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Autore: ChibyLilla    26/07/2008    1 recensioni
la storia di Naruto e Hinata...che si ritrovano nella Laguna blu!!! ispirata all'omonimo film
Genere: Generale, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA LAGUNA BLU

-ehi Naruto…tra quanto arriveremo??-

-non lo so…uuuuuuuuuu guarda che bello- disse il biondo, facendo salire anche la cuginetta su una cassa per osservare meglio il mare

-cosa state combinando?? Naruto, come hai potuto far salire Hinata li sopra??-

-stavamo guardando il mare- rispose il bambino

-quando arriveremo a terra ci saranno anche i miei genitori?-

-non credo piccola, ecco loro sono andati in Paradiso-

-e cos’è il paradiso?-

-un posto tanto lontano-

-e cosa ci sono andati a fare?-

-ad aiutare Dio a fare del bene-

-e li rivedrò?-

-certo, li rivedrai quando avrai vissuto la tua vita, allora potrai fare un viaggio che ti porterà da loro-

-ok-.

 

La mattina dopo, al risveglio dei due bambini tutto sulla nave stava bruciando

-NARUTO, HINATAAAAA- urlava dalla sua scialuppa di salvataggio Iruka, il padre di Naruto, in procinto di tornare sulla nave per cercarli…ma gli fu impedito da alcuni uomini che erano con lui.

-tu-tu chi sei?- chiese Naruto all’uomo che lo aveva portato su una barca insieme ad Hinata

-mi chiamo Jiraja, ora lasciatemi in pace, non vedete che ho da fare?- chiese, intento a raccogliere dall’acqua le valige dei passeggeri, per procurare vestiti e magari altro di utile a se e ai due bambini.

Non molto dopo i tre sventurati sbarcarono su un’isola: il paradiso a giudizio di Jiraja. Subito si procurarono del cibo, grazie alle numerose piante di banana e mango presenti sull’isola e iniziarono a mangiare

-Jiraja, questo barile puzza come il fiato del comandante-

-quale Hinata? Oh…ma questo è rum…questo è il Paradiso!!!-

-ehi guardate cosa ho trovato- intervenne Naruto esibendo un…teschio…

-butta, butta, questo è l’Inferno…dobbiamo andarcene da qui, subito, moriremo tutti!!!-

Dopo essersi reso conto di non poter tornare a casa, Jiraja cercò di rendere la vita sull’isola migliore e di far diventare i due bambini più autonomi: costruì una capanna con legno e foglie ed insegnò la pesca a Naruto, mentre Hinata imparò a cucire e fare ghirlande…la vita trascorreva tranquilla, finché un giorno, Jiraja decise di esplorare l’isola. Ciò che trovò dall’altra parte era a dir poco orribile: ai piedi di una grande statua di pietra un piccolo altare con sopra resti di…carne umana.

-bambini, voi sapete cos’è la legge-

-certo-

-allora da oggi in poi è legge dell’isola che nessuno vada dall’altra parte dell’isola, chiaro?-

-si, ma perché?-

-perché di la…c’è l’orco cattivo, che se vi vede vi mangia-

-uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu-

 

Dopo non molti giorni che erano arrivati, una sera…

-Jiraja, diventi sempre tutto scemo quando bevi quella strana acqua colorata-

-ah ah ah ah ah ah ah ah balliamo ragasciii-

Dopo aver passato metà della notte a ballare e cantare, I due ragazzi si addormentarono.

Jiraja, invece, del tutto ubriaco,iniziò a viaggiare verso casa, aggrappato ad un barile.

La mattina seguente, quando i bimbi si svegliarono iniziarono a cercarlo

-facciamo così: ora io gli preparo una ghirlanda, poi gliela metto in testa e tu gli fai buu nelle orecchie così si sveglia con la corona in testa- propose Hinata mentre viaggiavano a bordo di una barca per raggiungere Jiraja

-buuu, buuuu, buuuu- non si svegliava…e non si svegliò mai più.

I due bambini, di appena sette anni, erano rimasti soli sull’isola. Poterono sopravvivere per molto tempo piuttosto bene, si costruirono una capanna più grande…e intanto il tempo passò.

Iniziarono a crescere, ormai erano molto, molto amici…certo non potevano comportarsi diversamente.

Un giorno, mentre Naruto pescava, Hinata si bagnava nel fiume, quando, rialzandosi, si accorse di sanguinare

-NARUTO, NARUTOOO VIENI QUI TI PREGO-

-che ti succede, Hinata, sei ferita…-

-no, non venire, vattene, vai via- replicò la ragazza, lanciando qualcosa verso di lui, che se ne andò, piuttosto stupito dal comportamento della ragazza.

Dopo che Hinata ebbe capito cosa le fosse successo, ritornò alla capanna, poi anche Naruto la raggiunse con del pesce pronto per essere mangiato

-ma che ti è successo, magari ti sei fatta male e non te ne sei accorta, fammi vedere-

-lasciami stare-.

