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Autore: Rei DreamHunter    09/05/2014    3 recensioni
Per i membri dell'Inazuma Eleven comincia la vita da liceali, la quale preserva loro numerosissime sorprese!
All'interno delle mura scolastiche si susseguono passaggi, tiri, amore per il pallone, ma anche approfondimenti su nuovi e vecchi rapporti di amicizia (e non solo).
Genere: Comico, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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La Raimon High School si ergeva con aria impetuosa nella periferia della città giapponese di Tokyo. Essa era conosciuta come una scuola per studenti di alto rango, dalle ammirevoli abilità calcistiche.
Quel giorno Kariya Masaki era giunto in prossimità dell’istituto per frequentare il suo primo giorno di scuola.
 Si sentiva molto agitato e a disagio, poiché gli era stata concessa l’opportunità di frequentare una scuola come quella.
Se si trovava lì, in quel momento, doveva tutto alle sue abilità calcistiche e agli sforzi per raggiungere il successo. Era consapevole che in quel luogo lui era solo un semplice studente, ma lo metteva in agitazione incontrare calciatori dalla fama mondiale.
Prese coscienza di ciò che stava facendo quando si trovò davanti ai cancelli della scuola: prima era completamente assorto nei suoi pensieri .
Allora alzò la testa per guardare l’edificio da vicino, ma il sole gli accecò gli occhi e questo mise un braccio davanti a sé per coprirsi.
Alcuni studenti si trovavano nel giardino della scuola: qualcuno di loro faceva dei palleggi, mentre gli altri chiacchieravano animatamente.
Masaki tentò di contenersi per quanto possibile: sarebbe stato bene per lui non farsi notare, soprattutto poiché si trattava di uno studente nuovo.
Era arrivato solo due settimane dopo l’inizio dell’anno scolastico, e questo perché gli avevano proposto di entrare troppo tardi.
Tale situazione lo imbarazzava parecchio, poiché sarebbe sempre stato visto come “Il ragazzo nuovo”.
Aprì il cancello e proseguì tenendo la testa alta, tentando quanto più possibile di mantenere un’espressione seria e autoritaria. Evitò di guardarsi intorno ed ignorò le persone presenti nel grande giardino, proseguendo verso l’entrata dell’edificio.
Non appena fu entrato, non poté fare a meno di rimanere a bocca aperta: davanti a lui si estendeva una sala d’ingresso dalle enormi dimensioni e così anche le scalinate che conducevano ai piani successivi. In questa sala si trovava il segretario del preside, che sorrise vedendo la reazione di Masaki.
Quest’ultimo mise una mano dietro il capo con imbarazzo e si avvicinò, facendo poi un inchino.
- Benvenuto alla Raimon Junior High  – disse quindi il giovane accarezzandosi i capelli di colore verde.
- Tu devi essere Masaki Kariya. Molto piacere! Sono Midorikawa Ryuji, il segretario. Dunque, procediamo subito con la tua iscrizione –
- Certamente! La ringrazio infinitamente! – fu la risposta di Masaki.
Il giovane segretario sedette dietro il bancone della sala d’ingresso e cominciò a digitare i suoi dati.
- Mi auguro che la tua permanenza sia tra le più piacevoli possibili. Presto giungerà qui uno dei prefetti, incaricato a farti visitare la scuola. Sei stato ufficialmente iscritto alla Raimon! – esclamò dopo un po’ di tempo, così il ragazzo non poté fare a meno di ringraziare ancora una volta.
Era raggiante di gioia e dentro di sé fremeva come un fuoco ardente.
“Finalmente ci sono riuscito… sono riuscito ad iscrivermi alla Raimon!” pensava.
Gli istanti che precedettero l’arrivo del prefetto parvero eterni. Masaki si guardava intorno con nervosismo, osservando gli studenti entrare e uscire dall’edificio. Distratto, si rese conto dell’arrivo della persona attesa solo quando Ryuji la salutò in lontananza.
- Buongiorno, prefetto Jinichirou! –
Improvvisamente Masaki, voltatosi, tentò di restare eretto e salutò chinandosi il ragazzo che stava venendo presso di lui.
