08/05/2014
1 recensioniDopo pranzo il trio si incamminò verso un'ampia collinetta, l'unico a non essere imbarazzato ma a suo agio era Harry. Gli altri due non si guardavano ed evitavano anche di parlarsi così Harry fu costretto a chiedere:
'Ragazzi, che vi prende? Siete così ... strani!'
'Tutto regolare Harry, come sempre!' disse Ron con un sorriso, che apparve subito forzato all'amico.
'Piuttosto, tu come stai?' chiese Hermione avvicinandosi all'amico.
'Sto bene ora che sono con voi!'
'Perchè sei venuto un giorno prima ?' chiese Ron guardando Hermione, per la prima volta durante quella discussione.
'Sapete... Ogni volta che posso andarmene prima da casa Dursley lo faccio senza la minima esitazione! Non ce la facevo più a stare chiuso nella mia stanza.'
'Ci scommetto Harry, hai fatto bene a venire un giorno in anticipo!' gli disse la ragazza evitando lo sguardo del rosso.
'Grazie a Dio posso contare su di voi!' disse Harry abbracciando inizialmente l'amico.
'Figurati!' disse Ron stringendo nell'abbraccio anche Hermione.
La ragazza lo guardò perplessa, non riusciva a capire come mai durante il pranzo non l'avesse per niente guardata ed ora l'abbracciava con trasporto. Dopo questo gesto continuò a pensare che Ron la considerasse più di un'amica. Lei provava interesse verso il ragazzo ma pensava fosse solamente un'infatuazione passeggera, a causa del cambiamento fisico avvenuto nei due. In Ron vedeva un possibile fidanzato? Non se l'era mai chiesto. In questi pochi giorni era arrivata alla conclusione che lui potesse piacerle ma non riusciva a pensare ad altro sul suo conto. Forse era troppo orgogliosa per ammettere che aveva una cotta per uno dei suoi migliori amici o forse non era una semplice cotta. Fatto sta che non vedeva l'ora di ricevere altre attenzioni dal rosso.
Invece Ron, per la prima volta in vita sua, cominciava a pensare che Harry fosse un ostacolo tra il legame che aveva stretto ultimamente con Hermione. Quando l'aveva visto abbracciare la ragazza lo aveva considerato come un possibile nemico. Sapeva che i suoi due migliori amici erano molto legati e che non si sarebbero mai messi insieme ma, al solo pensiero di perdere Herm, si rabbuiava. Forse il cambiamento fisico di lei e il rapporto che si era creato tra loro due gli avevano fatto pensare che la considerasse più di un'amica ma, essendo molto orgoglioso, non ammetteva i sentimenti che sbocciavano in lui ogni volta che la vedeva.
Entrambi provavano sentimenti identici ma nessuno dei due cercava di dimostrarli. Quel bacio li aveva turbati ancora di più ma non pensavano altro che uno alle labbra dell'altro. Si respingevano ma, inevitabilmente, si riavvicinavano.
Quel pomeriggio lo passarono insieme ad Harry ma entrambi aspettavano la sera con ansia perchè, se rimanevano alzati fino a tardi, sarebbero potuti rimanere soli. Nè Ron nè Hermione si dissero niente su quello che avevano intenzione di fare dopo cena ma, per caso, rimasero soli nel salotto.
'Ron...'
'Dimmi' rispose immediatamente lui per far finire quel silenzio che da un pò li avvolgeva.
'Stamattina...'
'Scusa. Non dovevo farlo, mi dispiace.'
'Non voglio le tue scuse' gli disse divertita ma imbarazzata al tempo stesso 'Volevo solo sapere il motivo di quel gesto.'
'Ah...' 'Sai che non lo so nemmeno io?' aggiunse dopo un attimo di silenzio sorridendo.
'Mh' 'Ron è che sono confusa!'
'Confusa?' disse lui risultando stupito, come se si aspettasse un'altra risposta.
'Sì, confusa.'
'Perchè?'
'Stamattina, dopo quello che è successo, beh... Ero felice' spiegò diventando subito rossa.
'Anche io, tanto!' rispose immediatamente l'altro.
'Ma non so esattamente cosa provo per te..'
'Nemmeno io ma baciarti è stato bello' le disse sottovoce, come se fosse un segreto.
'Dovremmo farlo più spesso' aggiunse Hermione.
'Per esempio, ora?' le disse avvicinandosi al posto dove stava seduta.
'Ehh, sì.' rispose lei in una sorta di sospiro.
Come in risposta Ron cominciò a baciarla con trasporto, fregandosene del luogo dove si trovavano, dei genitori al piano di sopra, dei fratelli e di Harry. Quello che contava in quel momento era lei, solo lei.
Le mani di lui correvano verso i pantaloni di Hermione, stava per sfilarglieli quando lei gli bloccò la mano.
'Un rumore.' disse guardando verso le scale. In effetti aveva ragione, in cima alle scale c'erano i gemelli Weasley, con dei sorrisetti stampati in volto.
'Perchè non siete a letto?' chiese George con spavalderia.
'Ehm... Sta-stavamo parlando della partita di Quidditch di domani' si giustificò Ron , allontanandosi immediatamente da Hermione.
'Le raccontavi di come Harry aveva quasi ingogliato il boccino?' chiese Fred con un sorriso malizioso.
'No... Mi stava dicendo quali giocatori gareggeranno.' disse Hermione con un sussulto.
'Allora vi lasciamo alle vostre spiegazioni' disse George.
'Tutto questo chiasso per nominare dei giocatori di Quidditch... I giovani!' ridacchiò Fred guardando i due a tre metri di distanza l'uno dall'altro.
'Buonanotte e ... buon Quidditch' dissero in coro i gemelli Weasley.
Appena i due furono tornati nella propria stanza Ron e Hermione, quasi senza parlare, si diressero ognuno nella rispettiva camera, rossi come il fuoco.