 

Giorni più tardi Hinata si inoltrò per sbaglio nell’isola…raggiungendo la parte vietata dalla legge. Vide la grande statua, sporca di una grande colata di sangue

-Naruto, io l’ho visto…e secondo me non c’è l’orco, quello è Dio e noi dobbiamo pregarlo, altrimenti si arrabbierà-

-lasciami stare, non ne volgio parlare, quella è la legge, noi non dobbiamo andare di la-

Qualche tempo dopo anche per Naruto iniziarono i “problemi adolescenziali” e addirittura Hinata lo beccò nudo dietro ad un albero, anche lei fu cacciata via in malo modo dal ragazzo.

 

Quando Hinata andò a cercare per la seconda volta Naruto, lo trovò in un angolino di mare circondato da scogli e, parlando, i due iniziarono a bisticciare, proprio come quando erano bambini

-smettila, io ho visto come mi guardi il petto da un po’ di tempo-

-certo che ti guardo, è strano, sei diventata come le signore, ah ah- iniziò a deriderla, utilizzando due frutti per imitare il suo seno

-e tu? Credi che non abbia visto cosa facevi dietro l’albero? Che succede se lo dico a tuo padre quando ci viene a prendere?-

-non farlo- rispose lanciandole uno dei frutti contro

-stavi per colpirmi davvero- replicò lei, lanciandogli il frutto contro e colpendolo-

-scu…scusami-

Naruto non le rispose e iniziò a correre in direzione della capanna. Entrò ed iniziò a gettare dalla finestra i vestiti di lei

-ma cosa fai?-

-questa casa l’ho fatta io-

-anche io ti ho aiutato-

-ma il grosso l’ho fatto io, quindi ora trovati un altro rifugio-.

Pioveva. E lei era rimasta fuori, rannicchiata in una grotta, mentre Naruto la osservava e rideva.

Quando il temporale finì, Hinata andò nella piccola laguna per cercare di prendere qualche pesce, fino a quando finì con un piede su un pesce velenoso. A fatica tornò nel suo misero rifugio e si addormentò.

-hinata, che hai?-

-vai via-

-che ti è successo?-

-mi ha punto uno di quei pesci che sembrano pietre-

-cosa?? Che devo fare?-

-Dio…Dio-

Pur sapendo che era contro la legge, Naruto prese Hinata, ormai quasi incosciente e la portò sull’altare del Dio, poi iniziò a pregarlo

-dio…io le preghiere non me le ricordo...Padre nostro, che sei nei cieli…venga il tuo regno…e così sia-

Tornati nella loro parte di isola, non molto tempo dopo, Hinata si risvegliò e dopo essersi chiariti, per la prima volta, i due si baciarono. Il loro primo, vero, appassionato, bacio.

Non ci volle molto a far scoprire ai due ragazzi cosa ci fosse dopo un bacio…

-rifacciamo Hinata, io non capisco cosa ti succede-

-mi fa male, quando non mi farà più male lo rifaremo-

-ma che vuol dire ti fa male? E perché?-

-non lo so, ma lo puoi sentire anche tu, toccami la pancia-

-ehi, ma come fai a farla muovere così??-

-non faccio nulla-.

 

Il tempo passò e la pancia di Hinata cresceva sempre di più, poi un giorno, mentre lei era rimasta nel bosco, Naruto si allontanò…

Anche lui arrivò all’altra parte dell’isola e vide un gruppo di persone che uccidevano uno tra loro. Terrorizzato corse via, quando a metà strada sentì le urla di Hinata

-che hai?? Che posso fare??- chiese appena la trovò.

Da fare c’era ben poco…ma, dopo altre urla da parte della ragazza, si sentì un’altra vocina

-UNGUEEEEEEEEEEEEE-

-come hai fatto ad avere un bambino?-

-non lo so-.

Sull’isola erano ormai diventati tre, tre persone felice di stare insieme, una famiglia.

Il piccolo si chiamò Jiraja: un bel bimbo biondo, molto intelligente e coccoloso.

 

Un giorno, mentre Hinata e Jiraja erano su una barca, il piccolo fece cadere uno dei remi in acqua e, quando li raggiunse anche Naruto per aiutarli, alla barca si avvicinò un pescecane.

I tre malcapitati furono costretti a trascorrere un bel po’ di tempo sulla barca, senza né cibo né acqua. Mentre la mamma e il papà dormivano, il piccolo Jiraja, affamato, iniziò a mettere in bocca le piccole palline rosse che stavano sulla nave: le bacche del sonno eterno.

Naruto e Hinata se ne accorsero quando era ormai troppo tardi e decisero di addormentarsi tutti e tre insieme. Mangiarono le atre bacche un po’ per uno, poi si strinsero forte tutti e tre, lasciandosi andare tra le braccia di Morfeo, sapendo di non potersi risvegliare.

Proprio in quel momento una nave raggiunse la piccola barca. A bordo un anziano signore cercava suo figlio e sua nipote: cercava Naruto e Hinata. Alcuni uomini scesero dalla nave con una piccola scialuppa e si avvicinarono ai tre.

-sono morti?-chiese Iruka

-no, stanno solo dormendo.


ciao!!!!!!!!!ed eccomi con un'altra ficcy..allora che ve ne pare?? non so se ho reso l'idea per bene, però ieri ho visto il film "LA LAGUNA BLU" e mi è piaciuto tantissimo...
mi raccomando fatemi sapere che ve ne pare di questa fic!!!
baci
Liby_chan
  
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