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Autore: Appleeatyou    05/05/2014    2 recensioni
Una persona si trova di fronte a tanti bivi, nella sua esistenza, e scegliere l'una o l'altra strada determina un piccolo cambiamento nella vita di questa persona.
Generalmente, è così.
Esiste però un solo, unico bivio le cui due strade determinano un destino completamente diverso per la stessa persona, ed è un bivio che si presenta in un momento diverso per ognuno di noi.
Quello che siamo, il nostro attuale destino, è deciso per assurdo da quell'unica scelta.
Ma se qualcuno ci desse la possibilità, come ultimo desiderio prima di morire, di imboccare l'altra strada e vedere dove porta?
[MadaraHashirama] [Shinigami!AU]
[Based on To the Moon]
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kakashi Hatake, Madara Uchiha, Obito Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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to the moon
To the Moon è un capolavoro. Questa fiction non vale un decimo di quel gioco, non posso consigliarvi che provarlo e, se riuscite a non piangere ogni cinque minuti... beh, non so se dispiacermi perché avete un cuore arido o complimentarmi per l'autocontrollo.
In ogni caso, questa fiction è basata su quel gioco, almeno in parte, questo perché... beh, devo confessarvi che la trama precisa di questo gioco io non la so. Mi spiego meglio: girovagando su Youtube, ho trovato questo gameplay ma dato che era diviso in diverse parti ( e dato che non ci speravo molto in quanto ad intrattenimento perché a prima vista non dice molto... quanto mi sbagliavo...), sono saltata direttamente all'ultima.
Che cavolo, volevo solo passare un po' di tempo.
Solo che poi, beh, quest'ultima parte l'unica che ho visto, mi ha fatto piangere come un'assurda fontana rotta, NONOSTANTE la trama la sapessi solo a spizzichi e bocconi.
Questa è secondo me la vera validità di un gioco, quando perfino vederne/giocarne un pezzetto riesce a farti sentire qualcosa.
Quindi ho deciso di fare una cosa, ovvero di seguire il gameplay solo DOPO aver finito questa fiction, in modo tale da non farmi influenzare dalle trovate del gioco. E' questo quello che farò XD Spero solo di non aver azzeccato la trama completa, che cavolo, sarei un diavolo di geniaccio se fosse così.
SPERO DI NO.
(xD)
Io sono una seguace del MadaraMei, ma per questa fiction ho scelto la coppia Hashirama Madara perché... perché la prima volta che ho visto questo gioco ho pensato che NIENTE fosse perfetto quanto usare questi due, che neppure li miei gusti personali potessero interferire con la perfezione assoluta della coppia associata a questo titolo. Ci sono cose che vanno oltre anche i gusti personali, e To the Moon o MadaraHashirama è uno di essi.
Ovviamente spero che la fiction possa piacervi, ma col cuore vi consiglio di lasciar perdere la fiction e spendere quattro ore a giocare questa meraviglia, e poi magari tornare qui, se volete, perché vorrei davvero che tutti voi possiate commuovermi come ho fatto io (ripeto, vedendo SOLO la parte finale mi sono sciolta, e sono un tipo coriaceo, io).
La fiction sarà breve, circa quattro capitoli (?), quindi non vi ruberò tanto tempo.
Questo è solo l'introduzione, comunque :)


[Mini appunto: in questa storia è presente character death, ovvero morte di un personaggio. Nel caso in cui qualcuno non avesse voglia di vedere/non conoscesse To the Moon...]


Buona lettura.


Dedicata alla FreebirdGame. Grazie per un simile capolavoro. Davvero, grazie.

Last Desire.
Based on To the Moon


-" Oh, no. Per favore, no."-
-" Eccolo che si lamenta di nuovo,"- disse Shisui alzando gli occhi al cielo, mentre gli altri shinigami riuniti nel consiglio lo imitavano. -" Chi è a favore di delegare il compito a qualcun altro?"-
Parecchi cominciarono ad alzare la mano, tramutando quel gesto in una grattatina di orecchio quando su di loro si posò lo sguardo del capo.
-" Nessun altro può prendere questo compito, lo sappiamo tutti."- Quando un accenno di protesta giunse alle sue orecchio, il capo - che di nome faceva Fugaku - saettò lo sguardo verso l'impiegato che osava lamentarsi. -" Non ho alcuna intenzione di discutere con te, Obito. Lo farai e questo è quanto. Cerca di portare alto il nome della Sharingan Corp., se ne sei in grado."-
Obito continuò a borbottare tra sé e sé per tutta la durata dell'incontro.
___

