La stanza è segnata solo dal
respiro soffocato di mia sorella.
Dorme beata, inconsapevole di me che penso e ripenso a tante cose.
La mia testa ormai diventata un pozzo saturo di mille e più
emozioni.
Quest'atmosfera in verità mi fa un pò paura.. da
sola, al buio.
La mia piccola sorellina dorme nel suo letto incurante delle mie onde
negative.
Non c'è uno spiro d'aria mi pare di soffocare qui.
Ho voglia di sigaretta, sentire il probito scorrermi nelle vene.
Nelle vie respiratorie.
Anche se i miei ormai lo sanno.. ma davanti a mia sorella no.
Ma cosa posso farci.. se sono disubbiediente sempre e comunque vada.
La mia faccia d'angelo inganna a volte, come una maschera.
C'è di meglio e di peggio di quello che si vede fuori.
Eppure le sigarette sono proprio a un centimetro da me, nella mia amata
borsa di Jack..
Si sicuramente trasgredirò questa regola, sedermi sul
balcone, accendere la mia Camel e una cuffia all'orecchio destro..
Si ho deciso, lo faccio.
Cosa vuoi che sia una fumatina alle 3 del mattino?
Forse alla fine non è trasgredire una regola, ma darsi pace.
Darsi pace alla voglia di eroina smisurata che abbiamo.
A volte mi chiamo dipendente.. Sono drogata.
Credo di sapere adesso cosa prova un tossico..
Non vedi l'ora che arrivi il momento.
Prendi quella dose tra le mani, tanto desiderata e non vorresti nemmeno
consumarla.. come quel momento che viene soddisfatto.
La prendi e il mondo è tutto colorato, psichedelico,
anormale.
Esplodono luci, esplodi tu in adrenalina pura.
Poi l'effetto svanisce e ti rimane un dolore che lacera le viscere.
Ne vuoi di più e ancora di più.. come un bambino
viziato superiore alla norma, che sbatte i piedi per terra.
La
pazzia del volere conduce a questo, quasi non ti interessi nemmeno
morire perchè quello che conta davvero sarebbe anche morire
con ciò che
ti piace di più fare al mondo.
E se c'è qualcuno che ne è uscito
fuori.. chiedetevi adesso, perchè i rimorsi gli rodono
dentro come un
branco di animali affamati?
Si, poteva scegliere una vita migliore, invece di farsi mattina e sera
sul ciglio di un marciapiede..
Invece ha optato per la via più difficile e dolorosa,
piacevolmente ammaliante nel suo essere.
Povero
stolto e i l l u s o, credeva di aver trovato l'America..invece si
ritrova in una tomba a marcire per l'eternità, a causa di un
atto
azzardato e sconosciuto.
E tu, tu maledetto. Che hai mancato di tamburellare dentro questo petto
malato e spezzato ultimamente.
Sei tornato, forse più incessante di prima.
Perchè anche se tutti se ne vanno io disubbidisco e resto
nell'ombra..
Non importa di stare alla luce.. Ci sono, ma non mi vedo..
Come un fantasma.
Una
tentazione fuori dal comune che assimila il mio ego come mai,
perchè si
anche se velenoso, fai terrinilmente male.. la tua sostanza nociva mi
dà la forza di dire basta al passato.
Ed è per questo che ti ringrazio, con le tue parole un tuffo
nel passato, nel mio passato.
Coronato solo da bei ricordi, e da com'ero prima.. eterna bambina
destinata a non crescere mai.
E voglio restare nel mio mondo ancora un pò.. anzi forse no,
per tutta la vita.
Rimanere seduta sul ciglio di un arcobaleno e guardare dall'alto.
Credere e sperare.
Lottare e combattere.
Si, credo che questa sia la mia vita, quella che voglio.
E
adesso esco sul balcone e mi accendo una Camel, mi appoggio sul
davanzale e contemplo le luci della città che qualche giorno
fa ti ha
accolto, pagliaccio distruttore di vite.
Ma se distruggi vite.. a me hai donato quella che avevo lasciato, per
una strada che non valeva la pena inraprendere.