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Autore: Death_    04/05/2014    6 recensioni
Una magica notte. L'orgoglio messo da parte, e la nascita di un atteso amore. Passano 50 anni, Sesshomaru ha due splendidi figli ma Rin, essendo un'umana, è morta da ormai 6 anni... O forse no?
Salve a tutti! Sono una ragazza di 15 anni che sogna sempre ad occhi aperti e ho deciso finalmente di condividere con voi il mio mondo! Ho appena iniziato a scrivere quindi non sono molto brava a descrivere trame contorte, paesaggi perfetti e quant'altro... quindi abbiate pietà di una povera babbana!
Divertitevi!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 22: Il cuore e l’anima.
 
 
KIKYOU: Allora, cosa hai deciso?
GAYA: Prendi il mio cuore e libera Izayoi!
SESSHOMARU: No! Gaya non puoi farlo!
GAYA: Papà….ti voglio bene…
No, non doveva piangere. Voleva trattenere le lacrime, far vedere a suo padre che era una guerriera forte e temeraria. Ma fu tutto inutile. Pensò al fratello Homura e al fatto di non poter più scherzare con lui, pensò a Nathan e alle notti di passioni che non poteva più avere e pensò al padre, che aveva già perso la sua amata e ora anche lei lo abbandonava. Si avvicinò a Sesshomaru lasciandosi sfuggire una lacrima, e poi lo strinse forte, come faceva da bambina quando c’erano i tuoni, Lui ricambiò l’abbraccio con tutto l’amore che si poteva dare ad un figlio.
Dopo aver interrotto quel contatto, Gaya prese lentamente ad avvicinarsi a Kikyou che la guardava con uno sguardo trionfante e un sorriso a dir poco inquietante. Un passo, un altro passo. Tutta la sua vita le passò davanti e una forte malinconia prese possesso di lei. Si ritrovò a pochi centimetri da Kikyou che alzò una mano e la mise sul suo petto. Dolore. Un forte dolore. Sentiva che una forza sconosciuta era entrata in lei e le stava cavando il cuore. Si lasciò scappare un urlo e Sesshomaru sfoderò la spada. Come poteva lui, padre di una donna così fiera e temeraria, non intervenire quando il suo urlo lacerò il silenzio di quel posto?
GAYA: AAAAHHHH
SESSHOMARU: LASCIALA IMMEDIATAMENTE, SGUALDRINA! METTI GIU’ LE MANI DA MIA FIGLIA!!!
GAYA: Noo! Padre….non ti preoccupare…
Kikyou tirò fuori da corpo di Gaya una luce argentata.
KIKYOU: Guarda, il tuo cuore…Così pieno di purezza, amore e gioia….Farò come mi hai chiesto, libererò Izayoi, tanto non mi serve più.
Recitando qualche strano fuda, l’urna di Izayoi si ruppe e la sua anima, felice come non mai, poté finalmente essere libera. Si avvicinò al corpo senza vita di Gaya. Gli occhi spenti, l’ambra non più scintillante, un rivolo di sangue che usciva dal lato destro della sua pallida bocca. Nathan riuscì finalmente ad arrivare. Era troppo tardi. Vide l’anima di Izayoi libera, Sesshomaru in ginocchio disperato, Kikyou con il cuore di Gaya in mano. Gaya…fece scorrere lo sguardo e la vide. Accasciata a terra, spenta. Si avvicinò prendendola tra le braccia.
NATHAN: Gaya…Forza Gaya apri gli occhi. Sei al sicuro adesso, ci sono io. Andrà tutto bene…G-Gaya non lasciarmi….Svegliati…GAYAAAAAAAAAA!
Nathan impugnò Tessaiga, che era al fianco di Gaya, e si mise in posizione di attacco davanti a Kikyou. Non sapeva usare quella spada, ma la sentiva pulsare e una voce maschile molto profonda gli suggerì le parole.
NATHAN:  FIAMMA DELLA VITA!
Si aprì il varco dell’aldilà e ne uscì niente meno che Inu no Tashio. Al suo fianco, Izayoi. Entrambi tenevano in braccio due anime. Appena le appoggiarono a terra, divennero dei corpi in carne e ossa. Poi si voltarono verso Kikyou. Izayoi la guardava con uno sguardo assassino. Inu no Tashio poi prese parola.
