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Autore: Jeade__    07/05/2014    4 recensioni
“L'amore non ha senso. E' soltanto una botta di culo. Se arriva ti ritrovi tra rose e fiori, altrimenti è soltanto una pugnalata dritta nel petto. Tutto quello che ti costruisci per arrivare a raggiungerlo, te lo vedi bruciare come carta davanti agli occhi.
Fanculo."
[III capitolo, Scarlett.]
___
La storia, di come il destino possa sorprenderci ogni volta. Di come spesso le persone non ne prendono atto, perdendo così "la retta via".
Perdiamo noi stessi, ritrovandoci a vicenda.
Un gico di intrecci di diversi destini, ed è proprio di questo che voglio parlarvi, mie lettrici.
La vità di ognuno non è che un gomitolo. Esso si intreccia ad altri, si divide, si spezza.
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"Alcuni dicono che il nostro destino è legato alla Terra, e che essa fa parte di noi quanto noi di essa.
Altri dicono che il destino è intrecciato come un tessuto, cosicché il nostro destino ne incrocia molti altri.
E' la cosa che tutti cerchiamo di cambiare o lottiamo per cambiare.
Alcuni non lo trovano mai.
Ma ci sono quelli che vi sono guidati!"
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Se vi ho incuriosita, passate. Aspetto un vostro commento :)
A presto!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Capitolo 6-

 

-Ysabel has escaped-

Ysabel è scappata

 

Era mattina presto.


Il cielo era sereno e nella via New Even -perpendicolare alla New Daily-.
Si poteva ammirare perfettamente, una serie di casette rustiche immerse nei propri giardini.

 

Il sole, in quell'orario, baciava perfettamente le prime finestre e le verande, donando un tocco accogliente all'intera zona.


Orario perfetto per trascorrere una mattina a fare jogging.
O almeno, era quello che si era impostata di fare dall'inizio dell'estate la nostra Margot.
E oramai, aveva acquistato la sua falcata.

 

Cuffie alle orecchie, e Ipod impostato sui suoi numerosi brani, preferiti, della sua playlist.
A farle compagnia c'era la dolce voce di Ed , che l'accompagnava rendendo l'atmosfera intorno a se, tranquilla e piacevole.

 

If we take this bird in,
with his broken leg,
we could nurse it, she said.
come inside for a little lie down with me,
if you fall asleep, it wouldn't be the
worst thing...

 

All'improvviso una frenata di una macchina la fece ritornare alla realtà.

Solo quando si tolse le cuffie, realizzò che la macchina, da qui proveniva quel acuto rumore, era proprio la macchina che aveva di fronte.

“Che diamine?”  pensò.
Solo in quel momento si rese conto che poteva essere messa sotto dal veicolo che le si presentava, dinnanzi.

 

-Ma che diavolo!- si sentì una voce ovattata, proveniente dall'interno della macchina.

-Ma cosa..- Era ancora shoccata. Stava per essere vestita e non se n'era accorta?

 

Ad un tratto, la portiera dell'auto nera, ferma dinnanzi a se, si aprì.

Rimase confusa. Ma chi diavolo era.. quel..

-Ma che diavolo! Ti stavo per investire! Stai più attenta!- un ragazzo.
Un ragazzo, probabilmente della sua età.
Un ragazzo.. alto. Snello.

Corporatura perfetta.
Troppo perfetta per i suoi gusti.
Ne troppo muscoloso, ma nemmeno poco.

Il giusto.

Salì con lo sguardo, fino ad arrivare al volto.
Occhi chiari. Di un verde sfumato. Non sapeva nemmeno lei definire, a quale gamma potessero appartenere.

L'incarnato era di un colore chiaro, quasi un rosato pesca.
Il mento accoglieva una leggera barbetta, non molto pronunciata.

 

-Hey..? - la sua voce si fece più dolce. Quasi preoccupata.

Le labbra.
Delle labbra perfettamente rosate, a forma di cuore.


-..Ti sei fatta male?-
-cos..?- era completamente andata.
-Ti ho colpita con la macchina?- potè notare un velo di preoccupazione nei suoi occhi.

Aspetta.
Macchina.
Incidente..

 

-Colpita?.. macchina..- continuava a non capire. Non che fosse stata colpita.

Anzi.. una bella botta in testa l'aveva presa, ma non per l'incidente. -tu..-

 

Il ragazzo continuò a fissarla.

