Black in White –
[Happy Birthday to Sas’ke]
Spalanchi
la porta di casa, infili le chiavi nella serratura e socchiudi gli occhi,
quando il tuo sguardo si perde nel cielo azzurro pomeridiano, scontrandosi con
la luce [troppo] abbagliante del Sole.
Un
tempo la avresti adorata, quella energia calda e invadente, che non fà
eccezzioni quando decide di travolgere tutto ciò che la circonda.
Ma
oggi no, non ci vuoi pensare, al passato.
[Perchè
è il suo compleanno.]
E tu
vuoi che per lui sia un giorno indimenticabile.
Faceva freddo,
quella notte, sul terrazzo del locale.
La musica
incessante le rimbombava ancora nelle orecchie, infastidendola:
non riusciva a
decifrare i sussurri di Sasuke.
Si appoggiò alla
ringhiera, accanto alla sua figura perfetta, mentre lui cominciava a fumare l’ennesima sigaretta.
Non avevano mai
particolarmente apprezzato quelle tipiche feste universitarie, tutti e due.
Ma quando si ha
a che fare con persone come Naruto Uzumaki o Ino Yamanaka, si sa che sono un
fatto inevitabile.
Percepì lo
sguardo intenso di lui, e un brivido la scosse per tutto il corpo.
Era sempre così,
con Sasuke.
Non serviva la
melodia di parole vere e romantiche trasportate dall’aria gelida della notte.
I gesti. Solo
quelli, che per lei valevano più di mille dichiarazioni.
La sua mano
cercò quella di lui nell’oscurità, e quando finalmente le avvertì imprigionarsi in una stretta quasi
soffocante, potè sospirare di sollievo.
Bussi,
sei arrivata. Ti senti agitata, sai bene che questo è solo l’inizio, perché quando
vedrai Sasuke comparire alla porta del suo appartamento e ti guarderà, la tua
testa si colmerà di pensieri ingombranti e maledettamente romantici.
Ora
puoi sertirli, i suoi passi veloci mentre attraversa l’entrata, e quella
piccola corsetta sull’ultimo tratto di percorso che vi separa.
La
porta è aperta, e la prima mossa che esegui appena entrata è gettargli le
braccia al collo, ancora con un pizzico di timidezza, dopo tutti gli anni di
liceo in cui [non] siete stati [mai] amici.
Sei
contenta di poter festeggiare con lui, in solitudine, perché ti fa sentire
importante, anche se ufficialmente non siete una coppia.
Lui
ti ama, sì. E tu lo ami anche cento volte di più. Però è Sasuke Uchiha, e tu sei solo Hinata Hyuga. Quella un po’ timida e tanto dolce, per tutti. Potrebbe
avere molto più.
Agiti
il capo in segno di diniego, e i tuoi capelli color indaco ondeggiano dinnanzi
allo sguardo assorto di Sasuke, che si porta una ciocca buia sotto il naso, per
assaporare quel profumo dolce e affilato che contraddistingue la tua chioma.
Ti
stringe un poco a te, senza fretta.
-Ciao.-
Ti
avvicini con un risolino al suo orecchio, quando avverti le sue dita
solleticarti il ventre.
-Buon
Compleanno, Sasuke.-, sussurri.
Accenna
un lieve sorriso, poi posa un sonoro bacio a schiocco sulla tua guancia.
Allenti
la presa su di lui e aspetti paziente che ti faccia strada; sei contenta.
Perché Sasuke oggi è di buon umore, se si concede un tantino più alle emozioni
che lo assalgono quando state assieme.
L’automobile
sfrecciava veloce sull’asfalto, percorrendo la strada illuminata dai lampioni.
Hinata posò lo
sguardo sul paesaggio sfocato dalla velocità, appoggiando la fronte sulla
superficie fredda del finestrino.
Poi si voltò
nella direzione di Sasuke, al suo fianco.
-Ti va di
tornare a casa?-.
-No. Viaggiamo
ancora.-.
La ragazza tornò
ad osservare alla sua destra, un sorriso di pura felicità dipinto sulle labbra.
Sasuke le sfiorò
il profilo del braccio, compiaciuto.
Perché ne era
certo, Hinata aveva capito, in quel momento.
Proprio quando
si sentiva libero, e il macigno di tutto e tutti su di lui piano piano si alleggeriva.
Era inebriante.
Era una sensazione che cresceva man mano che l’auto nera percorreva la strada
asfaltata.
E Hinata lo
sentiva, che erano in sintonia, che non c’era bisogno di parole per capirsi, che
quello era un’attimo magico.
