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Autore: maky8    08/05/2014    2 recensioni
Dalla storia_ L’allenamento di quel pomeriggio fu sottotono per tutti i Grifondoro e finalmente giunse al termine. Con la sera ad Harry venne un forte mal di testa e decise di saltare la cena per poter riposare. "Sono contento che stia bene, chissà cosa ha passato Susan recentemente-pensò entrando tra le coperte- eppure c’è qualcosa che non va con la cicatrice, Voldemort è morto , come può bruciare ancora?"_
Il Prescelto sarà protagonista di una nuova avventura:coraggio e istinto saranno i suoi compagni più fedeli. Perchè in amore e in guerra tutto è lecito. Perchè la Profezia, era solo uno degli ingredienti nel calderone. Perchè la fine, non è ancora stata raccontata.
P.S: Spero di avervi incuriositi, ora però immergiamoci nel mistero dell'avventura e dei sentimenti. Maky
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Capitolo 14


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Una nuvola densa fu tutto ciò che Susan riuscì a vedere. Cosa le stava accadendo? Dov’era? Sicuramente non più al ballo. Un lampo di luce rossa squarciò l’aria, subito dopo udì un urlo soffocato di un uomo dalla voce famigliare. “E’ ora di assicurarsi che tutto vada secondo i piani, non potrai fuggire, neanche la morte questa volta potrà aiutarti. STILLA INCIDO!!!” Un nuovo lampo di luce violaceo apparve da una bacchetta e questa volta era rivolto verso di lei. Le sembrò di essere risucchiata negli abissi.. pensò che probabilmente non avrebbe più riabbracciato i suoi amici. Poi il buio.


“Mio Signore, io e la mia famiglia siamo al vostro servizio” una sagoma imponente dalla folta chioma bionda fece un inchino davanti al Maestro.

“Sono sicuro che non fallirai ancora..altrimenti sarò io stesso ad ucciderti. Proteggi il mio corpo, dovrà essere invincibile. Ma per il momento desidero che sia ibernato. Ti indicherò io stesso il momento giusto per attivare la reazione per raggiungere il prossimo stadio. Non deludermi Lucius.”


Preoccupato Harry, si riunì ai suoi amici e raccontò loro della sparizione. Quel pomeriggio passarono da Hagrid all’ora del te concedendosi un attimo di respiro prima di riprendere le ricerche. Sapevano che il loro amico-professore era solito gustarlo nella sua tazza preferita,malridotta di rame ed Hermione si chiedeva sempre se quella in realtà non fosse che una pentola.  Harry sedette a fianco a thor  e aspettando che il tè fosse pronto Ron ed Herm iniziarono un dibattito sugli spettroccoli e le lumache cornute con Hagrid che stava allevando i primi nel recinto davanti alla capanna e le lumache in un vasetto di vetro trasparente che faceva capolino da una mensola.

“Disgustose le lumache” e insieme risero di gusto ricordando quella volta in cui, al secondo anno, Ron aveva  vomitato lumache per tutto il giorno a causa della sua bacchetta rotta dal platano. Fu l’ultima battuta che Harry seguì. All’improvviso sentì bruciare la cicatrice, e decise di uscire un attimo dalla capanna per concentrarsi su quella sensazione. Era talmente strano che bruciasse ancora che pensò fosse solo un’allucinazione. Quando interruppe il suo camminare frenetico scorse tra le zucche un’ombra accasciata al suolo. Si avvicinò con cautela e quando fu a pochi passi dal corpo

“Ron, Hermione!! Correte!! È qui!”

Susan era accasciata con l’abito celeste tra la terra. Brandelli di tessuto erano rimasti attorno a lei e macchie di fango e di sangue erano sparse sul suo corpo, sull’abito e sul suo viso pallido.

Giunsero in infermeria appena prima che Hagrid vi entrasse. Madama Chips era sempre più inorridita, quella ragazza sembrava fosse perennemente il gustoso pranzo di qualche strana creatura.
 



La ragazza occhi miele rimase priva di conoscenza per ben due giorni. Secondo l’infermiera era stata indebolita da qualche animale visti i segni sui polsi e vicino alle caviglie.

“Mettetela pure lì” disse preoccupata in un tardo pomeriggio. “Professoressa Mc Granitt farò il possibile per guarirla, ma devo ammettere che non ho mai visto niente di simile”.

La professoressa era preoccupata ai piedi di uno dei letti in infermeria, ma questa volta, non si trattava di Susan.  Una matricola del primo anno aveva tracce di aggressione per tutto il corpo. I segni dei denti le avevano sfregiato il collo ed ora la ragazza agonizzante lottava contro la morte. Harry, Ron ed Hermione si precipitarono al fianco della professoressa dando per un attimo le spalle a Susan, sperando che non si svegliasse proprio in quel momento.