-Mi dispiace non ti avevo vista. E' che sei spuntata all'improvviso quand-
-TU! - esclamò... infuriata?

-..io?- disse il ragazzo, alquanto confuso.
-Mi stavi per investire! Ma che diamine! STAI PIU' ATTENTO.-
-Ma cos- okay, era alquanto strano.
-Ma chi te l'ha data la patente un tubero?  Io mi chiedo come possa esistere certa gente!-
-Ma, tu sei appars- lo interrupe.
-Non si può più correre in santa pace, con voi pirati della strada.- disse girando attorno all'auto, cercando di riprendere il suo percorso.

Nessuno poteva interrompere la sua corsetta mattutina. Nessuno.
Un momento di relax, poteva averlo anche lei , o no?

-Oh, mi scusi tanto Miss, ma si da il caso che non è questa la pista da jogging-
-Come se ci si potesse fidare di uno che stava per investire una ragazza in pieno!-
-Hey! Sei spuntata all'improvviso e in realtà questa è zona privata, di normale accesso alle auto se non te ne sei accorta, Carina.- Lo avrebbe ammazzato.

Oh si. Lo avrebbe ammazzato seduta stante.

 

-Non chiamarmi carina.-
-Come vuoi, carina, ma si da il caso che sei tu dalla parte del torto.-

Il ragazzo allora, le indicò il cartello esposto all'infuori del cancello.

Solo in quel momento realizzò che era l'entrata di una villetta esposta proprio ad una svolta della strada.

-Oh..-

oh? Bella risposta Marghe.
Si poteva definire, una figura di merda. Una figura di merda coi fiocchi.

Ma mai. Mai l'avrebbe fatta franca , quell'idiota.
Lui, doveva stare attento.

 

-Esigo comunque delle scuse.- ribatté lei, incrociando le braccia al petto.
-Come scusa?- sibilò lui, alquanto infastidito.

-Hai sentito.-
-Certo che ho sentito, infatti ho sentito una figlia di papà non ammettere di aver commesso una cazzata. E comunque, mi dispiace. L'ho già detto.-
-Ti dispiace? Oh si certo, metti sotto una ragazza e poi le dici mi dispiace. E di cosa, sentiamo?- doveva sentire quel mammalucco che aveva torto.

-Mi dispiace di aver frenato-
Un sorriso beffardo, apparì immediatamente su quella faccia da schiaffi.


-IDIOTA.- furiosa era dire poco. Era incazzata nera.

E detto questo mise play sull'icona apposita del suo cellulare, e finalmente, continuò la sua corsetta.

 

Idiota.” pensò, aumentando la velocità della corsa.
Ripensò all'intera figura, che fino a poco fa stava ammirando, e non poté credere che un ragazzo potesse raggiungere quegli apici di bellezza fisica..e toccare il fondo, conoscendo la sua “bellezza” interiore.

 

Dall'altra parte della strada, ancora fuori dalla macchina c'era il ragazzo dalla chioma bruna, che stava ancora guardando l'esile figura con cui si era appena imbattuto in un'accesa conversazione.

Pensò solo ad una cosa.

Come può una ragazza tanto carina, potersi rivelare in qualcosa di così odioso?
-Stronza- sibilò, per poi chiudere la macchina e dirigersi verso l'ingresso della villetta che aveva di fronte.


Insomma, come dice il grande Jim Morrison, il buon giorno si vede dal mattino.

 


 

 

 

 

La luce che trapassava dalle persiane, era un ottimo metodo per farla svegliare dolcemente.
Non era luce potente, ma nemmeno debole. Era una luce delicata, che si appoggiava sul viso come una carezza.


Decise di alzarsi.
Si guardò in torno, cercando di realizzare dove fosse.
oh.. non è l'orfanotrofio” pensò sospirando, felice.


Si era trovata bene sin dall'inizio con Havanna, e non vedeva l'ora di conoscerla ancora meglio.


Se lo sentiva. Sarebbe stata un'amicizia che nessuno avrebbe mai abbattuto.

Si alzò dall'enorme letto che l'aveva accolta, nella sua prima notte a Londra.
Si avvicinò alla finestra, aprendola per poi sbloccare le persiane verde scuro.

Una luce abbagliante la sovrastò, portando una luce intensa in tutta la camera.
Poté ammirare un perfetto panorama periferico.

C'erano della villette a schiera, che delineavano le strade e la luce del mattino, abbelliva l'intera paesaggistica rendendo il tutto, piacevole alla vista.