Ma la cosa più
importante, era che c’erano solo loro due, su quell’autostrada ormai quasi
deserta.
Solo Hinata e
Sasuke.
Ed era una
frase che suonava tremendamente bene.
Ti
accomodi sul morbido divano blu e sorridi, quando scorgi una piccola testolina
nera sbucare da sotto esso, accanto ai tuoi piedi nudi – ti sei tolta i sandali
all’entrata - .
Il
giovane Kuromaru comincia a fare fusa, gratificato dalle tue carezze insistenti
sul piccolo capo.
Sasuke
sbuffa, una piccola smorfia di fastidio dipinta sul volto.
-Togliti
dai piedi, felino. Oggi non ci sono coccole per te.-
Il
micetto posa per un attimo le iridi dorate sul padrone, per poi tornare a
fissarti, fuseggiando soddisfatto.
Solo
allora volti il viso verso Sasuke, indugiando, prima di sfiorargli con le
labbra la punta del naso.
Ti
accenna un sorriso affettuoso, perché sa quanto ti imbarazzino momenti simili
di effusioni romantiche. In compenso, nemmeno lui sopporta particolarmente
quegli attimi, che sembrano voler imporsi obbligatoriatamente nelle normali
relazioni private.
Ed è
splendido il fatto che lui ti baci, ti stringa a sé e ti vezzeggi per
soddisfare i propri desideri, per farti stare bene e sentirti davvero amata.
Sorridi,
le gote deliziosamente arrossate, al pensiero del vostro legame unico nel suo genere.
Le molle del
materasso cigolarono in modo inquietante, quando Sasuke ricadde a peso morto
sulla sua porzione di letto.
Inspirò aria a
pieni polmoni, sfinito e soddisfatto.
Poi, diresse uno
sguardo puramente malizioso alla sua sinistra, e una sensazione di assurda
completezza si fece strada in lui, lo stesso istante in cui l’inchiostro dei
suoi occhi si perse nel ghiaccio cristallino di quelli di lei.
Scacciò
l’iniziale scetticismo che gli procurava quella devastante sensazione, perché
ormai lo sapeva, che con Hinata tutto diventava possibile.
Anche il fatto
di sentirsi completi faceva parte del suo immenso potere.
La afferrò per
la vita, per poi trascinarla sopra di sé, a cavalcioni.
Lei non seppe
trattenere un sorriso, le gote arrossate non solo per l’imbarazzo.
Sasuke percorse
con lo sguardo ogni singolo centimetro di pelle candida, ogni curva mozzafiato
che visualizzavano le iridi scure.
Sospirò
rassegnato: era assurdo, il fatto che non fosse mai abbastanza sazio di lei.
Ti
volti alla tua sinistra e afferri la tracolla lilla, frugando al suo interno; e
sussulti, quando le tue dita affusolate avvertono una superficie quadrata e
ruvida.
Quando
porgi con un timido sorriso la graziosa scatoletta blu a Sasuke, sei sorpresa
dalla rapidità con cui lui ha mascherato il piacere provocatogli dal tuo
regalo.
-Ti
avevo detto che non volevo niente, per oggi.-
Non,
demordi, tendendo ulteriormente il minuscolo pacchetto verso di lui.
-Mi
faresti un enorme favore, se lo accettassi.-
-Questo
è un colpo basso.-
Lo
guardi ancora sorridente, i grandi occhi chiari per nulla pentiti.
Perché
ti senti in colpa, se non puoi ricambiare in nessun modo tutte le attenzioni
che lui riserva per te.
Osservi
la sua mano ricevere esitante il proprio regalo, e il cuore comincia a batterti
a mille.
Una
quantità eccessiva di dubbi si insinuano nella tua mente, agitandoti più del
dovuto; li scacci, concentrandoti sul fiocco blu che è appena stato sfilato
dalla scatoletta.
Quando
anche il coperchio è stato poggiato sul soffice divano, ti concentri sulla sua
espressione.
Indecifrabile.
Solleva
il bracciale argentato, osservando la fine circonferenza che porta al suo
interno lo yin e lo yang, che tintinna, mentre ondeggia da un lato all’altro.
Poi,
ti accorgi che il suo sguardo è completamente rapito da quel movimento
discontinuo e sempre più lento.
E
quando finalmente ti fissa, sai che quello che state vivendo è uno di quei
momenti speciali, in cui vi capite perfettamente senza bisogno della voce.
Quello
che le sue iridi ti comunicano ora, è infinitamente dolce e possessivo.
