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Autore: Jeade__    09/05/2014    3 recensioni
“L'amore non ha senso. E' soltanto una botta di culo. Se arriva ti ritrovi tra rose e fiori, altrimenti è soltanto una pugnalata dritta nel petto. Tutto quello che ti costruisci per arrivare a raggiungerlo, te lo vedi bruciare come carta davanti agli occhi.
Fanculo."
[III capitolo, Scarlett.]
___
La storia, di come il destino possa sorprenderci ogni volta. Di come spesso le persone non ne prendono atto, perdendo così "la retta via".
Perdiamo noi stessi, ritrovandoci a vicenda.
Un gico di intrecci di diversi destini, ed è proprio di questo che voglio parlarvi, mie lettrici.
La vità di ognuno non è che un gomitolo. Esso si intreccia ad altri, si divide, si spezza.
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"Alcuni dicono che il nostro destino è legato alla Terra, e che essa fa parte di noi quanto noi di essa.
Altri dicono che il destino è intrecciato come un tessuto, cosicché il nostro destino ne incrocia molti altri.
E' la cosa che tutti cerchiamo di cambiare o lottiamo per cambiare.
Alcuni non lo trovano mai.
Ma ci sono quelli che vi sono guidati!"
___
Se vi ho incuriosita, passate. Aspetto un vostro commento :)
A presto!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Capitolo 7-

 

-Coincidence?-

Coincidenza?

 

 

 

 

A quel punto Louis scattò, alzandosi col busto dal letto.

Notò che sua sorella era comodamente piazzata sulle sue gambe, con aria preoccupata.

-Come scappata?- disse lui confuso.
-In camera sua non c'è! E nemmeno in mansarda, o in questo piano!- disse lei gesticolando, preoccupata.
-Hai provato a vedere al piano inferiore?- propose lui.
-No.-
-..andiamo a cercare- sospirò, per poi alzarsi
-si, ma se non.. Oh cristo santissimo, Louis!- urlò lei, infastidita
-cosa c'è?- chiese confuso
Lei sospirò. -Sono tua sorella e va bene, ho visto cose che di te, gli altri non hanno mai visto e va bene, ma puoi avere la decenza di indossare delle mutande? La mattina, mi pare il caso non ti pare?- affermò, voltandosi dalla parte opposta.
-ma che stai.. oh. Cazzo.-
-eh già. Oh, cazzo.-
-falla finita e passami le mutande e i pantaloni.-

Hav, fece come richiesto. E appena Louis, seppe indossare gli appositi abiti, entrambi si diressero al piano inferiore.

 

Dopo un po' di ricerche..

 

-trovata?- chiese il fratello.
-No..- affermò lei, preoccupata.
-Dove potrebbe essere andata?- chiese lui avvicinandosi a lei.
-Non lo so..-
-Hai già controllato in cucina?- chiese nuovamente, avviandosi verso la stanza in questione.
-Certo che ho già controllato- disse affranta. -Louis, non c'è. Se n'è andata.-

-beh, non può essere lontana- disse lui dalla stanza.
-Come puoi dirlo?- chiese la sorella raggiungendolo.


Non lo avrebbe mai detto.

La tavola era apparecchiata, nel migliore dei modi. Il caffè era fumante e il latte era già pronto da servire.
Un vaso contenente dei fiori, bellissimi era postato al centro del grande tavolo.

-..è opera sua?- chiese lei, meravigliata.
-già- rispose il fratello, sorridendo.

-..ma perchè?-

Ad un tratto, la porta di casa si aprì.

Havanna, scattò verso di essa e vi trovò la faccia sorpresa di Ysabel.

-Ysa!- esclamò lei, felice, circondandola in un abbraccio.
-Hav, ma tu non stavi dormendo?- chiese la diretta interessata
-Si, ma ho sentito la porta di casa chiudersi e sono andata a controllare. Non c'era nessuno, così ho controllato se tu fossi sveglia, ma non eri più in camera tua. Dov'eri finita? Stai bene? Perché te ne sei andata?-

La scena era alquanto comica.

