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Autore: telesette    09/05/2014    2 recensioni
Era una fredda e piovosa mattinata d'autunno.
Il cielo era così grigio che, non fosse stato per quei goccioloni, si poteva benissimo pensare alla tetra sagoma inquietante di un gigantesco Dissennatore.
Fu dunque in quella giornata che...
Genere: Comico, Generale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Le implacabili correzioni di Zia Teledotié'
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"CORRECTION CONTROL"

In risposta al Decreto Ministeriale delle Fanfiction
N° 145 - Par. 73 - Comma 8 - Art. 926
gli errori presenti all'interno di questa storia
saranno commentati e sottolineati nel corso della lettura
Finita la pacchia per le fanfiction...
E' ARRIVATA MIA ZIA !!!
>.<
Ogni volta che vedrete comparire ZIA TELEDOTIE'
costei provvederà a redarguire pesantemente l'autore
assicurandosi dunque che la vostra lettura sia protetta!

***

La speranza... che NON si chiami Speranza!
( immagini tratte da internet )

 

Era una fredda e piovosa mattinata d'autunno.
Il cielo era così grigio che, non fosse stato per quei goccioloni, si poteva benissimo pensare alla tetra sagoma inquietante di un gigantesco Dissennatore.
Fu dunque in quella giornata che...

***

ERRORE !!! ERRORE !!!
Finita la pacchia per le fanfiction...
E' ARRIVATA MIA ZIA !!!
>.<
Razza di disgraziato!
Dove sono le descrizioni, eh?
Vuoi proprio che ti faccia le nocche gonfie...
Provvedi subito, nipote degenere!

Sì, zia
certo, zia
come vuoi tu, zia...
( che palle! )

***

E fu dunque in quella fredda e piovosa giornata del 15 ottobre 1985, tra le ore 06:00 e 06:20 antimeridiane, mentre la pioggia scendeva fitta sui miseri resti grigi di quel freddo ed amorfo paesino di provincia. In quella lunga e sottile stradina che, tagliando a metà il paese, procedeva dritta tra i pini e i cipressi che svettavano fieramente le loro verdi punte verso l'alto. In quella piccola ed umile abitazione bianca dal tetto rosso, con il comignolo sbeccàto e ben ventisette tegole mancanti, con la cassetta delle lettere inchiudìbile a causa della ruggine e lo stuoìno macchiato da vari escrementi di gufo. In quella misera e sventurata famiglia di mezzosangue, col nonno ricoverato al San Mungo per magia etìlica oltre il tasso consentito e il figlio più grande rinchiuso ad Azkaban per spaccio di filtri allucinògeni, dove il marito disoccupato da dieci anni vegliava la moglie gravemente malata che non poteva permettersi la chemioterapìa... E riuscendo, non si sa come, a metterla incinta ( forse con la bacchetta magica! ).
Fu in quella giornata, triste e deprimente.
In quella giornata umida e decadente, tanto che persino i corvi piangevano.
In quella giornata assai sfortunata, presso un villaggio di cento abitanti ove ne rimanevano solo due e mezzo.
In quella giornata dove, essendo defunto anche il veterinario, nessun medico poteva assistere la povera donna malata durante i momenti che precedevano il parto.
In quella giornata che, avendo speso gli ultimi falci per un biglietto del Totoquidditch, il povero mago disoccupato si era visto sfumare via dalle dita la possibilità di vincere diecimila galeoni d'oro.
In quella giornata dove il lavandino riusciva a gocciolare dall'altro ieri, in barba a tutti i fottuti incantesimi di insonorizzazione.
In quella giornata in cui, tra le tante ingiunzioni per morosità, era stata recapitata anche la lettera di sfratto definitivo dal padrone di casa.
In quella giornata che, senza più nulla da mangiare nemmeno nella trappola per topi, i crampi nello stomaco vuoto dei due coniugi si sentivano a distanza.
In quella giornata dove, attraverso le tegole mancanti, l'acqua piovana gocciolava direttamente in un secchio posto di fianco al letto ove giaceva la donna malata.
In quella giornata in cui, avendo appena ricevuto notizia dello zio d'America defunto, la cartolina dell'unico cugino ereditiero giaceva sul comodino con su scritto: "alla faccia vostra"...
Fu in quella giornata che, prima di spiràre, la povera donna malata diede alla luce una figlia...

 

***

 

ERRORE !!! ERRORE !!!
Finita la pacchia per le fanfiction...
E' ARRIVATA MIA ZIA !!!
>.<
Cosa sono tutte queste ripetizioni ?!?
Lo sai che non sta bene
ripetere troppe volte la stessa frase
o anche solo lo stesso concetto...
E' indice di scarsa professionalità
non va bene!

Se lo dici tu...
Scusami zia, ora rimedio...
( vecchia rompiscatole! )

 

***

 

- Rodolfolivierobattista, mio amato...
- Eccomi, Giannamarialudovica, amore mio!
- E' nata, vero... la mia bambina?
- Sì, amore, è qui tra le mie braccia!
- Hai... già deciso... come la chiameremo?
- E come potremmo chiamarla, in una giornata simile - osservò il marito, piangendo lacrime di commozione. - La chiameremo HOPE, come le trecentoventi milioni e passa di povere disgraziate che portano lo stesso nome!
- "Speranza" - ripeté la donna, levando gli occhi ormai spenti verso le crepe del soffitto. - Piccola mia, che almeno tu sia felice...

Detto questo, spirò.
L'uomo avvolse la piccola Hope nell'unica cosa non ipotecata: ossìa un lurido pezzo di carta-forno, peraltro unta e macchiata.

- Vieni, piccola Hope - sussurrò tristemente, cullando tra le proprie braccia la bambina piangente. - Ora che la mamma non c'è più, dobbiamo andarcene; il padrone vuole la casa sfitta in giornata!

E fu così che, sempre nella fredda e piovosa giornata d'autunno, Hope e suo padre si lasciarono alle spalle il paese lo stesso giorno della sua nascita.
Costei era destinata senza dubbio a diventare...
Una morta di fame qualsiasi, ridotta peggio dei Weasley, che FORSE avrebbe ottenuto una borsa di studio a Hogwarts alcuni anni dopo

 

***

 

ERRORE !!! ERRORE !!!
Finita la pacchia per le fanfiction...
E' ARRIVATA MIA ZIA !!!
>.<
Ordunque:
nomi troppo lunghi...
periodi troppo brevi...
descrizioni troppo corte...
trama inconsistente...
troppi puntini di sospensione...
Non va bene, nipote
devi impegnarti di più!
Che mi rappresenta una storia così inconcludente?

Che vuoi che ti dica, zia?
Ci fosse la speranza
che una bambina NON si chiami Speranza
in una fanfiction nata all'insegna della... speranza, appunto!
( speranza vana, purtroppo! )

 

***

FINE

   
 
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