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Autore: EnaHutcherson    07/05/2014    0 recensioni
Dal testo:
-Oh, quanto ti odio!- gli dissi.
-L’odio va bene, l’odio è un sentimento. Non tra i miei preferiti, ovviamente, ma significa che nonostante tutto tu provi qualcosa per me.- mi disse sorridendo. -L’odio è quello che di più si avvicina all’amore.- mi prese la mano.
-Continua a ripetertelo.- risposi, allontanando la mia mano dalla sua.
-Maliziosa!- esclamò improvvisamente. -Ecco l’aggettivo che mi fai venire in mente!-
-Io non sono maliziosa!- dissi.
-Ah no?- chiese avvicinandosi a me. -Allora..- mi sussurrò all’orecchio. -Quando ti deciderai a pagare la scommessa che hai perso?-
-Ancora questa storia?- dissi cercando di trattenere un brivido. -Non uscirò con te Darian!-
-Si,- disse. –Continua a ripetertelo.-
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Sapevo che non sarei dovuta andare a quella festa. Lo dimostrava il fatto che fossero le 5 e 30 di mattina, che piovesse a dirotto e che io stessi percorrendo a piedi la strada per tornare a casa. Dovevo chiedere un passaggio a qualcuno.
Felicia aveva il cellulare spento, chissà dove cavolo era finita.
Sapevo già il nome che, involontariamente, le mie dita stavano cercando sulla rubrica, sarebbe venuto subito, malgrado l’ora, malgrado la pioggia.
Mi accostai al ciglio della strada e mi misi a riparo sotto un albero, che non riparava per niente e che per di più mi riempiva capelli e vestiti di foglioline verdi.
- Ehi, piccola! Che è successo? - rispose al primo squillo, era ancora sveglio.
- Ehi Gab, ecco sono appena tornata dalla festa all’ outside park e.. Sono rimasta a piedi, qui piove a dirotto..
- Dammi cinque minuti e sono li da te, ok? - sorrisi,
- Sei un angelo.
- Per te questo ed altro, tesoro. A tra poco. -
Rimisi il telefono in tasca, sapevo che sarebbe venuto subito. Ma il senso di colpa mi stava uccidendo.
 
Gabriel era il mio ex ragazzo, lo conoscevo dall’asilo, abitava di fronte a me ed eravamo praticamente cresciuti insieme. La nostra era un’amicizia fortissima, avevamo un legame così intenso che abbiamo voluto provare a trasformarlo in una storia vera e propria, ma senza un buon risultato.
Non riesco a spiegare bene perché avevo deciso di lasciarlo, è solo che sentivo di non provare più niente per lui, se non un forte legame come amico. Ma nonostante tutto credo che non si sia mai arreso veramente, credo che sia l'unica persona che mi sia mai stata così vicina.
                                                                                                             
Forse era per questo che mi sentivo così in colpa. Non volevo usarlo per i miei scopi personali solo perché sapevo che avrebbe fatto tutto quello che gli avrei chiesto. Ma era anche vero che dovevo arrivare a casa, in un modo o nell’altro.
Mentre mi stavo tartassando il cervello con queste paranoie una Hummer nera si fermò sulla strada proprio davanti a me. Feci una piccola corsa per raggiungerla e vi salii.
Era impregnata del suo profumo. Mi voltai e lo vidi.
Ok, Gab era sempre stato un gran figo, occhi azzurri e profondi, un fisico scolpito e dei capelli dorati sempre scompigliati.
Forse era per la luce che c’era nella macchina, forse era perché non lo vedevo da un po’ ma in quel momento, con la testa girata verso di me, quello sguardo così intimo, con il braccio destro appoggiato sul volante così che dalla maglietta nera a maniche corte si intravedeva il suo fantastico tatuaggio, beh.. sembrava molto più un angelo che non un essere umano.
  
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