CAPITOLO 3
Ero rimasta a bocca aperta davanti a quello che avevo davanti.
Un fantasma in carne ed ossa.. no aspetta nemmeno carne e ossa forse spirito e anima e il termine giusto.
Comunque quella cosa strana che avevamo forse evocato ci si era presentata davanti.
“salve angeli neri”
Non ero certa di aver sentito. Davvero un fantasma mi aveva salutato? Poi con questo appellativo?
“ma che?”
“finalmente vi ho trovato. È da secoli che vi cerco”
“un momento. Tu chi sei? Che ci fai qui?” – interruppe Arianna dopo quei minuti di sbalordimento iniziali
“mi avete evocato voi. Io vi cerco ed è stato il caso a trovarvi”
“ok lo sapevo che non era una buona idea”
“ma se lo appoggiavi fin dall’inizio?”
“si ma lo immaginavo che sarebbe finita male!”
Ecco va bene. Non sempre avevamo un feeling perfetto.
Intanto che ci parlavamo molto animatamente il fantasma ci lasciò ai nostri discorsi e cominciò a girare per la stanza per poi uscire.
Scese per così dire le scale e fluttuò in una casa.
Dentro c’era una signora anziana.
Sembrava fosse agli ultimi sgoccioli della sua vita.
Gli si avvicinò e soffiò su di lei per farla poi addormentare ed uscì.
Ci accorgemmo dopo molto che era andata via.
“dove è andato il fantasma?”
“non so”
“e se fosse uscito?”
Non facemmo in tempo a dirlo che tornò di nuovo.
“ma dove?”
“niente dovevo andare a prendere un anima”
“ma prendi anime?”
“si come voi”
“scusa cosa siamo noi? Guarda che noi siamo umani”
“lo pensate voi. Io sono in cerca di voi da molto tempo”
“ma cosa sei?” – chiese Arianna
“lo avete detto voi. Sono un fantasma. E sono anche una specie di tutore che vi deve aiutare a scoprirvi”