Gotta be you
(part 2)
Toronto, Canada
21 novembre, ore 15.50
Mi voltai verso Jeremy dopo aver letto ed ignorato l'ennesimo
messaggio di Jodie sul cellulare. Ancora una volta mi venne l'amaro
in bocca nel rendermi conto che accanto al mio banco non ci fosse
più
Hannah, ma il secchione della classe con cui scambiavo qualche parola
ogni tanto.
Lei stava nella fila di banchi opposta alla mia, al banco adiacente
al muro. Accanto a lei stava Patti, sempre pronta a lanciarmi
occhiate di fuoco.
La situazione stava cominciando ad essere pesante ed io me la
prendevo sempre di più con me stesso. Sapevo sempre
combinare solo
casini. Il problema, però, era uscirne.
Era da giorni che non parlavo con Hannah. Non ne ebbi mai il
coraggio. E lei, probabilmente, non avrebbe neanche voluto darmi
ascolto.
Le lanciai uno sguardo e la beccai fare lo stesso con me. Sentii un
colpo al cuore, come l'irruzione di un proiettile in pieno petto,
quando la vidi riportare lo sguardo sul quaderno aperto. Sbuffai e mi
portai una mano tra i capelli quando guardai il suolo. Era dura dover
accettare la lontananza di Hannah, eppure essendo così
vicina. La
vedevo come una stella: bella e visibile ai miei occhi, ma
impossibile da sfiorare. E faceva male.
-Ragazzi, rileggete bene queste tre pagine trattate oggi, poi fate i
primi cinque esercizi di pagina 213- dettò i compiti la
professoressa Ricks e chiuse il libro di letteratura sulla cattedra.
Mentre mi preparai per uscire, la campanella di fine lezioni
suonò e
tirai un sospiro di sollievo. Mi sembrò interminabile quella
mattinata.
-A domani, Jeremy!- salutai e mi infilai giacca e berretto.
-Ciao, Niall! Ci si vede- mi ricambiò il mio nuovo compagno
di banco
e mi avviai verso il corridoio. Poco prima di varcare la soglia
dell'aula, mi
voltai verso Hannah per guardarla un' ultima volta. Non si accorse del
mio sguardo, ma riuscii a leggere sul suo viso il malumore che ancora
non l'aveva abbandonata da quella sera al Cocktail Planet.
Strinsi i denti e deglutii. Lei non osava immaginare quanto mi
dispiacesse vederla così triste. Anzi, qualcosa mi diceva
che lei
pensasse il contrario. Ne ero sicuro.
Il corridoio era pieno. Camminai a testa bassa con lo zaino in spalla
e mi sistemai bene la sciarpa di lana al collo. Mi preparai per
l'impatto che avrei dovuto affrontare con l'aria fredda di quel
giorno non appena fossi uscito da scuola, ma sapevo che quelle basse
temperature non avrebbero mai retto il confronto con il gelo che si
celava nel mio cuore. In effetti, non sapevo più quale
freddo fosse
peggio da sopportare.
Raggiunsi a passi svelti la mia auto ai parcheggi e infilai la chiave
nella portiera. Quella macchina era così vecchia che non
aveva
neanche l'apertura e la chiusura centralizzata.
-Niall, mi devi delle spiegazioni!- esclamò Jodie alle mie
spalle,
facendomi sobbalzare all'indietro. Per poco non le finivo addosso.
-Cazzo, Jodie, sei impazzita?- la rimproverai portandomi una mano al
petto e la guardai confuso.
-Allora? Rispondi- mi incitò lei con le braccia incrociate
al petto.
-Cosa vuoi che ti dica?- reagii, ma sapevo benissimo a cosa si stava
riferendo.
-Sei sparito! E' da sei giorni che non rispondi ai miei messaggi, e
se a scuola mi vedi fai finta che io non ci sia! Si può
sapere cosa
ti prende?
-Succede che non voglio più avere niente a che fare con te,
okay?-
sputai il rospo, forse in modo un po' brusco. Avevo troppa rabbia
repressa in quell'ultimo periodo.
-C'entra Hannah, non è così?
Scossi la testa e abbassai lo sguardo quando sentii pronunciare quel
nome. Jodie aveva capito perfettamente.
