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Autore: laurapalmer_    08/05/2014    11 recensioni
Olivia ha sempre le collant strappate.
Luke continua a giocare con quel maledetto piercing al labbro.
Leah ha un paio di Dr Martens verdi che sono ormai da buttare.
Calum scrive canzoni per il gruppo nel quale è bassista.
Freya continua a tingere i capelli di verde, nonostante sua mamma non voglia.
Michael dovrebbe essere la mente dei 5 Seconds of Summer. Dovrebbe.
Agatha è perfetta, non ci sono altri aggettivi che possano descriverla.
Ashton ha l'aria da bravo ragazzo e le apparenze non potrebbero ingannare più di così.
Bec vive sola con il padre, ma la sua vita le piace.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Things have gotten closer to the sun'
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cinque

supermarket








Il Norwest Christian College non è poi tanto male, come scuola.
I corridoi sono stipati di armadietti color petrolio, i pavimenti sono color panna e forse un tempo sono stati lucidi, l'intonaco delle pareti è ingrigito dagli anni, ma le classi sono ampie e le finestre danno sul verde del parco lì accanto.
Bec, quando era ancora una minuta quattordicenne, aveva avuto una gran paura di calcare i pavimenti della scuola superiore.
Ora, che di anni ne ha diciassette, affonda noncurante le mani nelle tasche del suo giubbotto di pelle un po' più grande del dovuto e cammina a testa alta, diretta all'aula di Matematica.
Olivia ha ginnastica, alle prime due ore del giovedì, poi ha Letteratura, che è affianco alla palestra, quindi si rivedranno direttamente in mensa per la pausa pranzo.
Non che Bec non sappia stare un po' da sola, a volte, ma avere Olivia intorno è una di quelle cose imprescindibili, naturali.
La mora arriva a destinazione che è suonata da pochi minuti la campanella e trova l'aula quasi del tutto vuota, a parte per un paio di ragazze in terza fila e Clifford che è, ovviamente in fondo.
Bec e Michael condividono la maggior parte dei corsi, quest'anno, ma ancora non hanno avuto l'occasione di parlare.
Lui se ne sta sempre nell'angolo, a parte quando ci sono anche Luke e Calum, con la sua musica nelle orecchie e l'espressione apatica di chi, sostanzialmente, se ne vuole fregare di tutto.
Bec non è una di quelle che amano lasciar correre, odia lo sguardo apparentemente vuoto del giovane con i capelli blu e quindi: - E' libero? - gli chiede, posando con malagrazia il suo zaino sul banco vuoto accanto a quello occupato da Michael.
Lui, con snervante calma, si toglie le cuffie dalle orecchie e la guarda interrogativo.
- Ho chiesto se è libero - ripete Bec, e sfodera uno dei suoi migliori sorrisi.
Olivia ha detto che tutti gli amici di Calum sono simpatici, quindi anche Michael Clifford deve esserlo.
Lui, inaspettatamente, le sorride di riflesso e annuisce vigorosamente.
- Siediti! Sei l'amica di Olivia, vero?
Bec annuisce: - Mi chiamo Rebecca Lewis.
- Certo, lo so! Condividiamo la metà dei corsi di merda di 'sta scuola, quest'anno.
Lei ridacchia leggermente e, ok, Olivia probabilmente ha ragione.
Michael già le piace.