Havanna teneva tra le mani le guance di Ysabel, la quale non sapeva se ridere o preoccuparsi della sua amica e di tutta la preoccupazione che le stava mostrando.

-Hav, lasciala respirare- disse il fratello, ridendo alla scena.

Ysabel sorrise, mostrando poi un sacchetto che teneva tra le mani, contenente delle paste appena sfornate.

-Mi sono svegliata presto e ho pensato di preparare una colazione per tutti- disse sorridendo imbarazzata -volevo cercare di ringraziarvi per la vostra enorme ospitalità. Siete stati gentilissimi nei miei confronti, e ci tenevo a fare qualcosa per voi.-
-Ohw, tesoro ma tu non devi niente a noi! - disse Havanna commossa da quelle parole.
-Ha ragione, non ci devi nulla!- disse Louis sorridendole, per poi avvicinarsi a lei e circondarla con un braccio, le spalle.
-E, visto che non ho trovato nulla da preparare, ho pensato di uscire a prendere delle paste. Ma non sapendo i vostri gusti, ho preso un po' di tutto- affermò ridendo.

La stanza venne riempita dalle risate dei tre, i quali dopo poco si riunirono intorno al tavolo, guastandosi una perfetta colazione.

-Tu, mi devi spiegare come fai a cucinare così bene- affermò Havanna, a bocca piena, mentre si gustava il suo cappuccino fatto in casa e la sfoglia appena comprata.
-Ma non penso di essere così abile ai fornelli.. comunque.. grazie- affermò lusingata
-Non dire fesserie, è tutto ottimo- ribadì il fratello anche lui a bocca piena.

Sembravano tutti amici di vecchia data. Un'allegra combriccola, finalmente riunita.


Ad un tratto, suonò il campanello.

 

-oh, saranno i ragazzi.- affermò Louis alzandosi dalla sedia, ancora con una pasta in mano.
-i ragazzi?- chiese Ysabel ad Havanna.
-Oh, degli amici di mio fratello.-

Ysabel potè sentire da fuori della porta di cucina, diverse voci, tra cui alcune sconosciute.


-Oh, Harry! Come stai bro?- questo era Louis.
-Lou, bene bene. Ehi, ma sei ancora in pigiama?-
-Eh si, mi sono svegliato da poco. Perdonatemi!-
-Lou, amico!- un'altra voce.
-Ehi amico irish!-
-Allora sei pronto?-
-Datemi cinque minuti e ci sono-
-Tua sorella?-
-è in cucina-
-Oh la vado a salutare allora-

 

All'improvviso sulla porta di cucina, spuntò un ragazzo biondo.

-Havv!- esclamò lui sorridendo.
-Niall!- esclamò a sua volta lei.

I due si avvicinarono e si abbracciarono.
La scena era dolcissima.

-Dio, da quanto non ti vedevo.- disse lei tenendolo stretto.
-Non mi hai nemmeno avvisato del tuo arrivo, che razza di migliore amica sei?- disse lui con tono finto offeso.
-Perdonami tesoro- disse lei ridendo.
-Uhm, perdonata- disse lui, contagiato dalla sua risata.


E che risata.

 

Ysabel, osservò la scena, sorridendo come un ebete. Erano dolcissimi.
Improvvisamente, si trovò a fissare la figura del ragazzo, che abbracciava Havanna.

Alto e snello. Dalla chioma bionda. O almeno.. sembrava bionda.
Occhi color ghiaccio, ma anch'essi come l'amica, non si potevano definire freddi e minacciosi. Tutt'altro. Erano caldi e accoglienti.


Meravigliosi.

 

-Oh, devo presentarti una persona- affermò Havanna voltandosi verso l'esile figura di Ysabel, che sedeva impacciata su una delle sedie della cucina.
-Lei è Ysabel- disse lei sorridendo.