-Ecco...
-Lo sapevo, dovevo immaginarmelo- disse lei annuendo e
spostò la sua
attenzione sull'asfalto.
-Senti, lo sai benissimo quanto io tenga a lei.
-Bé, se questo è vero, allora perchè
sei uscito con me quella
sera? E non con lei?- mi spiazzò Jodie con quella domanda.
Dovetti
ammettere a me stesso che aveva ragione.
-Senti, so benissimo di essere un coglione- mi giustificai. -Ti
chiedo scusa, va bene? Ho sbagliato, lo so, sia con te che con
Hannah.
-Menomale che ne sei al corrente- mi schernì la mora con
aria di
sfida. Era arrabbiatissima con me, non la biasimavo, ma non ne potevo
più delle sue pressioni. Delle mie, di Patti, di tutta la
situazione.
Alzai lo sguardo oltre le spalle di Jodie e vidi Hannah in cima alla
scalinata della scuola mentre assisteva alla scena. Chissà
cosa si
aspettasse di vedere...
-Jodie, mi sembra inutile continuare questa conversazione- tornai a
guardare la ragazza di fronte a me. Lei sospirò e
guardò altrove.
Strinse le labbra, come se volesse reprimere le lacrime che facevano
forza nei suoi occhi per uscire, poi ripose lo sguardo sul mio.
-Lo penso anch'io- disse annuendo. -Ciao, Niall, continua a spezzare
i cuori delle ragazze e della tua Hannah. Stai andando davvero alla
grande- mi salutò infine, poi mi diede le spalle e si
allontanò da
me a passo spedito. Vederla andar via non contribuì di certo
a farmi
sentire meglio, ma liberarmi di Jodie fu come togliermi un sassolino
da una scarpa. Detestavo vedere che un' altra ragazza fosse rimasta
delusa dal mio comportamento da stronzo, ma almeno potei tornare a
pensare soltanto all'unica davvero importante per me: Hannah. La vidi
ancora in cima a quelle scale, ma stavolta non rimase immobile. Patti
le passò accanto per salutarla, poi corse verso i parcheggi.
Hannah
fece lo stesso e i nostri sguardi si divisero. Io continuai a
seguirla con gli occhi. Aveva parcheggiato dall'altro lato della
scuola, proprio accanto alla macchina di Patti. Una folle idea mi
passò per la testa.
Aprii la portiera e mi sedetti al posto guida. Aspettai che Hannah
uscisse dal territorio scolastico, poi misi in moto. L'avrei seguita
fino a casa. Avevo intenzione di parlare con lei, di sentire la sua
voce, di sistemare tutto. Non poteva ignorarmi ancora. La paura che
potesse non ascoltarmi non mi abbandonò del tutto, ma una
strana
ondata di ottimismo mi pervase tutto il corpo.
Ben tre auto ci dividevano, ma sapevo a memoria la strada per casa
sua e non avrei avuto alcun rischio di perdere di vista la sua
macchina. Durante il tragitto, però, le tre auto imboccarono
strade
diverse. Fu proprio quando Hannah guardò nello specchietto
retrovisore che si accorse di me. La vidi scuotere la testa.
“Oh
no, è lui” sembrò mormorare tra
sé, ma io non volli mollare.
Hannah accelerò la corsa ed io feci lo stesso. Lei mi teneva
d'occhio tramite lo specchietto sulla portiera e quello retrovisore
sperando che io mi togliessi dalla visuale, ma dovette ben presto
rassegnarsi alla mia tenacia.
Con mia sorpresa, dopo aver svoltato a destra, Hannah si
infilò in
una stradina lunga e stretta, piuttosto che proseguire dritta verso
casa sua. Cominciai ad avere le idee un po' confuse, ma ciò
non mi
permise di arrendermi. La seguii fino alla fine della strada, dalla
quale apparse un piccolo quartiere desolato. Non l'avevo mai visto in
vita mia, eppure ho sempre vissuto a Toronto dopo aver compiuto i due
anni. La città è così
grande che non si finisce mai di scoprirla.
Hannah fermò l'auto in un cortile dove non c'era anima viva.
Mi
fermai dietro di lei e scesi dalla macchina nello stesso momento in
cui scese Hannah, poi si avvicinò a me a passi lenti.
