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Autore: My best day    08/05/2014    1 recensioni
Cosa hanno in comune un artista con la testa fra le nuvole, il secchione della scuola, il capitano della squadra di football e il comico della scuola? La passione per il canto e lui, Niall Horan, l'irlandese biondo con gli occhi azzurri che ha sconvolto le loro vite.
[Ziall e un pò di Larry]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV ZAYN
“Niall smettila di parlare con la bocca piena che ti stai sporcando tutto! Mi sembra di uscire con un bambino di 5 anni! Rido e lo guardo lottare con la mozzarelle che gli è colata sul mento.
 
Circa mezz’ora fa mia mamma ci ha accompagnato in pizzeria per il nostro appuntamento; è una pizzeria molto carina ed accogliente con pareti color caramello ma abbastanza affollata.
 
Io ho ordinato una pizza ai funghi e una birra mentre Niall ha optato per una pizza con ogni genere di condimento: peperoni, salsiccia, funghi e melanzane, una coca da bere e come se non bastasse una porzione di patatine fritte solo per lui per completare il tutto; solo pensare a tutto quello che ha ordinato mi viene da vomitare.
“Cosa ridi scemo?”  “niente, sono solo molto felice!” mi risponde continuando a mangiare con il suo stupendo sorriso che contagia anche me, “anche io sono super felice di essere qui con te” dico allungando il braccio buono per stringergli la mano.
 
“Zayn, siamo in un luogo pubblico…” dice arrossendo come il pomodoro delle nostre pizze e cercando di allontanare la sua mano ma io gliela stringo più forte, trattenendola nella mia.
“Non mi interessa dove siamo, mi interessi solo tu” rispondo dolcemente , lui rialza lo sguardo incatenando il blu dei suoi occhi nel cioccolato dei miei; rimaniamo per qualche secondo a guardarci, fino a quando non guarda in basso verso la sua pizza ed io capisco subito, togliendo la mano indignato.
“Niall! Io faccio il dolce e il romantico e tu pensi solo a mangiare, vergognati!” gli dico fingendomi offeso e tirandogli addosso una patatina che va a finire nel suo piatto mentre la sua mano la prende e se la porta alla bocca, “ehi, non si lancia il cibo addosso alla gente!” e ride.
 
Finita la pizza ovviamente il biondo vuole il dessert, ma io ho bisogno di muovermi un po’ così propongo la gelateria proprio alla fine della strada: io prendo un cono con nocciola e cioccolato e Niall prende una coppetta con fragola, yogurt e panna.
Con i nostri gelati camminiamo fra la gente che affolla le strade di sabato sera: coppiette, famiglie e amici.
 
A mezzanotte viene mia mamma a prenderci e “vieni a dormire da me”  mi sussurra al orecchio, a quelle parole mi scorre un brivido lungo la schiena e un calore mi pervade il corpo fino alle parti basse…no Zayn, calmati!
“Va bene” rispondo, “mamma, Niall mi ha chiesto se vado a dormire da lui sta sera, va bene?” “ehm…ok” risponde parcheggiando l’auto difronte casa del biondo “allora vi lascio qui entrambi” “si grazie mamma, a domani!” le dico dandole un bacio sulla guancia e lei mi sorride di rimando.
 
 
Scendiamo entrambi dall’auto ed entriamo a casa sua e io sono agitatissimo. “Ciao siamo a casa!” “oh ragazzi! Come è andato l’appuntamento” ci dice sua madre guardandoci sorridente: è seduta insieme al marito sul divano davanti alla tv.
“Tutto benissimo, Zayn resta qui a dormire” “ok ragazzi buonanotte!” ci congeda lei lasciandomi completamente spiazzato e vengo trascinato da Niall con la forza verso camera sua, entriamo e ci chiudiamo la porta alle spalle.
 
Una maglietta mi viene gettata addosso, “tieni questa è per dormire, spero non ti stia stretta…” la maglia che mi ha lanciato sembra abbastanza comoda, prende anche il suo pigiama e poi si siede sul letto guardandomi sorridente e mi sembra quasi di scorgere un pizzico di malizia nel suo sguardo, che non avevo mai visto prima d’ora.
“Che c’è?” chiedo sollevando appena il sopracciglio destro, nervosamente, “spogliati” mi dice senza preamboli. Cosa? Cosa? “stai scherzando vero?” chiedo accennando ad una risata isterica, “mai stato più serio” incrocia le gambe sul letto e continua “non vorrai mica andare a dormire vestito vero?”
“ehm no certo…” non riesco a credere che il ragazzo timidissimo che arrossisce per un nonnulla mi abbia appena detto queste cose!
Accetto la sfida e incomincio a togliermi i jeans rimanendo con i miei boxer grigi a righe bianche mentre lui segue tutti i miei movimenti, mordicchiandosi nervosamente il labbro.
Tutto quello che faccio lo faccio con un braccio solo a causa del gesso e non sono per niente sensuale in questo momento.
 
