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Autore: Steelwolf1998    06/05/2014    2 recensioni
Moonlight ha 18 anni ed è LUNAR ECLIPSE, una paladina che protegge la gente. Ma Jonathan, un ragazzo che fa parte della E.C.S.C. un ASSOCIAZIONE che cattura quelli come lei, ha una missione scoprire chi è Lunar Eclipse e sconfiggerla, ma quando i due si incontrano scocca la scintilla.
C'è la farà Jonathan a portare a termine la sua missione?
Moonlight c'è la farà a sventare il loro piano?
E tra loro due nascerà qualcosa?
Una storia fantasy e romantica che vi porterà nel loro mondo e non vorrete più uscirne.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Eclissi Del Cuore


Tutto quella mattina era diverso. Mi sentii strana, osservata. Come se qualcuno fosse stato in camera mia tutta la notte.
Erano le 4.30 del mattino, io ero seduta nel letto a riflettere su ciò che era accaduto il giorno prima. Avevo scoperto che Jeremy mi amava ancora, anche se lui stesso mi aveva mollato, avevo un appuntamento con Jonathan, e alla mia famiglia lui non piaceva. Ad un tratto sentii qualcuno urlare, io corsi a vedere. C'era una ragazza stesa a terra con una ferita alla spalla sinistra e un uomo che stava rovistando nella sua borsa. Allora presi il nastro e...... lunar eclipse corse in aiuto alla ragazza.
L'uomo prese una pistola e si mise a sparare, io con una mossa reenina usai il nastro e gli presi la pistola dalle mani.
corsi dalla ragazza a vedere come stava e mi accorsi che era svenuta. Ad un tratto sentii i suoi passi avvicinarsi, allora stesi la gamba e mi voltai facendolo cadere picchiando la testa contro il muro, lui infuriato prese i suo coltellino e me lo lanciò, ma riuscii a fermarlo con il nastro, lui allora vedendo che non avevo intenzione di lasciarlo stare finché non se ne fosse andato, corse via. Io ritornai dalla ragazza, tornai normale e la portai in ospedale. Lì mi chiesero cosa fosse successo io gli dissi che non lo sapevo, che ero passata "per caso" e avevo trovato lei per terra senza dare segni di vita. I medici la portarono in sala operatoria e io me ne andai. Tornata a casa mia zia mi disse che aveva visto tutto e che avevo fatto bene, anche se sono stata un po' imprudente, io me ne infischiai e andai in camera mia ma, quando entrai in stanza, mi sentii ancora osservata. Mi guardai intorno ma non c'era nulla, andai sul balcone non vidi nessuno, ad un tratto vidi un gatto nero che zoppicava sulla strada -non posso lasciarlo lì potrebbe morire- pensai, allora scesi e mi avvicinai al gatto nero lui iniziò ad alzare il pelo però poi si calmò e venne da me, iniziò a farmi le fusa lo presi in braccio e lo portai dentro casa "ma aspetta... sei una femmina" dissi sottovoce per non farmi scoprire. La portai in camera mia e gli curai la zampa, e gli portai del tonno in scatola che mangiò MOLTO velocemente. Finito di mangiare io mi misi a letto e il gatto si sistemò vicino a me e ci addormentammo.
Erano le 6.00 quando la sveglia suonò io mi alzai senza far cadere il gatto ancora accucciato accanto a me, mi vestii con una camicetta azzurra e dei pantaloncini corti, mi pettinai e andai al piano di sotto dove mia zia stava preparando i le uova con il bacon, arrivò anche mio fratello - grandioso ora dovrò subirmi la ramanzina- pensai mentre mi sedetti al tavolo.
"Ciao, come va?" salitai mia zia e mio fratello al tavolo che mangiavano di già,
"Non fare la finta tonta, sai come stò." mi disse mio fratello incazzato nero,
"No, non lo so." Dissi mentre mia zia mi dava le uova "Grazie"
"Moonligth la zia mi ha detto tutto della discussione che avete fatto ieri sera" -merda- mi fermai con la forchetta a mezz'aria e guardai mia zia che non mi degnò di uno sguardo.
"E allora??!!"
"E allora non sai quanto l'hai ferita io..." prima che potesse finire la frase gli dissi "L'avrò pure ferita ma e la verità e voi non avete il diritto di imprigionati, ho 18 anni e posso fare quello che voglio!! Capito??" Loro restarono a bocca aperta vedendo cosa mi stava succedendo, ero stata avvolta da una strana luce, mio fratello non sapendo cosa fare mi abbraccio per farmi tranquillizzare, io ero sorpresa da quel gesto, quando si allontanò mi disse di stare tranquilla e di non scordarmi il nastro, che ,per inciso, avevo dimenticato, corsi a prenderlo e il gatto iniziò a farmi le fusa dalla fame allora lo portai giù da mia zia e mio fratello, che alla vista del gatto fecero una faccia di chi ha appena visto un fantasma.
"Cosa c'è non posso tenerlo?" chiesi con la paura che non potevo tenerlo
"No no, si che puoi" disse mia zia facendo una faccia di sollievo.
Allora posai il gatto che andò a fare le fusa a mio fratello,presi un piatto e gli misi sopra del tonno in scatola,
"Zia oggi puoi andare a prendere delle scatolette per gatti?" gli chiesi
"Ok! ma a questo gatto ci badi tu!" mi ammonì lei
"Ok " gli dissi tutta soddisfatta
"Moonligth come si chiama?" Chiese mio fratello
"Non lo so. Avevo in mente di chiamarla Minou, vi piace?" 