- Sai cosa? - esordisce Freya, sedendosi aggraziatamente sulla sedia accanto a quella di Lily - Oggi sono contenta.
La mora curva le labbra rosee in un sorriso e tira su la testa, lasciando perdere i compiti di Fisica, che avrebbe dovuto svolgere a casa: erano giorni che Freya non arrivava in classe con il sorriso sulle labbra.
- Come mai? - si azzarda a chiedere, guardando intensamente l'amica con i suoi occhi scuri.
L'altra fa spallucce e si fissa sul volto un sorriso che ha dell'impertinente.
Lily la scruta, ma Freya sembra realmente rilassata e la coroncina di margherite che ha tra i capelli sembra esserne la prova più lampante.
- Dai, vuoi davvero farmi credere che non è successo niente?
Freya e Lily si conoscono da un paio di anni e condividono quasi tutti i corsi, escluso quello di Letteratura e quello di Storia.
Sono entrambe al decimo anno, ma Lily ha un anno in meno dell'amica dai capelli verdognoli, e, comunque, non si vedono quasi mai al di fuori dell'ambiente scolastico.
Freya, per quanto possa essere una persona pacata (non sempre), è lo stesso troppo per Lily, che invece passa la maggior parte delle serate sdraiata sul divano in compagnia di un buon film.
Non è che sia un'asociale, o che non abbia amici: semplicemente non trova nulla di divertente nell'uscire per locali e tornare alle tre di notte sfatta.
Lily è di indole curiosa, ma sa che con Freya essere insistenti è controproducente.
Rimane quindi in silenzio, anche se ogni tanto lancia delle occhiate desiderose di conoscenza alla sua sinistra.
Freya rompe il suo mutismo solamente quando la professoressa Truman è già seduta alla cattedra da cinque minuti.
- Questa mattina ho conosciuto Hood - snocciola, con un sorriso vagamente inquietante.
- Hood? Quel Hood?
La più grande annuisce trionfante e i suoi occhi brillano, brillano veramente.
Lily non l'ha mai vista così felice.
- Mi ha chiesto una sigaretta, questa mattina - rivela dopo qualche altro secondo di suspence - Gliel'ho data e abbiamo fumato insieme.
- Però! - si complimenta Lily, con tono fintamente colpito, perchè, dai, non sarà mica romantico fumare una paglia insieme fuori da scuola!
Freya annuisce, poi tira fuori dall'astuccio la penna nera e comincia a trascrivere le formule che la Truman sta scribacchiando svogliatamente alla lavagna.
Passa qualche minuto, poi il silenzio viene nuovamente interrotto: - Mi piace sul serio.


Olivia è in salotto con i suoi fratelli, mentre il cellulare è rimasto nella sua camera.
Noah sta perdendo tempo, mentre messaggia svogliatamente con la sua fidanzata da ormai tre anni; Jack, con un quotidiano e un pennarello rosso tra le mani, sta cercando lavoro, perchè non ha voluto fare l'università e ora ne paga le conseguenze.
- Potremmo andare al mare, uno di questi giorni - esordisce Noah, che di scrivere la tesi proprio non ne ha voglia.
Olivia fa spallucce e continua a leggere, concentrata, il suo nuovo libro di poesie.
- Siete dei fratelli orribili - insiste il più grande dei tre - Non volete nemmeno passare un pomeriggio con me?
Jack posa il giornale e alza un sopracciglio con fare scocciato: - Invita Bridget!
Noah scuote la testa e: - Non facciamo mai nulla tutti e tre insieme - fa notare.
Il mezzano sbuffa, Olivia chiude di scatto il libro e si dichiara d'accordo con Noah.
- Ecco, la principessa si è detta favorevole! Obiezioni, Jackie?
- Nessuna, fratello - conviene lui - Ma, Olly, venerdì a che ora sei tornata?
Olivia ostenta sicurezza e sorride affabile: - Non saprei, perchè?
- Io sono tornato alle due e tu ancora non eri a casa.
Noah appoggia il cellulare sul tavolino davanti a lui e ascolta, sinceramente interessato.
- Sarò arrivata poco dopo, immagino.
Jack alza le spalle e le sorride: - Sono solo contento se esci a bere qualcosina, cosa credi? Non può che farti bene.
- Ma che cazzo dici? - sbotta Noah, ma le sue occhiaie parlano chiaro.
Jack gli rivolge un'occhiata eloquente, Olivia ride.
Di sopra, il cellulare squilla: Bec ha bisogno di lei.