Era vestito elegantemente e indossava una spilla sul petto che certificava il suo rango. I suoi capelli erano lunghi e color lavanda, portava un paio di occhiali e la sua corporatura era asciutta. L’espressione del viso sembrava fredda, quasi impossibile, e pareva accentuare la sua autorità.
- Ti do il benvenuto alla Raimon Junior High, Masaki – disse.
- Io sono il prefetto Manabe Jinichirou. Il mio compito è sorvegliare su questa scuola poiché sia conforme alle sue regole. Ti prego di seguirmi, ci sono molte cose che devi sapere… -
Allora i due si congedarono dalla presenza del segretario Midorikawa e Masaki seguì Manabe lungo il corridoio.
Confuso, Masaki si guardava intorno tentando di memorizzare il nuovo luogo che stava esplorando.
- Questa scuola da anni istruisce tutti noi studenti per donarci grandi abilità calcistiche. La nostra formalità è indice di perfezione e di chiarezza – cominciò Manabe, conducendo il nuovo arrivato in una stanza adiacente al corridoio, che questo aprì con una chiave.
Qui vi erano depositati numerosi scatoloni, e il prefetto si affrettò a cercare ciò che gli interessava, non tardando nel suo intento.
Ecco – Disse, porgendo un abito ancora avvolto in un sacchetto di plastica – Questa sarà la tua divisa. Sei pregato di indossarla durante il giorno quando giri per la scuola e durante le lezioni –
- Certamente – rispose Masaki, prendendola con sé.
Allora si soffermò ad osservarla, mentre Manabe lo pregava di indossarla.
Egli così fece e il prefetto si complimentò con lui, osservando che il vestito gli stava perfettamente.
- Se per te va bene, ora posso presentarti la tua aula e il tuo programma scolastico. Seguimi, non c’è più nulla da fare qui… -
Allora i due lasciarono lo sgabuzzino e tornarono nel corridoio, proseguendo diretti al piano successivo.
Salendo le scale, videro aprirsi un altro corridoio.
Manabe indicò con il dito una bacheca infissa non lontana dalle scale – Potrà servirti – disse.
- Di che si tratta? – domandò confuso Kariya, e il prefetto rispose prontamente – Qui vi è infissa la piantina della scuola. Se mai dovessi perderti, potrai sempre orientarti. E qui a fianco vediamo i principali annunci del preside… -
Così continuarono a camminare per il corridoio del piano, quando Masaki si voltò istintivamente per riguardare la bacheca che Manabe gli aveva indicato.
Allora vide un ragazzo dai capelli arancioni osservarla con aria seria e mordendosi nervosamente il dito pollice.
“Forse anche lui è nuovo di qui” pensò il ragazzo, ma quando portò nuovamente lo sguardo sulla bacheca non vide più nessuno.
- Guarda avanti – gli ordinò Manabe.
- Hai bisogno di memorizzare la strada –
Desolato, Masaki rimase in silenzio e si limitò a seguire il logorroico prefetto
- Ecco, questa è la tua aula – disse infine, fermandosi davanti ad una porta.
- Classe 1 C… -
Improvvisamente la porta dell’aula si spalancò e un giovane alto di statura e dalla carnagione chiarissima passò davanti a Masaki, seguito da altri suoi compagni, tutti perfettamente allineati e dall’aria poco raccomandabile.
Manabe saltò su – H-Hakuryuu! – esclamò.
Colui che era in testa alla comitiva, quindi, si voltò guardando il prefetto freddamente, poi disse – Tieni meglio d’occhio gli studenti su cui hai responsabilità. Non desidero più tornare in quest’aula –
E si allontanò deciso, seguito dalla sua compagnia.



// Angolo dell'autore \
Ecco a voi il primo capitolo! Questa per me è anche la mia prima fic su efp, spero apprezziate il mio lavoro! ^--^
Ho appena cominciato eppure... ho così tanta voglia di continuare!
Alla prossima!
Rei
  
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