Il giorno seguente Niall mi disse che aveva intenzione di portarmi nel ristorante più cool di Mullingar ed io ero così eccitata che quasi mi scordai,prima di uscire,di avere le braccia completamente scoperte. Eravamo già im macchina quando dissi a Niall di frenare e gli spiegai che avevo dimenticato una cosa importantissima in camera,per fortuna lui non chiese nulla e io riuscii a recuperare il mio giacchetto. 
Il locale subito all'apperenza sembrava per persone di un certo livello: uomini in giacca e cravatta con le loro dame,aragoste e tacchini quasi su ogni tavolo,camerieri eleganti pronti a servire il vino che prendevano le ordinazioni senza libretti. Mi prese un po di ansia e l'uomo che ci venne incontro per chiedere se avevamo prenotato lo notò subito. Ci fece accomodare in un angolo appartato dietro ad una famiglia. 
Io ordinai la pietanza meno costosa mentre Niall non badò a spese,mi disse che avrebbe offerto lui ma la verità è che avevo paura che pensasse male vedendomi mangiare tanto cosi avevo scelto qualcosa di moderato. 
La cena stava procedendo per il meglio quando per sbaglio mi misi ad ascoltare la conversazione che stava prendendo una brutta piega della famiglia davanti a noi. 
"Papà!"diceva il ragazzo.
"Papà,tu non hai capito! A me non mi importa chi lei sia,io la voglio sposare anche se può sembrare subdolo"
Non riuscivo a sentire tutto quello che dicevano ma parlavano di una lei che faceva qualcosa di male ma che questo ragazzo voleva sposare. 
Non ci diedi importanza e alla fine vidi il padre e la madre lasciare la tavola e uscire dal ristorante. 
Quello rimase solo e vidi che aveva un' aria triste di chi non è compreso. 
Mentre Niall era andato a pagare io ero rimasta a pensare al letto di suo fratello quando il giovane mi chiese se anche io ero appena stata scaricata.
"No no,il mio amico è andato in bagno" dissi imbarazzata. 
"Qual'è il tuo nome ragazza?"
"Nadhia!" si sentì chiamare. Era Niall che mi indicava che potevamo andare. 
Il ragazzo si girò e guardò nella direzione opposta poi mi tornò a fissare.
L'aria stava diventando gelida e vidi lo sguardo delle persone rivolto su di me. Non capivo perchè tutti mi stessero fissando ma poi il ragazzo si alzò mi venne in contro e mi porse la mano:"Piacere Nadhia,io sono Dane". 
Dane aveva degli occhi color cielo e capelli color paglia. "Cazzo"pensai,"sei un figo e assomigli a Niall!" 
L'impaziente venne a prendermi e guardò male Dane che si mise le mani in tasca e mi fece l'occhiolino.
In macchina decisi di chiedere chi era quel ragazzo ma larisposta fu brusca.
"NON E' NESSUNO CON CUI TU POTRESTI AVERE A CHE FARE". 
Non lo avevo mai visto così irritato e quando eravamo scesi dalla macchina aveva mostrato indifferenza verso di me e non mi proferito parola. Doveva per forza conoscere Dane e non comprendevo i motivi del suo comportamento. Forse ero io che mi preoccupavo troppo. Ma imiei dubbi rimasero lì dov'erano poichè una chiamata inaspettata mi distolse da quella faccenda.
Era un numero privato,cliccai il tasto "rispondi" e misi il telefono vicino al mio orecchio. Sempre con la solita preoccupazione e con la voce che mi tremava dissi:"Pronto?"