Non saprei definire se il destino possa controllare anche questo.

Non saprei definire nemmeno, cosa può accadere con lo scontro tra ghiaccio e fuoco.

Il fuoco si gela, o è il ghiaccio a sciogliersi?

 

-Piacere- affermò quest'ultima timidamente, alzandosi.
Il ragazzo impacciato, non riuscì a controllare il rosso che apparve sulle sue guance. E anche lui impacciato, si avvicinò alla ragazza dai capelli bruni che stava dinnanzi a sé.

-Il piacere è tutto mio, Ysabel.- disse lui, cercando di lasciarle il sorriso migliore che gli potesse venire, in quel momento di disagio.

 

Il destino, controlla anche certi fatti, dell'avvenire? O è solo frutto delle nostre scelte?

Come fa il destino ad incrociarsi nelle vite di diverse persone?

 

Esiste veramente, l'amore a prima vista?

 

 

 

 

-Sono a casa!-
-oh, com'è andata la tua corsetta-relax?- Chiese Emma, riponendo il cellulare sul comodino, ponendo successivamente lo sguardo verso l'amica.
-...hai una domanda di riserva?- chiese retoricamente, Margot, non volendo affrontare l'argomento.
-che è successo?- chiese l'amica alzando un sopracciglio.

L'altra sospirò.

-Ho avuto un incontro ravvicinato con un tizio che ha cercato di investirmi.-
-Cosa?- chiese l'amica allibita.
-Hai capito benissimo..-
-Si ma, come? Com'è successo?-
-Stavo correndo tranquillamente, quando ad una svolta della strada, mi ritrovo improvvisamente una macchina a pochi centimetri dalle mie gambe. Ti pare normale?-

Emma ascoltava allibita l'amica, mentre quest'ultima gesticolava come un'ossessa, in preda al nervoso.

-e alla fine dalla macchina è uscito un ragazzo che continuava ad imprecare.-
-..e alla fine.. che è successo?-
-Beh, gli ho dato dell'idiota e ho alzato i tacchi.- disse l'amica, dando fine alla spiegazione.

-Wow.- commentò ancora più allibita, l'amica.
-Già..-
-Dai tesoro, non ci pensare, adesso andiamo a prepararci!- disse Emma, avvicinandosi all'amica convincendola ad avviarsi al piano di sopra a cambiarsi.
-Per cosa?-
-Come per cosa?- chiese Emma tornando seria. -oggi è una giornata meravigliosa, e non staremo di certo a casa! Sù su, vai di sopra vestiti carina e ricordati di indossare il costume!-
-Oh, già! Che idiota, me n'ero completamente dimenticata.- fece Margot, sorridendo.
-Eh, appunto. Allora muoviti, alle nove in punto dobbiamo essere a casa Tomlinson!-
-Viene anche Havanna?- chiese dal piano di sopra l'amica.
-Si- rispose l'altra, per poi essere richiamata da un suono familiare. Si diresse verso il suo cellulare notando dei messaggi.

Il primo era da parte di Havanna:

Tesoro, vi aspetto a casa mia. Siate puntuali!
Si va con la tua macchina come pianificato ;)
Ah! e vi presenterò una persona! Xxx
A dopo. Hav xxx

 

-Hav, dice che ci presenterà una persona!-
-Oh, va bene!- rispose dal piano superiore, Margot.

Successivamente, nel guardare l'ultimo messaggio ricevuto, puntò per caso lo sguardo verso il piccolo orologio digitale, soprastante alla schermata.

E con orrore, lesse l'orario. 8:55

-Porca miseria!  Marghe! Muoviti!- urlò la proprietaria del cellulare, correndo verso la cucina e recuperando la borsa frigo e un telo da mare poggiato su una delle sedie intorno al tavolo.
-Arrivo arrivo!- si sentirono dei passi veloci, provenire dalle scale.

Entrambe davanti alla porta iniziarono a fare mente locale di tutto l'equipaggiamento.

