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Autore: Ayumu Ena    06/05/2014    3 recensioni
Una giovane donna bruciata viva sul rogo rivuole la sua vita, quella che i preti inquisitori le hanno strappato molto tempo fa. Stanca di essere imprigionata fra le mura di un castello sarà disposta a tutto pur di rivedere la luce del sole. L'odio, la sofferenza e il desiderio di libertà pervadono il suo cuore e forse niente le impedirà di ottenere ciò che brama da, ormai, più di un secolo.
Dal testo:
«Non riesco a spiegarmi il perché delle vostre azioni. Sapevate che ero imprigionata qui, eppure siete entrato lo stesso.»
Raphael continuava a non capire i discorsi della donna e intanto si chiedeva chi fosse questo William di cui parlava. Gli occhi azzurri di lei continuavano a osservarlo e solo quando il ragazzo non riuscì più a sopportare il suo sguardo indagatore, venne attirato da un' angosciante verità. Davanti a lui la luce della torcia ricadeva sull'esile corpo di lei, ma nessun ombra strisciava al suolo.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I petali dell'anima


PREFAZIONEIl risveglio



Il tempo scorreva lento, mentre Margaret attendeva la sua ormai inesorabile fine. I capelli castani erano raccolti e col viso rivolto all'unico spiraglio di luce presente nella stanza, guardava il cielo. Il sole splendeva alto senza alcuna nuvola intorno. Distoglieva lo sguardo ogni qualvolta i pensieri negativi facevano breccia nella sua mente. Sospirava e piangeva continuamente senza neanche rendersene conto.
La vita che conosceva presto sarebbe finita e non poteva fare niente per impedire che ciò accadesse. I preti inquisitori ormai avevano deciso. Poiché era una strega, sarebbe morta come tale: bruciata viva sul rogo. Sapeva bene che desiderare di essere salvata era inutile, una perdita di tempo, ma dal giorno in cui l'avevano condannata non aveva mai smesso di sperare.
Spesso, quando scrutava il cielo, ripensava a quarantotto ore prima mentre passeggiava tranquilla alla ricerca di nuovi fiori da cogliere. Amava andare in quel bosco, laddove ogni tanto trovava fiori insoliti, ma bellissimi. Credeva che il suo comportamento non potesse nuocere a nessuno e invece, quel giorno mentre coglieva un fiore dai petali blu, un' uomo le gridò contro di essere una strega. Non fece in tempo a fermarlo che lui si era già rivolto ai preti inquisitori. La torturarono fino a quando stanca del male subito, confessò il falso.
Un rumore improvviso la costrinse a risalire in superficie, abbandonando i suoi pensieri, riportandola alla crudele realtà.
«Pare che la tua esecuzione sia stata anticipata.» Eccola, la voce che tanto odiava. Il suono meschino e violento di quelle parole la trafisse come un coltello che penetra nella carne. «Muoviti strega. Spero che la tua sia una morte lenta.» I suoi occhi verdi contornati di grigio, la fissavano gelidi e impazienti.
Margaret ricambiò lo sguardo caricando i suoi occhi di veleno e intanto la rabbia invadeva il suo cuore, procurandogli altro dolore.
«Forza strega, è ora di morire.» La afferrò per un braccio e la trascinò verso l'uscita, dove una guardia l'avrebbe scortata fino alla piazza. Il tragitto era breve e la folla di curiosi era già presente, mancava solo lei: la protagonista dello spettacolo che avrebbe esaltato il pubblico. Guardava le persone, nella speranza di scorgere il dolce viso di sua madre, ma non riconobbe nessun volto familiare. Delusa, smise di osservare la scena davanti a se, rimase in silenzio e attese di essere legata attorno al palo. Le corde si attorcigliavano dai piedi fino al suo petto e i polsi congiunti dietro la schiena le provocavano un indolenzimento delle mani.
Posti intorno al palo, pezzi di legno e gruppetti di paglia venivano in fretta divorati dal fuoco. Le fiamme rossastre, che tanto amava da bambina, presto sarebbero arrivate a lei. L'odore acre del fumo la accerchiava e prepotente si insinuava fra le narici, obbligandola a tossire.
Abbassò lo sguardo qualche istante quando si rese conto di aver commesso un terribile sbaglio. Le vampate di fuoco erano lì, ai suoi piedi e presto la paura, sconosciuta fino quel momento, penetrò in lei, violenta. Il sudore freddo provocatogli dalla paura, ricoprì il suo corpo impedendogli per qualche secondo di respirare.
Presto il calore, inizialmente confortante, si trasformò in dolore. Voleva urlare, ma nessuno sarebbe accorso in suo aiuto, così rimase in silenzio sperando in una morte veloce.
Le fiamme che si aggrappavano bramose alla pelle della giovane, somigliavano a coltellate continue e quando raggiunsero il bacino, Margaret straziata dal dolore svenne, consapevole che prima o poi quella lenta agonia sarebbe finita. Proprio mentre Margaret chiudeva gli occhi per l'ultima volta, il prete bisbigliava parole confuse e agitate tenendo fra le mani un fiore.
Qualche ora dopo l'esecuzione, una donna dai capelli castani si risvegliava all'interno di un castello.

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I petali dell'anima è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Angolo Autrice
Buon pomeriggio a tutti carissimi lettori,
Lo ammetto la prefazione è corta ma infondo è solo l'inizio. Ho deciso di dividere la storia in due o tre capitoletti, proprio perché essa è nata come un racconto e non come una storia “lunga” - se così vogliamo chiamamarla. Il racconto in sé infatti verrà pubblicato da una casa editrice on-line in un' antologia di racconti, appunto, e sarà disponile gratuitamente. Ovviamente rispetto a quello che verrà pubblicata dagli editori, questa è meno ricca, ovvero alcune cose dovrò modificarle e ampliarle. Ma se sarete interessati vi manderò il link – più avanti, quando finalmente avrò terminato le correzioni – dove leggere il racconto “finale”.
Per ora ringrazio anticipatamente chi recensirà o anche solo leggerà la storia!
Ok, detto questo spero di non avervi annoiato e vi lascio. Au revoir!

Un abbraccio
Helen Ward

   
 
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