-Che ci facciamo qui?- chiesi con aria confusa e infilai le mani
nelle tasche della giacca color cammello.
-La domanda da fare è un'altra, e la faccio io:
perché mi hai
seguita?
Io ed Hannah ci ritrovammo faccia a faccia dopo un tempo che mi parve
l'eternità. Lei era bellissima anche con l'aria seria e
imbronciata.
La fioca luce di quel freddo sole le illuminava dolcemente le iridi
cerulee, quasi come se il cielo si stesse specchiando nei suoi occhi.
Deglutii per placare quella forte emozione che mi teneva suo
prigioniero.
-Voglio parlarti- risposi avanzando di un passo verso di lei.
-Lo immaginavo. Allora ho fatto bene a portarti qui, così
non ci sono spettatori. Bene, cosa dovresti dirmi che io non abbia
già
sentito?- mi sfidò incrociando le braccia al petto. La sua
giacca
scura le sottolineava i suoi lineamenti fini e la rendeva ancora
più
minuta di quello che era.
-So che sei delusa, lo vedo nei tuoi occhi, mi dispiace se ho giocato
con la tua innocenza- cominciai a scusarmi con lei, ma Hannah
abbassò
lo sguardo e sbuffò. Cominciai a sentirmi un po' in
imbarazzo perchè
non avrei mai pensato che simili parole potessero uscire dalla bocca,
eppure accadde. Credevo di fare la cosa giusta, ma Hannah sembrava
non dare importanza al mio tentativo di riaggiustare la nostra
amicizia.
-Apprezzo il fatto che tu sia almeno al corrente dei tuoi errori-
disse lei dondolando sui piedi e mi meravigliai nell'accorgermi che
anche Jodie, quel giorno, mi aveva detto una cosa simile.
-Senti, so perfettamente che non meriti di essere trattata nel modo
in cui ho fatto io, ma ora sono qui per chiederti un'altra
possibilità- la guardai un po' intimorito. Avevo davvero il
timore
di un rifiuto. Se Hannah non avesse accettato la mia proposta, mi
sarei arrabbiato ancora di più con me stesso. Non l'avrei
sopportato.
-Niall, io ho paura- mi confessò lei non appena i suoi occhi
cominciarono a luccicare.
-Di cosa?- le chiesi toccandole un braccio, ma lei
indietreggiò. Mi
sentii morire quando le mie dita scivolarono via dal
tessuto scuro
della sua giacca. Vedevo le conseguenze dei miei vili atteggiamenti
susseguirsi uno dopo l'altro. E ad ogni gesto freddo di Hannah mi
pentivo sempre di più della persona che fui fino a quella
serata al
locale.
-Ho paura che tu possa prendermi in giro ancora. E' successo troppe
volte- disse lei scuotendo la testa e deglutì. Ero sicuro
che stesse
cercando di non piangere. Hannah era tesa, era troppo evidente.
-Riavvolgi il nastro, riproviamoci- tentai di convincerla a
cancellare tutto quanto e a riparare ogni singolo guaio che ci
portò
fino a quel punto. -Possiamo innamorarci ancora una volta?
Hannah alzò lo sguardo sui miei occhi e i nostri azzurri si
mescolarono in un mare in tempesta.
-Innamorarci?- domandò come se non avesse sentito bene la
parola. Io
annuii. -Tu sei innamorato di me, Niall?
Rimasi a fissare i suoi occhi vacillare per una manciata di
secondi.
Stavo per dirglielo. Ero sicuro della mia risposta, lo sentivo
davvero, ma ebbi paura che Hannah potesse uccidere ogni forma di
speranza che si era impadronita del mio corpo.
-Lo sono sempre stato, ma lo sto capendo soltanto adesso- ammisi. Fu
in quel momento che Hannah cedette alle lacrime e si portò
una mano
in viso. Non riuscii a capire se fosse commossa o disperata. Sperai
che fosse felice, ma contrastata dal suo orgoglio. Sarebbe stato
meglio di qualsiasi altra ipotesi. -Tu sei innamorata di me?