-" Ho portato a compimento due soli incarichi, e ho passato quasi tutto il tempo nelle varie dimensioni, ma sarò comunque impiegato dell'anno. C'è da chiedersi cosa combinano gli altri che restano alla Sharingan corp.,"- disse Shisui allegramente, scartando il suo pranzo. Sasuke storse il naso, come suo solito (quel ragazzo sembrava avere perennemente sotto il naso un ricciolo di sterco di cerbero), e Shisui si vide costretto a rettificare. -" Okay, saremo impiegati dell'anno. Io e te. Perché siamo i migliori. E se siamo noi i migliori, qualche domanda bisogna pur farsela."-

Obito, che era ancora di malumore per l'imposizione del suo capo, non riuscì a tenere a freno la lingua. " Non essere idiota, è ovvio che Sasuke prenderà la coccarda per il quarto anno di fila solo perché è il figlio del capo," brontolò. Ignorando l'occhiata di fuoco che cercò di perforargli la testa, aggiunse: " d'altra parte, a lui capitano sempre i ruoli migliori. Non deve far altro che recitare la parte del demonio, abbigliarsi secondo l'aspetto che ha il diavolo nella religione di turno e proporre patti a destra e manca. Tutto qui. Come può non avere sempre il cento percento di successo?"

" Quindi è per questo che puzzi di zolfo?" Chiese Shisui; Sasuke, che cercava di uccidere Obito con lo sguardo, annuì. " Sì, è il tipo di odore che i seguaci di quella religione si aspettano dal 'loro' diavolo. Quello, e gli occhi rossi," specificò, scatenando una risatina in Shisui.

" Già, peccato che non si aspettino che il diavolo si sia strofinato in faccia un fiammifero spento prima di presentarsi avanti a loro."

Sasuke sospirò, fissando Obito con sufficienza. " Sei sempre così tardo, Obito... tardo negli incarichi, tardo nello sviluppo cerebrale."

" Sempre meglio di te, piccolo..."

" Okay, basta così," li quietò Shisui. " Oggi devo visitare altre dodici dimensioni, e non posso fare tardi," gemette, alzandosi dal tavolo e scimmiottando qualcuno mentre se ne andava blaterando tra sé e sé, probabilmente Fugaku.

Shisui mostrava sempre quell'indole stuffevole, ma Obito sapeva che la sua era una facciata: Shisui il Fulmineo aveva il migliore e più pesante tra i compiti di tutti i dipendenti della Sharingan Corp., e lo sapeva.
Beh, no, si corresse un secondo dopo. Era Itachi a fare il lavoro più grande di tutti, e il Fulmineo non faceva altro che viaggiare nelle varie dimensioni dove Itachi gli diceva di andare (detta così sembrava quasi che Shisui facesse il turista)... quindi perfino lui era una stella che brillava di luce riflessa.
D'altra parte, nella Sharingan Corp. erano davvero pochi gli impiegati che svolgevano un compito o una missione completamente da soli: era l'azienda di Relazioni Pubbliche Umane più famosa di tutto il regno degli shinigami, e doveva necessariamente mantenere un certo livello di successi.

C'erano ovviamente incarichi 'semplici' e ruoli 'semplici', come quello di Sasuke - che altro non era che lo shinigami Notaio addetto ai contratti con i mortali,  e c'erano ruoli più complessi come quello di Obito, che richiedevano un enorme dispendio di Sharingan.
Tutti loro, ma proprio tutti loro, facevano capo ad una sola persona - non di certo Fugaku il rompiballe, che aveva il suo bel da fare a urlare a destra e manca come uno stereotipatissimo capo d'ufficio. L'unico Shinigami che davvero aveva sulle sue spalle il peso della Sharingan Corp. era Itachi, l'addetto alla temutissima Gestione degli Universi: era lui che controllava che nessuna dimensione collidesse con le altre, cosa che accadeva quando più del settantacinque percento degli esseri umani dell' universo X prendeva le stesse scelte delle loro controparti dell'universo Y, Z e così via. Se accadeva una cosa simile, Itachi incaricava uno degli impiegati della Sharingan Corp. di cambiare alcuni destini - ed ecco che un gruppo di umani si trovava di fronte il demonio (Sasuke) oppure Shisui faceva in modo che tot uomini si trovassero nelle condizioni necessarie per prendere scelte completamente diverse rispetto alle controparti dell'altro universo. In questo modo, il destino dei due mondi era salvo, tutto grazie alle straordinarie capacità organizzative di Itachi; peccato che fosse Shisui quello che materialmente agiva sul campo, e fosse lui a beccarsi gli elogi e la coccarda per l'impiegato dell'anno.