“Pr…of..ssa…. non pensa…te a me.. state attenti…sia…mo in..pe..rico..lo” Si sforzò lei e spirò. il corpo rimase privo di vita tra le candide lenzuola.

“Povera cara” sospirò la professoressa fortemente provata dalla situazione.”Potter, Weasley , Granger, nel mio ufficio tra un ora. “ poi proseguì tremante

“ Al professor Silente piaceva il Sorbetto al Limone, ma io preferisco quello di Pompelmo” e scambiò un’occhiata d’intesa con Hermione che annuì prontamente.
 

Un’ora dopo “Hermione, come può pensare la Mc Granitt al sorbetto in un momento del genere?”

“Ronald certe volte mi chiedo se il succo di zucca ti abbia riempito il cervello o se se lo siano mangiate le lumache al secondo anno. È la parola d’ordine del suo ufficio ovviamente!”

“Sai essere insopportabile signorina Granger” borbottò il fidanzato di risposta.

Si ritrovarono davanti al portone della presidenza dopo aver superato le scale senza difficoltà. Pochi secondi più tardi la massiccia porta di legno si aprì e la professoressa li fece accomodare nel suo ufficio.

“Ragazzi non abbiamo molto tempo ma alla luce dei recenti avvenimenti siete gli unici dell’ordine all’interno della scuola  con cui posso parlare. Questa sera proclameremo lutto scolastico per la morte della vostra compagna per cui terrò un discorso e domani sospenderemo le lezioni per il suo funerale.
Non credo sia una coincidenza la morte di questa ragazza con l’agguato a Susan. Hagrid ha riferito che le creature che lasciano quelle tracce sono vampiri perciò aumenterò le difese della scuola e traccerò una linea di confine invalicabile per queste creature dalla foresta proibita. Fiorenzo aveva garantito che le creature magiche e gli esseri hanno accettato di vivere nella foresta Proibita a patto di non attaccare gli studenti e i professori grazie ad una traccia magica che ognuno riceve al momento dell’ingresso ad Hogwarts. Pertanto vi consiglio la massima prudenza. E voi due in quanto prefetti vi accerterete che gli studenti della vostra casa rientrino subito dopo cena nei dormitori.”

I tre amici annuirono poi Harry intervenne ”Professoressa, ho bisogno di sapere cosa ne pensa degli attacchi a miss Caramell. Perché le succede così spesso? E perché quella ragazza è morta e invece lei è sopravvissuta?”

“Potter, capisco le tue perplessità. Dovreste sapere che Susan è la figlia illegittima del ministro della Magia..”

“Si lo sappiamo”Convennero i tre.

“Ciò che non sapete forse è che Susan ha origini mezzosangue. Sua madre era un’umana prima di morire dopo anni di sofferenza causati dalla Maledizione dei Lestrange”

“La cosa?” Hermione sembrò essersi svegliata da un brusco incubo.

“Non ne so molto, ma so che, l’obbiettivo era procurare una lunga sofferenza ed una morte atroce. Non ho mai saputo in cosa consistesse ma sembra che l’acqua riesca ad alleviare il dolore della maledizione”

“Mi sta dicendo che Susan vive col peso di una maledizione?” Riflettè Hermione ad alta voce. Con gli occhi sbarrati d’orrore si rivolse ai suoi amici e congedandosi, tornarono in sala comune.

Decisero di non rivelare nulla a Susan. Almeno, non prima che la ragazza si fosse dimessa del tutto.
 



La settimana seguente Susan uscì dall’infermeria piena di energia come se nulla fosse accaduto dopo il ballo. “Mi sembra di aver dormito un’eternità dopo il ballo. Ahhh finalmente si torna a lezione” intervenne a colazione raggiante la ragazza occhi miele.
Quel pomeriggio Harry e Susan passeggiarono sorridenti per Hogsmeade. Ormai la natura stava pian piano rinascendo e il tramonto tardava sempre più.

“Cosa c’è Harry, sei così pensieroso, cosa c’è che non va?” gli chiese la ragazza cercando il suo sguardo al di là delle lenti del moro.

“Sono davvero felice che tu stia bene,  ma non capisco come mai tu..”

“io cosa..?”

“Tu non mi dica la verità fino infondo.. Cosa ti sta accadendo?” rispose Harry tutto d’un fiato.

Oh Harry se solo potessi essere davvero sincera.. vorrei tanto dirti quello che sono realmente ma tu, usciresti mai con un mostro? No, meglio che tu non sappia.

“Sto bene Harry!” finse Susan passandosi la mano tra i capelli.

“Se non mi spieghi non potrò aiutarti e piuttosto che vederti soffrire sono disposto a preparare di nuovo il Verita….” Oh no, ma cosa sto dicendo?!?!