Adorava, ammirare ogni singolo dettaglio di ciò che la circondava. C'era silenzio, e poche erano le persone sveglie in quell'orario.

Chi correva, chi accompagnava il proprio cane in una passeggiata e chi ritornava a casa propria con una busta di carta oleata, contenente chissà quale pietanza.

Era tutto piacevole qui.

Dopo essere rimasta a bearsi per un po' l'intero scenario, decise di sistemare il proprio letto.

Si sentiva in dovere di ringraziare Havanna e suo fratello, per l'ospitalità.
La sera precedente, avevano ordinato una pizza.

Nessuno dei due sapeva cucinare.

Chissà da quanto non gustavano una colazione fatta in casa, al posto delle solite cose confezionate?
Così, in men che non si dica, decise di vestirsi e raggiungere il bagno per darsi una rinfrescata al viso.


Si legò i lunghi capelli mori, in una coda disordinata, per poi dirigersi al piano inferiore.

Passò davanti alle camere dei padroni di casa, e poté confermare che entrambi stavano dormendo profondamente.
Erano solo le otto di mattina, eppure lei si sentiva pimpante e pronta per una nuova giornata, all'interno della sua nuova vita.

Scese le scale e si diresse in cucina.
Benché era nuova di lì, e non conosceva gran parte degli spazi di quell'enorme casa, si seppe orientare bene e in meno di un'oretta, riuscì a preparare una colazione con i fiocchi. Riscaldò il latte e il caffè , apparecchiando la tavola nel migliore dei modi.

Aprendo la credenza, si accorse che non c'era nulla da poter gustare. Quindi decise di riporre le cose già pronte sul tavolo, al caldo, e di uscire per trovare qualcosa. Non conosceva nemmeno l'ambiente fuori. Ma se la sarebbe cavata.

Prese dei soldi, precedentemente cambiati in banca, e si diresse al di fuori dell'abitazione.

Si sentiva in dovere di ringraziare Havanna.

E questo era solo l'inizio, di ciò che aveva in mente di fare.

 

 

 

-Louis -
Si sentì un mugolio.

-...Louis-

Silenzio.

-LOUIS!- urlò lei.
-eh? Cosa chi?.. Hav!-
-Oh, finalmente.-
-Ma ti pare di potermi svegliare così nel bel mezzo della notte?- rispose lui imbronciato, rigirandosi nel letto.
-veramente, è piena mattina.- ribadì lei.
-Appunto. Dammi cinque minuti.- sbuffò lui.

-Louis, sii serio. Ysabel è scappata.-





leggete qui sotto
(probabili spoiler e domande per voi!)


Jeade's point of view

Ehilà bellissima gente!

Lo so lo so, ho aggiornato presto questa volta, anche se le recensioni nel capitolo precendente non erano molte.
Ma va bene così, dai!
Lo sapete perché?  Perché non vedevo l'ora di proseguire e farvi scoprire al più presto gli inediti della storia.

Passiamo al capitolo soprastante.
Avete visto? Qui c'è un nuovo incontro! Tra Margot e..? Il nostro Harry , ovviamente.

Ditemi, ve lo aspettavate?
E in più.. la nostra Ysabel? Dove sarà andata?

Vi lascio, avvisandovi che spero di ottenere molte più recensioni in questo capitolo :)

ps: il settimo è già pronto! E aspetta solo voi!

 

pps: 24 RECENSIONI?  Mi volete far venire un infarto? Vi amo troppo.

Vi ringrazio. Davvero. Siete fantastiche, e dolcissime.
Adoro leggere le vostre recensioni, sapere che vi piace la storia e conoscere le vostre opinioni.

Parlando delle recensioni, molte di voi non si aspettavano che il fratello di Havanna fosse Louis, ma si aspettavano fosse Harry. Beh, mi dispiace deludervi ma il vostro Harry entrerà in scena nel prossimo capitolo!
Poi, molte di voi stanno già pensando a come possa essere l'incontro tra Ysabel e suo fratello, ma anche lì mi dispiace dirvi, accadrà in capitoli successivi.
Poi vediamo.. ho letto che molte di voi, shippano la coppia Ysabel+Louis.
Beh mi dispiace deludervi ma non penso che sboccerà come coppia. Sorry!

Prima di dileguarmi, vi lascio -come sempre- una domanda:

Quali altre coppie creereste?

Fatemi sapere, sono curiosissima!!

A presto bellissime!
Jeade__



 

 

   
 
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