Tsè, Itachi era troppo buono: una volta Obito gli aveva chiesto perché non rivendicava il suo giusto premio, quando invece lasciava che si prendessero altri il merito, e quello che si era sentito rispondere era che l'unica cosa che contava era svolgere bene il suo ruolo; d'altra parte se si fossero autodistrutti troppi universi la Sharingan Corp. sarebbe fallita, no?

Anche nell'oltretomba era il Dio Denaro a far girare le cose.

" Non hai niente da fare, oggi?" Chiese Obito, notando che Sasuke si stava prendendo più tempo del necessario a sbocconcellare il suo pranzo.

" No."

" Beato te. Io ho una visita a domicilio."

Il ruolo di Obito era esattamente quello: visite a domicilio per gli esseri umani che stavano per morire. Nel mondo dell'oltretomba era tutta una questione di equilibri tra gioie e rancori, equilibri che dovevano essere perennemente mantenuti. Peccato però che un numero esorbitante di umani morisse pieno di odio, piuttosto che col sorriso sulle labbra, e compito di Obito era quello di visitare queste persone e usare il suo Sharingan per individuare il motivo del loro rancore.

Ogni Sharingan di ogni impiegato dell'azienda aveva poteri particolari; il potere di Obito consisteva nel creare un mondo illusorio della mente della persona che stava per morire. In questo modo, la persona poteva veder realizzato il suo desiderio più grande (che non era riuscita ad avere per vari motivi) e la maledizione d'odio veniva estirpata - e, cosa non meno importante, l'equilibrio tra bene e male veniva ristabilito, portando nell'oltretomba un'anima pura che poteva raggiungere il Nirvana piuttosto che essere gettata negli inferi (che erano esageratamente pieni nonostante gli interventi della Sharingan Corp.)

" Non sarò nemmeno da solo," brontolò Obito, " mi hanno affibbiato Kakashi. Kakashi. Tutti sanno che non possiamo vederci, e mi ritrovo sempre a fare coppia con... ehi! Mi stai ascoltando?"

Sasuke alzò gli occhi su di lui, fissandolo da sopra il suo doppio hellburger con patatine. " Ho ancora le orecchie Obito, ma no, non ti sto davvero ascoltando. Racconta i tuoi dolori a qualcuno a cui interessano davvero, " disse seccamente.

Obito non poté fare altro che raccogliere la sua dignità dal pavimento ed alzarsi dal tavolo con tutto lo sdegno di cui era capace.
___________________


Una volta usciti dal varco dimensionale, quello che Obito e Kakashi si trovarono davanti fu... beh, essenzialmente un bosco incolto. Non c'era altro modo di definirlo, se non 'palude carina'.

" Non avremo sbagliato luogo?" Chiese Obito, non aspettandosi una vera risposta da Kakashi, che era un idiota.

Tanto per dirne una, la prima volta che si erano incontrati per discutere del primo caso affibbiatogli dalla Sharingan Corp., Kakashi era cascato dritto dritto nel tranello del cancellino sulla porta, un trucco che era vecchio quando Obito era ancora uno shinigami in fasce... ed erano passati millenni umani da quando Obito era uno shinigami in fasce.

Si notava che non poteva vederlo minimamente?

Come per dargli ragione, Kakashi si girò verso di lui, fissandolo con il solo occhio visibile - che era allegro quasi quanto quello di una marionetta alla quale erano stati ragliati i fili e ora giaceva abbandonata sul pavimento. Pavimento di una grossa caverna solitaria. Molto grossa e molto solitaria.
Obito si sforzò di mantene la calma: era uno shinigami serio e professionale, lui. " Itachi non può aver sbagliato. Il luogo è questo, anche se non capisco come possa essere questo, ma... è questo. Fine della storia."

" Non ho avuto dubbi," disse Kakashi mestamente. Ecco, adesso cercava di far sapere al mondo che nutriva più fiducia in Itachi di quanto ne nutrisse Obito?

Lo shinigami dai capelli scuri cominciò a camminare con passo svelto, inoltrandosi nella boscaglia. " Le coordinate sono 3b, 2H...  praticamente qui," disse, alzando lo sguardo, e un secondo dopo urlò: " Peccato che non ci sia proprio niente, qui!" Pestò un piede a terra per il nervoso, e sentì un lieve crack.

La replica di Kakashi si perse nel boato che la terra produsse quando si aprì sotto i piedi di Obito, inghiottendolo al suo interno.
_________




NOTE:
Ordunque, cosa ve ne pare?
Se volete, fatemi sapere!
Grazie per aver letto!


E.
  
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