Calum butta soddisfatto due buste d'insalata nel carrello, batte una pacca sulla spalla di Luke e: - Pronto per i prossimi reparti? - chiede, sorridendo.
Ha addosso i jeans neri, la canottiera della Santa Cruz che spesso Ashton gli ruba e sa di stare bene, vestito così, lo capisce anche dalle occhiate insistenti che una ragazza della loro scuola prima gli ha lanciato.
Luke, invece, è comodo nei suoi pantaloni della tuta e nella maglietta nera di suo fratello e si lascia sfuggire una parolaccia.
Ashton e Michael sono già andati avanti, a scegliere con cura le birre, perchè "la verdura non ci interessa, Lukey, pensaci tu".
Gli Hemmings passeranno ad Adelaide cinque o sei giorni, dai parenti di Liz, e (come da tradizione) tutti i 5 seconds of Summer si trasferiranno temporaneamente da Luke.
- Latte, pasta e biscotti - elenca il biondo, tenendo tra le mani il post-it verde sul quale sua madre ha appuntato tutto il necessario per sopravvivere in quei giorni.
- Patatine - aggiunge Calum, spingendo il carrello fuori dal reparto ortofrutticolo.
- Sì, ovvio - annuisce Luke - Mia madre è a dieta e non pensa ai generi di prima necessità.
Calum ride, poi si ferma davanti allo scaffale dei biscotti e assume un'espressione concentrata.
- Biscotti al cioccolato o integrali?
Luke alza un sopracciglio con fare scettico: - Mi prendi per il culo? - chiede - Al cioccolato, chiaramente.
Calum afferra il sacchetto giallo davanti a lui e, quando si volta, vede arrivare Michael.
- E lo stronzo? Dov'è? - e Luke l'eleganza non sa nemmeno dove sia di casa.
Michael alza le spalle e appoggia delicatamente nel carrello due cartoni di birra: - Ha incontrato una tipa, credo sia della scuola!
- Volpone - è il commento sintetico del biondo.
Calum scoppia a ridere, Michael alza gli occhi al cielo, ma sta sorridendo anche lui.
- Una di queste sere puoi invitare Olivia, comunque - snocciola all'improvviso Luke e ha un sorriso malizioso che non promette nulla di buono.
Adesso è Michael a ridere.


Ashton è fermo al reparto surgelati da una decina di minuti, ma non è certo solo.
Davanti a lui c'è Agatha Marvin, in tutta la sua sconcertante bellezza.
E' stretta nei suoi leggins neri e nella canottiera bianca, sorride in continuazione e, davvero, nessun aggettivo potrebbe descriverla in modo efficace.
Ashton è talmente pervaso da questo senso di felicità diffusa che non si rende nemmeno di essere in canottiera e di essere ricoperto da brividi, a causa dei frigoriferi.
Agatha prima gli ha chiesto come sta, ora stanno chiacchierando del più e del meno.
Ashton non sa darsi un freno, in queste occasioni, lei è semplicemente troppo cortese per interrompere la conversazione.
- Così starete da Luke per qualche giorno? - domanda, e il sorriso ancora non l'ha lasciata, nemmeno per un solo secondo.
Lui annuisce, contento: - Sì! Se ti va, potresti venire una sera a cena.
Agatha sorride e le guance le si tingono di rosso: - Non credo che sia il caso.
Ashton sembra un po' deluso, ma ha comunque la sfacciataggine di insistere: - Perchè no? Ti divertiresti.
- Non credo che il tuo amico sarebbe d'accordo - dice, con gli occhi azzurrissimi fissi in quelli delusi di Ashton - Ora, perdonami, ma mia madre si starà chiedendo dove sono finita. Ci vediamo a scuola!
E' con rammarico che Ashton si rende conto di essere stato rifiutato per l'ennesima volta.












NdA: Siano benedetti i santi patroni, specialmente quello di Varese!
Beh, che dire su questo capitolo? Potrebbe sembrare di passaggio, ma in realtà sono successe delle cose importantissime, lascio a voi decidere quali sono ahahah
Poi, cara Ceci, hai visto che ti ho messo una bella scena tra Ashton e Agatha? Ahahahah
Inoltre, come promesso, ecco qui il collage con le prestavolto!
In ordine sono: Luke, Leah, Olivia, Michael, Calum, Bec, Lily, Ashton, Freya e Agatha!
Cosa ne pensate?
Vi ringrazio ancora una volta per tutto l'entusiasmo che ci mettete nel leggere "Young blood", siete fantastiche!
Scaaaaaaaaaaaaaaaaaappoooooo!
Arrivederci :*

Eleonora


  
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