Harry’s
pov
Io e Kendall
avevamo deciso di andare a casa sua dove al
momento non c’era nessuno e quindi potevamo rimanere soli,
avevamo bisogno di
quei momenti durante il tour non ci eravamo visti quasi niente e adesso
che avevamo
tutto questo tempo a disposizione non dovevamo fare altro che
approfittarne e
stare insieme il più possibile.
Andammo in
camera sua «finalmente soli, non vedevo
l’ora» le
accarezzai il viso, sorrise leggermente ma la sua espressione non mi
convinceva
«cosa c’è? Sei triste?»
«no è che.. senti Harry io ti amo
perciò voglio solo il
bene per te, hai mai pensato di intraprendere una carriera da
solista?» disse
prendendomi le mani dolcemente «cosa? No io non posso
Kendall» «si, si che puoi,
ehi tu sei Harry Styles sei un grande artista, hai una voce stupenda e
scrivi
delle canzoni che farebbero emozionare chiunque poi ormai sei cresciuto
e sai
gestire tutto questo da solo, tu ce la puoi fare» Kendall
sapeva essere davvero
convincente ma Louis, Zayn, Liam e Niall erano la mia seconda famiglia
e la famiglia
non si abbandona per nessun motivo al mondo «no Kendall non
posso fare una cosa
del genere e se davvero mi ami dovresti capirmi» Kendall mi
accarezzò il viso
«io ti amo Harry e proprio perché ti amo voglio il
meglio per te». Si aggrappò
con le braccia al mio collo e mi baciò, fu un bacio lento e
passionale che
erano quelli che preferivo e niente e nessuno mi avrebbe portato via
quei
momenti «ti amo amore mio».
Liam’s
pov
Avevo appena
finito di farmi la doccia e mi stavo sistemando
i capelli, ero felice perché quella sera dovevo andare al
cinema con Sophia la
mia ragazza, era così bello fare le cose che fa la gente
normale e soprattutto
avere il tempo di farle, eravamo fortunati, e anche se quello che
stavamo
facendo al momento faceva sempre parte del nostro lavoro ci stavamo
concedendo
una pausa, ognuno di noi poteva andare a trovare la propria famiglia e
stare
con la persona che si ama, io potevo vedere Sophia ogni volta che
volevo, Louis
ed Eleanor uscivano quasi tutti i giorni ed Harry lo stesso passava
tutto il
tempo con Kendall, anche se a dirla tutta lei non mi piaceva molto, non
so
aveva qualcosa che non mi convinceva, quello un po’
più sfortunato di tutti era
Zayn perché non aveva la possibilità di vedere la
sua ragazza ogni volta che
voleva, infatti Perrie faceva il nostro stesso lavoro e quindi era
molto spesso
occupata con gli impegni delle Little Mix ma comunque appena ne avevano
l’occasione stavano insieme. Ero contento di questo nuovo
“impegno lavorativo”
all’inizio ero un po’ scettico condividere la casa
con quattro ragazze che
nemmeno conoscevamo poteva avere degli effetti negativi sulle nostre
relazioni
ma se in un rapporto ci si fida l’uno dell’altro
allora non c’è niente di cui
preoccuparsi.
«ehi
Liam ti andrebbe di accompagnarmi a prendere il regalo
per mio nipote? Non mi va di andare da solo, Harry e Louis sono usciti
mentre
Zayn è due ore che sta al telefono con la sua futura
sposa» mi chiese Niall
affacciandosi alla porta del bagno «no Niall non posso devo
uscire con Sophia»
dissi dandomi l’ultima sistematina davanti allo specchio e
dirigendomi verso la
nostra camera «ma oggi tutti escono con la propria ragazza?
Non è mica san
Valentino!» disse seguendomi ovunque andavo «si ma
si da il caso che noi tutti
vogliamo approfittare di questo tempo libero per passarlo con le nostre
ragazze»
Niall mi guardò sconsolato ma in fondo sapeva benissimo che
avevo ragione «se
proprio non vuoi andare da solo perché non chiedi ad una
delle ragazze?» il
biondino ci pensò su «si hai ragione
chiederò ad una di loro, sei un genio» mi
diede una pacca sulla spalla e si volatilizzò.
Niall’pov
Bene avrei
chiesto compagnia ad una delle ragazze, ma a chi?
Andiamo ma chi voglio prendere in giro non c’è
nemmeno bisogno di pensarci,
avrei chiesto alla ragazza con cui ho socializzato più di
tutte e con la quale
piano piano sto instaurando un bellissimo rapporto di amicizia, ovvero
Rose
anche se a dire la verità avevo un po’ paura a
chiederglielo non so perché.