“Ho bisogno del  tuo aiuto qui” gli dico facendogli notare le condizioni del mio braccio, “si…a-adesso ti aiuto…”; si avvicina e mi aiuta a sfilare la maglia e dopo averla tolta, approfitto della sua vicinanza per tirarlo ancora più vicino a me passandogli il braccio sano intorno ai fianchi.
“Z-Zayn…” arrossisce come al suo solito appoggiando le sue mani sul mio petto, forse per allontanarmi.
“Ma come, prima mi dici di spogliarmi così all’improvviso e  adesso fai il timidone?” strofino il mio naso contro il suo e lui per tutta risposta si fionda sulle mie labbra, baciandomi con foga e portandomi con lui verso il suo letto facendo cadere entrambi.
È tutto così improvviso e piacevole che fa quasi male…no aspetta! È il mio braccio che fa male, “Niall” cerco di dire allontanandolo ma lui mi stringe ancora più a se e sento il suo rigonfiamento dei jeans sulla mia coscia.
Si scosta un attimo guardandomi con gli occhi sgranati, stupito del suo comportamento: è così innocente e puro che davvero me lo farei in questo momento ma il dolore al braccio è troppo per essere trascurato, “Niall, tu non sai quanto mi dispiaccia rovinare questo momento ,ma il braccio mi fa davvero male…”
 
“Oddio, scusa! Me ne ero completamente dimenticato, scusa” rotolo su un fianco sospirando frustrato; perché proprio adesso? Stupido braccio!
Ancora disteso vedo Niall che voltato di schiena si cambia per poi infilarsi sotto le coperte e io seguo il suo esempio stringendomi a lui. Cadiamo quindi insieme fra le braccia di morfeo.
 
 
POV HARRY
 
Dopo quello che mi aveva detto, l’unica cosa che riuscivo a ripetermi era vai via! esci da questa casa e scappa! E così ho fatto, sono scappato lasciandolo lì solo, confuso e ferito senza nemmeno dire una parola; solo adesso correndo a perdifiato mi accorgo di cosa ho fatto e non posso fare altro che sentirmi terribilmente in colpa.
 
Avevo abbandonato il mio migliore amico quando lui aveva deciso di dirmi la verità e rivelarmi i suoi sentimenti, mi ero comportato da perfetto idiota e avevo rovinato tutto. Ho rovinato tutto.
Devo tornare assolutamente indietro: non so cosa stia facendo ma i miei piedi si muovono da soli così come il mio cuore sa già dove andare.
 
In pochi minuti raggiungo di nuovo casa sua e senza pensarci due volte suono il campanello e pochi secondi dopo viene ad aprirmi: i suoi occhi sono gonfi, arrossati e lucidi per il troppo piangere e a me mi si spezza il cuore a vederlo così e sto ancora peggio sapendo che questo è solo colpa mia; ma io voglio solo vederlo sorridere.
Lo abbraccio di slancio ma lui mi spinge via incazzato “cosa cazzo fai? Come ti permetti, dopo esserti comportato così prima, di venire e abbracciarmi come se niente fosse!? Credevo tu fossi mio amico, il mio migliore amico Harry!” mi urla con le lacrime che gli rigano le guance per poi cadere sulla leggera felpa che indossa, le vene del collo che pulsano e le mani strette a pugno.
 
“Scusami” è l’unica cosa che riesco a dire e cerco di avvicinarmi di nuovo ma lui ad ogni mio passo si allontana sempre più da me ; lui fa un passo indietro e io avanti guardandoci negli occhi: quanto mi odio in questo momento e non posso dargli torto.
Sbatte con i polpacci contro il divano e si ferma, “baciami” le parole che mi escono dalla bocca stupiscono anche me ma cerco di non darlo a vedere e di sembrare sicuro di me.
Mi guarda accigliato “cosa?” “ho detto baciami”  “i-io non voglio, ti odio!” un colpo dritto al cuore e fa male, troppo male.
“Non è vero, tu non mi odi…” “oh…non sai quanto ti sto odiando in questo momento e…non avvicinarti ancora di un passo a me se no…” “se no cosa?” le nostre labbra sono sempre più vicine, i respiri si mescolano e posso sentire il suo cuore battere forte così come il mio: un suo dito sulle mie labbra mi ferma.
“I-io non voglio soffrire, ti prego…sarebbe solo un esperimento per te e io non voglio, allontanati” con una leggera spinta sul mio petto cerca di allontanarmi, gli prendo la mano e la stringo forte alla mia portandogliela sul mio cuore.
“Lo senti? Io non so ancora bene cosa provo per te, ma di sicuro è più di un amicizia e io non voglio farti soffrire, prima sono stato un idiota e anche se questa cosa non dovesse rivelarsi vera, io rimarrò sempre tuo amico e questa volta te lo prometto. Guardami negli occhi e capirai che sono serio…” i suoi occhi incontrano di nuovo i miei, mi scruta attentamente e mi sembra che la terra sotto i miei piedi non ci sia più, sono in ansia, in panico; tutto dipenderà da quello che mi dirà adesso.
 