INI NO TASHIO: Kikyou, ora tu verrai con noi e pagherai per quello che hai fatto. Hai sigillato la mia amata e hai ucciso mia nipote. Non ti perdonerò mai. Ora, segugio infernale, fai il tuo lavoro.
Un grosso cane nero uscì dal varco e divorò Kikyou, le quali urla riecheggiarono per tutto il bosco. Inu no Tashio si voltò prima verso Nathan, sorridendogli, poi verso Sesshomaru. Gli tese una mano e lo aiutò ad alzarsi.
INU NO TASHIO: Per le tue pene, sarai ricompensato.
Detto questo scomparve. Dopo una dozzina di minuti, i due corpi che Inu no Tashio e Izayoi avevano portato si mossero. Il primo aveva i capelli argentati con due buffe orecchie nere, l’altro aveva lunghi capelli corvini. Si voltarono entrambe. Gaya e Rin. Nathan e Sesshomaru si guardarono scioccati.
SESSHOMARU: Nathan, dici che qui intorno ci sono funghi allucinogeni?
NATHAN: Magari Kikyou ha sparo intorno qualche veleno…
RIN e GAYA: AHAHAHAHAHAHAHAHAHA Funghi allucinogeni e veleni?! HAHAHAHAAHAHHAHAHA
NATHAN: Gaya…se davvero tu? S-sei tornata?
GAYA: Si, amore mio.
Gaya si fiondò tra le braccia del suo amato, facendolo cadere a terra e baciandolo come se non ci fosse un domani. Poi si rialzò e abbracciò anche Sesshomaru, sorridendogli. Poi sia Nathan che Gaya scomparvero tra gli alberi. Rimasero solo Rin e Sesshomaru.
SESSHOMARU: R-Rin?
RIN: Ciao, Sesshomaru…
SESSHOMARU: Quanto tempo….è passato?
RIN: 58 anni, 6 mesi, 2 settimane, 3 giorni, 9 ore e 47 minuti.
SESSHOMARU: Tutto questo tempo, sprecato…
RIN: Ora ho la longevità, me l’ha donata tuo padre. Sono sempre umana, ma invecchierò come un demone. Così non ti lascerò mai più, amore mio.
Si abbracciarono teneramente. Lei stringeva forte il kimono di Sesshomaru mentre lui le mise una mano dietri la testa e una sulla vita. Anche loro si baciarono con passione.
RIN: C’è un’altra bella notizia. Non ho perso il bambino. Quando sono stata nell’aldilà, il mio tempo si è come congelato e sono ancora incinta.
SESSHOMARU: Penso che prima o poi mi ucciderai di felicità, sai?
RIN: Mi ami ancora?
SESSHOMARU: Kamisama, direi proprio di si.
Dopo quel giorno, Rin e Sesshomaru si risposarono e dopo qualche mese, Rin partorì un maschietto, praticamente identico al padre. Aveva anche lui le orecchie da cane, ma ne aveva una nera e una bianca. Lo chiamarono Inu, in onore del padre di Sesshomaru. Anche Gaya e Nathan si sposarono ed ebbero due gemelle. Una aveva gli occhi ambrati e i capelli celesti e la chiamarono Izayoi, l’altra aveva i capelli argentati e gli occhi color mare che chiamarono Arcadia. La nostra fatina, se ne era andata insieme all’anima di Izayoi. Non era morta, ma aveva preferito stare nell’aldilà con le sue simili. Dopo che tutti si erano ritrovati, fecero una grande festa dove tutti furono invitati. Sango e Miroku, ormai due vecchietti, erano accompagnati dalla loro figlia Rin-Rey che fece subito amicizia con Homura. Kagome e Inuyasha, fecero un altro bambino che aveva preso tutto dalla madre e lo chiamarono Tomoe. Insomma, da allora, vissero tutti molto, felice e contenti.
 
 
ANGOLO AUTRICE
E qui, ci separiamo miei cari lettori. Questa storia e le vostre recensioni mi rimarranno sempre nel cuore. E’ stato meraviglioso scrivere questa storia e spero che vi sia piaciuta. Ma non vi preoccupate non è un addio! Mi ritroverete a scrivere una fanfiction anche per Diabolik Lovers e anche per Inazuma Eleven! Per ora però, questo è un arrivederci!
Vi voglio bene…
death_thekid99
  
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