-I-io..Io ti ho preso questo regalo per una
sola ragione. E voglio solo che tu la conosca, così potrai smettere di pensare
che io abbia pessimi gusti in fatto di gioielli, cosa che sono sicura tu stia
facendo.-.
Sasuke
inclina il capo a destra, guardandoti storto, ma tu lo zittisci con un gesto
della mano prima ancora che possa aprir bocca.
-Ti
chiedo solo di indossarlo..Per ricordarti di me. Sempre. Ovunque.-
Prendi
un profondo respiro, soffisfatta della tua spiegazione, nonostante il lieve
rossore sulle gote.
In
tutta risposta, Sasuke aggancia le sue estremità del bracciale al polso,
silenzioso. Poi, con un gesto fulmineo, avverti le sue labbra premute con forza
sulle tue, e spalanchi le palpebre sorpresa, mentre per l’impatto cadi
all’indietro sul divano.
Le
mani di lui [morbide] scorrono sulle tue guance, intrappolando così il viso per
poter approfondire il bacio come piace fare a lui.
Gli
affidi ogni singola cellula di te, perché ti fidi ciecamente e perché,
dopotutto, è il suo compleanno, e si merita qualche privilegio.
Si
decide a interrompere il contatto solo quando l’aria è diventata una prima
necessità, ma ti osserva ancora intensamente, gli angoli delle labbra piegati
lievemente verso l’alto.
Artiglia
con uno scatto i tuoi polsi fra le mani.
-Grazie.
Per tutto.-
Ti
concedi una breve risatina imbarazzata, per poi sentire l’impellente bisogno di
stare fra le sue braccia.
Provi
a sollevare la schiena, ma i polsi bloccati non aiutano affatto.
-Ho
bisogno di alzarmi.-
-Non
devi farlo per forza.-
-Per
favore.-
La
stretta ai polsi si affievolisce, e lo sgurdo un poco seccato di Sasuke ti suscita
un moto di tenerezza.
Affondi
il viso nel nero della maglietta, strusciando pigramente il capo sul petto
scolpito.
La
voce piacevolmente sorpresa che spezza il silenzio rilassante nella stanza, ti
fa arrossire e sorridere.
-Oh.
Capisco. Sei proprio una ruffiana.-
Con
la mano destra percorre tutta la lunghezza della tua schiena, suscitando
brividi di piacere per tutto il tuo corpo.
Poi,
con una nota maliziosa malcelata nella voce, comincia a parlare.
-Ti
va di fare qualcosa in particolare? Mi sono reso conto che manca ancora qualche
ora per cena.-
-Cucini
tu?-, chiedi, sgranando gli occhi nell’abbraccio.
Senti
Sasuke ridere sommessamente, prima di risponderti.
-No,
ordino una pizza. Non sono capace di cuninare, cosa credi.-
-Oh.-
Torni
a riflettere sulla domanda precedente, cercando di scegliere con cura le parole
da usare per esprimere ciò che desideri.
Perché
tutto questo, com’era immaginabile, ti ha fatto venire voglia di lenzuola
sfatte, di sospiri affannati e di mani piacevoli che vagano febbrilmente sul
tuo corpo.
Lo
guardi, un po’ imbarazzata, un po’ maliziosa.
E lui
capisce. Sasuke ti capisce sempre,
del resto.
A
quel punto sorride, e ridi stupefatta, quando ti passa un braccio sotto le
ginocchia e l’altro sulla schiena, sollevandoti.
Ti
fissa, ti bacia.
Poi,
procede verso una porta spalancata, in corridoio.
E non è difficile immaginare
che stanza sia.
L’Angolino
dell’Autrice!
Bene,
ecco qui il mio lavoretto da felina!
Volevo
fare di meglio, ma ultimamente non è che avessi così tante idee chiare in
testa.
Questo
è per tutte le micette che non si arrendono mai, che vanno avanti a testa alta
nonostante molte persone snobbino Sasuke e Hinata. E’ anche per loro due. E
soprattutto per Sasuke.
Buon
compleanno, al più piccolo dei fratelli Uchiha! <3
E
ora: il titolo è basato sul tipico concetto yin e yang SasuHina, tanto per
capirci. xD
Il
“Withe” avrei voluto scriverlo in bianco, ma poi non si sarebbe visto un
accidente e ho scelto il grigio più chiaro, gomen! <3
Le
parti scritte in corsivo sul lato destro della pagina sono frammenti di ricordi
incentrati sulla loro storia, inseriti senza nessun filo logico.
Un
Buon SasuHina Day a tutti!
E
un’ultima cosa: mostriamo sempre la nostra chioma Nera! <3
Bye, SecchY