“NUOVAMENTE?? “ schizzò adirata lei allontanandosi istintivamente” Vuol dire che l’hai.. Ok ascolta. Tutto ciò che desidero è una persona che non mi
costringa a fare nulla ma che mi accetti con i miei mille difetti. Pensavo fossi diverso, pensavo ti fidassi di me! E invece no. Quelle del ballo erano solo belle parole per te! Sei come tutti gli altri ed io non voglio un uomo così. Sai, prova ad uscire con un drago, almeno quello forse sarai in grado di addomesticarlo. “ e andò via proseguendo a passo svelto verso il castello.


 
Quella sera Susan non era scesa per la cena. Hermione ,avendo ascoltato il racconto pomeridiano di Harry lo fulminò all’istante. “Così non fai altro che peggiorare la situazione. Avevamo deciso che gliene avresti parlato ma non così! Harry non capisci che se si allontana da noi si espone ancora di più al pericolo?”

“Hermione ma è ovvio che nasconde qualcosa” intervenne Ron

“Anche l’ultima volta la pensavate cosi. Ed ora sono sicura che sappia esattamente in cosa consista questa maledizione ma è un argomento troppo delicato da chiedere sorseggiando il the delle cinque!”

“Hai ragione. Allora dobbiamo controllare la mappa del Malandrino. Il Maestro non deve assolutamente sparire ! e soprattutto non deve sparire Susan. “
 


Il giorno dopo la ragazza occhi miele fuggì da Harry e dai suoi amici nascondendosi qua e là nel castello immersa tra i libri. Eppure non riesco ad evitarli santo cielo..
 
“Susan sembra che ti stia inseguendo qualcuno.. tutto bene?” le domandò Draco facendola sobbalzare dalla scrivania della biblioteca dopo pranzo.

“Ciao Draco, oggi è una giornataccia, spero finisca presto”

“So esattamente cosa ci vuole per tirarti un po’ su.. seguimi.” Draco le prese il libro che stava leggendo e Susan sorridendo per la sua ammirevole tenacia, lo raggiunse curiosa.

“Chiudi gli occhi ci siamo quasi”

“Draco non vedo niente”

“Eccoci”

Davanti a lei c’era una stanza tutta ricoperta di caramelle dalle forme bizzarre.

“Dove siamo?”

“Nel magazzino di Mielandia ovviamente!”

“Per tutte le cavallette!”

“Sapevo che ti avrei vista sorridere!” confessò Draco quasi vantandosi del risultato raggiunto.

“Hey tu, prendi questo!” E ancor prima che finisse di parlare rovesciò su Draco un contenitore di liquirizie carnivore che pizzicarono il Serpeverde nei posti più impensabili. “Ahahah” rise la grifondoro.

“Cosa? Io sono un Malfoy e tu non puoi….. “

“Dici?”

“Ok l’hai voluto tu! Guerra sia!”

Presero a rincorrersi per tutta la stanza passando tra nuvole di zucchero filato e gelatine di tutti i tipi.

“dove ti nascondi miss Caramell?” così dicendo finì al pavimento per aver ignorato uno sgambetto dispettoso della ragazza.

Sembrava che Susan stesse brandendo una spada potente e invece impugnava un bastoncino su cui era impilata una mela caramellata e la puntava contro Malfoy. Non si era ancora resa conto di essere seduta a cavalcioni sul serpeverde quando lui morse la mela lentamente sorridendo malizioso. Le onde castane e dorate della fanciulla scivolavano sulle sue spalle rendendo la divisa seducente come non mai. Con un gesto disarmò prontamente l’avversaria dalla mela e iniziò a farle il solletico sui fianchi. Ridendo, la strega si piegò in avanti e i loro respiri furono molto vicini. Era felice in quel momento come in pochi attimi in quei giorni infernali e socchiuse gli occhi.  Draco non riuscì a resistere. La baciò  spostandole i capelli dal viso e portandoglieli dietro all’orecchio poi lasciò scivolare le sue mani appena sotto il limite inferiore della gonna toccandole  bramoso le gambe. La ragazza riaprì gli occhi.


 Lo desidero. Oh no. Non posso credere di averlo pensato veramente.





Nota dell'autrice:
Ho avuto un guasto al pc e mi sono assentata un pò.. allora ecco a voi il nuovo capitolo.. Che ne dite? Draco lo immagino un grande rubacuori.. ma divertente e sensuale..non come lo raffigurano nel film.. Si lo so ha delle teorie tutte sue ma.. Forse con la persona giusta riusciamo a tirar fuori il meglio di noi.. magari lati del nostro carattere k non immaginavamo neppure d avere!!.. Draco è furbo.. e a me piace !
Aspetto i vostri pareriii :* ah quasi dimenticavo.. grazie di cuore a tutti coloro che mi hanno lasciato  una recensione, e spero che continuiate a seguire la storia!
Con affetto
Maky8

  
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