-Cazzo, Niall!- sbottò lei liberando nuove lacrime. -Come
puoi
chiedermi una cosa del genere? Tu l'hai sempre saputo, mi hai
soltanto usata per giocare col mio cuore, te ne rendi conto? E adesso
pensi di cavartela con una dichiarazione che non so neanche se
è
vera o falsa come tante altre cose che mi hai detto?- mi
rimproverò
in preda alla collera. Io rimasi là fermo, inerme e davanti
a lei,
ad incassare urla e parole affilate. Mi meritavo davvero tutto
questo?
-Hannah, se non tenessi davvero a te, dove pensi che sarei adesso?
Qui non di certo!- alzai anch'io il tono di voce.
-E allora che cosa vuoi da me? Stai perdendo tempo, ed io con te!
-Te l'ho detto, voglio ricostruire la nostra amicizia, anzi, voglio
riprenderla da dove l'avevamo lasciata- continuai a spiegarle le mie
intenzioni.
-Che importanza ha adesso?
-Per me ne ha ancora tanta, invece- controbattei.
-Ma per favore, con tutte le ragazze che conosci potresti cominciare
mille altre interessanti amicizie!- mi schernì Hannah con
una punta
di vittimismo. Cominciai a pensare che stesse esagerando.
-Lo capisci che non me ne frega più un cazzo delle altre?
Dannazione!- sbottai allargando le braccia, poi la sbattei lungo i
fianchi.
-Puoi darmi tutte le ragioni di questo mondo, ma una parte di me si
chiede ancora perché insisti così tanto a
riavermi con te. Perché
non esci ancora con Jodie? Perchè non può essere
lei la tua
ragazza?
-Perché devi essere tu- le risposi e, senza più
gestire i miei
impulsi, le afferrai il viso e mi avventai sulle sue labbra. Mi
sentii come se uno stormo di uccelli fosse nato nel mio cuore e fosse
fuoriuscito da ogni angolo del mio corpo, passando attraverso la mia
pelle ed incontrando l'aria; la leggerezza con cui quel bacio mi
liberò da ogni tensione mi fece sentire senza peso, sospeso
nel
vuoto. Le lacrime di Hannah che traslocarono sul mio viso mi fece
gelare le guance, ma nel petto avvertivo una grandissima e
piacevolissima sensazione di calore. Mi resi conto solo in quel
momento quanto mi fossero mancate quelle labbra, così piene
e
soffici. Avrei voluto renderle mie per sempre.
Hannah non si ritirò più al mio tocco, anzi,
sembrava goderne. Il
suo orgoglio si sciolse tra le nostre lingue, lasciando spazio a
ciò
che era il nostro amore, finalmente ritrovato, ma soprattutto
riconquistato. Ed io, da quel momento in poi, mi sarei impegnato a
mantenere una promessa: sarei appartenuto sempre e soltanto a lei
perché quando un tesoro perduto viene ritrovato, allora
bisogna fare
di tutto pur di non perderlo ancora.
ciao ragazze, ecco a voi la seconda ed ultima parte di Gotta be you.
vi aspettavate questo finale? dai, un pò ci speravate, ammettetelo.
lo so, lo so.... la gif qui sopra non rappresenta fedelmente la scena del racconto, ma lo sguardo di Niall è proprio quello con cui lui guarda Hannah, non potevo ignorare la gif.
è bella lo stesso, no?
voi che ne pensate di questo capitoletto? fatemelo sapere tramite una vostra recensione daaai.
ma soprattutto, avete ritrovato qualche verso delle canzone Gotta be you?
la prossima storia da leggere sarà Kiss you e la troverete tra un po' di tempo nella raccolta di Take me home.
la prossima mini avventura su Up all night sarà One thing, ma non prima di aver scritto Story of my life per Midnight memories.
insomma, procediamo con ordine.
Vi anticipo soltanto una cosa: se le mie idee non cambiano, in Kiss you il protagonista sarà Zayn, in Story of my life sarà Louis.
spero di non deludervi e che le prossime storie possano piacervi sempre di più.
ora vado, che tra un pò' studio!
uh, vi ringrazio davvero di CUORE per seguire le mie raccolte, è un progetto a cui tengo molto e voi mi riempite di gioia con le vostre recensioni :')
ciao, alla prossima! ♥