Come arrivai in cucina la vidi abbracciata a Mandy «ti
adoro!» esclamò
sorridendole, Rose era una persona davvero dolce «si anche
io» replicò Mandy
«ragazze scusate se vi disturbo, senti Rose dovrei chiederti
una cosa» si girò
e mi sorrise, cavolo che sorriso stupendo che aveva «si dimmi
pure Niall» «io
dovrei andare a comprare un regalo per mio nipotino e i ragazzi sono
tutti
usciti quindi volevo sapere se tu saresti disposta ad
accompagnarmi» dissi
sperando di ricevere un si come risposta «d’accordo
perché no? in fondo non ho
niente di meglio da fare, fammi solo prendere la borsa e arrivo
ok?» «si va
bene ti aspetto qui»
Una volta arrivati a destinazione ossia in un enorme centro commerciale dove c’èra praticamente di tutto andammo al reparto bambini «quanti anni ha tuo nipotino?» domandò mentre camminavamo l’uno accanto all’altra «deve compiere un anno» «che carino, io amo i bambini, un giorno me lo devi far conoscere» «d’accordo, e tu ne hai nipoti?» bene avevamo trovato un pretesto per chiacchierare buon per me «per il momento ho solo nipotini di secondo grado» volevo sapere di più su di lei perché mi ero appena reso conto che lei sapeva tutto di me ed io non sapevo quasi niente «per il momento? Quindi non sei figlia unica? Hai delle sorelle?» Rose assunse un’espressione stranamente seria, il suo sorriso sparì di colpo avrò detto qualcosa di sbagliato? «si ho una sorella..» in quel momento però qualcuno ci interruppe, erano due fans «o mio dio sei Niall Horan» «ciao ragazze» cercai di essere il più gentile possibile «possiamo fare una foto insieme?» chiesero speranzose e con le lacrime agli occhi «ma certo!» e così posai per delle foto insieme alle due ragazze «grazie, grazie mille!» le abbracciai e dopo di che tornai sui miei passi «com’è la fama? Avere sempre delle persone che ti chiedono di fare foto o che ti chiedono l’autografo, come ci si sente?» «è ancora molto strano ma sto cercando di convivere con questa cosa senza montarmi la testa io e i ragazzi ci aiutiamo a vicenda in modo tale da restare tutti coi piedi per terra è questa la cosa fondamentale secondo me, essere sempre se stessi» «sei molto saggio Niall, ah ecco il reparto bambini andiamo!» Rose affrettò il passo e così le corsi dietro.
Dopo un paio di minuti senza sapere cosa regalare a Teo optai per uno di quei pupazzi che si mettono nella culla e che suonano «è molto carino sono sicura che gli piacerà» ammise mentre uscimmo dal centro commerciale per raggiungere la mia macchina che avevo dovuto parcheggiare lontana per mancanza di parcheggio «oh no ci sono i paparazzi!» si fermò di colpo «tutto quello che devi fare è ignorarli, fa finta che non ci siano» all’iniziò cercai di ignorarli come facevo sempre ma poi mi accorsi che cominciavano a seguirci e si avvicinavano sempre di più a noi «ho un’idea, corriamo!» «cosa?» iniziai a correre e così fece anche Rose «dammi la mano!» le dissi in modo tale da non farla rimanere indietro, dovevamo correre se volevamo seminarli, i due paparazzi che ci davano la caccia intanto iniziarono a correre insieme a noi, mi girai verso Rose stava ridendo, come la vidi ridere capii che in fondo la situazione era divertente, noi due che correvamo mano nella mano da due paparazzi grassi che stavano per accasciare a terra, ma di sicuro la parte più comica fu quando uno dei due inciampò cadendo a terra con telecamera e tutto, io e Rose non sapevamo più come trattenere le risate «ahahahaha o dio non riesco a smettere di ridere».
Finalmente arrivammo alla macchina, misi in moto e partimmo subito ma i paparazzi proprio non ne volevano sapere di lasciarci andare infatti continuarono a seguirci con la loro macchina «non ci posso credere ci stanno ancora seguendo ahaha» girai a destra e poi a sinistra senza sapere dove stavo andando in modo tale da confonderli «gira da quella parte» esclamò Rose indicando un punto alla mia sinistra feci come mi consigliò e ci ritrovammo in un vicolo cieco «ma questo è un vicolo cieco devo tornare indietro» «no aspetta forse se ne sono andati» guardai dietro aveva ragione ce l’avevamo fatta i paparazzi erano spariti «ahaha mi sembrava di essere entrata in un film d’azione non ci posso credere proprio non ne volevano sapere di lasciarci andare» stavamo ridendo da mezz’ora e ancora non riuscivamo a smettere «dai però è stato divertente» Rose mi guardò e mi sorrise dolcemente «si hai ragione da una parte è stato divertente e dall’altra credevo di morire». Feci marcia indietro e imboccai la strada che portava a casa nostra, una cosa era certa ci saremmo ricordati di quella giornata esilarante e divertente per il resto della nostra vita.