Ma non dice niente, preme le sua labbra sulle mie: avete presente quando si dice di sentire i fuochi d’artificio e le farfalle nello stomaco? Ho sempre pensato fosse una cazzata, io non mi ero mai sentito così con nessuno e invece adesso è tutto diverso: non vorrei mai staccarmi da lui, non voglio e ho bisogno di lui, delle sue labbra, del suo profumo, del suo sorriso quando mi saluta la mattina, dei leggeri baci sulle guance e della sua mano tesa pronta ad aiutarmi, della sua gentilezza e dolcezza.
Lo stringo ancora di più a me e lui mi mette le mani introno al collo accarezzando i miei ricci, cosa che mi fa impazzire; le mie mani scendono sul suo fondo schiena, mi ero sempre chiesto come fosse toccare quel sedere così sodo e tondo e adesso lo so: il paradiso, come lo sono le sue labbra.
 
 
Ci stacchiamo ansanti ma felici, il suo sguardo non mi riserva più odio “è-è stato stupendo…” i suoi occhi brillano rendendoli ancora più blu mentre io lo guardo in modo diverso da prima, ora so che è mio e che voglio i suoi baci e le sue carezze.
“Io…mi piaci Louis” la sua bocca forma una O muta, “non vedevo l’ora che me lo dicessi!” mi butta di nuovo le braccia al collo e lo abbraccio con trasporto, nascondendo un sorriso nell’incavo del suo collo: ora si che sono felice.
 
 
 
 
POV NIALL
 
Mi sveglio sentendo un corpo estraneo vicino a me, mi volto e lo vedo: è stupendo come sempre, se non di più.
 
Traccio con il dito il profilo delle sue labbra carnose e ho una voglia matta di baciarlo e così faccio. Lui di sorpresa mi prende per un fianco avvicinandomi e approfondendo il bacio, “buon giorno biondo” rimango ancora un po’ con gli occhi chiusi per bearmi della sua voce e vengo raggiunto dalla sua risata, una sua mano mi accarezza la guancia, spostando una ciocca di capelli dal mio viso; le nostre labbra si incontrano ancora. È un attimo ed io non so come mi ritrovo sopra di lui, in questi ultimi giorni mi sorprendo della mia intraprendenza così come Zayn, ci guardiamo e io non mi ricordo neppure cosa sto facendo e in che posizione mi trovo.
Mi prende per la maglia del pigiama attirandomi a se e dandomi un altro bacio, questa volta più famelico: lo so che mi vuole e lo voglio anche io ma qualcosa, anzi qualcuno ci blocca.
La porta si apre e io in un attimo scendo dal bacino di Zayn e mi catapulto sul letto, che non essendo molto grande mi fa cadere per terra, “potresti bussare la prossima volta!” sbotto indispettito verso mia madre, mentre Zayn ancora a letto ridacchia sotto i baffi.
“Cosa ridi tu!?” gli lancio un cuscino addosso, “ehi!” mi rimprovera rilanciandomelo, “bene quando avete finito quello che stavate facendo venite giù che c’è la colazione!” “e non potevi dircelo attraverso la porta?” ahh che fastidio! Mi alzo dal pavimento e raggiungo il bagno sbattendomi la porta alle spalle e sento quei due confabulare e poi ridere.
Toc toc “Niall! Mi fai entrare?” “è aperto” sbuffo guardandomi allo specchio e cercando di sistemare il mio ciuffo, “sei così bello” le sue labbra vicino al mio orecchio mi fanno rabbrividire e le sue mani mi cingono i fianchi mentre il suo viso appoggiato alla mia spalla, guarda la nostra immagine allo specchio.
Siamo belli” puntualizzo, sorridendo alla nostra immagine, mi bacia vicino al orecchio e poi si stacca da me “ vado a vestirmi! E…non preoccuparti ne abbiamo di tempo per finire quello che abbiamo iniziato sta mattina” mi dice guardandomi maliziosamente da dietro la spalla: è senza maglia, oddio!
“Certo” rispondo contraccambiando il sorriso, avverrà molto presto non preoccuparti.
 



Scusatemi per l'enorme ritardo, sono mesi che non scrivo e non sapete quanto mi dispiace. In questo periodo ho avuto moltissimi problemi di salute e quindi ho dovuto mettermi alla pari con la scuola e poi l'ispirazione mi aveva abbandonato. Questo ho deciso sarà il penultimo capitolo ma comunque pansavo di aggiungere un altra storia e sarà un originale.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e cercherò di scrivere al più presto l'ultimo. Grazie ancora a tutti quelli che seguono, recensiscono ecc baci e a presto <3
  
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