09/05/2014
3 recensioniWhen the darkness comes
CAPITOLO 8
Did I hurt you?
Did I hurt you?
Silente uscì da casa Lupin qualche ora dopo. Olly lo salutò e lo ringraziò per non averla lasciata sola. Avevano parlato e lui le aveva spiegato tutto ciò che c’era da sapere sull’Ordine e sui suoi membri. Lei aveva annuito e posto domande di ogni genere. Alla fine, sorridendo, l’uomo si era alzato dalla sedia dove era rimasto per ore e le aveva detto che se avesse avuto bisogno sarebbe bastato un Patronus. Poi era uscito di casa e prima che qualcuno potesse vederlo, si era Smaterializzato.
Olly rientrò nella casa calda e accogliente, prese una coperta e un libro e si sdraiò sul divano de salotto. Lesse quasi la metà del libro di Difesa, ma presa dalla stanchezza, qualche ora dopo crollò in un sonno tormentato da incubi.
«Olly?» la ragazza aprì gli occhi, sentendo una voce debole richiamarla dai suoi sogni. Mise a fuoco ciò che la circondava. Era a casa di Remus, stesa sul divano. Osservò la figura che era accanto a lei. Il viso ricoperto di graffi e cicatrici fresche. Gli occhi ambrati.
«Remus!» esclamò. Si mise in piedi e gli gettò le braccia al collo. «Oh, Remus!» singhiozzò, lui la sollevò da terra e lei inspirò il suo profumo: abete.
«Così mi uccidi!» le disse lui, dolcemente.
Lei si scusò e Lupin le asciugò una lacrima che scendeva lungo la guancia.
«Mi hai fatto preoccupare, io…» cominciò ancora lei.
Lui le sorrise dolcemente e annuì. «Scusami, non volevo. Davvero. Stai bene? Non ti ho fatto del male, vero?» domandò osservandola.
«No, sto bene. Piton mi ha portata via.» spiegò.
Lui annuì, le disse che sarebbe andato a prendere una pozione per le ferite e la lasciò in salotto, sola.
Lei si sedette e poggiò il libro di Difesa sul piccolo tavolino da caffè. Lo avrebbe rimesso nella libreria più tardi. La vista del tutore l’aveva decisamente tranquillizzata.
Fortunatamente Remus era tutto intero.
Dopo la cena, dato che era ancora scossa da ciò che era successo, Lupin le disse che sarebbe rimasto con lei fino a quando l’avesse voluto.
Sapeva che ormai era cresciuta, ma Olly non aveva potuto dire di no. Aveva avuto così paura quel giorno, che aveva bisogno che qualcuno la stringesse a sé come facevano i suoi genitori e sua nonna per rassicurarla quando aveva paura.
Così, quando andò a letto, Remus la seguì e si infilò con lei sotto le coperte. La strinse a sé e lei poggiò la testa nell’incavo del suo collo. Dopo pochi minuti, entrambi si addormentarono.
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ok, lo so! È un capitolo breve! Ma mi farò perdonare!
Dovevo pur riservare qualche momento alla nostra nuova, piccola famigliola!
Fatemi sapere, a domenica con il prossimo!
Izzy, xX__Eli__Sev__Xx