-Chiavi della macchina?- chiese Margot
-Ci sono.-
-Borsa frigo?-
-C'è-
-Crema solare?-
-C'è!-
-Chiavi di casa?-
-Le ho in mano..-
-Oh..-

-Bene perfetto, non penso manchi nulla.-
-Okay, allora andiamo!-

Così entrambe, uscirono dalla porta d'ingresso richiudendola successivamente a chiave.
Salirono in macchina e posarono i bagagli nell'apposito bagagliaio.

I motori della meravigliosa jaguar nera di Emma, si accesero e in men che non si dica le due ragazze erano già dirette verso casa Tomlinson.

 

 


Intanto Havanna e Ysabel si stavano organizzando per il viaggio.

-Non vedo l'ora di presentartele, sono due ragazze meravigliose.- esclamò Hav, tutta eccitata.
-Oh, ed io non vedo l'ora di conoscerle.- rispose Ysabel, entusiasta.

-Senti ma.. Niall ?- chiese Ysabel di punto in bianco.
L'amica la guardò, osservandola incuriosita. -..si?-
-No no nulla, era così per chiedere.- la precedette sul tempo, quest'ultima, sapendo già dove volesse andare a parare.

-Ti piace.- affermò l'altra , mostrando il mega sorriso che le era spuntato sul volto.
-No! No, assolutamente no.- affermò categorica.
-Uhm.. va bene. Dai su dimmi.-
-Come vi siete conosciuti?-
-Oh, beh eravamo amici dalle elementari e questa amicizia l'abbiamo portata avanti fino ad oggi. Ed è bellissimo. Perché anche se abbiamo preso strade diverse, siamo rimasti più uniti che mai.-
-Oh, che cosa bella- disse Ysabel, veramente commossa.
-Si è vero.. però sai che, se mai ti dovesse piacere Niall, me lo puoi tranquillamente dire.-
-Hav, certo che te lo direi. Ma visto che non è questo il caso non c'è né bisogno.-
-Uhm. Sarà, ma ho visto gli sguardi che c'erano tra di voi. E credimi, non erano semplici sguardi- disse abbassando e alzando le sopracciglia come una maniaca.

Ysabel di tutta risposta le dette una spinta amichevole, facendo scoppiare dal ridere l'amica.
-Stai pur tranquilla che non è tra le mie priorità trovare l'amore.- affermò.
-Ah si? E quale sarebbe?- chiese Hav, curiosa.
-Ritrovare mio...- si bloccò.

Che stava facendo?

Doveva mantenere il segreto.

Per sino con Havanna.

Non l'avrebbe scoperto nessuno. Nessuno.


-Ritrovare..?- la incitò Havanna sorridendo. Non se n'era accorta.

Non avrebbe mai dubitato della sua amica.

-Ritrovarmi un lavoro. Sai, a Dublino avevo dei piccoli lavori, ma non guadagnavo un granchè..- mentì.
-Oh, ma dai! E' estate, ci potrai pensare più in là, stai tranquilla.- sorrise quest'ultima.-
-Oh, si hai ragione..- cercò di far spuntare un'espressione pacata e felice. Ma l'unica cosa che riuscì a far spuntare era tutt'altro che un sorriso.
Come biasimarla?

 

-Ehi ehi. Ma guarda chi c'è qui! Havanna Tomlinson!- Dalla porta di cucina spuntò, improvvisamente un ragazzo altissimo. Dalla chioma bruna e riccia.

Occhi verde smeraldo, e un sorriso fantastico piantato sul volto.

-Harry!- esclamò Havanna, vedendolo.
-Come stai?- chiese l'amico abbracciandola.