"Si e molto bello! Ma Moonligth non devi andare a scuola?"
"O-MIO-DIO" detto questo presi la cartella e corsi di fuori ma prima di chiudere la porta accennai,
"Michael! Stasera ho un appuntamento con Jonathan!" Detto questo mi chiusi la porta alle spalle e corsi via.
Arrivata davanti alle solite scalinate vidi arianna e martina che parlavano con Jonathan -o no, adesso gli stranno facendo l'interrogatorio- corsi subito da loro che mi salutarono in coro tranne per Jonathan che non mi degnò di uno sguardo, io non mi preoccupai e allora entrammo in classe, dove il professor Rossini Errico era gia lì che rimproverava Elisa e katrina per l'ennesimo litigio, io mi sedetti vicino a Jonathan. Dopo un ora di teoria il professore ci disse di andare in palestra noi ci incamminammo ma, prima, presi per un braccio Jonathan e gli chiesi cosa aveva, lui mi disse che non stava bene, io mi impallidii e lui notandolo mi disse che non era niente di grave e che mi potevo FIDARE, io all'inizio non sapevo cosa fare poi mi dissi che era meglio crederci quindi andammo in palestra. Quando uscimmo dallo spogliatoio i ragazzi erano a bocche aperte e sbavavano solo perché la maggior parte di noi ragazze era vestita con una canottiera e dei pantaloncini, i ragazzi pantaloni alle ginocchia e una maglietta senza maniche. Jonathan era uno di quelli, io restai sorpresa dalla tartaruga che si notava da sotto la maglietta, il professore ci disse di fare 10 giri della palestra, come al solito le ragazze infondo, i ragazzi tutti davanti, io ero una di quelle ragazze che riusciva a stare al passo dei ragazzi. Finiti i 10 giri le ragazze sfinite, i ragazzi che saltavano io, invece, mi ero seduta su una panca, poi decisi di andare da arianna e martina che si erano accasciate a terra,
"Ragazze voi cosa fareste se un ragazzo che vi piace non sta bene?" Le ragazze mi guardarono un po' spaventate e un po' divertite,
"E per Jonathan vero?"
Io non dissi nulla, annuì solamente.
"Cosa ha? Possiamo aiutarlo?"
"No, credo sia meglio lasciarlo stare!"
"Avanti sputa il rospo cosa c'è tra voi!!"
"Niente! Per l'amor di dio. Tra me e lui non c'è assolutamente niente" gli dissi un po arrabbiata,
"Ok! Stai calma. Però se non c'è lo vuoi dire te andremo a chiedrlo a Jonathan" Prima che potessi replicare loro erano gia scattate all'attacco
Jonathan si spaventò quando si trovò due ragazze che continuavano a fargli domande -ecco ora sono morta, gli dirà dell'appuntamento- ma prima che potessi scappare a nascondermi i due segugi tornarono,
"Allora che sapete?" Chiesi preoccupata
"Niente quello la non ha detto niente!" disse Martina 
"Già mito come una tomba" disse Arianna -l'ho scampata per un pelo!-
"Dai non preoccupatevi non c'è niente!"
" ... " io tirai un sospiro di solievo quando vidi Jonathan avvicinarsi,
"Allora?"
"Cosa... Domanda ma cosa ti hanno chiesto di preciso?"
"Cosa ho? E se ero innamorato di te!" Quando disse così diventai bordou e lui si mise a ridere. Il resto della lezione le mie amiche continuarono a stressarmi, però, non cedetti. Quando la lezione finì e era ora di tornare a casa da scuola io mi fermai per l'ora di punizione del giorno prima, katrina era già in classe io arrivai nello stesso momento che la professoressa Montgomery entrò, mi sedetti nei banchi in prima fila e  iniziai a fare i compiti del giorno dopo, katrina continuava a lanciarmi bigliettini con scritto di aiutarla io rifiutai dopo l'ennesimo bigliettino alzai la mano e lo dissi alla profe, lei le diede la nota e un ora di punizione in più. Quando avevo finito di fare i compiti me ne andai a casa anche perché erano passate 2 orette da quando ero lì, mi incamminai e vidi che il cielo era pieno di nuvoloni che chiamavano pioggia quindi iniziai a correre quando sentii un urlo stridulo provenire dalla casa di fronte, allora presi il nastro e.... lunar eclipse fece la sua entrata, ma quando entrò nella casa per aiutare la ragazza in pericolo vidi che era una ragazzina che mi chiamava per un autografo io impallidii poi arrosii e gli firmai la mia foto,
"Posso chiederti come hai fatto ad avere la mia foto?"
"L'ho cercata su internet" -adesso sono pure su internet?-.
Salutai la ragazzina che piangeva di gioia e me ne andai saltando da tetto a tetto, arrivata a casa controllai che nessuno mi guardasse e tornai normale, entrata in casa Minou mi venne a fare le fusa poi sentii un piatto cadere e rompersi, corsi a vedere e vidi mia zia che stava raccogliendo i cocci,
"Cos'è successo?"
"Sono solo un po' maldestra"
"Si... Come no... Comunque ora vado a cambiarmi per l'appuntamento!"
"Ok" detto questo corsi di sopra  prepararmi.

  
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