua pelle, fredda,  erano calde e avevano uno strano sapore. Non potevano essere paragonate a quelle di Victor Krum, neanche lontanamente. Hermiome era andata al ballo con Krum e c'era stato qualcosa con lui ma la verità era che lei voleva dimostrare chi fosse e beh .. Non negava che voleva fare ingelosire Ron con Victor.
In quel momento tutto era diverso.
Draco era diverso.
Quelle labbra erano diverse.
Quel contatto era diverso.
Nulla assomigliava a Krum. Quel bacio non c'era stato per far ingelosire un rosso lentigenoso altrimenti detto 'lenticchia' da Malfoy. 
Quel contatto c'era stato perché entrambi lo deaideravano. Restarono così per un tempo che nessuno dei due poteva definire, scrutandosi con lo sguardo, perdendosi ognuno negli occhi dell'altro. Poi quel contatto fini, le loro labbra si staccarono, Hermione arrossì come un peperone.
- hai visto pericoli ben peggiori che un bacio Granger, come mai arrossisci così? - chiese Draco con un pó di ironia e facendo una risatina che Hermione ricambió. Poi un raggio di luce arrivò dalle scale, illuminando anche se minimamente quella cella e buia.
- è già mattina- esclamò Hermione
- questo vuol dire che dobbiamo darci da fare- esclamò Draco
- qualche idea? - chiese Hermione
-loro non alloggiano qui, sono stati qui solo per la nostra cattura e per una specie di riunione.  ieri sera dopo avermi torturato se ne sono andati e li ho sentiti dire che si sarebbero rivisti alla luna piena-
- cioè tra due giorni, domani sera- esclamò Hermione
- esatto ora qui vive solo Carnivus- puntualizzò Draco
- potremmo provare a fare un semplice  alohomora-
- potremmo provare ma non credo funzioni-
- cosa proponi?-
- Carnivus tiene le chiavi alla cintura di solito-
- vorresti usare un incantesimo di lievitazione? Lo noterebbe subito-
- un wingardium leviosa preceduto da un pietrificus totalus-
-non credo di esserne capace senza bacchetta-
- nemmeno io dobbiamo esercitarci-
- non ci riusciremo mai se non recuperiamo le forze-
-non credo ci daranno da mangiare- esclamò Draco ironico
-  concordo ma tu sei sicuro che ci sia un campo di forza?-
- solo quando saremo nel labirinto potremmo smaterializzarci-
- bene la nostra salvezza sarebbe un expelliarmus, potremmo almeno ottenere una bacchetta e saremmo salvi-
- è qui che ti sbagli ... Non so perché ma sono stato qui giù una sola volta, quando mio padre è finito ad  Azjaban, prima ti tornare a scuola-
- cosa vuoi dire?-
- che non so il perché ma sono stato qui come volessi assicurarmi che, nel caso molto probabile in cui sarei finito qui, ne sarei uscito vivo- .

ciao a tutti e buona domenica.ci ho messo un paio di giorni per scrivere questo capitolo e non so quante volte l'ho modificato prima di decidermi a pubblicarlo ma finalmente mi sono decisa . cosa ne pensate? vi è piaciuto come ho raccontato la scena del bacio tra Draco ed Hermione? cosa ha in mente Draco? recensite susu fatemi sapere cosa ne pensate spero il capitolo vi sia piaciuto :)

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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