-Io bene e te? Come va con ..-
-Ehi ma non mi presenti la tua amica? Scusala, è sempre così maleducata con gli ospiti.- disse lui scompigliandole la chioma bionda.
-Oh, ma non è vero tranquillo- sorrise Ysabel – comunque, Ysabel piacere-
-Harry, Harry Styles molto piacere. Ehi ma vi serve una mano con i preparativi?- chiese sedendosi sulla sedia accanto alle due amiche.
-Se vuoi, volentieri- affermò Ysabel.

E così i tre iniziarono a preparare panini su panini, fino a quando il suono del campanello non li interruppe.


-Haroldo, andresti tu ad aprire?- Chiede Havanna facendogli gli occhi dolci.
Quest'ultimo sospirò e rivolgendosi ad Ysabel, la quale li osservava divertita, disse: -Vedi come tratta gli ospiti?- disse ridendo. Ysabel di tutta risposta rise, notando le frecciatine tra i due. Erano troppo carini.

-Oh, andiamo fai parte della famiglia da anni, di che ti lamenti!- disse Havanna, contagiata dalla risata dell'amico.

 

Harry, così si alzò dalla sedia, avviandosi verso la porta di ingresso.

-Emma!- esclamò quest'ultimo.
-Cuginetto mio!-

-Cuginetto un par di palle, sono più grande di te di due mesi- disse lui abbracciandola affettuosamente.
-Certo certo, rimarrai comunque il mio ricciolo rompiscatole- rise lei.

Quest'ultimo rise di gusto dopo il commento della cugina. Fino a che non scrutò dietro le sue spalle, una figura voltata di schiena, dalla chioma bionda, che parlava al telefono.

-Ehi, ma fai entrare anche la tua amica.- la rimproverò, lui.
-Oh, si.- Si voltò verso l'amica richiamandola -Marghe..?-


La diretta interessata, chiuse la chiamata in corso con un “Si okay, ciao” alquanto seccato.

Ma si ritrovò davanti l'ultima cosa che avrebbe mai voluto vedere.
O meglio, l'ultima persona che avrebbe mai voluto vedere.

 

-Tu?- esclamarono all'unisono, allibiti.

 

Chissà, se il destino non decida prima dell'avvenire, quali incontri accadranno ad ognuno di noi.




LEGGETE QUI SOTTO.


Jeade's point of view

Hey Hey Hey! Amori miei!

Stasera non vi tratterrò più di tanto, poichè dopo quasi una settimana di febbre, dovrò ritornare alla mia solita routine e ripartire prediligendo le mie mansioni da studente. 

Uhmpf!


Bene bene bene. Ecco il settimo capitolo tanto richiesto!
Innanzi tutto io come sempre, vi ringrazio infinitivamente per tutto.

29 recensioni? Sono morta.
Siete sempre dolcissime, quando mi scrivete. In più mi fa veramente piacere, che mi rispondiate alle domande che vi lascio ad ogni "Jeade's point of view".
Mi rende veramente felice.

Volevo informarvi di alcune cose:
Ho letto che molte di voi (come ho già scritto precedentemente), shippano la coppia Ysabel Louis. Mi dispiace davvero, non avevo mai pensato di metterli insieme.
Però, visto che siete così in tante a richiedere questa unione, potrei pensarci un pò su. Ovviamente, ve la vedrete voi e le nuovissime sorprese che vi riservano i prossimi capitoli! Perciò non vi rivelerò nulla.

Adesso vi lascio e vi attendo con ansia (eh già), sperando che qualcuna di voi abbia da darmi un giudizio a proposito del capitolo.

ps: Parlando del capitolo -velocissimamente- vi lascio solamente tre domandine:

-Che impressione vi ha dato il nuovo personaggio, Niall? (Il nostro "amico irish" hahah)
-Cosa ne pensate del precedente incontro tra Harry e Margot? Ce li vedete come coppia?
-Come vi aspettate che entri in scena, il  fratello di Ysabel?

Purtroppo, adesso vi devo lasciare sul serio. Domani sveglia "pimpante" per le sei e mezza! Help.

Un abbraccio enorme, tesori miei.
Jeade__
   
 
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